Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    15/01/2017    2 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pokemon XY Reload
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

----------

Capitolo 5 - Il guerriero e la bambina

"Chesp, chespin!" esclamò il piccolo Chespin, facendo cenno alla sua neo-allenatrice di seguirlo lungo una stradina leggermente in declivio che scendeva verso il corso di un piccolo fiume... e la piccola Marin, entusiasta come sempre, si affrettò nella stessa direzione per raggiungere il suo starter. E, come forse era prevedibile, finì per scivolare e per finire a terra a faccia in giù, nelle acque del fiumiciattolo, con un soddisfacente SPLASH! Chespin strinse i denti e strizzò un occhio con espressione contrita. Erano pochi giorni che lui e Marin avevano cominciato a viaggiare assieme, e la sua impressione iniziale di Marin era stata buona... e anche adesso, si trovava bene con lei, solo che... a volte desiderava che la sua allenatrice non fosse così incredibilmente imbranata da inciampare anche sulla sua ombra!

La bambina alzò il viso dall'acqua e sputò fuori comicamente quella che aveva bevuto, poi si scrollò un po' d'acqua di dosso e strizzò un po' il suo enorme cappello. "Sto bene, Chespy, non ti preoccupare!" esclamò ridacchiando, cercando nello stesso tempo di nascondere il suo imbarazzo. "Dovevo solo... ehm... trovare il mio equilibrio sul nuovo terreno, visto che non ci sono abituata! Heheheee..."

"Chespin..." mormorò il grazioso Pokemon d'Erba, alzando gli occhi al cielo come per dire 'certo, come no'...

"Uff... certo che adesso sono un po' in confusione..." disse la bambina, uscendo dal ruscello e cercando di mettersi al sole in modo che la sua maglietta si asciugasse un po' più rapidamente. "Allora, adesso ho il mio equipaggiamento, le mie Pokeball, tutto quello che mi serve per diventare un'allenatrice a tutti gli effetti... ma non so proprio da dove iniziare! Voglio dire... dovrei affrontare qualche Palestra? Catturare qualche Pokemon? Allenarti un po' di più? Non so cosa fare..."

"Chesp?" chiese il piccolo Pokemon, non del tutto sicuro di cosa dire per consigliare la sua allenatrice. Marin si era messa d'impegno, e Chespin sentiva già di essere diventato molto più forte di quanto non fosse quando erano partiti dal laboratorio del Prof. Platan, ma in effetti non aveva l'impressione che Marin sapesse molto quello che stava facendo, e se doveva essere sincero, neanche lui lo sapeva con esattezza. Per il momento, gli era sembrato abbastanza andare in giro per Kalos, standosene abbastanza vicini a qualche centro abitato, ma immaginava che prima o poi avrebbero dovuto tentare qualcosa di diverso per fare qualche vero e proprio progresso.

I due amici stavano camminando da un po' lungo un sentiero naturale che penetrava nella foresta vicino a Novartopoli, facendosi compagnia e cercando di pensare a quale sarebbe dovuta essere la loro prossima mossa. La foresta era rada e tranquilla, e guardandosi attorno era possibile vedere Pokemon di vario tipo che scorrazzavano senza pensieri per le rive del fiume che la attraversava, o tra gli arbusti e i cespugli. Un piccolo sciame di Combee passò sopra di loro in quel momento, facendo fare un piccolo salto alla bambina per la sorpresa!

"Accidenti, anche questi strani Pokemon volanti..." mormorò Marin, aggiustandosi il berretto. "Immagino che prima o poi dovrò catturare un Pokemon, certo... con una di queste Pokeball che il Prof. Platan mi ha dato... ma come faccio? Io non so quali sono le mosse di un Pokemon, e come fargliele usare... Accidenti, adesso sì che desidero aver studiato un po' meglio i miei libri prima di iniziare il viaggio!"

Chespin stava per sospirare, in accordo con la sua piccola allenatrice... ma venne distratto da un frastuono in lontananza, che arrivò alle sue sensibili orecchie come un tuono lontano e scosse le chiome degli alberi. Allarmato, il simpatico Pokemon d'Erba guardò in lontananza, cercando di aguzzare l'udito in modo da capire cosa potesse essere, e Marin si accorse subito che c'era qualcosa che lo inquietava.

"Hm? Che succede, Chespie? Hai sentito qualcosa di strano?" chiese l'allenatrice in erba, mettendosi una mano accanto all'orecchio per cercare di sentire meglio. In quel momento, il rumore che Chespie aveva sentito si ripetè, questa volta abbastanza forte da essere sentito anche da Marin, che strizzò un occhio e fece una buffa espressione contrita - di qualunque cosa si trattasse, dava l'idea di qualcosa che colpiva il terreno con grande violenza! "Ugh... accidenti, che colpo! Ma che succede? Da dove viene?"

Marin si guardò rapidamente attorno, e vide con suo grande allarme delle volute di fumo che si levavano da un'altra zona della foresta, dietro ad un gruppo di alti abeti! Per un attimo, la giovanissima allenatrice venne presa da un moto di paura, temendo che si potesse trattare di qualche disastro naturale, come un incendio... ma la sua naturale curiosità ebbe rapidamente la meglio sulla paura, e dopo aver deglutito sonoramente, Marin decise di avvicinarsi con circospezione, per scoprire cosa stesse provocando quel frastuono...

Chespie la prese per la gamba dei pantaloni, preoccupato del fatto che fosse pericoloso avvicinarsi, ma Marin, dopo un attimo di indecisione, accarezzò il suo starter sulla testa e cercò di tranquillizzarlo. "Non ti preoccupare, Chespie... non andremo là a correre rischi, ci metteremo in una posizione sicura, e guarderemo cosa succede. Chissà... magari potrebbe essere un'occasione di vedere qualcosa di unico, non credi anche tu?"

"Ches, chespin..." mormorò il Pokemon d'Erba sfregandosi la fronte con espressione incerta. Era evidente che neanche lui era troppo convinto di quello che la sua allenatrice aveva deciso di tentare, ma non sarebbe stato un degno starter se si fosse tirato indietro davanti ad un pericolo che minacciava la sua allenatrice, quindi lasciò la presa sui pantaloni di Marin e cominciò a seguirla mentre si inoltrava nella foresta verso il punto da cui provenivano il fragore e i tonfi... che si facevano sempre più forti e terrificanti man mano che i due riducevano la distanza! Più di una volta, Marin fu tentata di lasciar perdere e tornare indietro, ma si feceforza e continuò sulla sua strada, fino a ritrovarsi vicino ad una grande roccia oltre la quale si sentivano i rumori e il trambusto di quella che sembrava essere una battaglia di Pokemon di alto livello! In parte intimorita, e in parte ancora più desiderosa di vedere cosa stesse accadendo, Marin si piazzò dietro alla roccia più grande, mettendsi con la schiena addossata alla superficie, e sbirciò con prudenza oltre il bordo... per vedere lo spettacolo più stupefacente che lei avesse mai visto in vita sua!

