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Autore: Calime    15/01/2017    0 recensioni
[What if? dall'episodio 13 di Vita al liceo]
Ad Ambra non è andato giù il fatto di essere stata presa in giro da Kentin e medita vendetta, ma lui pare realmente cambiato e, soprattutto, ancora innamorato della nuova studentessa. Ambra, anche, non riesce a dimenticare i suoi sentimenti per Castiel ed è ancora intenzionata a conquistarlo.
Forse sono più simili di quanto entrambi credano...
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«No! No! Io-» balbettò, agitata. «Cosa stai dicendo? Non… Non sono io la cattiva in questa storia!»
«Hai proprio voglia di farmi ridere stasera, eh?» replicò, cinico. «Mi hai sbattuto la cruda verità in faccia e quanto io sia stato solo uno stupido, mi hai usato a tuo piacimento – facendomi sentire ancora più stupido –, ti ho lasciata in pace come avevi chiesto… e adesso cosa pretendi, Ambra? Ho fatto tutto quello che volevi. Dovresti saltare di gioia».
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ambra, Kentin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Be careful making wishes in the dark'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Chinomiko e della Beemoov.





Be careful making wishes in the dark
~ Can’t be sure when they hit their mark ~














03. You're poison runnin' through my veins





Non sempre ogni progetto va come previsto.
Esistono molteplici fattori che possono influenzare un evento in percentuali anche differenti, ma Ambra odiava la matematica ed era più semplice di mente. Ragionare secondo uno schema logico di causa-effetto comportava meno sforzo: se attuava un qualcosa, doveva accadere quello che si era aspettata accadesse.
Spesso era anche questione di fortuna. E la fortuna aiutava gli audaci, come amava ripetersi – forse era per questo motivo che tendeva a dare poco o nullo peso alle controindicazioni ed effetti collaterali… In particolare, ripensandoci, non è che le spiacesse più di tanto.
Ambra zittì il cervello, sospirando affannosamente.
Difficile chiamare quello un fastidioso effetto collaterale.
Impossibile, quando riusciva a immergersi così a fondo in quelle nuove sensazioni che la paura di perdersi era già un lontano ricordo. Ormai accoglieva di buon grado quella sorta di oblio: sentiva caldo in tutto il corpo, scosso da brividi, il sangue correva veloce e imporporava le sue guance non di imbarazzo – che era svanito presto – e si trovava a spasimare, bramare, qualcosa che entrambi avevano imparato ad ottenere giocando con l’attesa.
In un primo tempo si era anche chiesta, rimproverandosi, quando avesse perso il controllo della situazione: non aveva architettato che innocenti bacetti, così, per passatempo, giusto perché…
Lui era tornato a cercarla. Lui la voleva. Lui non la blandiva con paroline dolci, ma le ritorceva contro lo stesso, amaro, veleno.
Kentin non era Castiel, ma le dava tutta l’importanza e l’attenzione che desiderava. La viziava, in un certo senso, in un modo diverso da quello che le riservava la propria famiglia. Sentiva di essere speciale tra le sue braccia – quando speciale non lo era affatto ai suoi occhi: se non l’apprezzava come persona, almeno l’apprezzava per il suo corpo.
Entrambi cercavano altro, ma quello era tutto ciò che avevano ottenuto: conforto e pietà, un’intolleranza reciproca non così insopportabile. L’odio era da bambini, l’odio era per la nuova studentessa che con quella sua finta faccia da santarellina si era accaparrata il favore di tutti – il favore di Castiel.
Semplicemente, quando si ritrovavano nello scantinato, nel laboratorio di chimica, o in qualsiasi altra aula vuota, la porta chiusa, nascosti dai banchi o dal tramonto del sole, non c’era posto per le preoccupazioni, per i problemi, per altri pensieri.
Così, quando lui alla fine chiamava il suo nome – non quello di un’altra, non quello di lei –, Ambra non poteva che rispondergli e cercarlo poi ancora.
Ancora.
E ancora.
Disperatamente. Come un tossico, era sempre l’ultima dose – sempre.
E sempre l’ultima non era.






























Ehi, gente! Sono un pelino in ritardo sulla mia tabella di marcia e… sì, ho la giustificazione pronta! xD
Tempo a parte, mi sono accorta che i capitoli sono da riscrivere quasi integralmente e questo mi impegna abbastanza… Be’, almeno ho cambiato POV u.u
Alla prossima!

Calime












   
 
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