Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: scriveremibasta    16/01/2017    3 recensioni
"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sbuffo impercettibilmente, continuando ad ascoltare i noiosi discorsi di quel Naraku.
Non è passato molto tempo da quando sono giunto nella sua villa, solo ieri mi sono risvegliato dal mio "riposino", ed ancora non ho recuperato la memoria.
Nulla di tutto quello che ho attorno mi è familiare, nulla...a parte Kagome.
Le getto un'occhiata, seduta nella sedia accanto alla mia che ascolta Naraku, le sopracciglia inarcate ed un cipiglio annoiato in volto.
Non ho idea di che cosa fare, ora come ora...c'è il problema della mia memoria, della sfera...quel libro...chissà dove sono finite Kikyo e Yume...
C'è una gran confusione nella mia testa.
E ciò mi da un profondo fastidio.
-Dunque, Inuyasha, ti sei ripreso?- la voce di Naraku mi risveglia dai miei pensieri.
Faccio una smorfia, che spero non si sia notata, prima di rispondere con un "Si" freddo e sbrigativo. La voce di quel tizio mi da alla nausea, non so il motivo...
Con quel suo tono, sembra solo prenderti in giro...poi pare indossare sempre una maschera, da l'impressione di fingere su ogni cosa che fa..."Eppure, mi sembra che, oltre che conoscerlo, sia una persona abbastanza affidabile..."
E, probabilmente dev'essere così...cioè, ha ospitato me e Kagome e non si è fatto problemi a farmi visitare da un medico e comprare tutte le medicine che mi sono state prescritte.
Non può essere una persona cattiva...
Mi schiarisco la voce -Sto molto meglio, rispetto a qualche giorno fa- continuo, dandomi dello stupido per come gli ho risposto prima -La ringrazio per il suo interessamento, signor Samiyosho- sorrido, poi, sentendomi lo sguardo scettico di Kagome puntato addosso.
Naraku ricambia il mio sorriso, annuendo.
-Beh, se permette, ora, io ed Inuyasha dovremmo ritirarci nelle nostre stanze- a quel punto, Kagome, con un rapido movimento, si alza dalla sua sedia -Con permesso- dice, senza attendere risposta, con voce ancora più aspra di prima.
Ho solo il tempo di mormorare un "Arrivederci" che, Kagome, dopo avermi afferrato per il braccio, mi trascina via con sé.
Sono di spalle e, così, non riesco a vedere lo sguardo che Naraku ci rivolge: rabbioso, pieno di altezzosità e fastidio. Sembra augurarci la morte.
-Oh, insomma, Kagome! Smettila di tirare!- pronuncio queste parole con un sorriso sghembo, che Kagome non può vedere perchè è voltata di spalle.
Mi sembra di avere un déjà vu...
Continuo a lasciarmi tirare, finchè, non ricevendo alcuna risposta, mi fermo. Lei subito sbuffa, voltandosi verso di me con un cipiglio infastidito.
Ma che le prende?
-Cosa c'è?- chiedo, accigliandomi.
Lei fa spallucce -Oltre al fatto che tu stia dando la tua fiducia ad un energumeno, nulla- dice, con aria di sufficienza, sorridendomi ironica.
-Eh?- mi lascio scappare, in un sussurro -Vuoi dire...- indico dietro di me -Che te ne sei andata perché stavo educatamente rispondendo al signor Naraku?-
-Ah, ora lo chiami pure per nome-
Non sapevo se ridere o piangere. Il fatto che Kagome avesse un carattere così problematico...
"Avresti dovuto intuirlo"
Sospiro: per quanto problematico e fastidioso sia, è abbastanza dolce...ed adorabile.
-Ti preoccupi per me- ridacchio, prendendola in giro -E sei anche gelosa-
-Cos-Gelosa?! Scherzi?! E di cosa, poi??-
-Del fatto che io mi fidi così presto delle persone- dico, assumendo il ruolo di "genitore"
-Vedi, ho un modo di comportarmi completamente diverso con gli altri. E ciò ti ha reso gelosa, già. Dev'essere proprio così- termino il tutto con un sorriso tra il beffardo ed il sornione; ricevendo un'occhiataccia da Kagome.
-Stupido cane-
-Lupo-
Restiamo a guardarci, io accigliato e lei con un sopracciglio inarcato.
