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Autore: Florafairy7    16/01/2017    3 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LO SCUDIERO E IL POETA

"Brandon! Brandon, che ti succede?!" Chiese Sky, estremamente preoccupato, vedendo che il suo amico si teneva la testa fra le mani lanciando grida terribili.

Le ragazze andarono subito da lui, così come Alyssa e Rodols.

"Amore! Amore, che cos'hai?! Che cos'hai?!" Chiese Stella ma Brandon non ebbe la forza di risponderle.

"Ah, la Natura, terribile e grandiosa..." Mormorò il sommo saggio ma pochi gli prestarono attenzione.

"Ragazzi, scusatemi." Disse Alyssa facendosi spazio e arrivando al ragazzo, gli alzò le maniche e vide che sugli avambracci aveva dei segni che ardevano come bruciature, Brandon si guardò, poi guardò Alyssa.

"Mi dispiace tanto, caro." Mormorò la donna, poi lei diede un'occhiata a sua figlia e Flora capì, così fu proprio la ragazza che, a gran voce, disse:

"Dobbiamo andarcene subito di qui!"

"Cosa? Perché?" Chiese Stella che sorreggeva Brandon, Flora guardò il ragazzo e sentì una stretta al cuore:

"Perché dobbiamo andarcene subito! Ora! Presto, alla navicella!"

I ragazzi non capirono ma Alyssa appoggiò sua figlia:

"Beh, cosa aspettate? Forza!"

A quel punto fu tutto un gran trambusto: gli gnefri uscirono dalle loro casette di pietra per capire cosa stesse succedendo, Sky e Nex sorressero Brandon per portarlo fino alla navicella il più presto possibile mentre il ragazzo ad ogni passo sembrava non potercela fare, le ragazze li seguirono così come Alyssa e Rodols, qualcuno chiese informazioni ad Alyssa ma lei scosse la testa senza rispondere.

"Flora, ma che diamine sta succedendo a Brandon?!" Chiese Stella preoccupata e arrabbiata per la mancanza di attenzione prestatale, non ricevere risposta ad una domanda la irritava molto.

"Stella... è complicato, è la Natura... l'importante è andare subito via da Linphea."

Neanche loro seppero come avevano fatto ma arrivarono in un lampo alla navicella, i ragazzi salirono portando Brandon su e le sue urla diventavano sempre più terribili.

"Mamma, starà bene, non è vero?" Chiese Flora con le lacrime agli occhi.

"Sì, tesoro, ma dovete andare via." Rispose Alyssa trisemente, la ragazza salutò in fretta i suoi genitori e salì a bordo.
Brandon si era seduto ma non riusciva a trattenere il dolore, Flora notò che i ragazzi gli erano intorno invece che essere ai comandi e disse:

"Ragazzi, dobbiamo subito lasciare Linphea!"
Loro le ubbidirono subito, e Flora si stupì.
Nel frattempo furono le ragazze che si presero cura del loro amico, Stella gli era accanto e cercava di tranquillizzarlo ma con scarsi risultati. Videro i segni sulle sue mani, sui suoi avambracci, e si chiesero cosa mai potessero essere, il ragazzo però non rispose, disse solo:

"Brucia da morire! Fate qualcosa!"

"Tecna, senza Brandon abbiamo bisogno di te!" Chiamò Sky e la fata della tecnologia si precipitò dai suoi amici ai comandi.

"Ragazze, ho tutto sottocontrollo! Mi occupo io del mio amore, non è vero?" Sorrise Stella ma Brandon strinse i denti cercando di non urlare.
Le ragazze, per non essere d'ingombro, si allontanarono con le pixies sulle loro spalle, anche loro molto preoccupate.
Flora lo guardò, guardò quelle bruciature, lo vide stringere i denti mentre Stella faceva apparire delle creme per poterlo curare.
Si coprì la bocca con la mano per non far notare agli altri che era sul punto di scoppiare a piangere, così si allontanò e si chiuse nello sgabuzzino delle armi.
Le ragazze si guardarono con aria interrogativa ma non seppero darsi una risposta.

Flora appoggiò le spalle contro la porta chiusa e scoppiò a piangere, si sentiva così in colpa. Era per colpa sua che Brandon stava tanto male, lui stava soffrendo, stava sentendo un dolore atroce... a causa sua. E, oltre a quello, ciò che stava succedendo era la chiara espressione della Natura di rigetto nei suoi confronti. La Natura provava dolore, stava male se c'era lei. Il suo stesso pianeta soffriva se lei ci metteva piede.
Lo sentì urlare e sentì una fitta alla bocca dello stomaco, quel dolore era causato da lei. Ma non poteva rimanere a compiangersi mentre Brandon soffriva in quel modo a causa sua, doveva fare qualcosa, doveva... forse poteva alleviare il suo dolore, c'era quel vecchio rimedio usato dalle anziane di Linphea... si asciugò in fretta le lacrime, prese un respiro, ed uscì.
Andò dritta da lui e Stella e chiese proprio alla sua amica:

"Cosa gli stai mettendo?"

"Una pomata di sali minerali e alga marina!" Sorrise Stella, Flora guardò Brandon, lui non sorrideva affatto.

"Prova con del miele, foglie di tè nero e lavanda, su Linphea facciamo così, e questo è un problema di Linphea, magari funziona..."

"Ma no, guarda che..." Stava dicendo Stella ma Brandon, a denti stretti, disse:

"Stalla a sentire."

Stella lo guardò assottigliando gli occhi, poi si alzò e sbottò:

"Bene! Allora che lo faccia lei!" E così andò via raggiungendo le ragazze, Flora la chiamò:

"Stella, no, io non intendevo..."

