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Autore: Plando    15/01/2017    9 recensioni
Judy stava ben nascosta mentre osservava la maledetta volpe vendere ghiaccioli davanti alla banca Lemming Brothers, non sapeva perchè, ma da quando aveva visto i due nella gelateria per elefanti era stata presa da una strana sensazione di déjà-vu che proprio non riusciva a capire da dove venisse, li seguì fino a Little Rhodentia, dove la volpe vendette i bastoncini dei ghiaccioli a un cantiere di topi spacciandolo per legno rosso, bugiardo oltre che truffatore
"Giuro che questa me la paghi, ci penso io a darti una lezione come si deve"
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La vita a Bunnyburrow di solito, o sempre sarebbe meglio dire, scorreva tranquilla e felice tanto che non avevano neppure un corpo di polizia, facendo affidamento, quelle rare volte che serviva, alla caserma di Borghetto nella Contea dei Cervi, o per i casi più gravi, una volta ogni due anni, alla più esperta polizia di Zootropolis, ma quel giorno un coniglio era adirato come ben pochi avessero mai visto e dopo pochi minuti di guida arrivò a destinazione, sceso dal furgone Stu imbracciò la doppietta e arrivato dinnanzi la porta cominciò a colpirla col calcio dell'arma per annunciare il suo arrivo.

"GREY, APRI SUBITO LA MALEDETTA PORTA O GIURO CHE TE LA SFONDO A FUCILATE"

Tempo nemmeno cinque secondi che una volpe sulla trentina aprì, visibilmente infastidito.

"Hopps, si può sapere che cazz..." Non riuscì a finire la frase che le zampe scattarono verso l'alto in segno di resa, notando che il furente coniglio gli puntava il fucile sul muso.

"Dannate volpi, dipendesse da me vi farei secche una dopo l'altra" Lui fissò il coniglio negli occhi, non stava scherzando, era veramente infuriato.

"Ok calmati, non fare idiozie, tu..."

"Gli unici che hanno fatto un'idiozia siete stati tu e tua moglie, quando avete deciso di mettere al mondo quel bastardo"

La volpe, capito subito qual'era il problema, si portò una zampa sul muso, cambiando la sua espressione da allarmata ad esasperata "Gi...Gideon, che diavolo ha fatto stavolta?"

"Stavolta è grave, non si è limitato agli spintoni, mia figlia Judy è all'ospedale a farsi ricucire le ferite che quel selvaggio di tuo figlio gli ha scavato in faccia con gli artigli"

La volpe provò a dire la sua ma venne interrotta senza possibilità di continuare

"Io ti avviso, questa è stata l'ultima goccia, se vedo Gideon avvicinarsi ancora a una delle mie figlie, giuro che gli sparo, carico il fucile a sale e gli sparo, sono stato chiaro?"
Nonostante potesse capire la rabbia, non poteva dire lo stesso delle minacce di usare le armi contro un ragazzino di nove anni, ed avrebbe volentieri contestato se non fosse che la doppietta del coniglio, ora caricata a pallettoni, gli fece capire che non avrebbe accettato altra risposta se non un si.

"Si, chiarissimo"

"Bene" Detto questo Stu abbassò l'arma tornando al furgone, partì sgommando sulla stradina bianca, alzando inevitabilmente un polverone, nella direzione da cui era arrivato.





Nel frattempo al pronto soccorso una simpatica lepre aveva appena finito di mettere i punti di sutura sulle ferite della coniglietta, congratulandosi con lei per non aver pianto come succedeva spesso, come succedeva sempre.

"Sei veramente coraggiosa, Judy giusto?"

"Si" La piccola leporide rivolse un sorriso, o almeno ci provò.

La dottoressa ghignò leggermente a vedere come la piccolina cercasse di mostrare gratitudine col muso ancora semi-paralizzato dall'anestesia locale "Bene cara, vedrai che appena l'anestesia finisce starai meglio, cerca di non aprire troppo la bocca e quando mangi mastica piano" Finiti gli avvertimenti applicò un cerottone sulla guancia della coniglietta.

Ad aspettarla fuori, assieme alla madre ci stava anche William, uno dei primi figli di Bonnie e Stu, il coniglio prese la sorellina tra le braccia e le lasciò un bacio affettuoso sulla testolina prima di rimetterla giù e lasciare che sua madre le facesse una delle sue solite ramanzine.