-Buono a sapersi- sibila lei, staccando lo sguardo dal mio e voltandosi di schiena; riprende a camminare a passo sicuro.
-Buono si- concordo io, per non dargliela vinta, facendo spallucce e seguendola.
Che infantile..."Però, è anche tremendamente adorabile..."
Pff.

-Sesshomaru-
Inu strinse i pugni, guardando il figlio con sguardo tra il rabbioso e il sorpreso.
Quale miracolo aveva portato suo figlio, a casa?
-Padre- pronunciò l'uomo, con sguardo e tono impassibile -Ho bisogno di parlarti di alcune cose- terminò, gettando un'occhiata dietro all'uomo che aveva davanti.
"Izayoi..."
-Non parlerai di nulla, con me- negò Inu, tirando un pugno allo stipite della porta -Sparisci per cinque anni, e torni solo ora?! Solo ora, che...che...!- l'impassibilità di Sesshomaru, portarono Inu a provare ancora più rabbia.
-Maledetto...- sibilò.
-Padre- gli rispose Sesshomaru -Le mie scelte di vita non ti riguardano-
-Sei mio figlio!- Inu, in uno scatto d'ira, prese il figlio per il colletto, strattonandolo -Sei mio figlio, cazzo!- gli ringhiò contro, pieno di rabbia.
-Lasciami- nello sguardo dorato di Sesshomaru non vi era alcuna emozione.
Ciò fece desistere Inu dal continuare la conversazione.
Lo lasciò e, con un sorriso amaro, gli fece cenno di seguirlo in soggiorno.
Izayoi, che aveva assistito a tutta la scena, sentì un profondo dolore irradiarsi nel petto.
Era incinta da tre mesi, quando Sesshomaru scappò. Ricordava perfettamente la delusione ed il dolore di suo marito, ma non poteva certamente capirlo...lei non era la madre di Sesshomaru, se l'era detto ogni qual volta cercasse di trovare un dialogo con lui.
Lei non poteva capire quel ragazzo, non conosceva sua madre e non poteva far altro che stare a guardare mentre lui diventava di giorno in giorno più freddo.
Non poteva capire entrambi...
Che poteva fare, quindi, lei?
Inu prese posto in una poltrona, seguito da Sesshomaru. Izayoi decise di lasciarli soli.
-Che dovevi dirmi?- fece Inu, accedendosi la pipa.
-Voglio aiutare Inuyasha-

-L'hai già detto a Naraku?-
-No! Gli ho parlato solo ora, logico!-
Kagome annuisce, continuando a sfogliare le pagine del libro -Quello che mi hai raccontato...è vero? Quelle due, volevano davvero distruggere questo libro?-
-Beh, per quel che mi hanno detto...-
La vedo annuire un'altra volta, sfogliando le pagine velocemente, come alla ricerca di qualcosa. Che avesse visto una pagina interessante?
-Cosa cerchi?- le domando, facendomi più vicino. Lei mi scocca un'occhiata.
-Una pagina- dice, continuando a sfogliare.
Guardo lei e poi il libro, perplesso, grattandomi la nuca.
-Eccola!- esclama lei, una volta che l'ha trovata -Questa qui- me la indica ed io sono costretto a riabbassarmi sul libro, poggiato su una scrivania, alla quale è seduta Kagome.
-Incantesimo degli incantesimi, come ottenere più potere- leggo il titolo che mi indica Kagome
-Che cavolo significa?- le chiedo, poi, voltandomi verso di lei.
-Vedi, quando ti stavo cercando, ho incontrato un ragazzino...- inizia -Voleva aiutarmi a ritrovarti e diceva anche di voler fermare una strage...- mi guarda, con sguardo serio -Beh, guarda caso, qui, c'è scritto che per ottenere più potere c'è bisogno di diversi sacrifici umani...- mi indica la spiegazione dell'incantesimo.
-Ehm...credi che si riferisca a questo libro?- aggrotto le sopracciglia, indicandolo.
Kagome fa spallucce -È possibile-
-Allora, forse è quello che vogliono evitare anche Yume e Kikyo...- esordisco, facendola annuire
-Ma, chi è che vuole fare una strage? Chi vuole ottenere molto più potere?- chiedo, confuso dalla quantità di informazioni che ho recepito.
Lei nega con la testa -Non lo so- mormora, incrociando le braccia -Ma, ad ogni modo, se non vogliamo causare una strage, non possiamo cedere questo libro a nessuno- annuisco, d'accordo con quello che ha detto.
