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Autore: KaterinaVipera    14/01/2017    1 recensioni
Questa è la mia personale lettera d'addio, non mi interessa sapere se credete che sia vera o solo finzione, perché io sono stanca ed è l'ultima cosa che leggerete di mio.
Addio.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Signora mia, vedrai che la morte, a tutti quanti aprirà le porte.
(Two shoes, My Tin Apple)




Questa è probabilmente l'ultima lettera che scriverò, ma va bene così, deve andare in questo modo.

Sappiate che ci ho provato; ci ho provato davvero a combattere contro i miei demoni; con alcuni ne sono uscita vincitrice, ma con altri, più grandi e più cattivi, è stato inutile.

Nessuno sa, nessuno riesce a capire cosa significa, perché non ce ne è uno che voglia davvero capire, che voglia seriamente mettersi nei miei panni e provare a vedere cosa ho nella mia mente. Da una parte, in piccolissima parte, li capisco e nemmeno io vorrei essere nei miei panni, figuriamoci loro: si spaventerebbero.

Nella vita ci sono ben altri orrori ed io non dovrei lamentarmi, lo so bene. In molti mi fanno continuamente notare che mi lamento a vuoto, senza motivo, ma la verità è che sono stanca.

Mi sono stancata di tutto, della mia vita che sembra sempre meno la mia.

Sono giunta ad un punto in cui vorrei aver creato, costruito qualcosa e invece non ho niente tra le mani, solo insoddisfazione, rabbia e tristezza.

Non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi così; senza niente di compiuto.

Da piccolina credevo che sarei stata brava a scuola, avrei frequentato un'università e fatto un lavoro che mi sarebbe piaciuto e che mi avrebbe dato un sacco di soddisfazioni.

Invece fin dall'inizio, il mio futuro mi è apparso chiaro: non avrei ottenuto niente di quello che desideravo.

Ho finito tardi la scuola e non ero nemmeno brava, non sono andata all'università perché o quel ramo non portava a nessun lavoro,o perché quell'altra facoltà era chiusa e mi sarei dovuta trasferire ma avevo paura a lasciare casa e poi non c'erano i soldi.

Con due genitori divorziati, che facevano a gara uno per pagare a mezzo e l'altra per far pagare tutto a quell'altro, che si odiavano e usavano me come unico loro intermediario, dove sarei potuta andare?

Io di certo non avevo la forza mentale e la volontà per studiare e lavorare, non sono mai stata una persona forte.

E adesso è troppo tardi.

Non sono nemmeno intelligente e ciò mi ha chiuso le poche strade che avrei mai potuto percorrere.

Tutto mi scivola via dalle mani come sabbia fine e tutto ciò che mi rimane è la voglia di farla finita.

È un pensiero sempre più costante.

L'unica cosa che voglio fare è quella di buttarmi dal ponte vicino a casa mia sapendo che dopo quei metri di vuoto, ci sarebbe finalmente il nulla, la cessazione della sofferenza, ma se lo facessi sono sicura che fallirei anche in quello, perché tutta la mia vita è stato un completo fallimento.

Dovrei allora farmi un lungo e profondo solco sul braccio e chiudere lentamente gli occhi.

Non sono una persona fondamentale, basta vedere in quanti si sono dimenticati di me, in quanti mi hanno abbandonata dopo avermi detto che ci sarebbero state per sempre.

Io per voi ci sono stata, in ogni momento, ho saltato scuola, ho fatto viaggio quando non potevo permettermelo, chiamate, messaggi, visite, e voi?

Se io morissi voi non ne morireste, mentre io sto già morendo per la vostra lontananza.

Vi odio e non riesco a smettere di volervi bene.

Sono un burattino senza anima, senza voglia di vivere; sono stanca a tal punto che se una sera dovessi chiudere gli occhi per non riaprirli mai più, mi andrebbe bene così.

Forse voglio chiedere scusa: chiedo scusa a tutte quelle persone per cui sono stata un peso enorme, economico e sentimentale. So di non essere stata facile da gestire, sopratutto negli ultimi mesi.

Mi ero immaginata altro per la mia vita, ma solo ora mi rendo conto che io sono destinata a perdere. Perdo tutte le partire che la vita mi obbliga a giocare.

Quando non ci sarò più mi dispiacerà per quelle tre anime che sentiranno di più la mia mancanza, ma non disperatevi troppo, sappiate che è meglio che vada a finire in questa maniera.

È l'unica cosa che mi è rimasta.

Vi porterò tutti nel cuore anche se presto smetterà di battere.

Vi ho amato con un'intensità che voi non riuscirete mai a capire.

 

Addio.

  
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