Due Pokemon si stavano affrontando in una radura nel bel mezzo della foresta, scambiandosi colpi tremendi sotto la guida dei loro rispettivi allenatori! Dalla sua posizione, la piccola Marin riusciva a vedere che l'allenatore a lei più vicino era un ragazzo di circa 17-18 anni, vestito di una giacca nera con uno strano collare di pelo azzurrino attorno al collo, lunghi pantaloni grigi con stivali da combattimento dello stesso colore, e capelli neri come la notte con un grosso ciuffo ribelle sopra la testa... e il suo Pokemon era un massiccio rettile simile ad un drago ricoperto di squame rosso-arancioni, con un paio di grandi ali membranose che gli spuntavano dalla schiena, e una vivace fiamma rossa che ardeva sulla punta della sua coda, un Pokemon dall'aspetto feroce, fiero ed aggressivo che in quel momento si teneva in sospensione sbattendo le sue grandi ali, e squdrando ferocemente il Pokemon che lo affrontava! Marin notò che aveva una piastra di armatura sul torace, nella quale era incastonata una specie di gemma, ma la bambina non riusciva a vedere bene cosa fosse, dalla sua posizione.

Dalla parte opposta del campo di battaglia, si trovava un ragazzo calvo, tozzo e piuttosto muscoloso che indossava una specie di divisa da karate blu scura con un paio di sandali di cuoio che dovevano aver visto tempi migliori, affiancato da un Pokemon che assomigliava ad uno scimpanzè coperto da una pelliccia bianca e rossa, con dei ciuffi di pelo simili a fiammate gialle sui dorsi delle mani, sulle spalle e sulle ginocchia, con una specie di alta fiamma gialla e rossa a fargli da capelli e una sorta di "maschera" rossa attorno ai suoi acuti occhi gialli. Per quanto il ragazzo con il Pokemon scimmia sembrasse infervorato ed arrabbiato, il suo avversario - quello vestito di nero con il Pokemon simile ad un drago - aveva un'espressione talmente tranquilla che a Marin sembrava addirittura annoiato.

"Vogliamo finirla qui? Io e Charizard abbiamo già perso abbastanza tempo con questa scaramuccia." disse il ragazzo dai capelli neri con brutale onestà, che non contribuì certo a migliorare l'umore del suo avversario.

"Cosa? Come ti permetti, specie di galletto presuntuoso?" esclamò il ragazzino calvo, sbracciandosi furiosamente. "Ti faccio vedere io chi ti fa perdere tempo! Avanti, Infernape! Adesso metti fuori uso quel Charizard con Tuonopugno!"

"Infer!" esclamò il Pokemon scimmia. Marin sentì il rumore di una scossa elettrica, e il pugno destro di Infernape venne circondato da una scarica elettrica, mentre il Pokemon si lanciava con furia contro il Charizard dell'avversario, deciso a sferrare un colpo fenomenale! Il dragone di fuoco restò fermo ad attendere il suo attaccante, con un'espressione addirittura annoiata sul muso da rettile, e il suo allenatore alzò le spalle con indifferenza prima di dare l'ordine al suo Pokemon.

"Se è questo che vuoi... Charizard, usa Eterelama!" disse il ragazzo dai capelli neri, alzando appena un po' la voce. Il dragone chiuse le ali attorno a sè e le aprì di colpo, scagliando una raffica di proiettili di energia azzurrini a forma di dischi che si diressero con precisione millimetrica contro lo Infernape del ragazzino calvo,  colpendolo in pieno prima che potesse raggiungere Charizard con il suo pugno elettrificato! La potenza del colpo scaraventò Infernape all'indietro, e la scimmia lottatrice venne raggiunta da diversi dei colpi energetici di Charizard e cadde a terra rovinosamente. Riuscì a rialzarsi barcollando e si rimise in guardia, ma era ormai chiaro, anche ad un'allenatrice esordiente come Marin, che la vittoria sarebbe andata al ragazzo con il Charizard.

"Ed ora, concludiamo." disse il giovanotto dai capelli neri, sempre mantenendo quell'espressione distaccata. "Charizard, usa Dragartigli."

"Charrrrr!" ringhiò il dragone rosso, che si gettò in picchiata su Infernape e alzò il braccio destro, gli artigli stoccati di fiamme multicolori! Eseguì un ampio fendente che raggiunse lo Infernape nemico al torace, e atterrò con grazia e potenza alle sue spalle. Tutto si fermò per un istante... e il Pokemon scimpanzè emise un grugnito di dolore e rassegnazione, e cadde a terra come un sacco vuoto, restando poi disteso a terra privo di sensi. La battaglia era conclusa, e il ragazzo calvo cadde in ginocchio con un'esclamazione di rabbia frustrata.

"Accidenti! Ma come diavolo hai fatto? Com'è possibile?" esclamò, guardando furiosamente il ragazzo con i capelli neri che, da parte sua, non ebbe alcuna reazione e si limitò a fare un cenno di assenso al suo Charizard mentre questo si posava vicino a lui.

"Ottimo lavoro. Ma non ho mai pensato che tu potessi perdere." affermò il giovane vestito di nero, accarezzando per un attimo il muso di Charizard. L'enorme Pokemon Fuoco/Volante sembrò gradire, chiudendo gli occhi e facendo un breve grugnito, mentre il suo allenatore si rivolgeva all'avversario battuto. "Tu e il tuo Pokemon dovete fare molta strada se volete batterci. Ti consiglio di tornare ad allenarti."

Senza dire altro, il giovanotto dai capelli neri e Charizard cominciarono ad allontanarsi, incamminandosi nuovamente verso il più profondo della foresta, e il loro avversario richiamò Infernape nella sua Pokeball e se ne andò a suavolta, borbottando rabbiosamente tra sè. A Marin e a Chespie, che erano rimasti ben nascosti dietro la loro roccia, non era sfuggito proprio nulla...

"Accidenti... hai visto che potenza, Chespie? Quello sì che è un vero allenatore di Pokemon!" esclamò la bambina, quando la sorpresa le permise di formare parole coerenti. "Quel Pokemon era semplicemente... incredibile! Era... era un Charizard, vero? Ho sentito parlare dei Charizard, e sapevo che erano forti, ma.. non pensavo così tanto! Davvero incredibile!"

"Chespin..." affermò lo starter di tipo Erba, non nascondendo un po' di paura. Per diversi secondi, il Pokemon e la sua allenatrice restarono fermi dov'erano, troppo stupiti per fare qualsiasi cosa... ma dopo essersi ripresa un po', Marin si passò una mano sulla faccia, come se si stesse lavando il viso, e scattò in piedi con decisione!