"Santodio Judith, prima o poi ci fai venire un'infarto, quante volte ti ho detto di lasciare stare Gideon?"

"Ma mamma lui stava..."

"Non importa cosa stava facendo, non è una cosa di cui ti puoi occupare tu, pensa se..."

"Dai mamma, lasciala stare, ha capito" Bonnie si voltò contrariata verso il figlio maggiore che l'aveva interrotta

"No Will, non ha capito nulla, sai quante volte glie l'ho detto?"

"E cosa ti fa credere che questa volta sia cambiato qualcosa? Lo sai com'è fatta questa piccola peste" L'ultima parte della frase la disse volgendo lo sguardo alla sorella facendogli l'occhiolino senza tentare neppure troppo di nasconderlo alla madre che sbuffò.

"Ok, hai vinto"

"E per quella cosa di cui abbiamo discusso prima?"

Judy osservava curiosa i due, non capendo minimamente di cosa parlassero ma sentendosi stranamente chiamata in causa.

Bonnie tirò un respiro profondo per poi dire quasi controvoglia "Va bene, solo stai attento ok?"

"Dai mamma, sono sposato e con figli, lo so come ci si comporta coi cuccioli"

"Ehi, io non sono un cucciolo, ho nove anni ormai"

"Sei la mia tenera sorellina, per me sarai sempre una cucciola"

Lei si limitò a fare una pernacchia al fratello, seguendolo quando quest'ultimo la invitò a montare in auto per poi partire.

"Dove andiamo?" La curiosità prese presto il sopravvento, nonostante lei sapesse già la risposta che sarebbe arrivata, come sempre quando Will la portava in un posto nuovo.

"Chi lo sa?" Si voltò per un attimo verso di lei facendole un ghigno, sapendo quanto la mandasse in bestia la cosa "Sarà un viaggio lungo, puoi anche dormire se vuoi"

"MAI" Urlò Judy contrariata "Guarderò la strada che fai e capirò dove siamo diretti, io diventerò un agente di polizia, resterò vigile per tutta la durata del viaggio"

Il "tutta la durata del viaggio" di Judy durò si e no un quarto d'ora, poi stufa di vedere sempre lo stesso paesaggio di campagna dal finestrino e stanca dalla recita di qualche ora prima crollò addormentata sul sedile per tutto il resto del tragitto.





"Sveglia dormigliona" Scossa dal fratello Judy si stiracchiò le zampe per poi voltarsi verso di lui.

"Siamo arrivati? Dove mi hai portata?"

"Vediamo quanto ci metti ad indovinare" Poi gli indicò un punto fuori dal finestrino, lei si girò ed osservò bene il paesaggio di città attorno a lei, molto diverso da Bunnyburrow, davanti a se aveva un'immensa piazza dove prede e predatori passeggiavano tranquilli con al centro una fontana che prima di allora lei aveva visto solo in alcune foto.

"Ma...ma..."

"Eh eh, benvenuta a Zootropolis"

Non ci poteva credere, l'aveva veramente portata fino a Zootropolis, la città che finora aveva visto solo in tv e di cui aveva sentito tanto parlare da essersene innamorata, il posto dove qualunque mammifero poteva essere ciò che voleva, la gratitudine verso il fratello fù tale che spiccò un balzo abbracciandolo.

"Grazie, grazie, grazie"

"Ehi, sta calma, non ho fatto nulla di che, comunque dovevo venirci, ho pensato che ti sarebbe piaciuto, ci ho visto giusto?"

Lei si limitò ad annuire convulsamente con la testa, ancora in preda all'euforia "Cosa devi fare qui?"

"Voglio presentarti un mio amico, ma adesso sta lavorando, abbiamo un pò di tempo per fare un giro"

Camminarono per un'ora buona a Savana Centrale, visitando poi il museo di storia naturale, dove una guida spiegò che nel punto dove si ergeva la fontana al centro della piazza molto tempo prima ci stava una pozza d'acqua, fù li che le tribù delle zebre e dei leoni decisero che era ora di smettere di lottare e cominciarono a collaborare, attirando sempre più specie in quel loro nuovo villaggio che col passare dei secoli crebbe al punto da diventare una metropoli ultra moderna, Zootropolis, dove prede e predatori convivevano pacificamente.

Quando uscirono dal museo il sole picchiava forte sulle loro teste e dato che Will aveva notato una bancarella decise di fare una proposta allettante alla sorella "Fà caldo, che dici se ci prendiamo un ghiacciolo?"

