Warnings:
Human!Dory e Human!Hank, riferimenti casuali ad acquari e un Marlin
sempre in
mezzo peggio dei cetriolini di mare.
Disclaimer: Sono
sfigata e la Pixar non mi ha ancora contattata.
Arrivo sempre in
ritardo, però volevo far contenta una
persona per Natale~ (visto che sono una persona cattiva cattiva e devo redimermi
dai miei
peccatucci) questa flash partecipa a Questo contest lo costruite voi ed
è sotto
l'albero di AcquaSaponePaperella.
Word
Count: 438
N/A:
in fondo
L’acquario
infranto
Il
tuo ricordo è di luce, di fumo, e di stagno quieto.
P.Neruda
Hank non aveva
mai amato
gli ospedali, anzi, poteva dire con quasi assoluta certezza di
detestarli. La
vista del sangue lo nauseava mentre l’odore alcolico dei
medicinali lo
inebriava, facendolo ubriacare lentamente.
Il Royal Marine
Hospital
non faceva eccezione.
Tanti pesci
diversi,
spesso incompatibili fra di loro, rinchiusi in un acquario, colorato,
confortevole, ma pur sempre un acquario che li allontanava dal grande
oceano.
Una casa sicura, ma piccola, oppressiva, da cui in pochi riuscivano ad
uscirne.
Nonostante
tutto, Hank
continuava a tornarci tutte le settimane, perché sapeva che
lei lo stava
aspettando.
La trovava
sempre lì, sul
davanzale, col naso schiacciato sul vetro intenta ad osservare il
cielo, un oh stupito di fronte a
un gabbiano. Il
tempo sembrava essersi bloccato là dentro, poiché
tutto era sempre uguale.
Persino il suo pigiamino azzurro era sempre lo stesso.
Ciao
Dory, sono tornato.
Lo fissava in
silenzio,
inclinando la testolina scura. Potevano passare secondi,
così come minuti in
quel modo. Hank non le dava mai fretta, aspettava pazientemente,
lasciando i
suoi occhietti vitrei a scrutarlo fino a che riprendevano vita e un
sorriso
luminoso le rischiarava il viso.
La magia
ricominciava.
Ciao
Hank! Sono contenta di vederti!
I suoi occhi
riprendevano
colore, e il ragazzo poteva sentire i ricordi di Dory affluire nella
sua
memoria uno dopo l’altro. Un puzzle che prendeva forma e si
materializzava
lentamente.
Sei
venuto ieri? O no? Non mi ricordo, tu lo ricordi? Sai, soffro
di…
Di
memoria a breve termine, lo so, Dory, lo so.
Scendeva dal suo
davanzale correndogli in contro per poi abbracciarlo forte. Hank non lo
avrebbe
mai ammesso, ma quell’abbraccio era ciò che gli
serviva per sapere che anche il
giorno dopo avrebbe trovato il coraggio per andarla a trovare.
Sul comodino il
pesciolino -Marlin- che le aveva regalato, nuotava tranquillo nella sua
boccia.
Hank,
vuoi giocare a nascondino con me?
Solo
se poi ti ricordi dove ti sei nascosta.
Una giornata
normale,
come sempre sarebbe stato.
*~*~*
L’inverno
era stato
freddo e come suo solito Hank era riuscito a prendersi il raffreddore
in tempo
record. Affondava i piedi nella neve, correndo verso
l’ospedale in ansia.
Chissà
se stavolta Dory
avrebbe fatto più difficoltà a riconoscerlo. Per
farsi perdonare le aveva
comprato un altro pesciolino arancio (sperando in un nome migliore di
Marlin,
come Nemo), nella speranza di farla contenta.
Si
addentrò nei meandri
del reparto, con il sacchetto in mano, alla ricerca della stanzetta
della
bambina, ma Hank non ci arrivò mai.
Il nome di Dory
era scomparso,
la stanza immacolata, il pigiamino azzurro svanito.
Mi
dispiace tanto Hank, ma Dory…
Lei ormai se
n’era
andata, per sempre.
Note
di un’autrice nuova al fandom di Finding Nemo/Dory
Dunque, piccoli
chiarimenti prima di abbandonarvi. Innanzitutto sì, Dory
è una bambina molto
malata che ovviamente soffre di perdite di memoria, mentre Hank un
ragazzo, o
anche un uomo, a seconda di come volete vederlo, che va a trovarla
tutti i
giorni per farle compagnia.
Che sia una sua
parente o
una sua semplice amica, lascio a voi la voglia di immaginarlo. Come
anche
l’essersene andata di Dory, può essere letto in
diversi modi. La piccoletta può
essere stata spostata in un ospedale di Cleverland, come non esserci
più. A voi
la scelta, alla fine, ognuno i di noi ha il dono di leggere cose
diverse su uno
stesso identico foglio.
Ho riscritto
questa flash
tipo settecento volte perché continuava a non convincermi.
Spero che il mio
regalo sia comunque gradito e che nonostante tutto sia una lettura
piacevole.
Grazie a
chiunque
abbia letto
Eurydike