LACRIME DI RIMPIANTO

Quando il mio cuore ha bisogno d’affetto,
con una mano ti cerco, ma noto,
fissando stanco il tuo lato del letto,
che accanto a me, al tuo posto, c’è il vuoto.
Cerco nel buio il tuo viso perfetto,
l’ombra d’un vecchio sorriso ormai ignoto,
nel quale trovavo il mio solo diletto
in un passato ormai troppo remoto.


Cerco e desidero la distrazione
che mi distolga da questo presente,
ma il mio problema non ha soluzione,
perché sei ovunque, tu, nella mia mente,
e cado ancora di più in depressione
di quanto fossi precedentemente,
perché di vivere non ho ragione
se manchi ogni giorno più immensamente.


Cerco di smettere di ricordare
questo dolore malefico e vivo,
questa mia angoscia che adora giocare
col cuore d’un uomo oramai inoffensivo.
Che senso ha rimanere a sperare
in un futuro un po’ meno nocivo,
quando lo so che non posso più amare
in questo mondo che di te è privo?


Che senso ha confidare in un sogno
in cui si cullano i cuori più stanchi,
che senso ha cancellare il bisogno
di urlare alla Terra quanto mi manchi?
A terra ci crollo, e non mi vergogno,
senza di te che m’aiuti e m’affianchi,
con sguardo d’oro che anelo ed agogno,
coi tuoi capelli sì soffici e bianchi.


Quando ho bisogno di stare da solo
perché sei l’unica che vorrei accanto,
coi miei ricordi d’amor mi consolo,
la mia memoria che muore nel pianto,
e quando la voce di un usignolo
non può competere con il tuo canto,
carezzo piano il tuo freddo lenzuolo,
lo bagno con lacrime di rimpianto.