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Autore: Pegasis    16/01/2017    0 recensioni
Piccoli avvenimenti quotidiani e riflessioni di un inquisitrice un pò sopra alle righe;forse un pò fuori posto.
Genere: Comico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prompt usati in questa oneshot (ho usato molto le parole):
5. Decorazioni
8. Risata
9. Albero
10. Fuoco
14. Candela
15. Neve
24. Pioggia

Situazioni:
29. Un litigio dai risvolti inaspettati.
41. X insegna ad Y a ballare.

Shayian è la mia inquisitrice maga della mia prima run di Inquisition: http://imgur.com/xXIvYEu.jpg

*41° era del drago
Accesso occidentale*
-TENETELO OCCUPATO!
Grida Cullen quasi atterrito, correndo più velocemente possibile, la spada lunga che si alza e si abbassa a ogni movimento del braccio; sentiva il polso indolenzito e sofferente.
Il drago ruggì dietro di lui, mentre Vivienne si mise davanti lanciando una magia di ghiaccio che in parte bloccò la zampa anteriore destra.
-Ehi Nug biondo! perché scappi così velocemente?
Disse scherzosamente Sera mentre lancia le frecce nella parte immobilizzata, il dragò ruggì di nuovo con più potenza.
-DOVE SHAYIAN?
Gridò ancora Cullen, mentre Dorian passa accanto a lui avvicinandosi al drago.
-Ha detto che sarebbe tornata tra poco, aveva una faccenda da sbrigare.
Finì la frase con un sogghigno.
-Perché deve scomparire nel momento del bisogno, maledetta lei e la sua idea.
“Cullen, mi devi un favore, così sono venuta a domandarti se potevi aiutarmi per un regalino a Toro di ferro…”
Il drago sputò un getto potente di fuoco, gli altri si scansarono, mentre Cullen gli arrivò l’aria calda e qualche fiammella che gli bruciacchiò la pelliccia che portava; sbraitò.
-MALEDETTA, E MI LASCIA PURE SOLO.
Una zampata del drago lo fece cadere nella sabbia, ma prima che venisse preso, una freccia si conficcò sulla zampa.
Blackwall lo raggiunse, mettendosi davanti al drago con scudo alzato
-VIA! VIA!
-PER LE TETTE DI ANDRASTE! SHAYIAN!
Si alza frettolosamente per continuare a correre, raggiungendo Varric.
-Non ci credo hai bestemmiato…
-DOV’E??? DOVE STA QUELLA INGRATA???
-QUI!
Shayian comparse dalla cima di una duna non molto distante, in groppa al suo cavallo di razza orlesiana che si impennò. Teneva con sé un libro, probabilmente di incantesimi.
Cullen rimase immobile ad osservarla, mentre con un leggero sorriso alza il bastone magico in aria ordinando ai suoi compagni di farsi da parte.
L’alto drago notando la scomparsa improvvisa dei nemici, guardò Shayian, ruggì con tutta la forza che aveva e iniziò a correre verso lei.
L’inquisitrice chiuse gli occhi per concentrarsi, mormorò a bassa voce parole arcane, il suo bastone si illuminò e lo alzò lentamente mentre il drago si avvicinava.
Il comandante si voltò ancora a fissarla, mentre i suoi capelli castani scuri, quelli liberi dal suo chignon, venivano delicatamente mossi dalla brezza.
La luce del tramonto illuminava la sua pelle di un rosa acceso; aprì gli occhi di scatto mentre il suo bastone sfrigolava, il ghiaccio si era incostrato sul legno.
Sorrise con determinazione; Cullen ne rimase folgorato.
Agitò il bastone che generò una tormenta di neve gridando.
-MUORI LUCERTOLA TROPPO CRESCIUTA!
Il ghiaccio e la neve investirono l’alto drago che fu congelato all’instante da quella tormenta.
Una risata si levò in quel cielo bluastro, dipinto dai colori caldi del sole che tramontava.
Shayian chiuse la mano, e il ghiaccio incostrato sul drago si spezzò; mentre i pezzi di carne andarono da tutte le parti.
Si avvicinarono tutti.
-Bleah che schifo!
Si lamentò Cullen.
L’inquisitrice rise a quella reazione di disgusto, scese dal cavallo.
-Oh avanti! Non fare lo schizzinoso, se sapevo prima ti lasciavo a Skyhold.
Rise di gusto.
Cullen la guarda infastidito dalla battuta.
-Ahahah divertente, molto divertente.
Sera si avvicinò alla testa del drago che era imponente, con tre corna ricurve imponenti sulla sua testa.
-Uao! Non ho mai visto un sputafiamme con tre corna!
Shayian si avvicinò a lei.
-Neanche io, una testa di drago con tre corna deve essere una rarità! Piacerà a Toro di ferro. Almeno non è la solita testa di drago che gli regalano ogni anno i suoi compagni.
“-Non e che potresti pensarci tu inquisitrice? Abbiamo un sacco di impegni in questo periodo, non riusciamo proprio a procurarci una testa di drago…
Disse Krem sconsolato”
-Portiamola a Skyhold
Tutti annuirono quasi con sollievo.
 