"Allora, questo tè nero?!" Chiese Brandon che, effettivamente, aveva questioni più gravi da risolvere.

Flora sedette accanto a lui e in quel momento il ragazzo gemette dal dolore, Flora sospirò tristemente e fece apparire tra le sue mani foglie di tè nero e lavanda, e poi il miele, che applicò sulle ustioni.

"Per favore, dimmi che non ce l'hai con me." Disse Flora mentre curava il suo amico.

"Certo che ce l'ho con te!" Replicò Brandon soffocando il dolore.

"Gli accordi con Vymarna vanno presi con cautela, il mio permesso per stare su Linphea è scaduto subito dopo il rito e..."

"... ma di cosa parli?" Chiese Brandon interrompendola, tenendo i denti stretti cercando di sopportare il dolore.

"Di quello che ti sta succedendo a causa mia! Ma quanto ci vuole per lasciare l'orbita di Linphea?" Rifletté poi tra sé.

"E perché dovrei avercela con te per questo? È colpa di quella vecchia quercia!" Esclamò Brandon mentre Flora gli poggiava la lavanda sugli avambracci.

"E allora perché hai detto che ce l'hai con me?" Chiese Flora, stranita, continuando il suo lavoro, Brandon però tirò prima un sospiro di sollievo, a quanto pareva il rimedio di Flora stava funzionando. Avevano lasciato ormai Linphea ma sulle mani del ragazzo i segni continuavano a bruciare e Flora si occupò anche di quelli mentre lui le rispose:

"Perché mi hai piantato in mezzo a un bosco dopo avermi detto di amar..."

"Zitto!" Lo fermò Flora poggiandogli una mano sulla bocca, Brandon sorrise e Flora lo lasciò andare.

"Pare che Vymarna abbia voluto lasciarti un bel ricordo, non siamo più su Linphea ma la sua magia continua a fare effetto." Disse Flora schioccando la lingua.

"Non provare a cambiare argomento, signorina... Ahia!"

"E tu non farmi arrabbiare quando sono io che ti faccio da infermiera." Replicò Flora accigliata, Brandon le si avvicinò e le sussurrò:

"Lo sai dove mi ha lasciato un altro segno Vymarna? Sul cuore, mi curi anche quello?"

"Sei uno stupido." Ribatté Flora ma questa volta sorrise e sorrise anche lui.
Brandon stava già meglio e lo si poteva capire dal fatto che gli era tornato l'umorismo, Flora gli aveva fasciato le mani e gli avambracci con le foglie di tè nero e il bruciore gli era passato.

"Flora, non stavo scherzando, senti." Disse Brandon, stavolta seriamente. Le prese la mano e la poggiò sul proprio petto, Flora sentì che scottava e capì che il suo amico le aveva detto la verità.
Flora lanciò un'occhiata alle sue amiche e vide che stavano parlando tra loro con le pixies, così sospirò e disse:

"Beh, che aspetti? Fammi vedere."

Brandon allora si slacciò il mantello e tolse la parte superiore della sua uniforme, le ragazze si stupirono, i ragazzi lo notarono e rimasero perplessi.

"Che stai facendo?" Chiese Sky dai comandi.

"Ordini del dottore!" Rispose Brandon, Helia gli gettò un'occhiata infastidita.

"La smetti? Mi fai sembrare una specie di pervertita..." Gli disse Flora, lui rise allora Flora gli stampò con forza la lavanda sulla bruciatura lasciata da Vymarna.

"Ahia!"

"Te l'ho detto di non farmi arrabbiare mentre ti faccio da infermiera. Ora stai fermo."

Flora fece la stessa cosa fatta prima con le altre bruciature e Brandon si sentì subito meglio, Stella lo guardò di bieco per tutto il tempo mentre le ragazze cercavano di farle capire che la sua reazione era stata un po' esagerata.
Una volta finito, e una volta che lo scudiero si fu coperto, Flora non tornò subito dalle sue amiche ma restò accanto a lui e chiese:

"Come stai?"

"Molto meglio, non so come tu abbia fatto ma..."

"... intendevo per ciò che è successo ieri." Specificò Flora, Brandon abbassò lo sguardo:

"Ah..." La guardò, "... sto uno schifo."

"Mi dispiace, vorrei dirti che presto starai meglio, ma credo che ci vorrà un po'."

"Grazie per la sincerità, e credo anch'io che mi ci vorrà davvero molto tempo per perdonarlo... sai, in queste settimane sembrava essere tornato tutto come prima, come prima che nostra madre morisse, prima che lui s'immischiasse in certe cose..." Brandon s'interruppe vedendo che si era avvicinata la fatina delle chiacchiere:

"Come va?" Chiese con un sorriso, "Flora, hai finito di assistere..." Guardò Brandon dall'alto in basso," ... questo qui?"

"Chatta, per favore, sii gentile. E sì, ho finito, Brandon sta meglio, vero?" Lo scudiero annuì guardando male la pixie. "Credo che ti farà bene riposare, non rimetterti al lavoro." Gli disse poi Flora così seguì Chatta e raggiunse le sue amiche.

"Come sta quello stupido?" Chiese Stella col broncio.

"S-sta meglio." Rispose Flora. "Stella, non c'era bisogno di prendersela, volevo solo darti un consiglio."

"Sì, ma perché quelli che dai tu sono sempre i consigli giusti?!" Sbottò Stella attirando persino l'attenzione dei ragazzi, proprio Nex sussurrò ad Helia:

"Principessa che esplode fra tre, due, uno..." Helia scosse la testa ma in fondo il suo amico non aveva poi così torto perché Stella continuò dicendo:

"Sembra che a nessuno vada mai bene quello che dico o quello che faccio!"