La coniglietta stava iniziando a sudare sotto al sole cocente di quel giorno, accogliendo volentieri la proposta e incamminandosi con lui, ma qualcosa la costrinse a fermarsi, guardò la bancarella e poi si girò verso il fratello con aria contrariata.

"Will, ma quella è una volpe"

"E allora?"

"È stata una volpe a..." senza terminare la frase si portò una zampa alla guancia sinistra, in corrispondenza del cerotto che nascondeva le artigliate di Gideon, non fù tanto quello a farle male, ma lo sguardo che le rivolse Will, il sorriso che aveva sempre era svanito nel nulla lasciando posto ad un'espressione delusa.

Si chinò per arrivare alla sua altezza "Non farlo Jud"

"Cosa?"

"Non fare come papà, non incolpare un'intera specie per gli errori di un singolo individuo di essa o per stupidi pregiudizi superati, tu sei migliore di così"

Si fermò aspettando che lei dicesse qualcosa, quando si rese conto di averla lasciata senza parole decise di continuare.

"Capisco che quello che ti ha fatto Gideon oggi ti abbia spaventata, ma guarda quel ragazzino, non lo hai mai visto prima, cos'avrà mai fatto di male per meritarsi il tuo odio"

Judy si voltò verso la bancarella, la volpe, che avrà avuto si e no diciassette anni, stava vendendo dei ghiaccioli a dei lemming assieme ad un piccolo fennec, servito l'ultimo cliente si mise un ghiacciolo in bocca e si voltò verso di lei, notando che lo osservava sorrise ed alzò una zampa porgendole un saluto.

"Se un giorno sarai un agente di polizia..." La coniglietta si voltò di nuovo verso di lui a sentire quelle parole "...dovrai essere imparziale, non potrai definire colpevole qualcuno solo perchè a te non piace la specie a cui appartiene, lo capisci questo?"

"Si" lo disse continuando a guardare in basso, non volendo incrociare lo sguardo con lui, vergognandosi del comportamento che gli aveva appena mostrato.

William capì che il messaggio era stato recepito, tornando sorridente alzò il muso della sorellina per parlargli faccia a faccia "Dai, adesso prendi questi soldi e vai a comprare due ghiaccioli, ci stiamo cuocendo qua fuori"

Le orecchie della coniglietta scattarono all'insù, felice di vedere il suo fratellone sorridergli nuovamente, dopo aver preso i soldi si avvicinò alla bancarella della volpe "Piacere agente, cosa posso fare per lei?"

Fù solo allora che Judy si rese conto di avere ancora il costume della recita addosso e decise di stare al suo gioco

"Volevo solo assicurarmi che fosse tutto in regola, non vorrei doverla arrestare"

"Oh, ma io sono convinto che possiamo trovare un accordo"

"Certo, se mi vendesse due suoi ghiaccioli potrei chiudere un'occhio"

Prese due ghiaccioli e prima di lasciarli nelle zampe della giovane leporide disse "Farò di meglio, questi sono un'omaggio della casa"

"COSA, MA SEI FUO...umpf?" La volpe si tolse di bocca il ghiacciolo che venne usato come tappo per chiudere quella dell'amico.

"Oh suvvia Finn, ne abbiamo venduti abbastanza per oggi, vai pure coniglietta, apposto così"

"Grazie"

Tornata dal fratello gli allungò una zampa per passargli il ghiacciolo che venne subito preso e gustato.

"Mmmmh squisito, allora com'è andata?"

"Avevi ragione te, ti prometto che non avrò mai più pregiudizi, contro nessuno" Proprio in quel momento una volante della polizia si fermò di fianco a loro, a Judy parve immensa, già si immaginava alla guida di una cosa del genere, con una divisa vera e un distintivo sul petto.

"Eccolo, è arrivato"

"Il tuo amico è un poliziotto?"

"Meglio" Dicendo questo indicò l'agente in divisa che, dopo essere sceso dall'auto si avvicinò ai due conigli "Judy, ti presento Thomas Wolfard, capitano della centrale di Downtown"

La coniglietta non riusciva a credere che suo fratello fosse amico del capo della polizia, cominciò a saltellare sul posto attirando l'attenzione del lupo che la guardava stupito.

"Tua sorella è veramente euforica, sicuro che stia bene?"

"Bè, cerca di capirla, non hai visto com'è vestita?"