 
**
2 settimane dopo
 
Il vociare chiassoso, le risate, i canti, il scoppiettio del grande fuoco allestito sulla piccola piazza della rocca forte. Il Toro di ferro ancora non ci voleva credere che quella testa fosse vera, pensava che fosse una copia.
La festa proseguiva tranquilla, mentre Shayian osserva in silenzio i suoi amici che si divertivano, seduta sulle scale che portavano alla grande sala.
Un vento gelido la investì, si strinse a sé, battendo leggermente i denti; una coperta si posò sulle spalle, sconcertata si voltò per guardare, era Cullen.
-Non iniziare a fare la spavalda, ti prego.
Shayian lo squadra.
-Non si può fare una battuta in santa pace, siete uguali a quell’elfo pelato.
Cullen sospirò e si sedette accanto a lei.
-Inquisitrice…
-Shayian, non chiamarmi in quel modo, almeno quando siamo soli.
La donna guarda altrove, Cullen rimase un attimo in silenzio e continuò.
-Shayian…Beh sei stata molto brava all’accesso occidentale, anche se ho rischiato più volte di diventare un antipasto per il drago, ma sei stata brava.
-Di niente, e il mio mestiere dopotutto, imposto ma dettagli.
Fece un sorriso sornione, Cullen sorrise.
 
 
-Spavalda come sempre…Conoscevo uno, tempo fa, mentre ero nel circolo dei magi nel Ferelden, che era uguale come te. Era un templare, non dimostrava mai di avere paura in circostanze di pericolo, o debolezza. Faceva la guardia nei corridoi della torre, serioso, con il petto in fuori. Ogni occasione doveva ostentare la sua sicurezza, anche se in verità…non lo era molto in effetti.
L’inquisitrice non replicò per poi accennare un leggero sorriso.
-Dove vuoi arrivare? Vuoi insinuare che io sono come quel templare?
-Beh...Da quando ti ho conosciuta sei sempre stata così, Cassandra mi ha raccontato come rispondevi mentre eri imprigionata dopo l’esplosione al tempio delle sacre ceneri; provocavi, ci mancava poco che ti dava un pugno, per fortuna Leliana l’ha fermata prima.
Shayian continua a guardare altrove, mentre i suoi capelli venivano mossi dal vento.
-La decisione di supportare i maghi, presa col cuore, eri fomentata, totalmente presa. Decidere di lasciare indietro Stroud nell’oblio…
-Stroud era uno stronzo.
Cullen si interrompe guardandola sconvolta, Shayian lo guarda titubante, alzò le mani per poi farle cadere.
-Che c’è?
Il comandante scosse la testa e continuò.
 -tenere l’ordine dei custodi grigi sotto la nostra ala, il violento litigio con Solas…
 
“-COSA TI E’ SALTATO IN TESTA INQUISITRICE!
-COSA TI E’SALTATO INVECE A TE PELATO! TU! TU…
Si avvicina prendendolo per la veste e lo sbatte al muro.
-TU NON MI DEVI DARE NESSUN ORDINE!
Gridò con tutta la voce che aveva.
-SONO IO CHE DECIDO QUI!
L’elfo non si scompose, guardandola indifferente, ma lei sapeva che la stava odiando con tutto il suo cuore.
Lasciò la presa, Solas cascò a terra, mentre Shayian si avvicina al tavolo della stanza, lentamente; poggiandoci sopra la mano.
-Cosa c’è inquisitrice? Troppa rabbia le fa male?
Disse Solas provocandola, Shayian alzò una mano per interromperlo, per poi rimanere in silenzio. Al mago gli sembrò strana quella reazione.
-…Lascia perdere, se vuoi vattene, sei libero di farlo.
Andò via frettolosamente dalla stanza, mentre Solas cercava di capire il motivo di quel cambio d’umore repentino”
 