"Ma no, Stella, non è v..." Provò a dire Flora ma la bionda non le diede il tempo di finire:

"E sono inopportuna, e sono egocentrica, e sono immatura! Uffa! Io non ne posso più!"

"Stella, per favore, calmati." Le disse Bloom prendedole il braccio ma Stella si sciolse dalla sua presa dicendo:

"No che non mi calmo! Sempre tutti a criticarmi! Sempre a dire cosa faccio male e cosa faccio bene! Avete sempre da ridire su cosa dico o cosa faccio ed io mi sono stufata!"

Brandon si alzò con calma e si avvicinò silenziosamente, così, in maniera pacata, chiese proprio alla sua ragazza:

"Cos'è che dicevi sull'egocentrismo?"

Stella lo guardò, furiosa, mentre tutti lasciarono ciò che stavano facendo per assistere alla scena.

"E tu! Non parliamo di te!" Esclamò Stella puntandogli il dito contro. "Sei il peggior fidanzato che si possa avere! Sempre di cattivo umore! Non mi porti mai a fare una passeggiata! Non mi dici più quanto mi ami! Ed io sono stufa, stufa, stufa!"

Brandon prese un respiro, analizzò la cosa, e poi replicò:

"E torniamo alla stessa cosa, Stella, non esisti soltanto tu a questo mondo! Da sempre ho cercato di darti tutto ed ora... ieri sera ho sorpreso mio fratello a rubare per la nostra nemica ma tutto quello che sai dirmi è che ti dà fastidio che non ti parli... ma mi andrebbe bene se non fosse che a te dà fastidio che l'attenzione non sia data a te! E sai chi è stufo? Sono io!"

"Oh, mamma mia..." Mormorò Bloom poggiandosi una mano sulla fronte e aspettandosi il peggio.

"Siamo arrivati ad Alfea!" Annunciò Timmy ma nessuno gli prestò attenzione. La principessa di Solaria si scagliò con tutte le sue forze contro il suo ragazzo:

"E perché mai dovresti essere stufo, tu?! Sono egocentrica, eh beh, che sarà mai? Posso permettermelo! Sono la principessa più bella della Dimensione Magica e tu, caro mio, dovresti..."

"Stella, fermati." Le intimò Flora capendo dove stava arrivando la sua amica, ma Stella era arrabbiata e disse cose che sì, alcune volte aveva pensato, ma che in altre occasioni non si sarebbe mai azzardata a dire:

"... Dovresti ritenerti fortunato a stare con me!"

Brandon assottigliò gli occhi e chiese:

"E perché mai?"

"Oh, Brandon..." Bloom scosse la testa, Flora prese Stella per un braccio per fermarla ma la bionda rispose:

"Perché sei solo uno scudiero!"

Brandon era un ragazzo impetuoso, ma anche molto orgoglioso, e sapeva quando era necessario, anzi, doveroso, contenersi. E allora incassò e l'unica espressione che venne fuori fu un sorrisetto beffardo, e con quell'atteggiamento replicò:

"Si ritenga fortunata invece Sua Altezza, perché io ad avere questa fortuna non ci tengo più. Lo scudiero posa spada e scudo, mi dimetto." E con la mano fece una riverenza a Stella.

Rimasero tutti in silenzio, scioccati.
Stella sgranò gli occhi, gli puntò il dito contro e gli disse urlando:

"Tu non puoi!"

"Eppure lo sto facendo!" Sorrise Brandon. "Mi si viene a dire che sono di cattivo umore ma non mi si chiede il perché, mi viene chiesto di dare tutto a qualcuno che non mi dà niente... mi dispiace, principessa, ma questo posto non fa per me, io lascio."

Stella aprì la bocca per dire qualcosa, poi ci ripensò e non disse nulla, così andò verso il ragazzo, gli tirò uno schiaffo ed andò via sotto gli occhi di tutti.

"Brandon, ti sembra il caso? È solo una sciocchez..." Provò a dire Bloom ma il ragazzo la fermò con un gesto della mano.

"Ragazze, dobbiamo andare da lei." Intimò Musa alle sue amiche, loro annuirono e salutarono in fretta i ragazzi per poi ritornare ad Alfea.

"Flora! Ehi, tu aspetta." Disse Helia quando la ragazza stava per uscire, lei lasciò le sue amiche andare avanti e tornò sui suoi passi.

"Sì?" Chiese, i ragazzi le si riunirono intorno, tutti meno Brandon che era andato a sedersi ai comandi subito dopo l'uscita di scena della prima attrice.

"Allora, ci spieghi cosa è successo a Brandon?" Chiese Timmy, Flora guardò i suoi amici e notò che erano tutti molto curiosi e preoccupati così rispose:

"Vedete, il rito ha stravolto l'equilibrio della Natura, Vymarna ha voluto avvertirci in qualche modo, io su Linphea non avrei dovuto esserci e... tutto questo si è ripercosso su uno di noi, in questo caso Brandon. Ad ogni modo, ora è tutto okay, sta bene e potete stare tranquilli... anzi, Sky, per favore, ricordagli di rinfrescarsi le bruciature con del tè nero."

"Me ne occupo io, tranquilla." Sorrise Sky, Flora gli fece un cenno:

"Bene, io ora vado, Stella avrà bisogno anche di me. Ragazzi, per favore, cercate di farlo ragionare."
I ragazzi la salutarono, Flora gettò un'ultima occhiata al suo amico ai comandi e lasciò la navicella.