"Okay, Chespin! Ora so che cosa dobbiamo fare!" esclamò con sicurezza. "Dobbiamo chiedere consiglio a quel ragazzo con il Charizard! Sicuramente lui conosce i Pokemon meglio di me, e saprà darmi qualche buona idea di cosa fare! Cerchiamo di seguirlo... magari da una certa distanza, così non ci scambierà per qualche nemico, okay?"

"Ch... chespin?" affermò il Pokemon, colto di sorpresa e non del tutto sicuro che fosse una buona idea. Ma prima che potesse richiamare la sua allenatrice, quest'ultima si era già alzata in piedi e stava correndo nella direzione in cui era andato il ragazzo con il Charizard, felice come una Pasqua! Ancora poco convinto, Chespie scattò e corse dietro alla sua allenatrice, chiedendosi se non si fossero già cacciati in un mare di guai fin dall'inizio del loro viaggio...

Certo, quello che aspettava lui e la sua allenatrice sarebbe stato qualcosa di veramente incredibile, ma non aveva certo modo di saperlo, nella situazione in cui si trovava...

 

-----------

 

Nel frattempo, a Luminopoli, un ormai noto allenatore di Pokemon e i suoi inseparabili compagni d'avventura stavano facendo già i preparativi per continuare il loro viaggio attraverso il continente, per vedere tutti gli spettacoli che Kalos aveva da offrire loro, scoprire qualcosa in più sulla Mega Evoluzione, e magari raggiungere un'altra Palestra e collezionare qualche altra Medaglia. Era stata un'esperienza piacevole passare un po' di giorni a Luminopoli, a godersi le meraviglie della città, parlare con Vera e scambiarsi le ultime novità (e, cavolo, Ash doveva ammettere che era impressionato da quello che la sua amica di Hoenn gli aveva raccontato sul continente di Reborn), e fare anche qualche passeggiata romantica con Misty. Ed era stato eccitante anche far fare un po' di allenamento ai suoi Pokemon, grazie all'aiuto dell'abile e brillante Lem, e assistiti dalla sua entusiasta sorellina Clem.  

Tuttavia, adesso era il momento di riprendere il cammino... e per Vera, che era lì semplicemente per dare una mano a Meyer, era anche il momento di ritornare da Max, Drew ed Hitomi, gli amici che si era lasciata dietro. In quel momento, dopo aver controllato i loro bagagli e aver tracciato la strada che avrebbero dovuto percorrere per raggiungere la città di Novartopoli - la città dove una nuova lotta in Palestra attendeva Ash - si stavano apprestando a salutare Lem e la sua famiglia, nella speranza che avrebbero avuto altre occasioni per rivederli in seguito.

"Beh, che dire... è stato bello stare un po' qui a Luminopoli, e sicuramente ci passeremo di nuovo, prima che il viaggio per Kalos finisca!" affermò Misty, accarezzando il suo Marill e controllando che il buffo topolino d'acqua fosse a posto. Marill mosse allegramente la codina per dire che era pronto a partire, e Pikachu sorrise di rimando a Marill e gli fece un cenno con la testa. "Allora, Vera... tu hai già deciso dove andare?"

"Sì, sono interessata ad osservare un po' di questa Pokemon Performance di cui ho sentito parlare! Potrebbe essermi utili per farmi venire qualche idea in più per le mie prossime gare!" affermò Vera. Ash, Misty e Pikachu furono contenti di vedere che la loro amica di Hoenn aveva conservato il suo spirito deciso e determinato, anche dopo la brutta esperienza che aveva fatto nel suo viaggio a Reborn, di cui aveva raccontato qualche parte in quei giorni.

"Ti auguro buona fortuna, Vera, e spero che ci incontreremo ancora mentre siamo qui a Kalos!" affermò Ash, dando la mano alla sua amica ed allieva. Vera ricambiò il gesto con un sorrisone smagliante, e poi diede la mano anche a Misty.

"Grazie, altrettanto a voi!" affermò la ragazzina castana. "E spero che scopriate qualcosa di più sulla Mega Evoluzione! Il mio Blaziken ora può usarla, ma preferirei non usarla in maniera frivola, o alla leggera."

"Certo, capisco quello che vuoi dire... non sappiamo molto neanche noi della Mega Evoluzione, ma da quello che abbiamo sentito, non è affatto una cosa da prendere alla leggera." rispose Misty. La giovane esperta di Pokemon d'Acqua si sfregò il mento e guardò verso il pavimento, ricordando quello che Vera aveva raccontato loro soltanto un paio di giorni prima. "Soprattutto se penso a cosa è successo alla tua maestra, alla signora che ti ha dato quel Mega Bracciale..."

Vera guardò con malinconia il Mega Bracciale che portava al polso destro, ricordando cos'era successo quel giorno fatidico. "La maestra Kiki mi ha insegnato molte cose... è anche grazie a lei se la mia squadra di Pokemon è diventata più forte e siamo riusciti a fermare il Team Meteora una volta per tutte. Ma... adesso non pensiamo a queste cose. Il sacrificio della maestra Kiki non è stato inutile, e sono sicura che adesso lei è contenta di aver fatto tutto quello che poteva per contribuire alla pace a Reborn."

"Imparare di più sulla Mega Evoluzione potrebbe aiutarci a conservare la pace anche qui a Kalos... e in altri continenti di questo mondo." affermò Ash, prendendo in braccio Pikachu. "Quindi... cercheremo anche noi di sapere di più su di essa, e magari farlo sapere anche al professor Oak e ai nostri amici a Kanto."

Misty stava per aggiungere qualcosa, ma venne interrotta quando sentì qualcuno bussare educatamente alla porta della stanza in cui stavano parlando. Immaginando di chi si trattasse, Misty si voltò verso la porta, facendo cenno di entrare. "Hm? Sì, sei tu, Lem? Prego, vieni pure!" affermò la ragazzina, e la porta scattò con un leggero CLAC, aprendosi lentamente per far entrare Lem e Clem. "Ah, salve, ragazzi! Tutto bene? Siete... venuti a salutarci, immagino..."

"Beh... forse sì, forse no." affermò il ragazzo con gli occhiali, entrando nella stanza accompagnato dalla sorellina, che si voltò in direzione di Ash e Pikachu, e fece un rapido, vivace inchino. "Salve... so che state preparandovi a partire, perciò... io e Clem vorremmo chiedervi una cosa, sempre che... beh, sempre che voi siate d'accordo."

"Pikachu?" chiese il topolino elettrico, notando la piccola figura che entrò nella stanza con rapidità e furtività, quasi scivolando all'interno. Era un piccolo Pokemon che ricordava un coniglio dalle guance paffute e dalla corta pelliccia grigia, con la punta delle orecchie e delle zampe anteriori marrone, oltre che una piccola criniera di pelliccia marrone attoorno al collo. Si reggeva un piedi sulle zampe posteriori, muovendo in continuazione il suo piccolo naso rosa, e la bocca dalla quale spuntavano un paio di robusti ed acuti incisivi, mentre i suoi occhi erano molto grandi, con la pupilla nera. La particolarità, comunque, erano senza dubbio le punte delle orecchie, che si separavano in tre punte in modo da assomigliare quasi a delle mani.

