Aveva iniziato a correre lentamente, lontano dalle torri di fuoco e dalla polvere. Meno di una settimana dopo era scappata anche dalle macerie, lontano da New York, lontano dalla sua vita di prima. Aveva cambiato Stato, si era trasferita in Carolina, nel fascino del profondo sud di Charleston e lì aveva incontrato un militare. Un uomo che, due giorni dopo, sarebbe stato suo marito.
La prima mattina, dopo le nozze lampo, Trevor le aveva regalato una tazza su cui c'era scritto: Moglie di un soldato, il lavoro più duro di tutti.
Roxy aveva riso, pensando che non fosse poi così difficile, ed erano tornati a letto a fare l'amore.
Allora non c'erano nubi all'orizzonte: nessuna base militare in vista, nessun uomo in divisa e nessun'altra moglie di militari.
Tre anni dopo quella drammatica giornata di settembre che aveva cambiato la storia intera, Trevor era stato inviato in Afghanistan con il suo battaglione, lasciando la moglie e i due figli per quasi un anno intero.
Roxy aveva contato i giorni, si era presa sulle spalle la responsabilità della casa e dei bambini, era cresciuta: gestiva un bar ed era tornata a scuola.
Quando, invece, era stato Trevor a tornare a casa aveva iniziato a capire cosa significasse per davvero essere la moglie di un soldato.
"Ricostruire un rapporto, ricercare i vecchi legami richiede tempo e lavoro!"
Si era giustificato l'uomo che amava, mentre Roxy iniziava a capire cosa fosse un mortaio, come si sparasse ad un obiettivo e come venisse preparata una bomba artigianale.
Tremava al pensiero che il suo Trevor avesse guidato un furgone non blindato sulla Death Highway di Kabul ogni giorno, e che ci fossero dei soldi extra per lei nel caso fosse stato ucciso.
Ripensava a quanto gli fosse mancato e come, a volte, non gli era mancato per niente.
Adesso stava conoscendo anche il non-ritorno del marito: il suo corpo che era li, nella casa di Charleston, ma la sua testa in Afghanistan.
"Scaviamo trincee anche in casa, in camera da letto! La guerra sta distruggendo anche il nostro matrimonio."
Gli aveva urlato una sera, esasperata. Trevor si era reso conto di come le esplosioni ed i combattimenti rivivessero nelle stanze della loro casa, e si sentiva un uomo diviso tra ciò che aveva vissuto in Medio Oriente e la realtà della famiglia.
"Io voglio vincere sulla guerra, voglio ritrovare la felicità persa!"
Roxy l'aveva attirato a sé, tenendo la testa bruna sul suo seno e assorbendo tutta la frustrazione di Trevor: in fondo questa era la loro piccola, grande battaglia, da combattere ogni giorno.