I ragazzi volarono verso Fonterossa, in silenzio, ma quando arrivarono non poterono più trattenersi.

"Brandon, ma che stai combinando?" Chiese Nex al suo amico mentre, stanchissimi, tornavano nelle loro stanze.

"Oh, per favore..." Brandon alzò gli occhi al cielo, Timmy disse:

"Brandon, sul serio, non mandare tutto all'aria per uno stupido litigio."

"Per me non è stupido, okay? E quanto pare erano cose che entrambi ci tenevamo dentro da un bel po' di tempo." Replicò Brandon, i ragazzi arrivarono all'incorcio del corridoio dove si sarebbero divisi.

"Beh, dormici su, a domani." Salutò Nex e si avviò per la sua stanza, Timmy ed Helia fecero lo stesso e Sky e Brandon tornarono in camera loro.
Quando entrarono entrambi si gettarono sui loro letti, esausti. Sky allora disse:

"Pretendo che tu sia sincero."

Brandon si girò verso di lui, sorrise, poi tornò a guardare il soffitto.

"Flora." Confessò poi e Sky sospirò.

"Sì, me n'ero fatto un'idea, ma prima parliamo di Stella..."

"Sai cosa? Non mi sento in colpa, io e Stella finalmente ci siamo detti ciò che pensavamo da tempo. Io per Stella ho sempre fatto di tutto, cercato di essere all'altezza della principessa... ma cosa ho ricevuto in cambio? Settimane fa provai a parlarle e indovina? Finimmo per parlare di lei e di Cristina, Vala, Martha... e sai invece chi mi ha ascoltato? Sì, lo sai, e allora ho capito che l'amore che provavo per Stella mi ha annebbiato la mente e ho costretto me stesso ad accontentarmi per averla. Beh, l'amore è altro, quello vero, intendo. Perché io Stella l'amavo, e non lo dico per dire, mi sono innamorato di lei dal primo momento che l'ho vista e ho fatto ciò che ho fatto per lei guidato dal cuore... ma ora, beh, ho capito che esiste l'amore ed esiste l'amore vero, è una differenza sottile, Sky, ma vuol dire tutto."

Sky lo guardò e disse:

"Mi stai dicendo che ora ami veramente..."

"Sì, Sky, credo proprio di amarla." Annuì Brandon con espressione seria, Sky allora si mise seduto.

"Sarà difficile, lo sai, vero?"

"Ma tu non stavi dalla mia parte?!" Chiese Brandon alzando un sopracciglio.

"Certo! Ma vorrei sapere cosa ti ha fatto cambiare idea... qualche ora fa sembravi deciso a rimanere con Stella e a non tradire Helia ed ora..."

Brandon si portò due mani dietro la testa rimanendo steso con serenità e rispose:

"Mi ama."

"Che cosa?!" Sky era scioccato.

"Ha saputo quello che ho fatto per lei, e all'inizio era arrabbiata, poi si è arrabbiata perché sono buono con lei, è bella quando si arrabbia... e niente, ha detto che mi ama, ed è per questo che era arrabbiata."

"Ti ama." Constatò Sky tenendosi il mento.

"Mi ama. Solo che poi è andata via dicendo che io avrei dovuto respingerla... cosa che ovviamente non ho fatto. Quando me l'ha detto, Sky, e quando la tenevo fra le mie braccia io... troverò un modo, Helia capirà, ci parlerò, non lo so, ma io mi sono innamorato di lei e non la lascerò andare così facilmente."

"Okay, ultima domanda: come fai a sapere che è amore vero, come dici tu?"

"Ma che razza di domanda è? Lo sento, Sky, con lei non sono in imbarazzo, con lei riesco a parlare, con lei voglio confidarmi, voglio passare del tempo con lei, la vedevo bella anche mentre era sporca di fango e sudata dopo essersi allenata... mi sono innamorato di lei perché è stata prima una grande amica e poi, piano piano, è riuscita a farmi battere il cuore. È... è qualcosa che non mi è mai successo con nessuna."

"Stare con lei ti renderebbe felice?" Chiese Sky, senza scherzare, accorgendosi che il suo amico parlava molto seriamente.

"Sì."

"Allora io sono con te. Oh, e credo che in qualche modo contorto lo sia anche Aisha."

"Aisha?" Chiese Brandon, e così Sky gli raccontò della chiacchierata avuta con la fata dei fluidi, dopodiché si misero a letto perché quella era stata una giornata davvero troppo lunga.

Nel frattempo ad Alfea nessuna poté mettersi a letto, purtroppo; erano tutte in camera di Stella e la principessa era davvero furibonda.

"Non può lasciarmi!" Esclamò Stella, seduta sul suo letto, circondata dalle sue amiche.

"Ma non ti ha lasciata, Stella, è solo una discussione." Disse Bloom, "Eravamo tutti stanchi e molto nervosi, e Brandon più di tutti considerando che la Natura se l'è presa con lui senza ragione."

"Ma l'hai sentito, no?! L'hai sentito?!" Sbottò Stella, poi arricciò il naso e mugugnò: "Con quel suo sorrisetto da non m'importa, come se decidesse lui, poi!"

"Stella, Stella, fermati un secondo." La interruppe Flora in maniera calma. "Non è per questo che avete litigato in fondo? È anche lui che decide, Stella, le relazioni si fanno in due, non sei sempre tu che decidi. Brandon sta passando davvero un brutto momento e dovresti cercare di fare qualche passo in più verso di lui."

