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Autore: Jigokuko    14/01/2017    4 recensioni
NON LEGGETELA
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Green, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Colei che vi presenterò ora è la protagonista della storia che vi sarà raccontata.
Lei portava il nome di Atsushi, Atsushi Minami.
Aveva tredici anni e dei capelli di un nero corvino tanto scuro da far invidia a chiunque. Essi velavano il destro dei suoi meravigliosi occhi azzurri, pareva che il cielo vi si specchiasse sopra.
Fin da piccola, aveva sempre vissuto serenamente a Lavandonia assieme alla sua Charmander cromatica: Noir.
Ma di lì a poco, per colpa di una stupida scommessa, avrebbe passato la notte peggiore della sua vita.
...
Erano le sette di sera.
Il campanello suonò e la corvina era andata ad aprire la porta.
Dietro ad essa vi era la sua migliore amica, Setsuna.

"Allora? Sei pronta? Ti ho portato una torcia, almeno ci vedrai!"

La ragazzina le sorrideva, come per prenderla in giro.
Atsushi odiava quel sorrisino.
Senza neanche risponderle, le rubò la torcia dalle mani, prese per una zampa la Charmander e uscì di casa, dirigendosi poi davanti alla Torre Pokémon.

Il racconto secondo Atsushi:

Eravamo davanti all'altissima e spettrale Torre Pokémon. Solamente il pensiero che avrei dovuto passarci la notte, mi faceva tremare.
Feci un bel sospiro e aprii la porta, portandomi dietro Noir.
Il tutto era completamente buio, quindi decisi di usare la torcia. Appena la accesi, si rivelò il "paesaggio" del primo piano: tombe, su tombe, su tombe.
Era davvero inquietante. Ho sempre avuto paura dei fantasmi e di questi posti, ma cercai di farmi coraggio e proseguire.
Era solo una notte, no?
Non sarebbe successo niente, no?
Il giorno dopo sarei tornata a casa, no?
No. Assolutamente no.

Iniziai a sentire una strana presenza inseguirmi tra quelle lapidi marmoree, quindi iniziai ad accelerare il passo, per provare a seminarla.
Fino a che non ho sbattuto contro qualcosa.
Caddi a terra e una voce maschile mi rimproverò.

"Ehy, sta attenta!"

Alzai la testa e vidi un ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi, era più piccolo di me, mi stava guardando davvero male.

"M-mi dispiace... qualcosa mi stava inseguendo, era buio e... e... ti sono corsa addosso... tu chi sei? E che ci facevi qui?"

"Mi chiamo Green. E comunque potrei farti la stessa domanda"

"È una storia lunga, si può dire. Devo rimanere qui tutta la notte"

Dissi ridacchiando.

"Capisco. Beh... domani tornerò a vedere se sei ancora viva"

"Io comunque sono Atsushi!"

Se ne andò, lasciandomi lì.
Mi rialzai e ricominciai la mia esplorazione. Ero all'ultimo piano, quando una voce ribombò per la stanza.

"Via, via, vattene via di qui!"

Quella voce mi spaventò tantissimo e iniziai a correre su per le scale, arrivando all'ultimo piano.
Era una stanza più piccola delle altre, ma in compenso era un corridoio molto lungo.
Sentii un rumore assordante e mi voltai di scatto: la porta alle mie spalle si era chiusa.
Provai ad aprirla, invano.
Era chiusa a chiave.
Sentivo la disperazione pervadermi il corpo, le mie mani tremavano, le lacrime mi scendevano lungo tutto il viso; ero convinta che non sarei mai più uscita di lì.
Non avendo altra scelta, mi feci coraggio e presi la decisione di proseguire e perlustrare il corridoio.
Durante la mia perlustrazione, la terra iniziò a tremare, sempre più forte.
Il palazzo, però, non sembrava sul punto di cadere.
Una fortuna, pensai.
Infondo al corridoio, vicino alla parete, vi era una specie di altarino marmoreo grigio, con una targhetta: "abbandonate ogni speranza o voi che entrate".

"Ci si mette anche la Divina Commedia, ora?"

Non so perché, ma questa cosa mi fece ridere.
Mi voltai e feci per andarmene, ma ci fu un'altra scossa.
Era molto più forte delle altre.
Il caso volle che io mi voltassi, infatti vidi che l'altarino si stava crepando al centro.
...?
Una mano bianca, con lembi di pelle staccati, era appena uscita dalla crepa.
Non potevo credere ai miei occhi.
Dopo la mano, ne uscì un'altra.
Poi una testa e un busto, anch'essi bianchi e scarnificati.
La creatura parlò.

"Sei arrivata alla porta dell'Inferno prematuramente, ma è mio compito costringere le persone che s'avvicinano ad entrarci, quindi sarai la mia cena"

E iniziò a trascinarsi fuori per inseguirmi.
Io, nonostante non credessi ai miei stessi occhi, iniziai a correre a perdifiato verso la porta.
Urlai alla mia Charmander tantissimi comandi uno dietro l'altro.

"BRACIERE! BRACIERE! BRACIERE! BRACIERE!"

Dopo poco le fiamme riuscirono a bruciare la porta, facendomi così uscire.
Mi voltai e quella specie di zombie mi stava seguendo; per fortuna era lento.
Appena iniziai a scendere le scale, l'essere iniziò ad aumentare la velocità, finché non mi afferrò la caviglia.
Per colpa sua caddi dalle scale e sbattei violentemente la faccia.
Credevo di essermi rotta la mascella e qualche costola, ma con fatica riuscii ad alzarmi e a riprendere la mia corsa, tenendo Noir per la zampa.
Attraversai un altro piano con il mostro alle calcagna, ma mentre scendevo le scale riuscì a prendermi di nuovo e caddi.
Sentii un "crack" e vidi tutto nero.

"Non mangio le persone già morte"

Svenni.
Dopo qualche ora ripresi conoscenza e mi appoggiai ad una lapide, poi mi addormentai.
Venni svegliata da una porta aprirsi, mi alzai e vidi Green.
Cercai di attirare la sua attenzione chiamandolo ma niente;
Sembrava non sentirmi o vedermi.
Lui si avvicinò a qualcosa e la prese in braccio. Sussurrò due parole a Noir.

"Mi dispiace"

Gli dispiaceva? 
Cosa?
Cosa aveva preso in braccio?

Mi avvicinai e vidi che quel "qualcosa" in realtà era il mio corpo zuppo di sangue.

Ho capito, quel "crack" che ho sentito era la mia testa che si rompeva e ho visto tutto nero perché è stato il momento della mia morte.

Salve a tutti!
Qui è Jigokuko che parla. OuO
Non ho niente da dire, spero solo vi piaccia la mia storia. ^^

   
 
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