Okay, quindi questo libro si è rivelato più importante di quanto credevo...
Ci sono altri punti che non tornano, però...
Kagome, dopo un sospiro, si alza dalla sedia; il libro sotto braccio. Fa qualche passo, finchè qualcosa non sfugge alle pagine del tomo, cadendo a terra con numerosi volteggi.
Capisco subito di che si tratta: una foto.
-E questa?- chiedo, raccogliendola ed osservandola attentamente: raffigura due persone, un uomo ed una donna con alle spalle una villa.
L'uomo...Bankotsu? E...Kikyo?
-Cosa c'è, Inuyasha?- mi chiede Kagome, probabilmente vedendo la mia faccia sorpresa, avvicinandosi a me. Dal suo canto, io non so proprio cosa dire.
Mi sono dimenticato di un particolare importantissimo:
-Kikyo! Kikyo è la moglie di Bankotsu!- esclamo, dandomi una manata in fronte. Kagome mi guarda perplessa, poi rivolge lo sguardo alla foto.
-Fermo- mi dice, poggiando una mano sulla mia spalla -Questa è...la mia villa!-
Mi volto immediatamente verso di lei -Cosa?- chiedo, aggrottando le sopracciglia.
Lei annuisce -Questa è proprio la mia villa! Quella che è stata distrutta!-
-Distrutta?-
-Si, prima di perdere la memoria, non solo eri il mio servitore...ma vivevi persino nella mia villa. Mi sembra impossibile che non te ne sei accorto, che non ti ricordi che è esplosa- mi guarda come se fossi un alieno.
Io faccio spallucce, sorridendo ironico -Sai, non ho perso la memoria mica per finta...- sussurro, con tono di sufficienza.
Lei non mi da peso -Ma, se questi due vivevano nella mia villa...allora che cavolo ci faceva Kikyo, la moglie di questo Bankotsu, in quella dimensione parallela? E, sopratutto, come facevano ad abitarci se è andata distrutta?- nego, in segno che ne so quanto lei.
-Kagome, tuo padre...non potrebbe saperne qualcosa?- le chiedo, intuendo che il suo vecchio, avrà di sicuro qualcosa da dirci. Lei mi guarda scettica.
-Scherzi?- mi chiede -Già sapere che sei sano e salvo, gli è costato un grande sforzo...vuoi morire e fare quello che non è riuscita a fare quella dimensione parallela?- sbotta, con tono carico di sarcasmo e severità.
Io sbuffo -Abbiamo altra scelta?- chiedo, nervoso.
-Si, stare tranquilli e riflettere finchè non succede qualcosa-
-Cos? Vuoi lasciarti trasportare dagli eventi?-
Kagome mi manda un sorrisetto, come a dirmi "Hai un idea migliore?" a cui rispondo con un'occhiataccia. Mi prende la foto dalle mani e, dopo averla riposta nel libro, poggia il tomo sul comodino accanto al suo letto. Io sbuffo.
-Avanti- fa, con voce languida, sedendosi nel letto -Vorresti dirmi che ti piace così tanto fare l'eroe e risolvere i problemi altrui?- ridacchia, facendo spallucce ed alzando teatralmente gli occhi al cielo.
E, certamente, per lei è semplice.
Lei non si è ritrovata senza memoria, in un posto che non conosce e con una parte lupina a tartassarla dalla mattina alla sera. Lei non si è ritrovata con miliardi di domande e nemmeno una risposta, in situazioni che hanno dell'incredibile e con persone da ogni parte che ti chiedono di fare qualcosa. Lei ha vissuto una vita agiata, senza preoccuparsi di niente e di nessuno e-
-Ehi, non credi di star pensando un po' troppo?- non appena mi riprendo dai miei pensieri, la prima cosa che trovo è il ghigno di Kagome, ancora seduta sul letto a qualche metro da me.
Sbuffo, infastidito dalla sua insolenza ed avvicinandomi a lei.
Mai una volta, che la smette di provocarmi...?
-E tu, non credi di leggermi nella mente un po' troppo?- le rispondo a tono, abbassandomi alla sua altezza.
