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Autore: Nene_92    17/01/2017    10 recensioni
 INTERATTIVA - (ISCRIZIONI CHIUSE )
(la storia fa parte della serie "Grimm")
 
Inghilterra, 2022
Eleonore Grimm, durante un pomeriggio passato con i nipoti, racconta loro la fiaba di Cappuccetto Rosso. Quello che non si aspetta è di trovare, in mezzo al diario di Jacob, una misteriosa lettera che sembra essere indirizzata proprio a lei.
 
Durmstrang, 1802
Per la prima volta nella storia, Hogwarts viene lasciata fuori dal Torneo Tremaghi.
Quell'anno infatti, a giocarsi la Coppa saranno gli Istituti di Durmstrang, Ilvermony e Murrinh-Patha.
Tra i tanti studenti desiderosi di partecipare, si trovano anche loro: Jacob e Willhelm Grimm, i famosi fratelli delle fiabe "horror" babbane.
Hanno solo 17 anni, non sono ancora famosi. O almeno non lo sono ancora nel mondo babbano, visto che nel mondo magico la loro famiglia è invece nota da secoli come "il terrore dell'Europa".
Eppure, gli eventi che li travolgeranno quell'anno, saranno proprio lo stimolo che li porterà a scriverle.
.
Volete sapere come? Non vi resta che leggere.
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto, Dai Fondatori alla I guerra
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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7

- La prima prova, pt. 1 -

 



 

Maggio 2022, Londra, Villa Black - Grimm

"Ha usato un lupo mannaro come un cane da caccia? Ci credo che quella poveretta abbia provato ad opporsi!" Interruppe la lettura Ariel, riguardando le ultime frasi lette dal foglio per essere sicura di aver decifrato bene la scrittura del suo antenato.
"Mi sa che quello è il meno e nella nostra famiglia hanno fatto anche di molto peggio, se ci pensi." Rispose Eleonore "A me ha incuriosito il fatto del mantello rosso... vuoi vedere che è lei la famosa Cappuccetto Rosso? Abbiamo sempre saputo che il mantello venne costruito proprio per un lupo mannaro, in fondo. Possibile che sia proprio lei?"
"Beh, può essere. Ma le divise di Durmstrang sono sempre state rosse, non come le vostre che sono nere... e orribili." 
Considerò Ariel, scatenando così degli "Ehy!" di protesta da parte di marito e cognata. "Quindi può anche essere un caso." 

Ulteriori considerazioni vennero però interrotte dal pianto di un bambino, proveniente dal piano di sopra. 

"Vado io!" Si propose Hansel "Tanto è Talisia che sta mettendo su i denti da latte, povera piccola!"

Quando il ragazzo tornò con la figlia in braccio, trovò moglie e sorella - che avevano appena finito di sgomberare la cucina - appollaiate sul divano, con ancora la lettera di Jacob in mano. 

"Allora, dove eravamo rimasti?" Domandò distrattamente sedendosi su una poltrona del salotto, mentre la figlia gli afferrava la mano per mettersela in bocca e dare così sollievo alle gengive.
"Al punto in cui Jacob indaga sugli studenti scomparsi." Rispose Ariel, ritrovando il punto esatto in cui avevano interrotto la lettura.

"Grimm in azione e studenti scomparsi nel nulla... perchè questo binomio mi risulta stranamente familiare?" Domandò Eleonore sarcastica, scatenando una risatina in Hansel, prima che Ariel riniziasse a leggere ad alta voce.
*

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Notte del 20 Novembre 1802, Europa del Nord Est, Istituto di Durmstrang

 

Charlotte, con una candela in mano, entrò in punta di piedi nella camera dove dormivano le sue studentesse, cercando di individuare la figura di Kathleen. 
Quando la trovò, si diresse verso di lei, cercando di non svegliare nessun altro.

"Kath!" La chiamò pianissimo, scrollandola dolcemente. 
"Uhm..." Borbottò lei, girandosi sull'altro lato, infastidita anche dalla luce.
"Kath, mi dispiace ma ti devi proprio svegliare." Insistette la donna. 

