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Autore: misimisi97    14/01/2017    0 recensioni
[Harry Potter]
"Lui Ginny non ha smesso di volerti se è questa la tua paura. Lui ora sta combattendo una battaglia dentro se stesso. Deve capire e accettare l’idea che molte persone che ha amato non ci sono più e che tutto questo non è assolutamente colpa sua …"
In questa storia ho deciso di raccontare come i ragazzi hanno affrontato ciò che è accaduto dopo la battaglia di Hogwarts. In particolare di come Harry ha reagito nei confronti della ragazza che ha sempre amato, Ginny.
Genere: Fantasy, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era trascorso qualche mese dalla battaglia di Hogwarts, il male era definitivamente scomparso, il signore oscuro non avrebbe più fatto ritorno e finalmente tutto sarebbe tornato alla normalità … almeno  così speravano.

Harry, Ron ed Hermione si trovavano sdraiati su un prato vicino alla tana, a momenti la signora Weasley sarebbe andati a chiamarli per la cena.

Nessuno dei tre parlava, erano solo sdraiati, intenti ad ascoltare il fruscio del vento e molto probabilmente a realizzare che era davvero finita. Negli ultimi tempi infatti nessuno dei tre era ancora del tutto tranquillo. Hermione molto spesso si svegliava nel cuore della notte urlando e per calmarla Ron doveva andare nella sua stanza e aspettare che si riaddormentasse. Quest’ultimo invece certe volte non dormiva proprio; scendeva al piano di sotto o andava in giardino e aspettava, aspettava un piccolo rumore che potesse distrarlo per un attimo, o magari prendeva la gazzetta del profeta e leggeva, leggeva, leggeva. Faceva di tutto pur di non dormire perché i sogni per lui non erano più un luogo felice, un luogo in cui  poter evadere dalla realtà. Questi erano costellati da immagini di persone, amici, parenti che ormai non c’erano più e lui non poteva sopportarlo.

Harry dal canto suo era diventato molto più taciturno, di rado lo si sentiva ridere o scherzare. Sembrava si trovasse in un altro mondo.
Tutta la famiglia cercava di essere comprensiva con i ragazzi, alla fine erano loro che avevano visto e subito più di tutti se così si può dire. L’unica che era sempre più infelice della situazione che si stava venendo a creare era Ginny.

Ormai da quando era finita la battaglia lei ed Harry non avevano mai avuto un momento per parlare, per stare soli e avere finalmente un minimo d’intimità che avevano sempre cercato.

Ogni volta che lei si avvicinava lui si allontanava o trovava una scusa per lasciarla sola e lei puntualmente, tutte le sere, andava in camera sua e piangeva .  Ormai si stava rendendo conto che presto o tardi lo avrebbe perso.
I mesi trascorsero lentamente, e finalmente si arrivò a Natale. Questo Natale sarebbe stato molto diverso dagli altri: ci sarebbero stati maglioni in meno da fare, cose in meno da cucinare e sicuramente l’atmosfera non sarebbe stata una delle migliori, ma decisero comunque di farlo, nella speranza che ciò risollevasse almeno per un po’gli animi di tutti.

Il giorno della vigilia Ginny decise di prendere coraggio e di andare da Harry. Voleva parlargli, dirgli che ormai quello che era fatto non poteva più essere cambiato e che la vita doveva  andare avanti. Appena arrivò davanti alla sua camera iniziarono a tremarle le gambe e il coraggio che aveva scomparve del tutto. Ci vollero dici minuti abbondanti prima di riuscire a bussare.

H: “Avanti”

Ginny fece un respiro profondo ed entrò.

Harry appena la vide la guardò sorpreso, si alzò e andò da lei.

H: “La cena è già pronta? Per caso Molly  ha chiamato? Perché non l’ho sentit …”

G: “Perché non mi hai baciata?”

Harry la guardò spaesato. Non sapeva cosa dirle.

H: “Ginny dai andiamo giù altrimenti la cena si raffredda”

G: “La cena non è affatto pronta, sono salita perché volevo stare con te dato che sono mesi che non mi rivolgi la parola”

Harry abbassò la testa e si mise le mani tra i capelli. Era tutto un disastro e lui non sapeva proprio cosa fare. Lui che aveva combattuto per anni contro il mago più potente di tutti i tempi. Lui che era riuscito a sconfiggere la morte e a uccidere il Signore Oscuro. Già … proprio lui, che ormai era considerato un eroe, non riusciva più a guardare negli occhi la ragazza che aveva tanto amato.

H: “Ginny lo sai che per me è un periodo difficile e …”

G: “E io lo so Harry Potter, lo so ed è per questo motivo che in tutto questo tempo ti ho lasciato stare per darti la possibilità di riprenderti. E’ per questo che tutte le notti mi rinchiudo in camera mia a piangere nella speranza che nessuno mi veda o mi senta per non aggravare la situazione. Solo che ora sono arrivata ad un punto che non ce la faccio più … Ho bisogno di te Harry, ho bisogno di toccarti, di baciarti, di abbracciarti di sentire il tuo profumo, di sentirti mio …”

Dicendo questo Ginny si avvicinò nella speranza che Harry la lasciasse fare ma  lui si alzò e,  come sempre,  si allontanò da lei. Come sempre mise quel muro invalicabile che non faceva  altro che allontanarli fino a quando non si sarebbero persi definitivamente.

Ginny lo guardò sconvolta mentre copiose lacrime le scendevano lungo le guance.

G: “Harry … “

H: “Ti prego Ginny … non posso, ora non ce la faccio scusa”

Detto ciò Harry si girò verso la finestra .

Ginny senza perdere tempo corse in camera sua, si gettò sul letto e iniziò a piangere. Non scese né per il pranzo, né per la cena. Tutti sapevano cos’era successo ma nessuno proferì parola.
L’unica che la sera salì in camera sua fu Hermione, sua sorella ormai.

He: “Ginny, so cosa ti sta succedendo, e so quanto tu stia soffrendo, ma devi essere comprensiva con Harry”

G: “Comprensiva?!? E fin ora cosa sono stata?! Non ci parlavo per paura di disturbarlo, evitavo di stargli vicino per non mettergli pressione anche se ne avevo un disperato bisogno … Non è l’unico quella sera ad aver perso delle persone care Hermione e tu lo sai.”

Hermione sapeva a cosa si stesse riferendo.

“Ginny ascoltami, Harry in questo momento si sente colpevole di tutto quello che è successo. La notte non dorme più e il giorno qualche volta si nasconde e piange. Lui Ginny non ha smesso di volerti se è questa la tua paura. Lui ora sta combattendo una battaglia dentro se stesso. Deve capire e accettare l’idea che molte persone che ha amato non ci sono più e che tutto questo non è assolutamente colpa sua … purtroppo però non è così semplice Ginny”

Ginny rimase in silenzio per un po’ poi disse: “Davvero secondo te mi ama ancora?”

Hermione la guardò e le sorrise dolcemente.
He: “Non ha mai smesso di farlo”

Dettò ciò uscì dalla sua stanza. Ginny guardò l’orologio, ormai era tardissimo quindi decise di andare a letto. Quella notte tuttavia non dormì, quella notte non ci furono incubi o urli nel sonno. Quella notte Ginny aveva un unico pensiero. Non aveva nessuna intenzione di lasciare che Harry si distruggesse o la eliminasse lentamente dalla sua vita. Domani ci sarebbe stata una svolta, domani avrebbe agito.

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