-Mmh- mugola lei -È abbastanza divertente, sai?- mi sussurra maliziosa, avvicinandosi al mio volto -Sapere perfettamente cosa ti passa in quella mente...- alzo gli occhi al cielo, di fronte all'ennesimo ghigno che mi manda, alzandomi e guardandola dall'alto con sguardo accigliato. Possibile, che si diverta così tanto a prendermi in giro?
-Tsk- sbotto, guardando altrove -Vado in camera mia- la avverto, poi, pensando che, nonostante ieri sera abbia dormito in questa stanza, oggi sicuramente ne avrò una tutta per me. È Kagome ha farmi capire che no, non avrò un'altra stanza e si, mi sono ancora una volta sbagliato. "Stupido Inuyasha"
-Ehi, quale stanza?- ridacchia, prendendomi per il polso -Naraku non ha così tante stanze e, per evitare qualsivoglia comportamento da scrocconi, dormirai qui. Con me. Come ieri-
"Qui, con lei, come ieri" penso, riflettendo su ciò che mi ha appena detto.
Solo dopo, realizzo il tutto -Cosa?!- esclamo -Dovrei dormire con te? E, che diamine significa come ieri?- le urlo contro.
-Dove pensi che abbia dormito, se non qui?- mi guarda, strabuzzando gli occhi.
Io, invece, li spalanco -Hai dormito con me?-
-Ho dormito con te-
Lei annuisce ed io la seguo, diventando una statua di sale.
Passano minuti di silenzio, dove io sono completamente paralizzato e lei mi guarda con un sorriso sghembo. Poi scoppia a ridere.
-Tranquillo- dice, lasciandomi il polso, tra una risata ed un'altra -Non è la prima volta che succede- mi rivolge un altro dei suoi sorrisetti.
-E questo, che cavolo significa?!-

-Non se ne parla-
Inu tirò un pugno al tavolo del salone, guardando il figlio con sguardo pieno di severità.
Sesshomaru non ebbe alcuna rezione.
-Tu torni dopo anni, senza avvisare, dopo che te ne sei scappato...e mi vieni a dire questo?- sibilò l'uomo, pieno di rabbia -Ti credevamo morto!- si alzò, in uno scatto d'ira, prendendo subito dopo il figlio per il colletto -Morto, Dio, morto!- ripetè, ringhiando -E tu...!-
Sesshomaru lo staccò dal colletto.
-Tu, vuoi dirmi che, non solo Inuyasha è diventato di nuovo un licantropo...ma che vuoi persino aiutarlo?- continuò, imperterrito, Inu. Non poteva crederci: Sesshomaru non dava niente per nulla, si curava solo di sé stesso...ed odiava il suo fratellastro.
L'uomo, dal canto del padre, stette solo ad osservarlo, senza far trasparire alcuna emozione.
Gli occhi dorati di entrambi si stavano scontrando, silenziosamente, dicendo tutto ciò che a parole non poteva essere espresso.
Stettero buoni minuti, poi Sesshomaru si voltò, dirigendosi verso la porta d'ingresso.
Inu si lasciò cadere sulla poltrona.
Non avrebbe mai più ripristinato il rapporto con suo figlio.

Naraku sbuffò, continuando a guardare il ragazzo che aveva di fronte.
Continuava a dire scuse su scuse, lamentandosi a tratti di quanto fosse stato brutto, in quella dimensione magica..."Fesserie, inutili fesserie" pensava, guardando ma non ascoltando davvero.
Non aveva tempo da perdere, lui.
Era convinto che quel dannato libro fosse nella libreria degli Higurashi, ed invece...aveva trovato solo una stupidissima chiave arrugginita! Nulla che avesse a che fare con quello che stava cercando, pensava che la distruzione della villa gli avesse portato molti benefici, ma aveva fatto soltanto dei passi indietro. Iniziava a stancarsi.
La sua Kikyo...l'avrebbe mai salvata?
Doveva farlo. Si sarebbe vendicato su tutti quegli inutili ricconi, a costo di ammazzare centinaia di persone. Oh, se lo avrebbe fatto.
-Sai, Hojo, la vendetta è un piatto che va mangiato freddo- disse, interrompendo il castano; che si ritrovò ad aggrottare le sopracciglia, visto che quell'affermazione c'entrava ben poco con quello che stava dicendo lui.
Naraku si alzò, ridacchiando ed andando verso il giovane uomo. Vi si fermò di fronte.