"Professoressa!" Esclamò la ragazza dopo un po', riconoscendo finalmente chi era che la chiamava con così tanta insistenza. "Ma... cosa ci fa qui?" Domandò poi scombussolata e a voce un po' troppo alta. 

Da qualche parte intorno a lei, emersero infatti anche le voci di Elizabeth e Clementine, altrettanto stanche e confuse. "Che succede?"

"Mi dispiace svegliarti cara, ma sei una Campionessa. Se non ti presenti alla gara entro quaranta minuti sarai squalificata. E non potevo avvisarti prima, fa parte del Regolamento." Spiegò Charlotte tutto d'un fiato. "Voi invece potete decidere se assistere oppure no." Continuò la donna. 

"... Come scusi?" Domandò Kathleen, ancora profondamente frastornata dalla situazione.

* - * - *

Quando Elijah entrò nella camera della figlia trovò Bianca già pronta, con indosso la tenuta da caccia. 

La Grimm era affacciata alla finestra, intenta a scrutare la notte, illuminata dai raggi della Luna Piena.

"E' ora, padre?" Si limitò a chiedere la ragazza tranquilla, senza neanche voltarsi.
"Sì, è ora." Rispose lui serio, cercando di illuminare ancora di più la stanza con il candelabro che aveva in mano.

"Allora possiamo andare, sono pronta."

* - * - *


Quando David raggiunse le stanze affidate ai suoi studenti, non seppe in cuor proprio se sentirsi deluso oppure sollevato.

Magari si trattava di una mera casualità.


Livvy era sveglia, intenta a chiaccherare davanti al fuoco con Camille e altre ragazze di Ilvermony.

Possibile che nessuna di loro ne sapesse nulla e che si fossero semplicemente attardate chiaccherando?

"Preside Hartnell! Cosa ci fa qui?" Domandò Camille innocentemente, non appena notò la presenza dell'uomo. "Noi stavamo per andare a dormire!"

Beh, quantomeno non era dovuto entrare nelle loro stanze, provocando il panico per averle trovate in deshabillè. Aveva già subito abbastanza isterismi per motivi futili nel viaggio di andata, non aveva bisogno di provocarne altri durante la permanenza a Durmstrang.

"Sono venuto a prendere Deliverance. Deve affrontare la prima prova." Spiegò serio, probabilmente come quasi nessuno l'aveva mai visto.
"Adesso?" Domandò Camille, sbattendo ripetutamente le palpebre. "Ma... ma... ma professore, lei non può farlo! Io non sono pronta!" Protestò la Serpecorno, mentre invece Livvy si alzava silenziosamente in piedi.
"Crawley non è lei a dover affrontare la prova!" Esclamò invece David perplesso.

"Lo so bene professore! Ma io non ho preparato neanche uno striscione per esprimere il mio sostegno a Livvy!"


* - * - *


"E pensare che io volevo farlo fuori stanotte, quello stramaledetto pappagallo!" Sbadigliò Liam senza minimamente preoccuparsi di abbassare il tono di voce, portandosi una mano davanti alla bocca e avanzando nel buio. "Chi l'avrebbe mai detto che, una volta tanto, si sarebbe rivelato utile anche lui?"
"Cosa volevi fare tu a Sogno?" Inveì Patton seguendolo "E per l'ultima volta: è un corvo!"
"Corvo o pappagallo, la prossima volta che mi sveglia nel bel mezzo della notte lo uccido e poi lo cuocio arrosto." Commentò Liam borbottando.
"Mi stai sfidando?" Ribattè Patton gonfiando il petto e assumendo uno sguardo cupo.
"Riuscirei a batterti senza problemi ad occhi chiusi." Lo provocò Liam, sicuro di sè stesso, fermandosi in mezzo al corridoio e voltandosi verso l'altro ragazzo estraendo la bacchetta. "E dopo averti battuto farò arrosto il tuo maledetto uccellaccio."
"Pfff! L'unica cosa che finirà arrosto saranno le tue chiappe. Io sono il migliore in tutto." Ribattè il wampus estraendo a sua volta la bacchetta. "Ti farò mangiare la polvere!"