"Bun bun!" esclamò il buffo Pokemon coniglio con voce acuta, fermandosi accanto a Lem e strusciandosi sulla sua gamba. Clem si chinò e prese in braccio il nuovo arrivato, coccolandolo con entusiasmo.

"Volete venire con noi? Beh... per noi non è certo un problema, vero, Misty?" chiese Ash, volgendo poi lo sguardo alla sua fidanzata che, sorpresa quasi quanto lui, rispose con un cenno affermativo della testa. "E... quel Pokemon che Clem ha in braccio, chi è? Non l'ho mai visto prima d'ora..."

"Questo è il nostro Bunnelby!" esclamò la bambina, mostrando il coniglio grigio ai suoi nuovi amici. Bunnelby rispose agitando una delle sue grandi orecchie in segno di saluto, e facendo un sorrisone un po' ingenuo. "Di solito lui sta con me e mio fratello nelle stanze di sotto, e non si fa vedere molto dagli ospiti, ma adesso che abbiamo deciso di partire, vuole venire anche lui con noi!"

"Ah... beh, che dire, se lui vuole venire, è il benvenuto!" rispose Ash, tirando fuori il suo Pokedex per sapere di più su quel tipo di Pokemon. Tuttavia, il ragazzo si era dimenticato di upgradare il suo Pokedex per la fauna e la flora di Kalos... e si diede dello stupido quando il Pokedex rispose nel solo modo possibile con i dati che aveva.

"Pokemon sconosciuto. Nessuna informazione disponibile."

"Pika pi..." commentò Pikachu con un grosso gocciolone di sudore sulla fronte.

"Ma che combini, Ash Ketchum? Non ricordi che non hai ancora fatto l'aggiornamento del tuo Pokedex?

Accidenti, certe volte mi chiedo come fai a fare queste sciocchezze!" borbottò Misty con un pizzico di fastidio. Anche se ormai erano anni che viaggiavano assieme ed erano diventati fidanzati da diverso tempo... a volte Ash riusciva ancora a confonderla e frustrarla con certe sue uscite!

Ash si sfregò la nuca, imbarazzato. Effettivamente, anche lui si chiedeva come avesse potuto fare quell'errore se non per riflesso condizionato. "Ehm... è vero, ma del resto, tu cosa faresti, se non facessi anch'io lo scemo di tanto in tanto, eh? E poi, diciamoci la verità, non ti sentiresti a tuo agio se non facessi queste sciocchezze di tanto in tanto!" affermò con una risata un po' esagerata. Misty, colta di sorpresa dalla risposta pronta del suo ragazzo, restò un attimo a guardarlo come stupita, prima di mettersi la mano sulla faccia e scuotere la testa desolata. Non sarebbe mai riuscita a capire quel tipo... non fino in fondo, almeno.

"Ooookay, ho capito che qui devo fare io!" commentò Vera tirando fuori il suo Pokedex già aggiornato, e si rivolse agli stupiti Lem e Clem facendo un sorriso rassicurante. "Tranquilli, questi sono Ash e Misty... e se non litigano un po', la giornata non è completa!"

"Ce n'eravamo accorti, del resto!" affermò Clem con tutta tranquillità, mentre il Pokedex di Vera cominciava a sciorinare dati su Bunnelby.

"Bunnelby, il Pokemon Scavabuche. Tipo Normale. Scava tane nel terreno grazie alle grandi orecchie. Può andare avanti senza fermarsi per tutta la notte. Queste propaggini sono talmente potenti da permettergli di strappare via enormi radici. Attenzione - questo Pokemon è molto più forte di quanto il suo aspetto possa dare ad intendere." disse il Pokedex della bambina castana.

"Certo, è un Pokemon molto carino!" affermò Vera, raggiungendo Bunnelby per fargli una carezza sulla tesa... e se ne pentì mezzo secondo dopo quando il Pokemon coniglio le afferrò il polso con un orecchio, usandolo come se fosse una mano... la sollevò di peso e la ricondusse a terra come se stesse utilizzando una mossa di judo! La ragazzina castana emise un breve grido di sorpresa nel sentirsi la terra mancare sotto le suole delle scarpe, e un secondo dopo finì a terra con la schiena, restando stordita e soprattutto sbalordita.

"Pika pikachu..." commentò uno stravolto Pikachu, impressionato dalla forza dimostrata da quel Pokemon apparentemente inoffensivo. Ash e Misty erano a loro volta rimasti a bocca aperta mentre osservavano Vera che si rialzava, ripulendosi i pantaloncini e la maglietta dalla polvere, mentre il Bunnelby dei due fratellini sbatteva le orecchie tra di loro.

"Mamma mia... sarà anche carino, ma ha una forza enorme!" affermò Ash, ancora a bocca aperta per lo stupore. Lem fece una faccia imbarazzata, e Clem dava l'impressione di aver già visto quella scena tante di quelle volte che ormai non le dava alcuna reazione. "E questo... è un vostro Pokemon? Pensavo che voi della Palestra di Luminopoli vi specializzaste in Pokemon Elettro..."

"Ehm... chiediamo scusa a nome di Bunnelby!" affermò Lem, accarezzando il Pokemon coniglio sulla testa. "Vedete... la sua abilità è Macroforza, che aumenta di molto la sua forza fisica, molto più di quanto un comune esemplare della sua specie potrebbe fare di solito. E il nostro Bunnelby ha questa mania... quando qualcuno che lui non conosce cerca di toccaro, lui reagisce mettendolo a terra, come avete visto..."

"Owww... io l'ho visto e l'ho anche sentito..." affermò sarcastica Vera, massaggiandosi il fondoschiena in maniera non troppo elegante! "Mi ricorderò che la prossima volta non devo accarezzae Bunnelby sulla testa..."

"Bun bun!" esclamò Bunnelby con voce acuta, un attimo prima che la piccola Clem si abbassasse elo accarezzasse sulla schiena, rimproverandolo bonariamente per il suo comportamento.

"Okay, Bunnelby, lo so che ti piace dare prova della tua forza, ma non era necessario trattare così Vera. Non credi che dovresti chiedere scusa?" disse la bambina, continuando tuttavia ad accarezzarlo sulla schiena e sulla punta delle orecchie, che sembrava essere il punto dove il Pokemon coniglio amava farsi accarezzare di più. Un po' rabbonito dalle parole della bambina, Bunnelby si grattò il mento con una zampetta anteriore, e si voltò verso Vera, chinandosi in segno di scusa.

"Bunnelby..." affermò il Pokemon scavatore, piegando un po' le orecchie in avanti ed estendendone una verso Vera in segno di riappacificamento. Per fortuna, Vera non era il tipo di persona da serbare rancore, ed accettò di buon grado le scuse, stringendogli l'orecchio con una mano.