-Sai, non hai fatto altro che lamentarti costantemente di tutto quello che hai fatto, fino ad ora- gli fece, spietato, poi si avvicinò al suo orecchio -Vuoi sposarla, la signorina Kagome, oppure vuoi che ti uccida prima?- gli chiese, con voce che non accettava repliche.
Un brivido di paura attraversò la spina dorsale del castano.
-N-no- mormorò. Naraku fu soddisfatto della risposta, si rimise dritto e battè una mano sulla spalla del castano.
-Ora vai- lo liquidò, tornando a sedersi alla sua scrivania -Voglio che tu trovi quel libro, costi quel che costi- vide uscire Hojo, poi finalmente potè accomodarsi.
Prese la chiave, avvolta in un panno e la osservò attentamente.
"La vendetta è un piatto che va mangiato freddo"
Certo, ma lui odiava aspettare.

Dopo essermi sciacquato il viso, guardo il mio riflesso sullo specchio.
Sono sempre io: Inuyasha No Taisho. Un ragazzo, un licantropo, un mezzo sangue.
Inuyasha.
I capelli neri, la frangia leggermente bagnata e gli occhi color carbone...nulla di cambiato, sono ancora io. Non so minimamente come cambiare forma, chi siano i miei genitori e cosa io abbia fatto prima di...tutto questo. Ma sono sempre io: Inuyasha.
Non ho perso me stesso, so ancora controllarmi e non mi perderò in futili desideri di potere.
Quindi, rinuncerai per sempre alla forza?
Sono ancora io, ed Inuyasha non è forte per uccidere.
Oh, ne sei davvero sicuro?
Scuoto la testa, cercando di mandare via quella voce infernale. Non voglio parlarle...
Ma non puoi mandarmi via...
Si, ma posso distruggerti.
Distruggeresti te stesso, Inuyasha? Non ti interessa più...ottenere il pieno controllo?
Parli sempre di tutto questo potere, ma io non lo voglio, non voglio-
Non intendo il potere che intendi tu, non devi per forza uccidere...potresti anche convivere con me, potresti anche controllarmi...o farti controllare.
Sento una leggera fitta alla testa, che mi fa allontanare subito dallo specchio e dal lavabo.
-Oh, non di nuovo...- sussurro, portandomi una mano alla tempia.
Potremmo provare, Inuyasha, potremmo provare a convivere...
No! Tu sei malvagio!
Lo sei anche tu...
Sento una risata, che credo provenga dalla mia testa...o, almeno...credevo...sono io, che sto ridendo. La mia bocca si muove da sola, ride di una risata sadica e maligna.
Cazzo. Non posso farmi controllare di nuovo!
Non ti stai facendo controllare! Io sono te!
Tu non sei me, cazzo! Smettila di dirlo!
Vogliamo vedere? Vuoi vedere il vero te stesso?
Senza che lo volessi, mi volto verso lo specchio, incontrando la figura del me stesso licantropo. Ghigna e mi guarda come se fossi una pecorella smarrita.
Immediatamente spalanco gli occhi, portando lo sguardo alle mie mani e trovandole, però, senza alcuna traccia di artigli. Anche i capelli...sono neri.
-Che mi stai facendo, bastardo?- sussurro, sentendo di nuovo quella risata.
Stavolta proviene davvero dalla mia testa.
Oh, oh...il lupacchiotto si è arrabbiato? Ma cosa vorresti fare tu, un misero umano...contro di me? Sono troppo forte...
Tu sei me, se sei forte tu lo sono anch'io...non l'hai detto anche tu?
Ah, ora dici così? Non ricordi le sue parole, Inuyasha? Questo non sei tu...
Immediatamente il flashback delle parole di Kagome mi torna in mente. Il suo sguardo deluso...la sua freddezza nei miei confronti...
Ho un capogiro.
La testa inizia a dolermi e mi sento inspiegabilmente affaticato. Il petto brucia...
Cazzo. Ogni volta è sempre peggio.
Stringo i denti e, in un ultimo tentativo di salvarmi, apro la porta del bagno. Ho la vista appannata, ma riesco comunque a vedere la figura che ho di fronte. Mi guarda delusa, ancora, e tremendamente seria.
-Kagome...- mormoro, appoggiato con il braccio allo stipite della porta, la voce mi esce inspiegabilmente roca e sofferente. Lei non dice una parola, ma ormai è troppo tardi.