"Basta così voi due." Intervenne a quel punto Tyler, che li aveva seguiti in silenzio fino a quel momento, mettendosi in mezzo con le braccia spalancate. "Non mi sembra ne il momento, ne il luogo adatto."

"Levati di mezzo, Jones." Ringhiò Powell, cercando di prendere la mira nonostante il buio. "Devo far capire al tuo collega Caposcuola chi è il migliore qua dentro."
"Mi duole essere d'accordo con lui, ma ha ragione. Togliti Jones!" Replicò Liam.

Nonostante Tyler avesse una gran voglia di lasciarli sfogare, si rendeva conto che quello non era ne il momento ne il luogo adatto. Perciò rimase lì, con le braccia allargate. "Livvy, una nostra compagna di scuola nonchè amica, tra pochi minuti affronterà una prova probabilmente mortale e voi due volete fare a botte per un maledetto pappagallo?"



* - * - *


Bianca, seguita dal padre, fu la prima ad entrare nel tendone montato ai margini dell'arena.
Si ritrovò così in un largo ambiente illuminato a giorno da moltissime torce. E al centro si trovava il Cancelliere Philippe Grimm, cugino di suo padre.
Com'era buon costume, la ragazza gli rivolse un breve inchino, al quale però l'uomo rispose con una smorfia.

A differenza di Elijah, che aveva deciso di far studiare la figlia a Durmstrang - e di conseguenza di aprirla a tutte le giovani donne purosangue - Philippe era di mentalità molto più chiusa. Aveva deciso di far istruire la figlia Erika in casa e aveva espresso più volte tutto il suo disappunto per le scelte di Elijah.
Così come negli ultimi giorni lo aveva espresso per la decisione Calice. Per lui le tre Campionesse erano state un vero e proprio affronto.

Vedendo tale reazione, Bianca chinò il capo, rinunciando ad avere un contatto diretto con l'illustre parente finchè non fosse stato necessario. Tuttavia percepì comunque la volontà di suo padre di volerla rassicurare, quando sentì Elijah appoggiarle una mano sulla spalla. L'uomo non fece altro, ma Bianca apprezzò profondamente quel gesto.

Il silenzio venutosi a creare venne interrotto dal fruscio del tendone alle sue spalle, che annunciò l'ingresso delle altre due Campionesse, accompagnate dai rispettivi Presidi.

Senza perdere altro tempo, Philippe prese la parola, iniziando a giocherellare con il sacchetto di stoffa che teneva tra le mani. "Al di là di questa tenda" Cominciò attirando così tutta l'attenzione su di lui "si trova la vostra prima prova. Immagino che una vaga idea di cosa dovrete affrontare ve la siate fatta venendo in qua. Ma nel caso le vostre idee non siano ancora abbastanza chiare, sono sicuro che dissiperete tutti i vostri dubbi in merito dopo che le avrete... estratte." Continuò porgendo il sacchetto verso di loro. "Si procederà in ordine alfabetico. Duchannes, è il suo turno."

Livvy, con mano leggermente tremante, estrasse dal sacchetto una riproduzione particolare di...

"Un nachmahren" Commentò Philippe, guardando la miniatura presente tra le mani della Tuonoalato con il numero 1 "
Il lupo mannaro dei ghiacci. Lei sarà la prima ad entrare nell'arena."

"Grimm, tocca a lei."

Bianca inserì la mano nel sacchetto, estraendone la miniatura di Sascha, con attaccato il numero tre.

"Lupo mannaro europeo." Commentò Philippe "L'ultimo nell'ordine da affrontare. Manca solo lei, signorina Lohan."

Kathleen, sentendo le ginocchia che le tremavano, si avvicinò al sacchetto. Era terrorizzata.

Quindi la prima prova consisteva nell'affrontare lupi mannari? Non era sicura di esserne in grado.

"Un wendigo" Spiegò Philippe "
Il licantropo del nord america. Ovviamente, sarà la seconda."