"Va tutto bene, Bunnelby, non c'è niente di cui scusarsi." affermò la bambina castana con un sorriso rassicurante. "Solo, spero che la prossima volta ti ricorderai di non scaraventarmi a terra! Hehehee..."

"Bun bun!" rispose il Pokemon coniglio, stringendo energicamente la mano che Vera gli porgeva. Lem annuì soddisfatto, e si schiarì la voce, riprendendo il discorso che aveva cominciato poco prima.

"Come stavo dicendo... papà ha dato a me e a Clem il permesso di accompagnarvi nel vostro viaggio. Fino a quando non torneremo, sarà lui ad assumere il ruolo di Capopalestra." disse il biondino aggiustandosi gli occhiali, e mettendo un po' a posto la tuta azzurra che indossava quasi immancabilmente. "Vedete... sono diventato Capopalestra da non molto tempo, e ancora non ho proprio una grande esperienza, quindi... papà ha pensato che fare un viaggio per Kalos assieme a degli allenatori come voi mi avrebbe aiutato a fare esperienza e a prepararmi meglio per altre sfide in palestra. Certo, sempre che a voi non dia problemi."

"Vengo anch'io, si capisce!" disse Clem allegramente, prendendo in braccio il piccolo Bunnelby e coccolandolo. Il Pokemon coniglio chiuse gli occhi con fare soddisfatto - evidentemente, Clem sapeva come fare per non farsi scaraventare a terra dal grazioso ma poderoso roditore. "Mio fratello è molto bravo con le sue invenzioni, e sa molte cose sui Pokemon. Ma... credo che abbia bisogno di qualcuno che lo sproni, ogni tanto! Sapete com'è, lui non è per niente atletico..."

"Grazie della considerazione che hai di me, sorellina..." rispose Lem con una risatina a metà tra il sarcastico e l'imbarazzato. "Comunque, ecco... questo è il motivo per cui vorremmo seguirvi. Credo che viaggiare con degli allenatori esperti come voi mi potrà aiutare a migliorare le mie tecniche, e magari anche Clem potrà imparare qualcosa per quando, e se, vorrà diventare un'allenatrice anche lei."

"Per noi non c'è problema. Anzi, siamo contenti di avere dei compagni!" affermò Misty.

"Marill!" fu la risposta entusista del Marill di Misty. Pikachu si fece avanti e, con un pochino di esitazione a causa della dimostrazione che Bunnelby aveva dato con Vera, tese la mano verso il Pokemon coniglio, che per fortuna non si fece prendere dal suo riflesso condizionato, e diede la zampa anteriore destra a Pikachu per un'energica stretta di mano.

"Perfetto! Allora direi che possiamo andare, il continente di Kalos e le sue meraviglie ci aspettano!" commentò Ash. "Sei pronto, Pikachu? CRedo che anche questo sarà un viaggio entusiasmante!"

"Pika pikachu!" disse Pikachu, d'accordo con il suo allenatore.

Bunnelby chiuse gli occhi e agitò le orecchie in un gesto di assenso. "Bunnel!"

 

----------

 

Per Alan e il suo Charizard, era venuto il momento finalmente di fermarsi e riposarsi un po', giusto il tempo di prepararsi un po' di pranzo, recuperare un po' le forze, e poi proseguire sulla loro strada. Dopo aver acceso un piccolo fuoco raccogliendo un po' di legna e chiedendo al suo fedele Charizard di soffiare una fiammata sulla catasta, il ragazzo tirò fuori un po' di cibo conservato e prese a cuocerlo sul fuoco vivo, mentre nello stesso tempo pensava alla sua missione. Fino a quel momento, non aveva incontrato molti allenatori in grado di far Mega Evolvere i loro Pokemon - erano stati più che altro allenatori un po' troppo sicuri di sè che credevano di poterlo battere facilmente, e che non avevano idea di quanto fosse forte il suo Charizard. Usare la Mega Evoluzione contro quegli sciocchi sarebbe stato uno spreco, e non si era comunque rivelato necessario: Charizard e il resto dei suoi Pokemon erano stati ampiamente capaci di affrontare e sconfiggere questi avversari di poco conto.

Ma la cosa non dava certo soddisfazione al giovanotto dai capelli neri. Quegli allenatori erano avversari di poco conto per lui, e soprattutto non lo aiutavano in alcun modo a scoprire di più sulla Mega Evoluzione e ad aiutare il professor Platan nei suoi studi. Doveva cercare degli avversari più forti, avversari che potessero seriamente impegnare Charizard e costringerlo ad usare la Mega Evoluzione... evidentemente, riflettè Alan, da quelle parti non ce n'erano, e per trovare quello di cui aveva bisogno, avrebbe dovuto cercare da qualche altra parte, in zone più remote di Kalos...

I suoi sensi acuti lo risvegliarono dai suoi pensieri. In quel momento, il giovane allenatore ebbe la sensazione che ci fosse qualcosa di strano, lì attorno... e anche Charizard si rese conto della presenza di qualcuno. Il dragone annusò l'aria, voltando la testa da una parte e dall'altra, per infine puntare lo sguardo verso un grosso cespuglio che si trovava dall'altra parte della radura in cui si erano temporaneamente accampati.

"Charrrrr..." grugnì Charizard, stringendo gli occhi.  

Insospettito, e consapevole che poteva trattarsi di qualche malitenzionato interessato ai suoi dati sulla Mega Evoluzione, Alan fece cenno a Charizard di aspettare, e guardò in direzione del punto in cui il dragone alato aveva puntato il muso.

"Che ne diresti di uscire da lì?" chiese, calmo ma fermo. Per un istante non accadde nulla... poi, Marin ed il suo Chespin uscirono dal loro nascondiglio con un leggero rumore di rami spostati, e la bambina si presentò davanti al ragazzo più grande, sfregandosi la nuca con una mano in segno di imbarazzo.

"Ah... ehm... buongiorno..." mormorò, dopo essere rimasta per qualche istante a cercare le parole giuste per rompere il ghiaccio. Per fortuna, Alan non sembrava essersela presa a male... anche seMarin non ne era del tutto sicura - non conosceva quel ragazzo, ma non dava certo l'impressione di uno che faceva vedere molto le sue emozioni.

"C'è qualcosa che volevi?" chiese Alan con tutta tranquillità. Bene, se non altro stava parlando con un tono abbastanza rassicurante...

"Ah! Niente, niente di particolare, è solo che... ecco..." rispose rapidamente la piccola Marin, cominciando a far lavorare la lingua a ritmo accelerato! "Io e Chespie... stavamo passando per caso e abbiamo visto come te la sei cavata bene con il tuo Charizard... in quella battaglia con quel ragazzo con l'Infernape..."

"Chespin, chespin!" esclamò Chespie.