Il lupo abbassò lo sguardo verso la coniglietta che continuava il suo saltellare, notando il costume "Quindi abbiamo un nuovo cadetto in città, hai intenzione di entrare in polizia?"

"Si certo, è il mio sogno, non voglio altro"

Il lupo sorrise per poi rivolgersi al suo amico "Esattamente come te Will, è proprio tua sorella"

Judy si fermò improvvisamente voltandosi verso il fratello "Cosa vuole dire?"

"Ho fatto l'accademia di polizia cinque anni fà, ma la mollai poco prima di finirla"

"Tuo fratello era veramente in gamba" Disse il lupo intromettendosi nel discorso "Nessuno avrebbe scommesso nulla su di lui, ma dimostrò che anche un coniglio può esserne in grado, con ottimi risultati oserei dire"

"E perchè hai rinunciato?" Nella voce della sorella Will sentì quella che poteva essere delusione, lui era uno dei pochi nella sua famiglia a sostenerla nella sua scelta, scoprire che lui stesso ci aveva provato, rischiando pure di riuscirci, per poi mollare tutto alla fine la lasciò spiazzata.

"Le priorità cambiano, specialmente quando scopri che stai per diventare genitore, quel lavoro mi avrebbe tenuto troppo lontano dalla famiglia, non ho mai rimpianto questa scelta"

Mentre lei rifletteva su questo ne approfittò per parlare col lupo "Che mi dici di te? La pensione?"

"Ancora un paio di anni e mi metto ad oziare, nel frattempo sto cercando un valido sostituto, che sicuramente non sarà quello scansafatiche di un bufalo"

"Bufalo?"

"Si chiama Bogo, un novellino che è stato da poco trasferito dalla centrale di Sahara Square, pensa, è convinto che prenderà il mio posto come capitano, povero illuso"

Dopo essersi fatto quattro risate con l'amico Will si ricordò che lui aveva un figlio "Come sta tuo figlio? Sono anni che non lo vedo"

"Jake sta bene, adesso ha quindici anni, ha già deciso che raggiunta la maggiore età si iscriverà all'accademia per seguire le mie orme, chi lo sa magari farà pattuglie con tua sorella"

"Ah ah non ci vedrei nulla di strano" Lo sguardo del coniglio si spostò dal lupo all'orologio da polso "Si è fatto tardi, la strada per Bunnyburrow è lunga, mi ha fatto piacere rivederti"

Dopo essersi salutati il lupo salì sulla volante e partì per tornare in centrale, nel frattempo la volpe aveva finito i ghiaccioli e col mento appoggiato sul palmo della zampa guardava la coniglietta allontanarsi col fratello.

"Simpatica, per essere una coniglietta è Finn? E oserei dire anche tenera"

"Nick, sei quasi maggiorenne, e lei ne avrà si e no otto o nove, sei da galera"

"E che cavolo, ma te pensi solo a quello? Ho solo detto che è tenera"

"Dovresti saperlo che non si dice tenero ad un coniglio, prima o poi lo trovi quello che ti dà una lezione"

"Pff come se un qualsiasi leporide potesse veramente qualcosa contro di me"





15 ANNI DOPO

Judy stava ben nascosta mentre osservava la maledetta volpe vendere ghiaccioli davanti alla banca Lemming Brothers, non sapeva perchè, ma da quando aveva visto i due nella gelateria per elefanti era stata presa da una strana sensazione di déjà-vu che proprio non riusciva a capire da dove venisse, li seguì fino a Little Rhodentia, dove la volpe vendette i bastoncini dei ghiaccioli a un cantiere di topi spacciandolo per legno rosso, bugiardo oltre che truffatore "Giuro che questa me la paghi, ci penso io a darti una lezione come si deve"

Sebbene quel giorno fù una sconfitta su tutti i fronti per la coniglietta, la rivincita sarebbe arrivata qualche giorno dopo, complice una lontra scomparsa e un registratore a forma di carota.





Note

Non so come mi sia venuta questa storia, fatemi notare eventuali errori (sicuramente ci sono)

La parte del museo è presa direttamente da una scena della trama originale del film (quella dei collari elettrici) dove si vedeva una scuola in gita al museo e gli veniva spiegata quella cosa.

Ringrazio come sempre Redferne, Iron_Captain, Djmathew, MizukiZukishima28, salamander92 e chiunque altro che legge e commenta quello che scrivo.
   
 
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