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Autore: Kilar_BlueMoon    16/01/2017    1 recensioni
Instagram: @aetarnalumen
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❝Eevee Armor, arrogante, orgogliosa e sicura di se, tende sempre ad avere la meglio rispetto agli altri, ma questo fino a quando non farà la conoscenza di colui che la farà cambiare.
Colui che le terrà testa.
Colui che sfiderà l'impossibile.
Colui che viene da un mondo parallelo.
Colui che nasconde un grande segreto.
Riuscirà Eevee a scoprire quale verità nasconde?❞
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Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eevee
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime, Manga
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CAPITOLO 18
 
[Skaor]
 
«N-Ne è davvero sicuro?»
«No, sono venuto qua solo per farmi un giretto.» sbuffai infastidito.
«M-Mi raccomando... Faccia attenzione!»
«Tappati quella bocca!» 
Lo avrei fatto soffocare se non teneva chiusa quella bocca.
 
Quando mi avvicinai alle sbarre, la bella fanciulla mi venne incontro.
«Ehi gioia...» le dissi.
«Ehehe Skaor... Finalmente sei qui!» sorrise divertita.
«Come mai tanta contentezza Shion? Cosa ti ha fatto quel bambino troppo cresciuto?»
«...Chi?? Intendi quel dormiglione di Kratuccio? Digli qualcosa! Oggi non mi ha dato attenzioni!» disse gonfiando le guance, per poi avvicinarsi a lui cercando di provocarlo. Sghignazzai.
«Amoreee... Su! Non vuoi giocare con la tua fanciulla oggi?»
Ma lui si voltò dall'altro lato.
«Si di fronte a lui... Vai tranquilla.»
«È il tuo papino, non un estraneo!»
«Non ora.»
«Luna storta oggi eh...? Cosa vi hanno fatto mangiare?» gli chiesi.
Shion pochi secondi dopo mi avvicinò la loro ciotola, e abbassai la testa, annusando.
«Uh... Pesanti... Vi vogliono proprio male queste guardie cattive.»
«Ci vogliono morti il prima possibile... Visto che brutto? Da 4 anni non fanno altro che darci pastiglie e tutto il resto... Io mi annoio! Kratuccio sta pure perdendo interesse nei giochi!» disse sbattendo il muso sulle sbarre.
Sbuffai.
Così si trattano questi due gioielli?
«Kratos ma che combini? Dovresti soddisfare la tua fanciulla.» 
«Si si...» rispose sospirando.
«Dai alzati, dobbiamo andare.» annunciai.
«Sei serio papà?!» chiese Shion tutta emozionata.
Quel “papà” era ovviamente ironico, era ciò che avrebbe dovuto rispondere Kratos.
Poco dopo anche lui decise finalmente di alzarsi per degnarmi di uno sguardo.
Presto ti inchinerai.
«Sei un gran bastardo Skaor.» disse sghignazzando.
Non vedeva l'ora di uscire da quelle fottute sbarre, e anche io non vedevo l'ora di riaverlo a casa: quando 4 anni fa mi portarono via queste due bestie fu un dolore allucinante.
«C'è anche qualcuno che vi aspetta a casa. Non vi annoierete.»
 
 
[Kilar]
 
Entrando in casa buttai a terra il pugnale: c'era qualcosa di familiare nell'aria.
«Mh...»
Il mio magnifico padre era ancora una volta seduto sulla scalinata apposta ad aspettarmi.
«Vedo che ti sei divertita stamattina, cara.»
Mi guardai le zampe: aveva ragione. Annuii.
Avevo ancora il fiatone, sentivo il battito a mille.
Mi sentivo impazzire.
...Ma io sono già pazza.
Ad ogni modo, lui, dal fatto che io mi stessi costantemente guardando attorno, dedusse che avevo capito che c'era qualcosa che non andava, o meglio, qualcosa che non mi sarei aspettata.
«È quello che pensi tu. Perchè non vai in camera sua? Ti sta aspettando.»
Il tempo di finire la frase che corsi come una scheggia al piano di sopra: spalancavo tutte le porte pur di trovarlo.
Ne mancavano 2: entrambe erano alla fine del corridoio.
Con cautela aprii quella a sinistra, che emanava un'aura tetra e misteriosa.
Subito riconobbi il suo odore, che fossero passati anni non aveva assolutamente importanza: quello era e quello rimase.
Era lì, seduto al centro della stanza.
Stanza buia, solo due candele vicino a lui.
«...Finalmente ci rivediamo, sorellina.»
Mi fu spontaneo avvicinarmi, notai le catene che gli erano rimaste attaccate alle zampe.
«Kratos...»
E gliele tolsi.
Non volevo che proprio lui soffrisse per due catene.
Ci guardammo.
«Come sei cresciuta piccola...»
«Mi mancavi...»
Finì per abbracciarmi forte.
Forse un po' troppo forte: mi ritrovai a pancia in su, sotto di lui.
Era solo il suo modo per dirmi che mi voleva bene.
La nostra non è mai stata una famiglia che diceva "Ti voglio bene" facilmente.
«Quando tutto questo finirà, potremo finalmente vivere in pace. Io e Shion. Tu e papà. Senza seccature. Avremo la nostra vittoria sorellina. Promesso.»
In realtà quella frase fu una seccatura, probabilmente non era proprio la cosa migliore da dire in quel momento.
Eppure, subito iniziai a pensare ad una cosa: cosa voleva realmente da noi papà?
Avrei fatto qualsiasi cosa per lui, ma dovevo sapere cos'era quel qualcosa.
Me lo stava ancora nascondendo, e se Kratos disse così era perchè lui sapeva già cosa fare.
Ripensai al passato, a tutti gli sforzi a cui fu sottoposto mio fratello, mentre io cercavo addormentarmi, in quelle notti gelide.
Pochi secondi dopo si spostò, lasciandomi rialzare.
«A proposito... Shion?» chiesi.
Dov'era?
«Non lo so, sarà andata a fare casini in giro. È pazza.» ridacchiò.
«Si vede che è la ragazza a te.» dissi sbuffando.
«Ci puoi scommettere sorellina... Ma stai tranquilla, tu sarai comunque più importante di lei.»
«Se lo dici tu...» risposi senza interesse.
Non mi è mai importato molto di Shion, anche se da quel che ricordavo era sempre stata un angelo con me.
Kratos si tirò indietro i suoi lunghi ciuffi neri e rossi.
«La raggiungiamo e andiamo a fare casino anche noi?»
Stavo per annuirgli quando mi bloccai.
«L'hai sentito anche tu...?»
«Sentito cosa?»
«Un suono chiuso... Vicino a noi.»
Lui avvicinò di scatto il muso ai miei occhi.
«Che ti ha fatto bere quel disgraziato? Guarda che occhi che hai.»
Cosa?
Papà non è affatto un disgraziato.
Sbuffai, ma lui non esitò a farmi ulteriori mille domande di cui sapeva già le risposte.
«Hai capito? L'ha fatto anche con te.»
Fatto cosa Kratos? Cosa?!
«Spiegati.»
«Tu come ti spieghi di essere diventata così dalla mattina alla sera?»
Deglutii.
Io sono Kilar e basta.
Sono nata dalla pazzia.
Non ci sono spiegazioni.
I miei occhi rossi, il mio dimenticare certe cose la mattina non significano nulla.
«Dimenticherai le cose che ti ho detto quando andrai a dormire, Kilar, ti avviso. Sono convinto del fatto che tu pensi di aver ucciso solamente un pokemon tra oggi e gli altri giorni.»
Si esatto.
Ho appena iniziato.
Cosa c'è di male?
L'ho trovato divertente.
«Tu, sei sotto effetto del Respiro del Diavolo.»
«Respiro di cosa-»
 
Di nuovo udii lo stesso suono.
 
Veniva dalla stanza che avevo ignorato prima.
 
 
~
 
 
   
 
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