Stella la guardò, alzò un sopracciglio e replicò:

"Credi che non l'abbia fatto? Gli ho chiesto come stava, mi ha detto che stava bene, poi mi ha detto che non voleva parlare di ciò che è successo... perché sono io quella che ho sbagliato?!"

"Perché non devi chiederlo per farti dire che sei stata brava, devi chiederlo perché t'interessa! E quando t'interessa trovi il momento giusto per chiedere certe cose!" Ribatté Flora, le altre rimasero in silenzio, Flora abbassò lo sguardo. Stella la guardò dall'alto in basso e disse:

"Il potere ti sta dando alla testa?" E fece un cenno al ciondolo che la sua amica portava al collo, Flora alzò lo sguardo verso di lei, spiazzata, provò a rispondere ma Aisha fece prima:

"Se sei nervosa perché non sai tenerti il tuo ragazzo non prendertela con noi!"

Stella sgranò gli occhi, indignata. Bloom replicò per lei:

"Aisha, Stella sta passando un brutto momento!"

"Capirai, lei e Brandon litigano un giorno sì e l'altro pure! Sai cosa, Stella? Brandon aveva ragione e non vedo perché dobbiamo stare qui a consolarti quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe che tu gli chieda scusa!"

Aisha si alzò ed uscì sotto gli occhi di tutte, dopo un attimo anche la keimerina lasciò la stanza per seguire la sua migliore amica.

"Aisha! Aisha, vieni subito in camera mia!" Le intimò Flora prendendola per il braccio e trascinandola in camera.

"Flora, se vuoi dirmi che sono stata dura io..."

Flora la fermò mettendo le mani avanti:

"Non è per questo, cioè, sì, è anche per questo ma... devi sederti."

"Flora, sono stanca, per favore..."

"Lo so, sono stanca anch'io, ma è una cosa troppo importante!" Esclamò Flora giocherellando con le dita, nervosa. Aisha incrociò le braccia, un po' scettica, e disse:

"E va bene, sentiamo."

"Si tratta di Brandon, vuoi sapere la vera ragione per cui la Natura se l'è presa con lui?"

Flora riuscì a catturare l'attenzione di Aisha e quest'ultima annuì, curiosa.

"Ha concesso la propria essenza a Vymarna così che potessi tornare su Linphea e legarmi al ciondolo. Il mio tempo è scaduto subito dopo il rito e la mia presenza su Linphea, essendo rigettata dal pianeta stesso, gli ha fatto male."

"Lui che... che cosa?" Balbettò Aisha, sconvolta.

"Ti rendi conto di ciò che ha fatto? E io... io sono andata da lui, non potevo restarmene indifferente, ed ero arrabbiata e le parole sono uscite da sole ed io..." Flora s'interruppe, Aisha capì che c'era qualcosa sotto, così guardò la sua amica negli occhi:

"Che cosa gli hai detto, Flora?"

"Che mi sono innamorata di lui." Rispose di getto la keimerina.

"Tu... che cosa?!" Esclamò Aisha sgranando gli occhi, Flora si passò una mano fra i capelli, disperata:

"Oh, ti prego, non farmelo ripetere!"

"È così che hai ottenuto il tuo Charmix, non è vero? Oh, io lo sapevo! Io l'ho capito parecchio tempo fa! Lo sapevo, lo sapevo!" Replicò Aisha battendo più volte il pugno sul palmo della mano, convinta, ma Flora frenò il suo entusiasmo:

"Sì, beh, è sbagliato. È terribilmente sbagliato!"

"Ma, Flora, persino la tua magia te l'ha detto: è ciò che senti realmente!" Insisté Aisha, Flora si accigliò:

"Ma tu da che parte stai? Io ho già un ragazzo!"

"Non esattamente. Vi siete presi una pausa e nel frattempo ti sei innamorata di un altro, direi che questa pausa abbia dato una risultato."

"Aisha, no."

"Flora, sì. Senti, sai che con Brandon non è che sono andata sempre troppo d'accordo, ma tu sì! Insomma, siete amici da sempre, e non so come facciate ma andate davvero d'accordo! Ha un effetto positivo su di te, lo notavo, eri così felice quando andavi a Selvafosca e..."

"... a Selvafosca ci andavo per allenarmi." Puntualizzò Flora.

"Ma con lui! Ascolta, siamo amiche, e ho sempre adorato Helia, è davvero perfetto per te, ma da tua migliore amica mi sono resa conto che al momento la cosa migliore che possa capitarti è Brandon. Sbaglio forse a dire che con lui sei te stessa? E non parlo della Flora ragazzina, e nemmeno della Flora dell'estate scorsa, parlo della Flora che ora è una persona con altre preoccupazioni ed altre responsabilità."

Flora la guardò senza rispondere.

"Chi tace acconsente! Oh, andiamo, per spingerti tra le braccia di Brandon o mi è dato di volta il cervello o sono davvero convinta di ciò che dico, o no?"

"Direi più la prima."

"Sai cosa? È che tu credi di stare bene con Helia perché ti ci sei abituata, ma se lo ammetti, se apri davvero il tuo cuore senza alcun dubbio capirai che ho ragione."

"E anche se fosse? Anche se lo ammettessi, cosa potrei fare? Anche se non mi tirassi indietro e decidessi di provarci, come potrei mai fare una cosa del genere a Stella? E ad Helia? Ad Helia non ci pensi?!"

Aisha incrociò le braccia, pensosa, aprì bocca ma Flora disse prima di lei:

"E non dimentichiamoci cosa Helia ha fatto per me! Si è praticamente offerto nella campagna della regina Agata, Helia!"