 
-Non me ne parlare di quello lì, mi sento male quando devo passare nel suo studio, con quella luce..brr di un azzurro gelido che solo al pensiero mi fa sentire più freddo.
Si strinse la coperta a sé in silenzio, Cullen d’istinto mise la mano sull’avambraccio e l’avvicinò delicatamente a sé, l’inquisitrice non protestò.
-Anche se non sopporto quell’elfo, m’e dispiaciuto trattarlo in quel modo…
Ancora silenzio.
-Ma sono veramente intrattabile?
Domanda a un certo punto.
-Mh…sì ma non per tutto il tempo.
-Mi hai odiato certe volte?
Cullen mosse la testa.
-Qualche volta hai esagerato, ma non tale da odiarti.
-Sono…contenta.
Poggiò la testa sulla spalla dell’uomo e chiuse gli occhi; lui la guarda.
-Tu…non ti comporti così solo perché ti piace o perché è il tuo carattere…
-Mh?
Apre gli occhi e guardò Cullen.
-Ti ho visto la sera, dopo il litigio con Solas, da sola nel giardino, ho visto che t’ha raggiunta…
-Che fai mi spii? Sei per caso geloso di quella testa lucida che non fa altro che delirare sull’oblio, velo, elfi antichi…Pensi che…?
Si interruppe guardando il suo viso paonazzo, scoppiò a ridere.
-Ma se ti ho appena detto che lo odio! Oddio non tale da strozzarlo con le mie stesse mani, anche se qualche volta ho sognato di farlo!
Rise ancora.
-Non ti stavo spiando, stavo passando lì per caso.
Cercò di difendersi, l’inquisitrice smise di ridere.
-Ok…mi fido…Dai non prendertela.
Cerca di trattenere una risata, Cullen sospira.
-Beh comunque sono stato per tutto il tempo a vedervi, avevo saputo da Dorian del vostro litigio, quindi…
 
“Stette seduta sotto l’arco del chiostro che dà sul giardino, guardando la pioggia che cade ininterrottamente, passa la manica sugli occhi per asciugarsi dalle lacrime, dal buio si sentirono dei passi, si allarmò.
-Chi è?
Solas comparse dal nulla, tenendo le mani dietro la schiena; si fermò per guardarla.
-…Posso?...
Shayian lo guarda confusa, alza il braccio accennando di sedersi. Lui accettò l’invito e si sedette di fronte a lei; il rumore della pioggia che cade a scroscio sulla terra e sulle piante, rompeva il silenzio siderale.
-Scusa…per prima. Mi sono lasciata decisamente troppo andare, non dovevo dirti quelle cose.
La donna abbassa la testa per la vergogna, non riusciva a guardarlo negli occhi.
-E tutto ok, anche io devo scusarmi, sono stato troppo aggressivo, dopotutto non sono io che decido qui.
Shayian fece una smorfia.
-E neanche tu non lo vuoi farlo, vero?
Lei non rispose, limitandosi a guardare il giardino.
-“Dai Shayian che vuoi che sia? Devi stare solo a vedere uno dei più grandi litigi di tutta l’era del drago! Non è da tutti giorni, che le più grande cariche del Thedas si riuniscono in un solo luogo! Vai e torna!”
Silenzio.
-Però non sono mai tornata, e invece d continuare a passare le lunghe nottate sopra i libri guardando il cielo terso stellato, e mettere decorazioni estrose sulle armature dei templari di guardia che dormono in piedi; sono qua in questa fortezza dimenticata da tutto e tutti, circondata da sconosciuti, pretendendo che io dia ordini e scelte che siano giuste e sagge.
La donna prosegue con più fatica, le sue mani tremano.
-Tutti aspettano qualcosa da me, solo perché ho una mano che si illumina di verde, e chiude varchi, unica al mondo! E poi perché tutti ma proprio tutti mi devono chiamarmi inquistrice? Perché?
Un singhiozzo la costrinse di nuovo a fermarla. L’elfo la guarda con sguardo apprensivo.
-Io…volevo solo guardare e tornare…
Nascose il suo viso tra le braccia, stringendo a sé le gambe. Continuò a parlare a tratti.
-Mi sento sola…Anche se le persone mi riconosco e mi salutano.
Il calore del corpo di Solas la spiazzò per un attimo, d’istinto ricambiò quell’abbraccio.
L’elfo disse qualcosa ma la donna non riuscì a capire cosa stesse dicendo.”
 
-Hai mai ballato?
La domanda di Cullen, la fece svegliare di soprassalto. Lo squadrò e borbottò.
-Ah quindi nel Ferelden fanno insegnare ai maghi a ballare?
-Sì o no?
Inarca la testa sulla sua spalla e sbuffa.
-No
-Vieni con me.
Prese la sua mano e la fece alzare, mentre sulla piazzetta erano rimasti in pochi accanto al grande fuoco.
La portò alla grande sala, Il trono austero in fondo alla sala e illuminato dalla luce della luna, ma il resto era tutto al buio.
Shayian prese una candela, convogliò il mana sulla sua mano e creò una piccola fiamma per accenderla.
-Non penso che basti.
Commentò l’uomo
La donna prese la sua mano.
-Adesso segui me.
Lo portò fuori al giardino, sotto al grande albero di un pino, spense la candela e la poggiò a terra.
-Allora comandante? Devo pestarle sempre i piedi giusto?
Disse scherzosamente.
-No…basta che dai le tue mani e seguimi.
L’inquisitrice prese le mani di Cullen, che a sua volta iniziò a fare piccoli passetti, non dissero niente mentre si guardavano negli occhi; mentre nell’ombra qualcuno li osservava con sguardo sereno.
 
  
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