Sento quel dolore infernale, tutto il corpo inizia a bruciare e, ancora una volta, non ce la faccio: crollo in ginocchio a terra, il dolore è fortissimo.
Mi scappa un urlo smorzato.
"Sei uno stronzo"
Ti sto solo aiutando.
"Mi stai rendendo la vita un'inferno!"
Kagome si abbassa e mi osserva, non facendo nulla. Non appena alzo lo sguardo su di lei, la prima cosa che mi viene da fare è saltarle addosso per sbranarla.
Sbranarla...cazzo...l'ho pensato davvero.
Prendo un profondo respiro e, poggiandole una mano sulla spalla, con una forza che credevo di non possedere, la spingo via di qualche metro. Poi mi alzo velocemente.
-Non seguirmi- mormoro, in sussurro roco e inquietante.
La mia voce non è più la stessa. Ma non mi importa.
Senza attendere nessuna risposta, con uno scatto, sfondo il vetro della finestra della camera e mi getto fuori. La sera è tranquilla, non piove più.
Tutto al contrario del mio animo.

-Sesshomaru!-
L'uomo si fermò davanti alla porta d'ingresso, non ancora aperta -Che vuoi, donna?- fece, senza nemmeno voltarsi.
Izayoi deglutì, per la freddezza del ragazzo. Non aveva per niente idea di come continuare la conversazione. Perchè lei non poteva capirlo e basta...
Si fece coraggio -Se vuoi aiutare Inuyasha, sappi che io ti sostengo- nessuna reazione da parte dell'altro -Per qualunque motivo lo fai, perchè sei tornato solo ora o altro...non ti chiederò nulla, e dirò ad Inu di fare lo stesso- deglutì -Ma...ti prego, non andartene- sentiva di star facendo la cosa giusta, sentiva che glielo doveva ad entrambi.
Sesshomaru si voltò solo in quel momento -Non sei nei miei interessi, donna- fece, freddo -Ma se abbiamo gli stessi fini, allora potremmo collaborare- Izayoi fu felice di quella risposta.
Sorrise calorosamente, come una bambina.
A Sesshomaru sembrò di tornare indietro nel tempo, vedendo quel sorriso. Ma, ancora una volta, non mostrò alcuna emozione.
-Lo convincerò, fidati di me- lo rassicurò Izayoi, avvicinandoglisi e prendendogli le mani artigliate. Sesshomaru non voleva alcun tipo di rapporto con quella donna, ma, per quella volta, decise di chiudere un occhio.
Anche Izayoi, per quella volta, decise di poter fare qualcosa che non aveva mai fatto...essere un pochino più egoista...riuscire a far capire a Sesshomaru, il figlio che non aveva mai avuto, che lei c'era. C'era e ci sarebbe sempre stata.


Angolino <3
Ebbene si! Ce l'ho fatta! Ho finalmente aggiornato!
Si, si, è da un anno (ahah, che battuta - . -) che non aggiorno...ma, tra una storia ed un'altra, ripasso ed esami...non ho avuto proprio tempo! Si, perchè io voglio complicarmi ancora di più la vita, ed ho fatto un'altra storia :3 ma dettagli xD
Poi, boh, ho dato gli esami il nove ed ancora non se ne sa nulla...
Dettagli anche questi.
Dunque! Capitolo di passaggio, si. Ma non per questo, meno interessante.
Ci prepariamo ad un altro bel casino ;)
Inuyasha sempre più problematico...Kagome che cerca di raccapezzarsi e Naraku che continua a sclerare. Da tanto che non vedavamo Hojo, eh? Vi era mancato?
A me nemmeno xD
Sesshomaru fa ritorno a casa, e sembra aver un rapporto col padre molto più difficoltoso di quanto sembra...mi è piaciuta particolarmente Izayoi in questo capitolo :3 a voi?
Spero di non essere andata ad OOC con Sesshomaru che, uddio, è il personaggio OOC peggiore, lui xP
Dove mai sarà il secondo libro? E quella chiave? Apre il vecchio armadietto scolastico di Kagome o che? Bankotsu e Kikyo vivevano nella villa di Kagome quando Inu si è disperso...ma come diamine è possibile, questa cosa?
Sempre più confusi, neh? :33
Dovrete aspettare il prossimo cap xP
Mi scuso per gli errori e spero di aggiornare presto!
Byeee
   
 
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