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Autore: ken    09/04/2005    0 recensioni
Felicità.
Utopia.
Nessuno è felice. È inutile che mentite.
La felicità è una condizione che l’uomo non potrà mai raggiungere.
il raiting è per l'uso frequente di parolacce e più che 'triste' io avrei messo 'arrabbiato', ma va bene così.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felicità.
Utopia.
Nessuno è felice. È inutile che mentite.
La felicità è una condizione che l’uomo non potrà mai raggiungere.

Mi hanno detto che devo essere felice.
’Devi provare ad essere felice, sorridi, sii felice, non tenere il muso, non chiuderti in te stessa, prova ad essere felice. ’
Felice, felice, felice.
Chi vi dice che io non sia felice?
Cosa ne sapete voi?
Cosa sapete di me?
Chi vi autorizza a dirmi cosa devo fare?
Perché i miei silenzi, i miei mancati sorrisi e i miei musi lunghi non possono rendermi felice?
Perché?
Cosa cazzo ne sapete voi??
Non vi è mai passato per quella testa che forse il fatto che io non parli è perché siete tutti degli idioti?
A cosa mi porterebbe avere un dialogo con voi?
O con il resto del mondo?
Cosa potete darmi voi che la mia solitudine non mi da?
Mi basta una motivazione.
Una singola, fottuta motivazione.
Affetto?
Non ne ho bisogno, grazie.
So contare su me stessa, me la cavo anche senza di voi.
Anzi, sto meglio senza dei coglioni come voi che mi ripetono che sono una ragazza strana!
Appoggio, sostegno, conforto…tutte parole il cui significato vi è sconosciuto.
Con quale coraggio dite a me di sorridere?
Di essere felice?
Fatevi gli affari vostri, lasciatemi nel mio isolamento, nella mia solitudine.
Lasciatemi vivere come dico io.
Piantatela di comportarvi come se vi importasse veramente qualcosa di me.
Qualcosa di quella ragazza strana, taciturna, che non sorride mai.
Di quella ragazza che sorbisce tutte le vostre battutine acide contornate da rimproveri che spacciate per consigli affettuosi.
Stronzi.
E io che ci soffrivo.
Stupida.
E avete ancora il coraggio di venirmi vicino quando me ne sto da sola.
Non mi dovete toccare.
Fanculo.
Perché vi avvicinate?
Sarebbe tutto più semplice se continuaste con il vostro affetto da circostanza e le vostre critiche ‘costruttive’ senza cercare partecipazione da parte mia.
Senza cercare il mio appoggio, senza volere la mia opinione.
Senza volere me.
Non posso sopportare più le vostre facce, i vostri sguardi, i vostri gesti.
Non posso più sopportare quella sensazione di squallore che provo quando vi avvicinate.
Quella sensazione di essere una fallita.
Solo perché secondo voi io sono strana.
Strana…
Forse. E allora?
Saranno cazzi miei se sono strana, no?
Non la voglio la vostra opinione, non lo voglio il vostro sostegno.
Ora non lo voglio l’affetto che mi avete tolto per anni.
Solo perché sono un’adolescente strana.
E lo sarò di più ogni qual volta vi avvicinerete.
Solo per ripicca, per capriccio.
Per odio.
Non potete venire ora e dirmi che devo essere felice.
Io sono felice.
Sono felice quando non ci siete. Sono felice quando sono fuori da questa casa. Sono felice di notte quando le vostre voci non mi intasano la mente. Sono felice quando ascolto Shady che mi da la forza di resistere. Sono felice quando penso che un giorno me ne andrò. E non sarò più obbligata a sentire questo fetore.
Io sono felice.

  
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