Alan sbattè gli occhi, non del tutto sicuro di cosa pensare. Quella bambina sembra un po' stravagante. "E con questo? Dimmi, vorresti fare una battaglia con me e Charizard?" chiese. Il dragone emise un breve grugnito per enfatizzare un po' la domanda.

Marin si avvicinò rapidamente, agitando le braccia come le ali di un colibrì! "Nonononono! Assolutamente no! Abbiamo appena iniziato a viaggiare, io e Chespie, e non abbiamo nessuna possibilità di vincere contro un avversario come il tuo Charizard!" esclamò.

Alan fece un sorriso appena accennato mentre sivoltava a guardare il suo Charizard, che alzò le spalle e grugnì di nuovo in segno di indifferenza. "Char!"

"A quanto pare abbiamo incontrato una novellina, Charizard." affermò il ragazzo.

Marin ridacchiò, non avendo nessun argomento da opporre. "Ehm, sì, in effetti... comunque, io mi chiamo Marin, e vengo da Novartopoli! E lui è il mio starter, Chespie! Il Prof. Platan me lo ha consegnato soltanto un paio di giorni fa nel suo laboratorio!" esclamò. "Piacere di conoscerti... ehm..."

"Il mio nome è Alan." rispose il ragazzo, accarezzando il suo Charizard sulla testa. "E sono in viaggio per scoprire quanto più possibile sulla Mega Evoluzione."

"Chesp?" chiese il piccolo Chespie, guardando Marin dritto negli occhi con fare interrogativo. La bambina alzò le spalle: ne sapeva quanto lui su quello a cui Alan aveva accennato.

"Che cos'è la Mega Evoluzione? Io non ne ho mai sentito parlare..." affermò. "E' un nuovo modo di far evolvere i Pokemon?"

"Esatto... anche se ancora non se ne sa molto." rispose Alan, indicando il piastrone argentato che il suo Charizard portava al collo. "Si sa per certo che c'è bisogno di un'ottima intesa tra il Pokemon e il suo allenatore, e che può essere eseguita soltanto se il Pokemon ha con sè una Megapietra particolare, che varia da una specie all'altra. Inoltre, l'allenatore deve avere con sè uno strumento particolare, che entri n risonanza con la Megapietra del Pokemon. Per esempio, il Mega Braccile che indosso in questo momento." Mostrò a Marin il bracciale nero che portava al polso sinistro, in modo che la bambina e il suo Chespin vedessero la piccola gemma bianco-azzurrina incastonata sulla sua superficie. "La Mega Evoluzione è già stata usata, in passato, ed è conosciuta anche nei continenti di Reborn, Vesrin e Torren... ma neanche da quelle parti si sa molto sulle meccaniche e sulla modalità."

"Wooooow, ma è fantastico! Suona davvero entusiasmante!" esclamò Marin saltellando per l'eccitazione. "E... pensi che anche il mio piccolo Chespie potrà Mega Evolvere un giorno? Non sarebbe bellissimo, Chespie?"
Il Pokemon Erba fece un sorriso radioso ed esclamò il proprio nome in segno di gioia, ma Alan restò imperturbabile. "Non lo so. Ancora non si sa quali Pokemon possano Mega Evolvere." affermò. "Sappiamo che la Mega Evoluzione è data dall'energia sprigionata dalla risonanza tra le due pietre di cui ti dicevo. Ma da dove viene questa energia? Forse è dato dalla presenza dell'uomo? O noi uomini siamo soltanto delle guide, e il potere è nel Pokemon stesso? Di certo non si è mai saputo di una Mega Evoluzione avvenuta in natura, in Pokemon allo stato brado. Inoltre, c'è il fatto che la Mega Evoluzione è solo temporanea, mentre di solito un Pokemon che evolve non può tornare alla sua forma precedente. Poi, alcuni Pokemon cambiano di tipo durante la Mega Evoluzione... per quale motivo? Ci sono ancora molte cose che non sappiamo su di essa, ed è per questo che il professor Platan mi ha affidato questa particolare missione. Non abbiamo molti dati sulla Mega Evoluzione, e scoprire quanto più possibile su di essa ci aiuterebbe a capire meglio i Pokemon, e magari migliorare il nostro rapporto con loro. E proteggerli da persone senza scrupoli che vorrebbero sfruttare la loro forza per scopi egoistici."

"Wooooow, bellissimo!" esclamò Marin, sempre più affascinata. Il viaggio suo e di Chespie era appena iniziato, e già aveva a che fare con queste affascinanti scoperte. "E così, è per questo che l'aiutante del professor Platan è in viaggio, vero...?"

"Questo non è un tuo problema." disse Alan con indifferenza. "E comunque, adesso devo andare. Ritorna, Charizard."

Il ragazzo dai capelli neri richiamò il suo starter nella sua Pokeball, e il dragone di fuoco disse di sì con la testa prima di tornare nella sfera. Poi, senza dire altro, Alan si rimise la Pokeball alla cintura e cominciò ad allontanarsi, prendendo un sentierino che tornava verso la foresta più profonda... e lasciandosi dietro una Marin sempre più incuriosita, che a quel punto non si sarebbe più accontentata di una risposta vaga.

"Hey! Hey, aspetta un momento! Io ho ancora un sacco di cose da chiederti!" esclamò la bambina. Alan non si voltò neanche e continuò a camminare, scomparendo tra la vegetazione qualche secondo dopo... ma nè Marin nè il suo starter avevano intenzione di lasciar perdere così.

"Ches, chespin!" esclamò il Pokemon Erba con entusiasmo, come se volesse incoraggiare la sua allenatrice ad inseguire quel misterioso ragazzo. Non che Marin avesse bisogno di sentirselo dire, visto che aveva già deciso di farlo.

"Vera, Chespie? Ormai siamo troppo incuriositi per lasciar perdere così, vero?" esclamò la rossa con determinazione. "Andiamo, Chespie! L'avventura ci aspetta! Yahooo!"

Senza stare a pensarci oltre, Marin si lanciò all'inseguimento... e finì per inciampare e cadere in una buca, venendo salvata appena in tempo da un piano di liane che Chespie estese all'ultimo momento per acchiapparla!

"Chespin..." disse il simpatico Pokemon, con l'espressione di qualcuno che ormai era abituato a queste uscite. La bambina ridacchiò con espressione imbarazzata, ringraziando il suo Pokemon per averla salvata da una poco elegante caduta!

"Heheheee... mi sa tanto che in certe cose non cambio mai!" esclamò Marin in tono di scuse. "Grazie,

Chespie... e scusa tanto!"

