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Autore: TheStrangeCaseOfCass    16/01/2017    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21

 
Saladin osservava il ragazzo che stava in piedi davanti a lui con aria severa.
- Sei sicuro di quello che dici Alec? -
- Sì signore. -
L’anziano preside sospirò contrariato.
- Sarà il caso di parlare con la preside Griffin. -
 
§§
 
Le lezioni non erano ancora iniziate e già Aire rischiava di addormentarsi sul banco, causa la notte quasi insonne appena trascorsa. Dall’altro lato della classe Laverna sedeva dietro il suo banco, sfogando la rabbia con degli scarabocchi. Al risveglio aveva ritrovato il suo corpo, ma la magra figura restava.
La professoressa Ediltrude chiamò la strega dai capelli neri.
- Aire? -
- Presente. - disse la diretta interessata trattenendo uno sbadiglio. Ma la professoressa non stava facendo l’appello.
- La preside ti vuole suo ufficio il prima possibile. -
Improvvisamente la ragazza non aveva più sonno.
Ci fu un breve scambio di occhiate fra le quattro compagne di stanza, perché se la Griffin sapeva di Aire sapeva anche delle altre, ma fu subito chiaro che nessuna di loro aveva parlato. Cercando di mantenere un contegno, Aire uscì dalla classe e si diresse verso la presidenza, immaginando tutti i possibili motivi per cui la preside avrebbe potuto convocarla per poi scartarli uno dopo l’altro. Di certo non immaginava neanche lontanamente quello che vide una volta entrata nell’ufficio.
- Sì, è lei. - disse una voce calda che aveva contribuito a togliere il sonno alla povera streghetta.
“Alec?!” pensò la ragazza, fissando sbalordita l’ologramma del ragazzo, affiancato da un vecchio basso e canuto. La preside Griffin, le mani incrociate sotto il mento, annuì e disse:
- Vieni avanti Aire. - La strega obbedì e la preside continuò. - Questo ragazzo afferma di averti vista ieri sera, oltre l’orario stabilito dal coprifuoco, alla festa di Alfea. E’ vero? -
Aire sapeva che la sua risposta contava zero e che tentare di giustificarsi sarebbe servito solo a peggiorare la sua situazione agli occhi della preside, quindi rispose che sì, era vero. Riuscì perfino a non fulminare con lo sguardo l’insopportabile galletto che l’aveva messa in quel pasticcio. Un lampo di approvazione brillò negli occhi della Griffin, rassicurando leggermente Aire.
- Bene, vedo che perlomeno non sei una codarda. Per quanto il coraggio sia una virtù apprezzabile in una strega, il tuo comportamento necessita di una punizione. Di conseguenza passerai questo pomeriggio nelle stalle di Fonterossa, con il compito di ripulirle senza usare la magia, sotto la sorveglianza di Alec. Sono sicura che non ti basterà un solo giorno per svolgere questo compito, quindi considerati impegnata per almeno tre giorni. Tutto chiaro? -
Se Aire fosse stata una teiera la preside avrebbe dovuto tapparsi le orecchie per proteggerle dal fischio acuto. Ascoltare senza battere ciglio era più difficile del previsto e solo l’orgoglio le impediva di gridare il motivo per cui era andata ad Alfea trascinando nel castigo anche Laverna, ma non avrebbe dato ad Alec una soddisfazione tanto grande. “Già devo stare insieme a lui per tre pomeriggi, figuriamoci!” pensò, biascicando un “sissignora”.
Soddisfatto, Saladin scambiò gli ultimi convenevoli con la Griffin e chiuse la comunicazione. La preside si appoggiò allo schienale e piantò gli occhi gialli sulla ragazzina impertinente che le stava davanti.
- In realtà non vorrei punirti per questa tua spedizione, anche se avrei preferito esserne a conoscenza, ma non posso contraddire Saladin. - Tacque in attesa di una risposta, ma Aire rimase in silenzio quindi riprese. - Tuttavia gradirei sapere per quale motivo eri ad Alfea ieri sera. Io stessa non ho sfruttato l’evento come un’esercitazione quest’anno, e guarda caso una studentessa fa di testa sua. Era semplicemente il gusto del proibito o...? -
- Gusto del proibito?! Se non fosse stato per Laver… - sbottò Aire, incapace di trattenersi, ritrovando subito il controllo.
- Sì? - la esortò la preside.
- Ero lì per una scommessa, signora preside. Niente di più. -
- Credimi, conosco molto bene quel tipo di scommesse e sono sicura che introdursi nel college fosse solo una parte del tuo compito. Dimmi perché eri ad Alfea e non ci saranno conseguenze sulle tue compagne. -
Non che ad Aire importasse di Laverna, ma Henna e Yami si erano comportate da amiche. Inoltre avrebbero condiviso l’appartamento per almeno tre anni, quindi era meglio non farsele nemiche neanche un mese dopo averle conosciute.
- Dovevo entrare nell’appartamento delle Trix e prendere un oggetto che conservasse un ricordo importante per Icy. - confessò quindi.
La Griffin era stupita.
- La peggiore delle tre? Chiunque ti abbia proposto questa prova deve trovarti molto antipatica, oppure avere un’alta considerazione di te. -
Aire non riuscì a trattenere una smorfia pensando a Laverna, che di certo non l’ammirava, ma ebbe anche il coraggio di obiettare:
- Non credo che Icy sia la peggiore. Credo che siano tutte molto diverse da quello che pensiamo. -
La preside era ovviamente sconcertata da tale osservazione, tanto che si alzò in piedi e si avvicinò alle vetrate cremisi, scrutando le rocce affilate alla base del castello. Sapeva benissimo che Aire aveva ragione, lei stessa aveva avuto occasione di vedere quanto avesse sbagliato con le Trix e spesso si tormentava con domande senza risposta come “avrei potuto aiutarle?” o “potevo fare di più?”. Tuttavia a lei toccava il ruolo di avvocato del diavolo, in quel caso specifico un terzo circa del Consiglio di Roccaluce.
- Forse non sai cosa hanno fatto, anche se mi sembra impossibile dato che tu vieni da Magix City e devi aver vissuto molte delle loro follie. -
Aire deglutì, ricordando il mostro che l’aveva mummificata all’età di nove anni e il terremoto che aveva devastato Magix due anni più tardi.
- Ho i miei motivi per crederlo. - disse semplicemente.
- Cosa hai visto Aire? - chiese la Griffin senza voltarsi.
Incerta se raccontare la storia del nastro o del biglietto, Aire tacque per qualche secondo, quindi disse:
- Una strega può avere un Bonding con un altro essere umano? -
La preside sussultò e si voltò di scatto.
- Credi che Icy abbia avuto un Bonding?! -
Aire si strinse nelle spalle.
- Ho visto il momento in cui si è legata all’altra persona, anche se non è questo che ho raccontato a… a chi mi ha messa alla prova. Sa, credo che neanche Icy lo sappia. -
Seguì con lo sguardo la preside che aggirava la scrivania e percorreva la libreria in tutta la sua lunghezza, una mano sul mento e lo sguardo pensieroso.
- Ascoltami attentamente Aire. Se ciò che dici è vero, dovrei riferirlo a Faragonda affinchè informi Icy di questo legame. Non dubito che quanto dici corrisponda a verità, ma… - si fermò - …credo che resterà un segreto fra noi due. Vedi, la questione è più complicata di quanto sembri perché la sentenza di Roccaluce non è stata unanime e molti cercano ancora qualche pretesto per rovinare le Trix. Senza volerlo potresti aver salvato la vita a quelle tre, sai? -
Aire non capiva più niente. Che il Bonding di Icy con quella cantante non fosse esattamente normale lo capiva, ma da qui a salvarle la vita… E poi la preside non aveva lasciato intendere di non avere una bella opinione delle sue ex-allieve? Perché si preoccupava tanto della loro salute?
- S-scusi, ma non comprendo. Non sono state condannate ormai? Da cosa potrei averle salvate? -
- Da un nuovo processo, Aire. - rispose la Griffin.
Passarono alcuni minuti di silenzio, poi la preside si riscosse e congedò la ragazza, dandole il permesso di saltare la prima ora di lezione, o meglio, quel che ne rimaneva. Sempre più confusa, la mora lasciò la preside sola nel suo ufficio a rimuginare.
“Se Givelian trovasse un appiglio per le sue accuse e trascinasse le ragazze in un nuovo processo, un Bonding potrebbe dimostrare il cambiamento di Icy e scagionarla. Ma ora come ora potrebbe causare problemi invece di risolverli, bisognerebbe sapere come è successo esattamente… oh, che sciocca, ho già mandato via la ragazza!”
Il riflesso deformato che la guardava dalla sfera sulla scrivania ingombra di fogli sembrava più corrucciato del solito.
“Perché mi preoccupo tanto alla fine? Mi hanno dato più problemi loro in sei anni che generazioni e generazioni di streghe in ottantasette anni di insegnamento, dovrei godere delle loro sventure!” Sospirò. “Ma chi vuoi prendere in giro, vecchia strega? Dopo quello che hanno raccontato durante il processo perfino quell’orso di Hagen avrebbe pietà di loro. Ora è troppo presto, ma entro un paio di giorni chiederò a Faragonda come vanno le cose.”
 
§§
 
Gongolando, Alec percorreva i corridoi di Fonterossa verso la palestra. Parlando con Saladin aveva ottenuto il nome della strega dagli occhi blu e ben tre appuntamenti con lei, un risultato niente affatto male. Probabilmente Aire non ne era molto contenta, ma avrebbe saputo rimediare. Alec era abituato a non dover mai insistere con le ragazze, che di norma gli si gettavano ai piedi pur di avere un appuntamento, ma iniziava a trovare noiose queste storie brevi e vuote, voleva qualcosa di più. L’atteggiamento sprezzante di Aire lo attraeva, rappresentava per lui una sfida nuova e diversa dalle solite, una sfida che aveva intenzione di vincere.
 
§§
 
Giunia aprì un mobiletto del laboratorio di pozioni e prese una fialetta con un intruglio verde fosforescente, linfa di Mimosa Vanitosa, quindi tornò al suo paiolo. Odiava pozionologia quasi quanto la matematica terrestre, ma almeno le riusciva meglio di quest’ultima. Aggiunse il contenuto della fiala alla pozione e mescolò lentamente, osservando il liquido trasparente cambiare colore.
All’improvviso si sentì un piccolo boato e un’imprecazione (- Porca paletta! -) mentre un odore di bruciato invadeva la stanza. Francesca tossiva a tutto spiano, il volto sporco di fuliggine come anche i capelli e il vestito. Ridacchiando, Ioanna non perse l’occasione per infierire sulla bionda.
- Pensa che lei aveva tutti dieci sulla Terra. -
Era confortante sapere che qualcuno odiava pozionologia più di lei, pensò Giunia.

Spazio dell'autrice
Dunque, questo capitolo è un po' strano perchè succede tutto e non succede niente, nel senso che si innescano alcune dinamiche che, facendo un rapido calcolo, resteranno in sospeso almeno fino a giugno... vi prego solo di essere clementi con me 0:)
Alec non si è comportato proprio benissimo, non è vero? Bel cavaliere, che mette nei guai la sua dama...
Oh, ho attribuito alla Griffin ottantasette anni di insegnamento perchè in tutta onestà non credo che insegnasse a Torrenuvola quando se ne andava in giro per la Dimensione Magica insieme a Valtor e alle Streghe Antenate -_-
Mi sentivo ispirata... (non so colorare ahahah ok) http://it.tinypic.com/r/2dmf9cm/9

Dunque dunque dunque, che altro dire? Ringrazio tutti coloro che leggono/recensiscono e giuro che prima o poi mi metterò in pari con tutte le storie che seguo. Facciamo solo finire il quadrimestre...
See ya :)
Cass

 
   
 
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