"Ma Brandon ha offerto la sua essenza vitale a Vymarna."

"Aisha, non posso farlo. Anzi, domani stesso parlerò con Helia, gli dirò che è tutto a posto, che sono la Flora di sempre e questo stupido pensiero se ne andrà com'è venuto."

"Sai che non puoi farlo, il tuo Charmix ha parlato chiaro, ti sei innamorata di Brandon, Flora, e non puoi più negarlo!"

Flora sedette accanto alla sua amica.
"Beh, il mio Charmix la prima volta mi ha detto che era Helia quello giusto, come la mettiamo?"

"Avevi diciassette anni, il tempo passa,  noi cambiamo... Flora, io sono l'esempio vivente che ci si può innamorare due volte."

Flora rimase per un attimo di sasso e abbassò lo sguardo.

"Aisha, mi dispiace, io non volevo farti..."

"Flora, per favore, sono le due del mattino, sono stanca e non sopporterei le tue scuse." Sorrise Aisha conoscendo la sua amica.

"Oh, va bene, mi dispiace... oh, no! Scusa, io..."

"Flora... Flora, basta. Ora sai cosa facciamo? Ci mettiamo a letto, tu dormici su, ma sappiamo entrambe che ho ragione."

Flora sospirò mentre la sua amica si alzò e si avviò alla porta, così disse:

"Beh, buonanotte."

"Buonanotte."

Flora si cambiò e si mise a letto ma non riuscì a togliersi il cuore della natura. Qualcosa in quel ciondolo le diceva che doveva rimanere con lei, quella pietra, in qualche modo, sembrava ormai appartenere alla sua essenza. E per non pensare a Brandon, o a Helia, Flora rifletté sulla sua magia e pensò che il giorno dopo avrebbe consultato il diario di Nikolai.

Il mattino seguente Brandon fu svegliato da un urlante Sky, lo scudiero si mise in piedi stancamente e chiese:

"Ma cos'hai da urlare?!"

"È tardi e tu non ti muovi! Sto provando a svegliarti da almeno dieci minuti!"

"Beh... stamattina mi sento un po' stanco a dir la verità..."

"Devi muoverti comunque, su, forza!" Lo rimproverò Sky mentre cercava per tutta la stanza la spilla del suo mantello, Brandon invece non poté fare a meno di appoggiare per qualche altro minuto la testa sul cuscino.

Nel frattempo, a qualche stanza di distanza, anche un altro specialista si preparava, ma in maniera molto più calma avendo tutto sottocontrollo. D'un tratto però con una nuvoletta di polevere di fata sul comodino apparì una pixie.

"Chatta? Ma che ci fai qui?" Chiese il ragazzo, sorpreso.

"Ma come cosa ci faccio qui, Helia? Sono qui per te, per Flora, per voi due!"

"Che... che cosa?" Chiese ancora Helia, un po' confuso, e si sedette sul letto.
"Chatta, senz'offesa, ma questi non sono esattamente affari tuoi..."

"Helia, Helia, stammi a sentire..." Replicò Chatta scuotendo la testa, "... questi sono eccome affari miei, Flora è la mia fata! Allora, cerchiamo di renderla semplice... tu e Flora dovete stare insieme, okay?"

"Ma io e Flora non ci siamo lasciati, è solo che abbiamo fatto un po' di discussione e se devo dirla tutta mi ha ferito, è per questo che ci hai visti freddi, ma vedrai che le cose si risistemeranno, ci amiamo, in fondo."

"Helia, devi ascoltarmi, però, eh! Intendo che tu e Flora dovete chiarirvi al più presto!"

"Beh, Chatta, anch'io vorrei chiarirmi con lei il più presto possibile... ma perché tutta questa fretta?"

"Per non dare il tempo ad altri di fregarti il posto, no?!"

Helia si accigliò, incerto e un po' sorpreso.

"Chatta, tu sai qualcosa ed ora dovrai dirmelo! Qualcuno è interessato a Flora? Lo conosco?"

"Flora si arrabbierebbe a morte se sapesse che te ne ho parlato ma io sono la pixie delle chiacchiere, i segreti sono pane per i miei denti ed ho dei dubbi su qualcuno che forse guarda la nostra Flora con degli occhi diversi e, insomma..."

"Chatta, non girarci intorno. Parla."

"E va bene, ma Flora non deve sapere che te ne ho parlato. Io faccio tutto per il vostro bene..."

"E va bene, e va bene, Flora non saprà nulla, ma ora parla." Accordò lo specialista mentre la pixie sedette comoda per spifferare tutto ciò che sapeva, o che credeva di sapere.

Quella stessa mattina le ragazze, prima di andare a lezione andarono dalla preside Faragonda dove anche il professor Avalon le stava aspettando.

"Allora?" Chiese impaziente la preside quando loro entrarono.

"È andato tutto bene!" Rispose Bloom con un sorriso, Avalon disse:

"Sì, ma, Flora, come ti senti? Cosa provi? È cambiata la tua relazione con il ciondolo?"

"Mi sento diversa, sento che adesso la magia dell'inverno è parte di me, è come se adesso ne avessi la piena consapevolezza. E, professore, potrà sembrare strano ma ieri sera non sono riuscita a togliere il ciondolo, sentivo che doveva rimanere con me." Rispose Flora, con un sorriso, toccando il ciondolo che portava al collo.

"Bene, cara, allora oggi, nel pomeriggio, proverai la tua magia col professor Avalon." Disse Faragonda che poi guardò il professore, lui annuì.