 

----------

 

Era già da un'oretta che Marin camminava... e il paesaggio della foresta selvaggia a cui ormai era abituata cominciava a diradarsi, lasciando man mano spazio ad una vista che alla bambina appariva completamente nuovo ed affascinante. Ora che gli alberi e i cespugli si facevano più radi, e l'ambiente intorno a lei diventava man mano più arido e roccioso, Marin e il suo Chespin riuscivano a vedere delle strane formazioni di quarzo rosa che spuntavano qua e là dalle rupi e dal terreno, dando a quel luogo un aspetto mistico e quasi irreale. Il sole del primo pomeriggio si rifrangeva sui cristalli rosati, creando dei suggestivi effetti di luce sulle rocce circostanti, e Marin non potè fare a meno di fermarsi per qualche istante, assolutamente meravigliata, mentre lei e il suo Pokemon cominciavano ad addentrarsi in quel luogo misterioso.

"Okay, ora siamo qui... Chespie, secondo te dov'è andato a finire Alan?" chiese Marin. Guardandosi attorno, la piccola allenatrice in erba sperava di vedere una giacca nera o un ciuffo di scompigliati capelli neri da qualche parte... ma per il momento, non stava avendo una gran fortuna. Marin si fermò in mezzo allo spiazzo pavimentato in pietra levigata e si guardò attorno, cercando di pensare alla mossa successiva da fare...
Alla fine, la ragazzina notò qualcosa di veramente inusuale - una fiancata delle rupi più alte era stata scolpita in modo da rassomigliare alla facciata di un antico tempio, con un ingresso abbastanza alto da far passare anche qualcuno di ben più alto di una persona normale. Una breve rampa di scale portava fino all'ingresso, e il tetto spiovente era tenuto da alcune colonne alte e lisce. Per qualche motivo, Marin e Chespie sentirono che era il caso di dare un'occhiata da quelle parti. Era probabile che, se si era fermato in questo strano posto, Alan aveva dato un'occhiata al tempio scavato nella roccia. Dopotutto, riflettè Marin, questo era quello che avrebbe fatto anche lei...

Con molta prudenza, la ragazzina e il suo starter si avvicinarono all'ingresso... e dopo essersi assicurati che non ci fossero rischi di crollo, cominciarono timidamente ad inoltrarsi nel tempio abbandonato, con le orecchie tese per  cogliere qualsiasi rumore che potesse allertarli riguardo a qualche pericolo. L'atmosfera era tesa, piena di mistero e anche di un pizzico di paura...

"Mamma mia, questo posto mi fa venire i brividi..." mormorò Marin, ringraziando la fortuna che ci fosse ancora un po' di luce solare che filtrava dall'ingresso. Chespie fece un cenno con la testa... e si voltò di scatto quando un lieve rumore raggiunse le sue orecchie acute! Da dietro una roccia, il piccolo Pokemon Erba vide apparire uno strano Pokemon nero che sembrava una lettera dell'alfabeto - una H, per l'esattezza, con la differenza che le "gambe" erano incurvate in modo da formare quasi un cerchio. Un unico occhio inespressivo fissava la ragazzina e il suo starter dal centro del cerchio, e con suo grande allarme, Marin vide la pupilla illuminarsi di una strana, inquietante luce viola...

"Attento, Chespie!" esclamò Marin. Appena in tempo, il Chespin della bambina si scansò ed evitò un raggio di energia violaceo che scaturì dall'occhio della strana creatura e sfrecciò verso di lui! L'attacco mancò di pochissimo Chespin e colpì una roccia alle sue spalle, sbriciolandone una parte... e Marin estrasse rapidamente il suo Pokedex per cercare di capire cosa fosse la strana creatura che la stava attaccando senza apparente motivo.

"Unown, il Pokemon Simbolo. Tipo Psico. Il loro corpo piatto e sottile sta quasi empre attaccato ai muri, e la loro forma è simile a quella dei geroglifici sulle tavole antiche. Si pensa che non sia una coincidenza. Un solo Unown non produce alcun effetto, ma se ce ne sono molti, emettono uno strano potere. Esistono 28 forme differenti di Unown."

La bizzarra creatura stava già cominciando a caricare un attacco, l'occhio che brillava di luce violacea e si preparava a scagliare una bordata di energia... ma questa volta, nonostante la sorpresa e la paura, la piccola Marin reagì in tempo. "Ah! P-presto, Chespie, usa Frustata!" esclamò. Chespie emise uno squittio deciso ed estese un paio di liane dalle sue spalle, usandole per schiaffeggiare il Pokemon Simbolo, che venne scagliato a terra con uno stridio che poteva voler dire dolore o rabbia - difficile dirlo, visto che l'espressione del Pokemon non era cambiata neanche un po' nonostante fosse stato colpito in pieno! Lo Unown si rialzò, fluttuando in aria, e scagliò un altro raggio di energia viola contro Chespie, che però si era aspettato quell'attacco e riuscì ad evitarlo senza difficoltà. "Bravo, Chespie! Accidenti, ma quel Pokemon ha soltanto quell'attacco? Un po' prevedibile..."

"Chespin..." esclamò il Pokemon Castanriccio. Prima che il misterioso nemico attaccase di nuovo, Chespie si chiuse a palla, come un armadillo, e si mise a rotolare verso lo Unown nemico ad alta velocità, colpendolo in pieno e mandandolo a terra prima di rimbalzare indietro e riprendere a muoversi rotolando sul pavimento, in modo da offrire al misterioso Pokemon Psico un bersaglio quanto più sfuggente possibile. Lo Unown nemico iniziò a sparare più rapidamente, come se fosse frustrato del fatto che Chespie continuasse a sfuggirgli, ma lo starter di Marin si muoveva ormai troppo rapidamente, e riuscì ad evitare anche quegli attacchi prima di scagliarsi con tutta la velocità accumulata sul nemico e centrarlo in pieno con ancora maggiore potenza! Questa volta, il colpo fu decisivo, e lo Unown nemico si abbattè a terra senza più forza, mentre la pupilla del suo unico occhio si trasformava in una spirale... e Chespie tirò un sospiro di sollievo dopo essersi srotolato ed essere tornato normale. "Ches... pin!"
"Bravo, Chespie! Sapevo che ce l'avresti fatta!" esclamò Marin accarezzando Chespie sulla testa. Si voltò verso lo Unown a terra stordito, e deglutì, temendo che quella strana creatura non fosse sola, da quelle parti. "Però... forse è meglio alzare i tacchi e andarsene di qui! Se quel Pokemon aveva dei compagni, allora ci attaccheranno in breve tempo... e non so se riusciremo a tenerli a bada tutti!"
"Ches, chespin!" esclamò il grazioso Pokemon d'Erba, annuendo energicamente. Marin e Chespie si affrettarono a spingersi ancora più in profondità nel misterioso tempio, restando sempre con gli occhi aperti e le orecchie tese, aspettandosi che da un momento all'altro saltasse fuori qualche altro avversario...
Tuttavia, mentre si addentravano nel tempio, ebbero modo di vedere che altre battaglie avevano avuto luogo in quei corridoi, molto prima che lei e Chespie arrivassero... altri Unown, tutti di forme diverse che comunque ricordavano lettere dell'alfabeto, giacevano a terra privi di sensi, e c'erano degli evidenti segni di battaglia tutt'attorno. Non c'era bisogno di molta immaginazione per pensare che Alan era già stato lì e aveva sconfitto gli Unown con facilità.
"Se non altro... questo forse  vuol dire che siamo sulla strada giusta." affermò la bambina, avvicinandosi con circospezione ad un angolo dal quale provenivano altri rumori. Non erano suoni di battaglia, visto che non sentiva il frastuono tipico di una lotta di Pokemon... ma erano comunque abbastanza inusuali da farla insospettire, e sia lei che Chespie si avvicinarono ad un muro, mettendosi con la schiena attaccata ad esso e davvicinandosi lentamente, con circospezione, alla fonte di quel suono. Ora che lo sentiva un po' meglio, Marin aveva l'impressione che si trattasse di roccia che si sgretolava...
E dopo aver dato una sbirciata, vide che effettivamente era così: alla fine del corridoio, la bambina e il suo Chespin riuscivano a vedere una figura che riconobbero immediatamente come quella di Alan, in piedi davanti ad un muro che si stava sgretolando. Con un rumore inquietante, la roccia finì di infrangersi, e diede accesso ad un'altra sezione di corridoio dalla quale proveniva una strana, spettacolare luce iridata. Marin aveva come l'impressione che Alan rimanesse lì meravigliato per qualche secondo prima di incamminarsi lungo la nuova sezione di corridoio.

