Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: Regine    14/01/2017    1 recensioni
La storia si basa su di una normale giornata di Aomine Daiki che si addormenta in aula, ma il suo non è un sonno tranquillo... tutt'altro.
La storia è incentrata su un triangolo tra Kagami, Kuroko e Aomine e non si ambienta in nessun momento specifico della storia originale.
E' la prima volta che scrivo una ff su kuroko no basket ed era da tanto che non scrivevo quindi se notate qualcosa di sbagliato mi farebbe piacere se me lo faceste notare. Ovviamente poi qualsiasi commento sarà gradito anche negativo :-)
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La voce era cadenzata, morbida e lo portava placidamente ad appoggiarsi alla superficie e a lasciar chiudere le palpebre.
Il mormorio cullava la sua coscienza, portandola nel buio, sempre più lontano.
Dopo un po’ una luce soffusa cominciò a stagliarsi di fronte a lui, diventando sempre più grande fin quando non si ritrovò in un cortile che non gli sembrava di riconoscere. Una voce conosciuta lo fece voltare, quindi si trovò di fronte Tetsu che parlava animatamente con Kagami.
Non voleva sapere, voleva restarne fuori. Una strana sensazione gli suggeriva di allontanarsi, ma una forza invisibile lo avvicinava sempre di più.
−Kagami-kun ti prego di smetterla− il suo sguardo si rabbuiò− sai bene che non potrò mai ricambiarti…
−Ma lui continua a comportarsi come se ti odiasse, ti ha abbandonato! Se tu mi dessi un’opportunità…
−Kagami-kun te l’ho detto, non ci riesco… lo so bene anch’io che ciò che provo non verrà mai corrisposto ma proprio per questo non posso stare con te, mentre provo questi sentimenti per qualcun altro−aveva alzato la voce e una piccola lacrima aveva iniziato a rigargli il volto mentre la disperazione velava il suo sguardo− non posso…
−Kuroko, non riesco a vederti così. Ti prego, dammi una possibilità! Se dopo continuerai a pensarla così mi tirerò indietro!
La stanchezza traspariva nei movimenti dell’azzurro, che decise di accettare, dedicando quindi un sorriso di sconfitta in direzione del rosso.
Mentre osservava incredulo la scena, una grande rabbia cominciò a crescergli in petto fino a svegliarlo. Appena aperti gli occhi, senza prestare la minima attenzione al professore che lo stava chiamando, scattò in piedi con un unico obbiettivo in mente: la Seirin.
Nella sua mente si susseguivano le immagini di quell’incubo fino a quel sorriso triste che gli aveva spezzato il cuore. Per la strada la gente lo evitava contrariata, ma lui non ci badava minimamente, doveva muoversi, doveva aggiustare le cose! Non poteva continuare a fare il bambino! Non poteva far finta di non aver capito quello che Tetsu voleva fargli capire! Non per il suo stupido orgoglio!
Era arrivato alla Seirin, dove gli studenti lo guardavano confusi, ma lui sapeva dove andare. Si diresse spedito alla palestra di basket, in genere a quell’ora ci sarebbe dovuto essere allenamento.
Aprì in fretta la porta e, dopo aver tirato un sospiro di sollievo nel vederlo, sotto lo sguardo sbigottito di tutti. Si avvicinò all’azzurro e lo baciò.
Il resto divenne un ricordo confuso; dopo essersi staccato e aver mormorato un semplice: «Mi dispiace» si beccò un bel gancio da Kagami che, unito alla stanchezza per la corsa fino a lì l’aveva fatto svenire.

Un sommesso singhiozzare lo riportò alla coscienza, un forte calore si espandeva dalla sua mano.
Nonostante la pesantezza della palpebre, aprì lentamente gli occhi e nella penombra capì di essere in infermeria, ma non quella della sua scuola.
Questa consapevolezza si fece spazio nella sua mente e cominciò a ricordare gli avvenimenti di quella mattina.
Scattò seduto, procurandosi un leggero capogiro, per poi accorgersi della presenza di qualcuno.
−Aomine-kun! –la voce era rotta, ma inconfondibile.
Il blu allora si voltò nella direzione della voce, per scontarsi con i suoi occhi azzurri pieni di lacrime.
−Tetsu! M che cos− le sue parole furono interrotte dal contatto delle sue labbra con quelle calde e bagnate di lacrime dell’altro.
Il bacio si protrasse dolce e triste per alcuni minuti, lasciando poi i due scossi e commossi.
−Tetsu scusami, sono stato un idiota. Mene sono reso conto solo quando ho pensato di poterti perdere! Scusami se sono stato così…− le parole gli si bloccarono in gola, nuovamente interrotte dall’altro.
−Ti amo anch’io Aomine-kun!

(Se vi piace fino a questo punto fermatevi!!!!!! Il continuo potrebbe essere pericoloso. Se vi piacciono le storie un pò tristi e pesanti allora prego, continuate!)

Passarono il resto della giornata a raccontarsi quello che si erano persi l’uno della vita dell’altro, si confidarono i propri sentimenti privi di ogni imbarazzo, incatenati dallo sguardo.
A fine giornata si sentivano diversi, persone nuove. Presero una decisione : non sarebbero usciti insieme, non ancora; almeno fino al giorno del diploma.
Allora poi ci avrebbero riprovato.
 
FINE.

*Angolo Autrice*
Spero che la storia vi sia piaciuta (nonostante tutto), se vi andasse di farmi sapere come la pensate sarei contentissima se lasciaste un commento o se preferite anche contattarmi per parlare del fandom in generale.
Grazie di aver letto XD

 
Regine
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Regine