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Autore: Romantic D Master    16/01/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Gild Tesoro, antagonista dell'ultimo film di One Piece. Nel lungometraggio si intravede una storia ricca di emozioni e triste di questo villain ma non viene spiegata in modo accurato, ebbene io proverò a raccontarvela secondo il mio pensiero. Augurandomi buona fortuna vi invito a iniziare la lettura di questa storia !
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Donquijote Doflamingo, Nuovo personaggio, Tenryubito/Draghi Celesti, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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                                                                               Gild il delinquente
 
 
Erano passati tre anni da quando Gild, in preda al dolore, scappò di casa lasciando il suo passato alle spalle, alla ricerca di un futuro migliore.
Spesso durante la notte nei suoi sogni tornava la madre, felice e sorridente intenta a cantare, lui le sorrideva ma poi si svegliava di colpo quando la madre iniziava inevitabilmente ad urlare e a sanguinare, i meravigliosi sogni finivano sempre per essere incubi.
Gild ora abitava su un'isola ricca di vegetazione e piccoli villaggi, vi era anche un’enorme città, Macrum, la città dove abitavano molte persone ricche e per bene, vi si potevano trovare ottimi ristoranti che servivano pesci strani e bizzarri ma dai sapori unici ed esotici, hotel stellati con lussuose camere e piscine, case fantastiche quasi da sogno, un mercato della frutta e verdura enorme con vaste scelte e tante altre cose che rendevano Macrum un delle città più belle di quel mare.
Il ragazzo tuttavia che era partito senza nemmeno un soldo e che era capitato lì dopo che una tempesta lo aveva fatto naufragare (di questo Gild era grato, era salvo, il mare lo aveva risparmiato) conduceva una vita dettata da crimini ed efferatezze al servizio di un giovane uomo che aveva instaurato una base poco lontano da Macrum , un uomo col potere del frutto del diavolo, un rogia, il frutto si chiamava Sand Sand , il criminale Crocodile.
Gild era appena rientrato alla base dopo un furto ed era stato invitato dal boss a bere nel suo ufficio.
<< Gild ! Ragazzo mio, come è andato il lavoro che ti avevo chiesto di fare? >> disse Crocodile sbuffando una nube di fumo del suo grosso sigaro.
<< Direi tutto bene, il bastardo che ho rapinato ha lottato ma io sono decisamente un combattente nato, non ha potuto nulla, ad ogni modo l'ho lasciato in vita, ecco tieni pure il diamante che tanto volevi…io vado a farmi un bagno. >>
<< Kuahaha sei proprio bravo sai? Questo diamante mi frutterà almeno 30 milioni di berry, di solito la paga per questo lavoro è bassa ma.. Per te posso fare  un'eccezione, avrai 10 milioni Gild, domani compi gli anni no? Kuahaha.  >>
Il ragazzo stava per uscire quando si fermò, stupefatto dalla generosità del boss, fece un sorriso di cortesia e se ne andò, tuttavia non si fidava di Crocodile e la sua gentilezza lo mise in allarme.
Dopo un bagno Gild pensò di andare in città a divertirsi e di invitare tre delinquenti, che come lui erano giovani e al servizio del boss, ad una serata a base di liquori.
Quella notte i quattro amici si scolarono almeno dieci bottiglie a testa, causando problemi alla città e facendo risse con le guardie, in fondo quella vita non gli dispiaceva, si vi erano dei rischi e spesso ci si rompeva le ossa, ma i soldi erano assicurati e i suoi giovani compagni di scorribande erano degli amici per lui, in quel momento era felice, o almeno pensava che quella fosse la felicità.
<< Ahh questa si che è vita eh ragazzi? >> disse un ragazzo paffuto seduto su un muretto che aveva visto giorni migliori e che, forse, sarebbe crollato sotto il peso del ragazzo.
<< Decisamente! Soldi, liquori, risse! Ahahahah il boss poi ci protegge in caso fossimo nei guai, certo però potrebbe darci qualche donna. >> Rispose un altro ragazzo sdraiato a terra.
<< Figuriamoci, se il boss cede una delle sue donne a noi quattro ragazzi, è normale che nessuna poi ci fila, siamo solo dei ragazzini , il boss si che è un vero duro, uno di quelli che piace, ha fascino e potere, io mi accontento della mia situazione, prima o poi ne troverò una. >> aggiunse il terzo ragazzo occhialuto, << e tu Gild ? Vuoi una donna? Sei soddisfatto o vorresti di più? >> continuò.
Gild rise, afferrò una bottiglia di vino rosso avanzata e la sollevò fin sopra la sua testa e disse << Io?? Io quando lo vorrò avrò una donna, bella, sexy, sorridente e simpatica, ma prima di questo… Voglio di più, voglio superare il boss, voglio più potere, domani compio 16 anni, ho ricevuto una somma cospicua di denaro per il mio ultimo lavoro e so per certo che a Macrum si trova un casinò, appartiene a Crocodile, lo sfiderò a poker !! Se vincerò il potere che detiene qui passerà nelle mie mani !! >> dopo bevve in un sol sorso la bottiglia di vino e iniziò a ridere, poi cadde in un profondo sonno, questa volta però in sogno apparve suo padre.
Il giorno dopo Gild si preparò per bene, sfoggiando il suo look migliore e si diresse al casinò dove lo attendeva Crocodile, che aveva saputo tutto tramite il ragazzo paffuto. Il boss era vestito elegante e fumava come suo solito un sigaro.
<< Bene bene bene, ecco qui il neo sedicenne Gild ! Sopravvissuto ad un naufragio, accolto da me nella mia banda, scampato a mille punizioni e pericoli grazie alla mia influenza su questa città !! Un ragazzo fortunato non c’è che dire, ma lo sarai anche a carte? >> esordì Crocodile.
<< Crocodile, perché non vai a farti una nuotata in un bel fiume? Qui c’è posto per un solo boss. >> rispose un arrogante Gild.
Crocodile scoppiò a ridere, odiava che gli si parlasse così ma non poteva trattenere le risate davanti ad un ragazzo fortunato quanto stolto ed ingenuo.
<< Su avanti, giochiamo ragazzo, se perdi la tua punizione sarà esemplare. >>
<< E se perdi tu invece stupido coccodrillo, lascerai questa isola a me e a quel punto io avrò in mano tutto ciò che è tuo. >> rispose il ragazzo.
La partita iniziò, Gild usò i soldi che il boss gli aveva regalato il giorno prima, e per buona parte della partita sembrava avere le carte giuste e la fortuna dalla sua.
<< Ahah boss ho decuplicato il tuo “ dono ” di ieri, sono a 100 milioni mentre tu hai ancora poco da poterti giocare, direi che possiamo anche concludere.>>
<< Non essere frettoloso stupido ragazzino >> disse Crocodile , facendo cenno ad un suo uomo di aggiungere denaro al piatto, altri 100 milioni di berry.
<< 100 milioni di berry contro i tuoi 100 ! Vediamo Gild, secondo i conti puoi raddoppiare in caso di vittoria e avere tutto. Coraggio vediamo cos'hai! >> .
Gild pregò di avere la mano vincente, la tensione era alta e si avvertiva in tutto il casinò, i presenti avevano il cuore in gola, il boss sorrise quando Gild mostrò la sua mano.
<< Direi che oggi la fortuna ti abbandona, scala reale !! >> urlò Crocodile. Lo sgomento e il terrore prevalsero in Gild che iniziò a tremare, non fece in tempo a pensare come poteva fuggire che immediatamente venne avvolto da un piccolo tornado di sabbia che bastava a bloccarlo. Parte di quella sabbia assunse il volto del boss, che sorridente fissava il ragazzo inerme.
<< Gild, sei un bravo guerriero, coraggioso e impavido, sgaggio e intelligente, ma devi ancora imparare una cosa da questo mondo: senza potere non ottieni nulla, nella fortuna credono solo i perdenti e chi non ha la forza di inseguire e realizzare i propri sogni con le sole capacità che possiede!
Peccato, saresti stato col tempo un ottimo membro della mia futura società, la Baroque Works. Ah a proposito la fortuna non esiste, davvero pensavi che nel MIO casinò e al mio gioco preferito io avrei perso? Ci vuole ingegno nella vita, la partita era truccata ovviamente, sei troppo ingenuo ma… se fossi più come me forse saresti un grande, non lo scopriremo mai…addio Gild. >> con queste ultime parole Gild sentì un tepore nel fianco, un colpo dell’uncino che Crocodile portava al posto della mano sinistra lo aveva ferito, ora il ragazzo sanguinava e aveva le vertigini, ricordando che il boss adorava usare il veleno. Poco prima di perdere conoscenza pensò a suo padre, aveva fatto la sua stessa fine, aveva perso tutto al gioco e cosa ancora peggiore aveva ignorato il sogno della notte precedente, suo padre era apparso per avvertirlo del pericolo e lui aveva ignorato questo segno.
Improvvisamente fu tutto buio, le ultime parole che Gild sentì furono “ portatelo via, nel regno di RockEnd, e fate in modo che non muoia.”
Non sarebbe morto li in quel casinò, ma allora cosa sarebbe successo? Sicuramente qualcosa di peggiore della morte, un misto di paura e nausea si insinuò nella mente di Gild e poi solo il buio….infine una piccola luce, una melodia, il volto di sua madre.
 
 
 
Angolo mio mio : Grazie per aver letto la seconda parte di questa storia ! So che è lunga ma spero sia scorrevole e ricca di emozioni ! Nel prossimo capitolo Gild farà una scoperta straordinaria! Un sentimento mai provato. Non mancate !!!
Recensite grazie! Un abbraccio !!                       Romantic D Master
   
 
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