Le ragazze furono libere di andare e così insieme si diressero in classe. Nonostante Stella non pensò affatto di scusarsi per come si era comportata con la sua amica, la coscienza sporca di Flora la obbligò a chiederle come stesse e la principessa sembrò non stare affatto meglio, Flora allora capì che doveva vedere lo scudiero e doveva farlo rinsanire.

Anche i ragazzi si diressero a lezione ed Helia fu ancora più silenzioso del solito, nessuno dei ragazzi però ci diede peso perché la notizia più attuale era quella che riguardava Brandon e Stella e anche i ragazzi, al pari delle ragazze, erano bravi pettegoli.

"Andiamo, Brandon, smettila di tenere il broncio e corri dalla tua principessa!" Lo prese in giro Nex quando vide che Brandon aveva rimesso la spada nel fodero.

"Sei un idiota..." Commentò Brandon, poi si appoggiò al muro. "Io mi prendo una pausa, non mi sento molto bene."

Sky notò che il suo amico faceva sul serio e così gli si avvicinò:

"Che cos'hai?"

"Mi sento stanco, e un po' confuso..." Rispose lo scudiero, Sky storse le labbra e, sottovoce, chiese:

"Credi che abbia a che fare con... insomma, con Linphea?"

"Non lo so..." Rispose Brandon distogliendo lo sguardo, e quello valeva come risposta.

"Torna in camera, ti copro io." Concluse Sky, Brandon però sembrò riluttante:

"Sky, sto bene, mi sono riposato solo un secondo e..." Non poté concludere perché Helia s'intromise avvicinandosi:

"Vuoi che ti accompagni in camera?"

Brandon guardò Sky, confuso, e si rivolse ad Helia:

"N-non ce n'è bisogno, Helia, grazie comunque."

"Non ce la fai oggi ad allenarti... e poi, devo parlarti di una cosa importante."

"Dai, Brandon," Disse Sky, "non succede nulla se non ti alleni per un giorno, vai, su."

Brandon, anche se un po' controvoglia, seguì il consiglio del suo migliore amico e, accompagnato da Helia, prese la strada per tornare in camera sua.

"Non stai bene?" Chiese Helia freddamente.

"Non molto, no." Rispose Brandon, un po' in imbarazzo.

"Certo che capitano tutte a te, ieri sera, ora non stai bene..."

"... stai cercando di dirmi qualcosa?" Chiese lo scudiero alzando un sopracciglio, Helia scrollò le spalle:

"No."

"Ah..."

Brandon arrivò in camera ma prima di entrare disse ad Helia:

"Mi hai accompagnato perché volevi parlarmi, allora?"

Helia prese un respiro, così rispose:

"Qualsiasi cosa ti stia passando per la testa, devi stare lontano da Flora. Siamo amici, okay? E non so in che modo tu la stia... non lo so, va bene? Ma così non va bene, così stai sbagliando, e devi cambiare atteggiamento. Flora è una tua amica e non è una ragazza come tante con la quale puoi sfoggiare il tuo fascino, sono stato chiaro?"

Brandon lo guardò negli occhi e nessuno dei due distolse lo sguardo, così lo scudiero replicò:

"Lo so bene che non è una ragazza come tante, altrimenti non mi sarei innamorato di lei."

"C-che cosa?" Disse Helia, sgranando gli occhi, scioccato.

"Sì, beh, l'hai detto tu, siamo amici, tra amici non esistono segreti. La amo, la amo e la amo!" Sorrise Brandon, quasi delirante.

"Ti senti bene?!" Chiese Helia, un po' preoccupato e sperando che il suo amico non dicesse la verità.

"No, affatto, mi sento uno schifo ma questo non cambia che la amo! Credo di essermi innamorato di lei a Selvafosca perché su Isis ero già completament... oh, ma sono certo che la cosa non ti interessi troppo..."

"Brandon, è uno scherzo di cattivo gusto e..." Si accigliò Helia, ma Brandon, calmissimo, disse:

"Ma io non sto scherzando, Helia."

Helia lo guardò, era chiaro che il suo amico non stesse bene e grazie alla pixie Helia sapeva il perché, ma a quanto pareva non stava mentendo né scherzando.

"Flora è la mia ragazza."

"Mh... non esattamente... vi siete presi una pausa, no? Può succedere di tutto durante una pausa!" Sorrise ancora lo scudiero.

"Oh, beh, allora sappi, Brandon, che non ti permetterò di portarmi via la mia ragazza, costi quel che costi perché io Flora la amo con tutto il mio cuore! Tu sei solo un egocentrico, e un vanitoso, e chissà perché ora ti sei interessato a Flora, forse solo perché ti sei stancato della tua principessa! Ma ricordati che lotterò per Flora, mi hai capito bene?  Amo quella ragazza più della mia vita e non sarà il primo narcisista a portarmela via!"
Helia non ricordava di essere mai stato tanto deciso, determinato e espressamente forte in tutta la sua vita. Sostenne lo sguardo di Brandon. Lo scudiero si avvicinò e gli disse a bassa voce:

"Se tu la ami più della tua vita, figurati io. La mia essenza vitale ora ce l'ha Vymarna, per lei."

Poi si allontanò, sorrise beffardamente, Helia invece era molto arrabbiato ed estremamente infastidito da quell'atteggiamento.

"Vedremo! Vedremo come andrà a finire!" Tuonò Helia andando via, Brandon, alla porta, gli disse:

"Buona fortuna! Te ne servirà!" E rientrò in camera ridacchiante, poi chiuse la porta, e da lì il buio.

Le ragazze nel frattempo avevano finito la lezione di pozionologia e stavano andando in cortile per l'autodifesa con Griselda.