"Hm? Ma che... sta facendo?" si chiese Marin, sbirciando dall'angolo del corridoio per cercare di capire. Lei e Chespie riuscirono soltanto a vedere Alan in piedi davanti ad un punto dal quale scaturiva la luce che invadeva il corridoio. Sembrava che stesse togliendo qualcosa dal muro, pur con un po' di esitazione... Marin e Chespie si nascosero nuovamente dietro l'angolo quando si accorsero che la luminosità stava venendo meno, e poco dopo, Alan si voltò e tornò indietro, dirigendosi proprio verso di loro.

Marin sorrise con decisione e si fece avanti quando il ragazzo fu a pochi passi di distanza. "Ehilà, Alan! Ti ho ritrovato!"

L'espressione di Alan tradì soltanto un accenno di sorpresa. "Hm? Mi hai seguito fin qui? Sei tenace." affermò.
"Heheheee, quando ci mettiamo, io e Chespie sappiamo essere molto determinati!" affermò la bambina dai capelli rossi, vantandosi scherzosamente. "Cosa stavi cercando in questo strano posto? Qualcosa sulla Mega Evoluzione, vero? E tutti questi Unown a terra? Sei stato tu con il tuo Charizard a batterli, vero?"

"Certo che sei insistente." disse Alan, senza tuttavia dare l'impressione di essere davvero seccato. "Comunque sì, questi Unown li ha battuti uno dei miei Pokemon. Non Charizard, tuttavia. Di solito Charizard lo tengo per le battaglie più impegnative."

"Davvero? E che altri Pokemon hai con te?" continuò a chiedere la bambina mentre il gruppetto tornava verso l'uscita del tempio. Alan cominciava a pensare che le sue domande non avrebbero più avuto fine...

"Non so perchè ti interessi tanto. Ma sei vuoi, te lo dirò." continuò Alan. A quel punto, i due allenatori e Chespie erano tornati fuori al tempio, e si stavano schermando gli occhi dal sole che, ora che i loro occhi si erano abituati al buio, risultava un po' fastidioso.        

Marin ascoltava con attenzione tutto quello che Alan stava dicendo... ma prima che il ragazzo più grande potesse dare una risposta, una voce possente interruppe la conversazione, e i due videro un'ombra stagliarsi su di loro dal "tetto" del tempio da cui erano appena usciti. Allarmato, Alan si voltò di scatto, facendo cenno a Marin e Chespie di restare indietro mentre gettava uno sguardo alla persona in piedi sul tetto - un omone alto e muscoloso il cui abbigliamento ricordava un po' quello di un attore di teatro Kabuki, con dei capelli neri a spazzola e delle strisce di colore rosso che gli solcavano gli zigomi, facendolo apparire più minaccioso! Indossava un paio di ampi pantaloni viola con una veste tradizionale rossa, oltre che un paio di sandali di legno, e teneva in una mano un ombrello viola sulla cui punta era incastonata una pietra uguale a quella sul Mega Bracciale di Alan... per non parlare del fatto che stava guardando Alan con espressione di sfida!

"Ehilà, ragazzino! Fermo dove sei! Quella che hai preso da questo posto... era una Megapietra, vero?" esclamò il misterioso individuo con voce stentorea, le mani appoggiate sul manico del suo ombrello. Senza attendere risposta, l'uomo prese lo slancio e balzò giù dal cornicione, atterrando con agilità a pochi metri da Alan. "Beh, anche a me interessano quelle cose. Quindi... che ne dici di una battaglia tra i nostri Pokemon? Mettiamo in gioco quella pietra!"

"E se ti dicessi che non sono in vena di combattere?" rispose Alan con indifferenza.

L'uomo sfoderò un ghigno sicuro. "Spiacente, ragazzo, non mi accontento di un no a questo punto!" esclamò. "Esci, Garchomp!"

La Pokeball dell'individuo si aprì, e da essa si materializzò di colpo un Pokemon dall'aspetto terrificante: sembrava un incrocio tra un drago ed uno squalo martello, bipede, con la pelle ricoperta di squame blu-viola e il ventre rosso, la punta del muso decorata da un motivo giallo a forma di stella, e le braccia armate di larghe lame a forma di falce, e terminanti in un lungo artiglio bianco. Si reggeva in piedi su due robuste zampe posteriori dotate di piedi artigliati e tre dita, e la sua coda era quella di uno squalo.

"Mamma mia, che Pokemon impressionante..." mormorò Marin, prima di controllare che Pokemon fosse...
"Garchomp, il Pokemon Mach. Tipo Terra/Drago. Versione evoluta di Gabite. Si dice che quando vola, le sue ali creino raffiche di vento in grado di abbattere gli alberi vicini. Le scaglie finissime che lo ricoprono riducono l’attrito con l’aria e gli permettono di volare più veloce." disse il Pokedex. La bambina si spostò rapidamente, portando con sè il suo Pokemon, quando vide Alan prendere la Pokeball di Charizard e far uscire il maestoso Pokemon Fuoco/Volante dalla sfera. Charizard si piazzò davanti al feroce drago/squalo e spiegò le ali, in modo da sembrare più impressionante...

"Molto bene, Charizard. Credo che ora avremo bisogno della Mega Evoluzione." affermò Alan, fissando con determinazione l'avversario... e Marin, in disparte, non perdeva un istante di quella scena!

Senza che nessuno di loro lo sapesse, stavano già camminando su un sentiero molto più ampio, che li avrebbe portato a svelare alcuni dei più remoti segreti del mondo dei Pokemon...     
                   
----------

 

CONTINUA...

   

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam