IL MARITO PERFETTO(?)
Vaiana non
riuscì a credere alle sue orecchie e sperò con tutto il cuore di essersi
immaginata quelle parole.
Impossibile.
Ovviamente,
suo padre Tui Waialiki, non
poteva certamente aver detto proprio quello
a lei, sua figlia, la ragazza che aveva praticamente salvato il mondo intero
riportando il cuore di Te Fiti al suo posto.
Certamente ora suo padre, che la guardava con sguardo serio e autoritario,
sarebbe scoppiato a ridere da un momento all'altro insieme a sua moglie e la
giornata sarebbe terminata come ogni giorno nell'allegria..
-Hai sentito
le mie parole, Vaiana?-
La mora si
destò dal suo turbine di pensieri e sbatté più volte gli occhi sorpresi.
-Dimmi che
stai scherzando, papà.- mormorò la ragazza con voce
tesa, osservando ogni particolare del viso di Tui. Sina, madre e moglie, guardò sua figlia con uno sguardo
preoccupato non facendo presagire nulla di buono.
L'uomo
sospirò, chiuse gli occhi scuri e si staccò dalle due facendo qualche passo
verso la riva; da qualche tempo, da quando la figlia era tornata, era solito
fare le sue riunioni proprio nella spiaggia dove la vide tornare dopo il suo
pericoloso viaggio.
-Vaiana.-
iniziò egli osservando lo splendido color cremisi del tramonto che rifletteva
un caldo tepore alla vastità dell'oceano. -Domani arriverai alla maggiore età,
compierai diciotto anni.. è un'età importane. Fino ad ora mi hai aiutato nel ruolo
di capo per prepararti a quando avresti preso il mio posto. Da domani potresti
sostituirmi definitivamente, ma non potrai essere un capo completo se tu...-
-Non dirlo,
ti prego!- pregò la mora guardando suo padre inorridita, mettendosi i palmi
delle mani davanti le orecchie.
-Se tu...-
-No! Non
voglio sentire!-
Tui si girò
verso di lei e gonfiò il petto con autorità. -Se tu non prenderai marito.-
Ecco,
l'aveva detto. Vaiana sentì le viscere stringersi
dentro di lei e un improvviso nodo alla gola le impedì di parlare. Dopo momenti
incessanti di boccheggiamento, la riccia ritrovò la
parola.
-Che
assurdità papà.- un sentimento misto a rabbia,
frustrazione e delusione fece capolino dentro di lei. -Io sono perfettamente in
grado di farcela da sola.-
-Non ne
dubito, figliola.- sul viso di Tui si dipinse un lieve
sorriso divertito. -Ma non è questo il punto, ma per essere un capo completo
dovrai scegliere un uomo che ti accompagni nel tuo cammino.-
-Non mi
serve nessuno.- tagliò corto la ragazza, risentita da questo discorso. Sospirò
subito dopo e lo guardò con sguardo supplichevole. -Ti prego, ho affrontato
un'avventura pazzesca che mi ha fatto crescere enormemente, so come gestire un
villaggio, perchè devo avere un...uomo al mio
fianco?- stranamente, l'idea di avere un compagno la schifafa
e non fece nulla per nasconderlo.
-A me invece
sembra che tu ti stia comportando proprio come una bambina.- l'ammonì l'uomo
con severità. -Vaiana, un compagno renderà la tua autorità
ufficiale, ti renderà la vita piena di gioia proprio come dicono le nostre
tradizioni..-
-Ah!- ecco
la verità finalmente. -Si tratta ancora di questo, vero?! Tradizioni!-
-Vaiana!-
-Dopo essere
andata contro tutto e tutti per salvare la natura, contro quelle catene che ci
tenevano qui, tu parli ancora di tradizioni?!-
-Le
tradizioni sono fatte per proteggerci e guidarci.-
-Oh no..-
-E questa è
una regola che viene tramandata da secoli.-
-E non sarebbe
il caso di..aggiornarsi?-
-Ora mi hai
stancato!- sbottò il padre. -Possibile che devi venirmi contro ad ogni cosa che ti
dico che non va come vuoi tu? Non c'è nulla di sbagliato in questa tradizione.
Motunui merita di vedere coloro che sono destinati a guidarla.- sospirò poco
dopo, chiudendo gli occhi. -E lo vorrei anche io.-
Sina
gli posò una mano sulla spalla muscolosa
e lo guardò con sguardo comprensivo. -Caro..-
-E va bene.
Lo farò.- mormorò la ragazza dopo interminabili
istanti di silenzio, la testa china.
Tui si
destò come se avesse preso la scossa e la guardò. -D-Davvero
lo farai?-
-Si.-
sospirò e cercò i sorridere. -Hai ragione, lo farò ..ma!-
Il padre,
che stava per cingerla in un abbraccio soffocante, si fermò un secondo prima.
-Darò solo
una possibilità a tutti. Se domani non troverò nessuno, dovrai acconsentire a
farmi guidare il villaggio da sola.-
Tui la
guardò torvo e sospirò.-Va bene.- trovare un compromesso era l'unico modo per
far felici entrambi. Strinse sua figlia
tra le braccia e le sorrise. -Bene, allora oggi a letto presto. Domani ci
aspetta una giornata impegnativa!-
-Evviva. -
esclamò la ragazza con poco entusiasmo.
Non appena i
genitori la lasciarono sola per andare a incominciare i preparativi per il
giorno seguente, Vaiana si lasciò cadere sulla sabbia
morbida, trattenendo a stento un grido esasperato.
-Perchè i
miei devono essere così antichi, eh Hei Hei? -la mora rivolse il suo sguardo disperato verso il
pollo vicino a lei che cercava di beccare la sabbia asciutta. Sconfortata si
coprì gli occhi con le mani e sospirò nuovamente.
-Problemi,
ragazzina?-
Vaiana si
destò così velocemente da spaventare a morte il povero pollo di fianco a
lei. Guardò il suo interlocutore con
sorpresa, rabbia e si, anche gioia.
-Maui! - si
alzò in piedi e si avvicinò a lui, in piedi sulla riva dove alcuni minuti prima
stava suo padre, appoggiato contro il suo amo da pesca con la sua solita aria
da sbruffone.
-Ehi, non
guardarmi così!- disse il semidio mettendosi sulla difensiva. -Non sono stato
via molto, giusto qualche giorn..-
-Quattro
mesi Maui, quattro!- lo sguardo della ragazza era accusatore.
-Perchè ci hai messo tanto?!- si sentiva
profondamente offesa da come lui non avesse mantenuto la promessa di farle
visita almeno una volta a settimana. Invece erano passati quattro mesi ed ora
ritornava con la sua solita faccia tosta. Si era sentita lasciata..indietro.
-Beh lo sai
piccola. La vita di un semidio è piena di avventure e missioni importanti, lo
capisci no?-
Ecco, questo
aspetto di Maui non le era mancato per nulla.
Mh, forse si.
Ma non lo
avrebbe mai ammesso.
Da dietro la
semidivinità partì una bolla d'acqua che lo colpì in piena testa.
-Grazie.-
sorrise Vaiana rivolta al suo amico oceano. -Hai
finito?-
Maui
sospirò alzando gli occhi al cielo e si strinse con le grandi mani i lunghi
capelli ricci.- Ho capito l'antifona. Comunque, ho avuto da fare. - rispose
successivamente, vago, afferrando con la mano il suo amo mentre il piccolo Maui tatuato rideva silenzioso della brutta figura appena
fatta.
-Allora, che
mi sono perso?- si avvicinò alla sabbia asciutta e si sedette su di essa.
-Novità?-
La ragazza
si avvicinò a lui cercando di mascherare il suo fastidio: che bisogno c'era di fare i misteriosi?
-Mah, qui è
tutto come al solito. Banana?-
-Oh, sei
molto gentile!- rispose egli afferrando il frutto che gli veniva offerto dal
cesto.
Vaiana si
sedette di fronte a lui, toccandosi i capelli lunghi con noncuranza. -Il pesce
abbonda, l'acqua dolce non manca, il
cocco ci sommerge, la gente del villaggio è felice...e domani mi scelgo uno
sposo.-
A questa
affermazione Maui si strozzò letteralmente con la
banana che stava avidamente mangiando. Tossì un paio di volte, in difficoltà,
per poi riuscire a ingoiare. -C-come?- boccheggiò il
semidio non riuscendo a trattenere la sorpresa.
-Beh, si.
Sai, domani farò diciotto anni e le regole del villaggio sono chiare: devo
scegliere il mio futuro sposo.- raccontò la ragazza cercando di non mostrare la
sua irritazione a riguardo.
Mini-Maui
sembrava preso da un autentico attacco di panico e vagava tra i tatuaggi del
corpo del proprietario. Maui cercò di placarlo
poggiando una mano su di lui e, ancora incredulo, cercò di parlare.-Pensavo
fosse una cosa vecchia da anni questa.-
-Infatti!-
la riccia espresse tutto il suo disappunto, non riuscendo a trattenersi. -Non
ho alcuna intenzione di seguire questa regola. Ho accettato per non dare un
torto a mio padre, ma domani basterà rifiutare tutti i pretendenti e papà
acconsentirà di lasciarmi guidare il villaggio da sola.- la ragazza gonfiò il
petto, fiera del suo piano geniale fino a quando non ebbe la malaugurata idea
di girarsi per vedere cosa ne pensasse Maui.
Egli era
rimasto senza parole per alcuni istanti, poi aveva iniziato a emettere un suono
gutturale, simile ad un brontolio, per poi sfociare in una vera e propria
risata clamorosa con tanto di lacrimoni.
-Eh,eh...scusa,
cosa ci sarebbe da ridere?-
-C-cosa?-
il semidio cercò di riprendere il controllo di se stesso. -No, no..la tua idea
è ottima.-
Vaiana
sorrise nel sapere che lui la pensasse come lei..
-E poi,
insomma! Chi potrebbe prendere come moglie una che si comporta praticamente
come un uomo?-
..come?
La ragazza
sgranò gli occhi, sorpresa.-Eh?-
Mini Maui si era fatto un sonoro face-palm
di fronte alla stupidaggine dell'uomo.
-Ma si.- continuò Maui asciugandosi
le precedenti lacrime con le dita. -Non sei proprio quello che si definisce
femminile, ma penso che tu lo sappia.-
-Oh!- la
ragazza non si era mai sentita così offesa in vita sua. -Ma come osi?! E cosa
ne sai tu di femminilità?!-
-Molto più
di quanto tu possa pensare, ragazzina.- sorrise Maui
vagamente malizioso.
Aveva toccato il fondo.
-Ormai sono
una donna Maui, semidio del vento e del mare, eroe degli uomini e delle donne...
e tu sei un perfetto imbecille!-
-Eh? E perchè questo?- lo sguardo spaesato del semidio non fece
che aumentare la rabbia nella ragazza. Non
l'aveva provocata di proposito, lui pensava davvero quelle cose!
-Pensi che
non riuscirò a trovare un compagno perchè sono un uomo? Bene! Lo vedremo!!- e senza dire
altro si alzò e corse verso il villaggio, furiosa, delusa per la seconda volta
in una giornata.
Maui rimase
lì, da solo, completamente frastornato.
-Ma..che ho
detto?-
Il tatuaggio
di mini Moana, tatuato vicino al cuore, si allontanò da mini Maui verso la schiena mentre lui cercava di fermarla
agitando le braccia in segno di scusa.
-Meglio
andare.- si disse il semidio, improvvisamente serio, stringendo forte l'amo da
pesca in una mano fino a farsi venire le nocche bianche. -Sta iniziando a fare
freddo.-
E infatti,
il Sole era scomparso dietro l'orizzonte.
***
-Si presenta
dopo mesi, senza un preavviso, gli dico che ho un problema e invece di
supportare la mia idea, lui che fa?! Mi insulta! Mi ha definita uomo, capisci
?! Io, la figlia del villaggio, definita un uomo, quindi rude e volgare come
lui?! Fantastico, gli farò vedere che riuscirò a prendere il più valoroso e
maestoso dei pretendenti! Vero Pua?- la ragazza stava
camminando in cerchio dentro la sua tenda, nervosa. Avrebbe voluto fuggire via
grazie al suo amico Oceano, e l'avrebbe anche fatto se non avesse fatto quella
promessa a suo padre.
Bel compleanno davvero.
Il maialino
in questione piegò il capo di lato mentre Hei Hei muoveva la testa confuso, spaesato come sempre.
-Sei pronta
tesoro?-
-Si entra
pure mamma.- sospirò la ragazza poggiando la schiena contro uno dei pali in
legno della tenda.
-Oh, Vaiana..sei meravigliosa.- Sina
ammirò i bellissimi ornamenti che vestivano la figlia: un vestito color rosso
corallo le fasciava il petto, i fianchi e le gambe scendendo morbido fino alle
caviglie, decorato con fiori colorati sulla scollatura che sfumavano mentre
scendeva la veste; sulla parte finale dell'abito erano state messe delle foglie
di palma intrecciate fra loro; i capelli della ragazza erano stati raccolti in
alto, lasciando liberi alcuni ciuffi ribelli che le solleticavano il collo
fasciato unicamente dalla collana di nonna Tala ; un
leggero trucco completava il tutto con un rosso porpora sulle palpebre,
brillante che sfumava nel dorato e le labbra carnose erano state dipinte da un
marrone molto più scuro.
-Sei di una
bellezza senza fiato.-
-Grazie
mamma, non mi ci vedo molto comunque.- mormorò Vaiana
visibilmente a disagio, tenendosi le braccia con le mani.
La madre
sorrise teneramente e si avvicinò a lei porgendole uno scialle sfarzoso, bianco
con dipinti motivi floreali e iniziò a metterle una serie di piccoli fiori tra
i capelli.
-Ricordo
bene questo giorno, sai? Ero così emozionata..tuo padre cercò di mostrarsi al
massimo della sua forza quel giorno, ma nonostante tutto risultava sempre
incredibilmente goffo e imbranato, sopratutto nella danza.- la donna sorrise al
ricordo .-Sono sempre le donne a scegliere il proprio partner, quindi oggi
vedrai una serie di giovani ragazzi pronti a tutto per impressionarti. Sei
pronta?-
-Mh..no.- sorrise appena la ragazza, addolcita dalle parole
materne.-Spero che sia rapido e indolore.-
-Conoscendo
tuo padre, non sarà rapido.-
-Immaginavo.-
sospirò e si avviò verso l'uscita. Bene,
ci siamo.
-Aspetta.-
la richiamò nuovamente Sina. -Ti manca ancora una cosa.- e prima di uscire baciò dolcemente la fronte della
figlia.
***
Non appena Vaiana uscì dalla tenda, venne accolta da applausi e fischi
di ammirazione. Le anziane del villaggio Motunui l'accolsero per portarla al
rialzo al centro della piazza così che tutti potessero vederla.
-Vaiana,
sei meravigliosa.- mormorò suo padre visibilmente commosso, avvicinandosi a lei
e tendendole la mano.
Ma come poteva rimanere arrabbiata
con lui?
La mora
sorrise imbarazzata e prese la mano dell'uomo.
-Oggi, mia
figlia sceglierà il suo futuro sposo! Raccomando a tutti i pretendenti di dare
prova di tutte le loro qualità, la mia Vaiana non è
di gusti semplici!-
Si elevò un
rumore di applausi e risate mentre la ragazza sorrideva sempre più timidamente
e meno a suo agio. Sollevò lo sguardo verso l'albero sopra di lei e, dopo la
prima sorpresa, sorrise determinata.
Stai un po' a vedere Maui, pensi ancora che non sia femminile ora?
Il semidio,
tramutato in un pappagallo appollaiato su un ramo proprio sopra Vaiana, era rimasto totalmente folgorato da lei.
***
Prima prova
Prova di
caccia..che noia! Vaiana
sarebbe dovuta restare ad aspettare, seduta su un altare improvvisato, il
ritorno dei sei pretendenti che andavano a cacciare più pesce possibile prima
di due ore. Era lì, con sua madre che aveva sabotato tre o quattro tentativi di
fuga della figlia.
Ma perchè
ho accettato?!
Guardò il
Sole.
Neanche mezzogiorno?! Uccidetemi.
-Eccoli!- Tui, della posizione più alta, vide tornare la maggior
parte dei pretendenti tornare verso il luogo di incontro.
Finalmente!
Vide un
giovane uomo che correva come un matto verso l'altare, il carico di pesce sotto
il braccio, molto magro e molto alto, con un tatuaggio attorno alla vita
stretta.
-Ecco..mi?-
Prima che
riuscì a finire la frase, inciampò in avanti facendo cadere tutto il pesce
davanti a lui. Il ragazzo si destò subito dopo, disperato. -M-mi
dispiace!-
-No,
tranquillo Vaiiti. Può capitare!- cercò Tui con un sorriso tra l'incoraggiante e l'imbarazzato.
No, non può. Vaiana
sporse lo sguardo dietro il giovane ragazzo e vide una tartaruga, la cosa su
cui era inciampato Vaiiti, che lentamente andava
verso un cespuglio.
Le
tartarughe non avevano tatuaggi sul guscio e non avevano un ciuffo di capelli
ricci sulla testa.
-Maui..-mormorò
la ragazza incredula e rabbiosa, con una voglia matta di mettere le mani sul
collo del semidio.
Contemporaneamente
arrivò un altro ragazzo, alto e muscoloso, indubbiamente di bell'aspetto e
molto prestante fisicamente.
-Ecco a te,
mia promessa. Un cesto pieno di pesci!-
-Ehm, vedo.-
sorrise la mora non sapendo cosa dire, ancora
intenta a fissare il lento animale.
-Anche io ho
portato i pesci, e prima di te!- rispose Vaiiti con
il pesce recuperato.
-Ma io ne ho
di più.-
Questo suo
atteggiamento da sbruffone la irritò e divirtì allo
stesso tempo e si lasciò sfuggire una risata. Tui si
avvicinò radioso, notando subito il gesto della ragazza.
-Lui è Apeau, no dei migliori ragazzi del villaggio in fatto di
forza e abilità.-
Oh, e lui lo sapeva.
Poco dopo arrivarono
gli altri concorrenti ma nessuno riuscì a battere il numero di pesci colti da Apeau.
-E' stata
una prova davvero faticosa, riposatevi per dopo pranzo per la prova di
abilità!-
E prima che
i concorrenti andassero via, Vaiana notò
l'ammiccamento del campione .
Ah, bello sfacciato.
Eppure a modo suo, era simpatico.
Maui,
ancora tartaruga, vide la scena con un moto di irritazione tale da estirpare
quasi tutte le radici del cespuglio.
Seconda prova
Prova di
Abilità. I pretendenti dovevano prendere più noci di cocco possibili, aprirli e
suddividerli in commestibili e non.
-La prova
preferita di mio padre.- mormorò Vaiana osservando i
ragazzi che si arrampicavano sulle palme per prendere le noci, scendere,
aprirle e catalogarle. -Posso andare al bagno?-
Sina la
guardò sorridendo, alzando un sopracciglio e la ragazza si lasciò cadere sulla
sedia, toccandosi la collana con le dita. -Vorrei che fossi qui nonna.-
sussurrò la ragazza guardando l'oceano alla sua sinistra. -Sarebbe tutto più
divertente con te qui..-
A distrarla
da quei pensieri, furono le voci dei ragazzi che cercavano di ripararsi dalle noci di cocco che cadevano
sopra le loro teste mentre erano intenti ad aprire le loro.
-Che
succede?- chiese Sina osservando suo marito che
guardava la scena senza capire.
Questo era troppo!
La ragazza
sapeva esattamente di chi era la colpa quando accadevano queste cose. Si alzò dalla sedia e si avvicinò sotto
l'albero, con le mani sui fianchi. Da lì notò un variopinto picchio intento a
colpire esattamente le noci di cocco rimaste sotto la testa dei ragazzi; appena
vide la mora il volatile si fermò poi, lentamente e cercando di fare il vago,
colpì nuovamente la noce.
-Ehi!
Uccellaccio vai via!- Apeau aveva preso un sasso e
l'aveva lanciato in alto cercando di prenderlo.
Sfortunatamente lo manco ma lo
allontanò. -Ecco, non ringraziarmi bambolina.-
-Ehm..- non
poteva picchiarlo davanti a tutti e davanti a suo padre ma tentò di sorridere.
-Grazie.-
-Tieni,
assaggia.- il baldo giovane le porse una noce aperta con un sorriso smagliante
.
La mora
guardò i suoi genitori con stupore ma poi lo assaggio e..
-E' cocco,
normalissimo cocco.-
-Il cocco è
più buono se condiviso, no?-
Tutti
spalancarono la bocca, tra genitori, partecipanti e spettatori davanti alla
faccia tosta e sfacciataggine del giovane.
-Emh..-
-Ok direi
che può bastare!- intervenne Tui ancora sorpreso,
mettendosi tra i due ragazzi. -Prima del tramonto ci sarà la prova finale. Non
mancate mi raccomando. E mi raccomando: giù le mani.-
e guardò Apeau con severità mentre quest'ultimo fece una risata educata.
E questa gelosia? Dopotutto, è lui
che ha ideato tutto.
-Andiamo
piccola, devi essere affamata. Mangiamo qualcosa ti va?-
-Si arrivo.
Dammi un secondo.- Vaiana si allontanò dai genitori e
si avvicinò verso l'albero di prima dove, arrampicato su di essa c'era un
maestoso serpente dai colori brillanti e adornato con tatuaggi singolari.
La ragazza
non alzò lo sguardo e si limitò ad appoggiare la schiena contro la corteccia
della palma.
-Non te lo
ripeterò una seconda volta: non intrometterti in questa faccenda. Se ti stai
divertendo, sappi che non è divertente.-
-Vedere dei
principianti affannarsi per sembrare il
più bravo è esssssstremamente
divertente.-sibilò il serpente Maui con noncuranza.
-Allora
vatti a cercare un altro passatempo, questa è una cosa seria.-
-Seria?! Eri
tu la prima che trovava ridicola la vicenda.-
-Forse ho
cambiato idea, forse è giunto il momento che io diventi una donna..magari con Apeau.- e se ne andò spazientita, consapevole di aver
infastidito non poco il semidio prendendo l'ultima parola.
Erano affari
suoi e di nessun altro. Nessuno dei concorrenti faceva per lei, e Vaiana non voleva altre catene. Famiglia era stare a casa,
famiglia era rinunciare all'avventura e lei l'aveva appena ottenuta. Indispettire
il semidio era l'unico modo per rendergli la cosa meno divertente, o almeno
sperava. Forse era Maui
quello che doveva crescere.
Prova Finale
Il Ballo.
Ecco la
prova che Vaiana aveva considerato da sempre la più
bella. Da piccola le era sempre piaciuto vedere giovani coppie appena formate cimentarsi
nel primo ballo: c'era imbarazzo, c'era speranza e felicità. Un gesto che aveva
senso solo quando trovavi la persona giusta.
Ma non l'aveva trovata, aveva vinto lei.
La ragazza
avrebbe dovuto scegliere un pretendente, quello che maggiormente l'aveva
colpita, ballare con lui e prendere una decisione.
Ed ora tutti
erano lì a pendere dalla sue labbra affinché prendesse una decisione a
riguardo.
-Io..- la
corvina era lì, bella come il Sole, in mezzo ai pretendenti messi in cerchio
attorno a lei, non sapendo cosa fare.
Perchè mi sono ritrovata in questa situazione?
Cosa direbbe la nonna?
Riusciva
quasi a sentire le parole dell'anziana del villaggio, scomparsa un paio di anni
prima.
Segui il tuo cuore bambina, non
lasciare opprimere le tue emozioni, lascia che escano fuori.
E lo aveva
fatto, con questo messaggio lei era partita oltre oceano diretta verso Te Fiti, verso ..
-Maui..-
Vaiana
sussultò, tappandosi la bocca di scatto. Perchè aveva pronunciato quel nome?
-Come?-
chiese Tui, in attesa come gli altri.
-Emh
no..scusate..io..- voleva scappare, ma come? Non riusciva a reggere lo sguardo
di nessuno ..
-Posso
ballare io con te?-
La corvina
si girò di scatto e vide Apeau che le tendeva la
mano, sorridendole.
Ma questo non mollava mai, eh?! A
giudicare dalla faccia di papà non è nemmeno secondo le regole. Ma si, forse
dovrei provarci seriamente. Forse avere una persona forte e sicura come Apeau è quello che mi serve.
Vaiana
esitò un poco ma poi annuì porgendogli la mano. Lui la prese forte tra le
braccia stringendola per la vita e facendo aderire i corpi tra loro.
Eh, almeno ci sa fare sicuramente.
La musica di
tamburi e sonagli iniziò e il ragazzo la condusse in una danza tradizionale,
guidando la ragazza in un ballo perfetto agli occhi di tutti: lui, bello e aitante
e lei splendente, meravigliosa ma..senza sorriso.
Nulla da fare, non posso mentire.
-Senti, io
non..-
Prima
che potesse dire altro, sentì un rumore
sordo sopra di loro e alcuni istanti dopo la danza terminò: sopra la testa del
ragazzo vi posava una poltiglia fatta di
frutta marcia e foglie secche il cui odore era orrido.
Dopo un
secondo si udì le grida di alcune donne alla vista di un elefante che con la
proboscide lasciava verso di loro frutta marcia e foglie vecchie.
-Ma che
diavolo..?-
Apeau se ne
era andato, schifato da quella poltiglia in testa.
Non che si potesse dare qualche torto.
Guardò
l'animale con sguardo indecifrabile e spazientita lanciò a terra la mantella
floreale.
-Ora basta!!
Finiscila subito!- il mammifero si fermò di botto, guardando la ragazza senza
muovere un muscolo. - Hai passato ogni limite.-
Vaiana diede
le spalle al villaggio e se ne andò verso la riva.
***
La corvina
era in mezzo alla riva, le onde sollevate per lasciarla passare le mostravano
una via piena di conchiglie rosate. Sorrise a tal gesto e lentamente posò una
mano sul manto d'acqua di fianco a lei; il vestito era per metà bagnato e i
capelli erano sciolti ma non le importava più, non le era mai importato.
-Nonnina
mia..cosa devo fare ora?-
Aprì
lentamente gli occhi dopo qualche tempo e vide vicino alla sua mano un gruppo
di eleganti mante che nuotavano placidamente in circolo.
Una lenta
lacrima le solcò a tradimento il viso abbronzato ma prontamente l'asciugò con
foga.
-Senti
ragazzina..-
-Non voglio
sentirti.-voleva stare da sola, o almeno in silenzio, invece aveva avvertito
quasi subito la presenza del semidio dietro di lei.
-Puoi andare
via. Non hai posti fantastici da visitare?-
-Senti.- Maui prese un bel
respiro, aiutato dal mini Maui sul suo petto che gli
infondeva coraggio. -Ho fatto un errore, sono stato uno stupido.-
-Decisamente!-sbottò
la donna tornando verso la riva, ad ogni passo l'acqua si richiudeva in se
stessa.
-Punto
primo: che animale era quello?!-
-Si chiama elefante, molto comune in altre parti
del mondo.- spiegò egli con un'alzata di spalle.
-Così hai
visto qualcosa di nuovo, contenta?-
-COSA? -la
ragazza si tenne i capelli ricci con i pugni per impedire a se stessa di prenderlo
a sberle. -Così grande?!-
-Beh, è il
primo a cui ho pensato, ma nessuno si è fatto male, tranquilla ♪ -
Questo era troppo.
Si avvicinò a grandi
falcate verso di lui e lo prese per un
orecchio, proprio come la prima volta.
-Mi hai stancata Maui! Sei soddisfatto?! Hai rovinato la giornata, mio padre
si era impegnato tanto per rendere questo giorno speciale, sai?! Ma cosa ne
puoi sapere tu, ti sei divertito vero?!- lo guardò negli occhi e invece dello
sguardo beffardo che pensava di trovare,
vide un'espressione seria, quasi cupa.
Si staccò con uno
strattone e indietreggiò di un passo, lo sguardo basso.
-Non mi sono divertito
affatto.-
Vaiana
alzò un sopracciglio accusatore e Maui, guardandola,
sospirò. -Ok, forse un po'. Ma non è importante ora!-
-E cosa lo è per te,
eh? Hai distrutto i preparativi, mandato in fuga i ragazzi, e..-
-Oh dai, avevi davvero
intenzione di prendere in considerazione quei tipi lì?!- sbottò il semidio
guardandola negli occhi con rabbia.
La ragazza sgranò gli
occhi.
-Oh, ora capisco.-
-Cosa? Cosa hai
capito?- chiese Maui, improvvisamente allarmato.
-Tu. Ti da fastidio
che io abbia fatto questa cosa, non è vero?-
-C..che sciocchezza.-
-Invece si. La domanda
è perchè. Non sono forse una ragazzina, un'impulsiva
bambina capricciosa dai tratti grotteschi per nulla femminile?!-
-No! Non è così.-
-Allora com'è?-
-Io...-
-Allora?-
-Ho..- Maui la guardò, bellissima nel suo sguardo duro eppure
morbido in contrasto con il caldo tramonto dietro di lei. - Ho sbagliato. Vaiana, io..-
Prese un respiro,
incapace di guardarla negli occhi. Era abbastanza impressionante vedere uno
come lui in atteggiamenti così..impacciati, vulnerabili.
-Non è stato un caso
la mia partenza improvvisa. Sono dovuto andar via.- Sospirò, frustato, nel
constatare come la sua voce tremasse; quasi si odiò per questo.
-Io sono un semidio;
uno splendido, virile, imponente eroe che.. ehm, cioè...sono una semidivinità.
Io servo gli umani, do loro quello che chiedono. Non resto mai nello stesso
posto allungo. Vado dove la gente ha bisogno di me. Venirti a trovare..mi
faceva venir voglia di restare qui.- mini -Maui
accarezzò le pelle sotto di lui come a dargli la forza per continuare a
parlare.-Non posso restare legato ad un posto, non posso..restare legato a te.-
-Legato..a me?- Vaiana sgranò gli occhi e fece un passo verso di lui, il
cuore a mille.
-Si. - deglutì a
fatica .-Ho una missione qui sulla Terra. E mi ero convinto di farcela. Quando
sono tornato pensavo di essere guarito.
Invece tu, mi hai detto quelle cose, il promesso sposo..-
-E ti ha dato fastidio,
vero?- intervenne lei, con occhi grandi e profondi.
Maui
si ammutolì; 1-0 per Vaiana...questa
ragazzina aveva il vizio di mettere il dito nella piaga. Si limitò a rimanere
in silenzio.
Vaiana
era senza parole, non sapeva se ridere o picchiarlo fino alla prossima alba.
Aveva combinato i peggio danni per tutta Motunui eppure non riusciva ad
arrabbiarsi.
Si avvicinò a lui ancora
di più e lentamente gli afferrò una mano sotto lo sguardo stupito del semidio.
-Che cosa?-
-Balla.-
-Eh?-
-Hai interrotto il mio
ballo, ora tu balli con me.-
-Non so ballare.-
-Oh, vuoi che chiami Apeau al tuo posto?-
Mini-maui
segnò divertito il secondo punto per la ragazza.
Senza dire nulla il
semidio si fece guidare dalla ragazza mentre si sentiva in sottofondo una
leggera musica che proveniva direttamente dall'oceano, una voce di una donna che cantava una canzone antica..
Vaiana
conduceva il ballo ma Maui riuscì fedelmente a starle
dietro, anche se ancora impacciato.
Prima piano, poi
veloce, poi nuovamente piano.
-Non sei niente male
per una donna.- disse il semidio dopo un poco, sorridendo divertito.
-Strano, stavo per
dire lo stesso di te!- sorrise la ragazza radiosa mentre posava la fronte sul
petto di lui, sentendolo irrigidirsi.
-V-Vaiana..-
-Mamma dice che quando
ballò con papà la prima volta, lo trovò buffo per quanto impacciato. Io penso
che gli impacciati siano adorabili.-
Dopo molto tempo, Maui arrossì, per quanto visibile, di botto e tentò di
staccarsi da lei allontanandola con le mani ma la ragazza non glielo permise.
-Ti prego.- lo guardò
con un'emozione intensa nello sguardo ma il semidio abbassò il suo.
-No, non è giusto..-
Vaiana
si separò da lui, lo sguardo indecifrabile, teso.
-Non credo di esserne
in grado..-
La ragazza non disse
nulla, si avvicinò all'amo da pesca e cercò di prenderlo a fatica con entrambe
le mani dalla sabbia.
-Ehi, ti fai male.- Maui andò ad aiutarla, non capendo dove volesse andare a
parare. -Comunque..buon compleanno, ragazzina.-
La ragazza rimase in
silenzio e non appena lui si chinò per prenderle l'amo, gli afferrò la collana dal
collo serrando gli occhi e unendo le sue labbra con quelle di lui,
aggrappandosi alle sue forti spalle con entrambe le mani.
Sentì ogni barriera,
costruite da Maui con fatica, crollare sotto di lei e
lo sentì ricambiare la stretta dopo pochi secondi.
Fu lungo, fu
bellissimo e unico..quando si separarono, Vaiana posò
la fronte su quella di lui, gli occhi chiusi.
-Io ho scelto te come
l'oceano ha scelto me. Non puoi sottrarti, capito semidio degli uomini?-
Il semidio sorrise e
strofinò il naso su quello di lei in un gesto estremamente tenero. -E immagino
che il persuaderti sia fuori questione.-
-Assolutamente.-
sorrise lei, aprendo gli occhi castani. -Restare con me, non ti impedirà di
essere ciò che sei, come non lo impedirà a me. Per questo scelgo te, con te io
sono Vaiana.-
Con Maui, non ci saranno catene.
Maui
non invecchierà, lei è destinata a morire.
Nonostante questo, è
ingiusto di privarsi di qualcosa di tanto bello.
Sarà un cammino
estremamente più bello, divertente e intenso.
Non ci si oppone al
volere degli Dei, e gli Dei hanno scelto loro.
-Maui?-
-Dimmi.-
-Ripetimi di nuovo che
sono un uomo, e ti raso a zero.-
Tui non si
sarebbe certo opposto alle loro nozze; per lui , l'importante era che il
compagno di sua figlia fosse un uomo valoroso, coraggioso e che l'amasse.
E che amasse
il cocco.
-Angolo autore.-
Sono cinque ore e mezza che scrivo
senza fermarmi, sono distrutta haahah questa ff è da quando ho visto per la seconda volta Oceania che ho in mente questa ff. MauixVaiana
è una ship che ho urlato a gran voce dalla prima
volta e spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa di buono <3
Scusate ma la cosa finale era
d'obbligo: nella canzone originale, Tui è
OSSESSIONATO dal cocco ahahaha
Comunque piccola cosa: Il nome Apeau significa letteralmente
Il principe scelto dalla montagna
sacra Mou' a Tapu e da lì il personaggio ahahaha
Vaiiti significa Il fiumiciattolo
della valle ombrosa, mi ha fatto un po' pena ahahah
Comunque, questo è tutto. Buona lettura e un bacio a tutti <3
Trisha_Elric