"Oh, accidenti, ho dimenticato il mio golfino!" Disse Bloom strofinandosi le braccia per scaldarsi.

"Tranquilla, con Griselda ci scalderemo, di sicuro ha preparato uno di quei suoi percorsi ad ostacoli!" Replicò Aisha, tutte sospirarono pensando alla lezione a cui avrebbero dovuto assistere quando Musa disse:

"Flora, sbaglio o quello è tuo padre?"

"Cosa?" Chiese Flora, sorpresa. Musa indicò il cancello di Alfea e disse:

"Sì, guarda!"

Flora guardò nella direzione indicata da Musa e riconobbe suo padre e sua sorella:

"Sì, e c'è anche Miele! Ma cosa ci fanno qui? Dev'essere successo qualcosa..." La ragazza allora, seguita dalle sue amiche, andò incontro a suo padre e a sua sorella.

"Papà, Miele!" Esclamò, abbracciò in fretta entrambi e chiese:

"Non dico che non sono felice di vedervi ma... che succede? Cosa ci fate qui?"

"Oh, Flora!" Esclamò Miele ed abbracciò sua sorella, Flora le accarezzò i capelli e, preoccupata, chiese a suo padre:

"Papà, cosa è successo?"

"Si tratta di tua madre, tesoro... io... sono entrati, hanno distrutto tutto, erano delle bestie ed io..."

Flora, con espressione serissima, chiese ancora a suo padre:

"Non capisco! Chi?! Chi è entrato?! Cosa le hanno fatto?!"

"Erano delle bestie! Le stesse che hanno attaccato Miele settimane fa! Loro hanno... l'hanno presa."

"Che cosa?!" Esclamarono le cinque amiche, sconvolte.

Flora guardò prima suo padre, che sembrava distrutto, e poi la sua sorellina, che si era lasciata avvolgere dal suo abbraccio.

"Mi dispiace tanto..." Disse Rodols abbassando lo sguardo, ma Flora abbracciò anche lui e gli disse:

"La troveremo, quella strega non la passerà liscia, te lo prometto. Ora andiamo da Faragonda, le diremo tutto. E poi andiamo dritti su Sakoma."

A Fonterossa, invece, Helia non tornò in arena ma andò in camera sua, arrabbiatissimo.

"Chatta! Chatta! Come si fa a chiamare una pixie?! Chatta!" Esclamò il ragazzo, disperato.

La pixie non si fece attendere ed apparve avvolta da polvere di fata.

"Calma, ehi, calma... sono qui! Per chiamare una pixie basta chiamare il suo nome, ma con gentilezza! Ma che ti prende?" Chiese poi la fatina vedendo lo specialista tanto agitato.

"Avevi ragione! Tu... tu avevi ragione! Me l'ha detto! Ha avuto la faccia tosta di confessarlo! Ha detto di amarla!" Replicò Helia, agitatissimo.

"Parli di Brandon?" Chiese Chatta incrociando le braccia, Helia annuì energicamente:

"Sì, parlo di Brandon! Non posso crederci! Dovevi vederlo! Oh, ma io non mi faccio certo intimidire da uno come lui! Perché quelli come lui credono di avere il mondo ai loro piedi solo perché hanno un bel faccino!"

"Ecco qui!" Assentì Chatta.

"Già, beh, non... non m'importa più di nulla! Flora vuole combattere? Che combatta! Ma non permetterò a quel... narcisista di mettersi fra me e lei! Era così sicuro di sé! Oh, ma non ha capito con chi ha a che fare! Essere buoni non vuol dire essere stupidi ed ora, Chatta, vedrà contro chi si è messo! Lotterò per Flora, fosse l'ultima cosa che faccio!" Affermò con forza lo specialista, e chissà perché a Chatta venne in mente la profezia che riguardava la sua fata, decise però di tenere per sé quella riflessione.

"Sappi che tifo per te, Helia. Ti aiuterò io, Flora sarà tua." Sorrise infine la pixie.

Ehilààà! Rieccomi miei adorati germogli di lullabea! Perdonatemi se vi ho fatto aspettare tanto! Allora, come procede questo 2017?
Dunque, rieccoci con un nuovo capitolo e diciamo che le cose si stanno incrinando... sì, non so perché ma è proprio questa la parola che mi viene per descrivere la situazione.
All'inizio ogni dubbio è risolto, abbiamo scoperto che è stato Brandon ad urlare, ma... c'è un ma, la cosa prende una piega quasi inaspettata e quindi abbiamo la rottura. La rottura. Scusate, volevo dare enfasi... ad ogni modo, questa cosa ha scombussolato un po' tutti e sebbene Brandon sia convinto al centro per mille della sua scelta, Flora non lo sembra tanto e anche se la nostra fata è una ragazza semplice al momento non lo è affattto e sembra non capire naeanche lei stessa i propri sentimenti.
Chatta è una fedele Team Helia, una consolazione per il team un po' in difficoltà. Aisha invece sta col Team Brandon che, ammetto, in questo capitolo è da cartellino giallo... ma non tutto è chiaro e una frase ve lo fa capire.
E poi abbiamo Alyssa che è stata rapita e quindi... e quindi abbiamo molto da fare, piccoli germogli, e prometto che la prossima settimana sarò puntuale con il prossimo capitolo dove cercheremo di capirci qualcosa in tutto questo!
Vi voglio ringraziare per come seguite questa storia e per come sempre di più uscite dal vostro terriccio e lasciate una recensione, sappiatelo, mi scaldate il cuore! 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima settimana,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

   
 
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