"Molto bene." Riprese il discorso il Cancelliere, dopo qualche minuto di silenzio "Adesso vi fornirò alcune informazioni tecniche: voi non dovrete in alcun modo uccidere i lupi. Dubito ne sareste in grado, in ogni caso. L'unica cosa che dovrete fare, sarà recuperare il loro collare. All'interno troverete qualcosa che vi sarà utile per la seconda prova. Se pensate di non farcela, oppure di essere in pericolo, sparate due scintille rosse per aria. Io e il Preside interverremo, in modo da non rendervi la cena del lupo mannaro di turno. Buona fortuna."

Era quasi uscito, quando si voltò nuovamente verso di loro. "Bianca? Spero vivamente che tu, stasera, non faccia sfigurare la nostra dinastia."



- * - * -

“Ho un sonno che non potete immaginare” Soffocando l’ennesimo sbadiglio, Tyler si strinse ancor di più nel proprio mantello impellicciato, sperando di scaldarsi un po’ in quella fredda notte di novembre.
“Ah non venire a dirlo a me Jones… se fosse per me a quest’ora starei poltrendo nel letto, invece ci tocca stare qua” Rispose Patton cercando una posizione confortevole su una delle scomodissime poltroncine del secondo piano degli spalti.
“Per tutti gli Dei, Jones, so già che questo Torneo sarà una pacchia con Liv e Bianca della partita ma… facciamo una scommessa? Io punto dieci galeoni su Bianca vincitrice della prima prova” Il ghigno compiaciuto di Liam non era la migliore delle garanzie per Tyler, che rimase per un attimo interdetto sul da farsi.
“Così poca fiducia nella nostra campionessa? Beh… Dieci galeoni su Liv, e che vinca il migliore” Ribatté il Magicospino  stringendo saldamente la mano del proprio collega.

“Ma che ci fate seduti là?" Emerse all'improvviso alle loro spalle la voce concitata di Cammie "Venite qua a tifare Liv!” Senza aspettare una qualche risposta, la ragazza prese per mano i due Caposcuola e li condusse davanti al parapetto. “Tu tieni questo e te questo! Oh e c’è pure quest’altro… per non parlare di quello!” Continuò imperterrita, tirando fuori da un borsone un quantitativo tale di cappelli, sciarpe, striscioni e qualsiasi altra cosa, che solo un cieco non poteva notare il piccolo gruppo di Ilvermorny.
“Ehi e per Sogno non hai qualcosa?!” Pat, facendo finta di non notare lo sguardo di fuoco di Liam, attirò l’attenzione della ragazza con un grosso sorriso stampato sul volto.
“Oh ma certo! Questo capello con lo stemma della scuola e un bellissimo pon-pon rosso non farà che bene al tuo corvo” Camille continuava ad essere su di giri e, sentendo il ‘Cra’ di risposta da parte dell’animale, era ancor più al settimo cielo rispetto a prima.
“Ragazzi, se avete finito di vestire animali, sembra che si cominci a breve” Liam si mise in mezzo richiamando i due, indicando il preside Grimm che, nel frattempo, si era alzato dal suo posto riservato per richiamare l’attenzione dell’intera scuola.

 

- *  - * -

Un acuto fischio attraversò l'aria e gli occhi di tutti gli spettatori vennero puntati sull'arena.

"Iniziano!" La voce eccitata di Reyna venne coperta in buona parte dal boato della folla, ma Helene riuscì a sentirla comunque. "Secondo te chi sarà la prima ad affrontare la prova?"
La folletto si limitò, come molti altri dietro di lei, ad alzarsi in piedi e a strizzare gli occhi in direzione del tendone che - ancora per poco - nascondeva alla vista le Campionesse. "Lo scopriremo presto immagino."

Finalmente il tendone si alzò e una ragazza ne uscì.

"Chi è delle tre?" Domandò ancora la kelpie, praticamente saltellando, mentre al suo fianco Helene ridacchiava divertita. "Accidenti al buio e alla lontananza! Non riesco a vedere bene!"
Passò qualche altro secondo prima che una delle due potesse riconoscere la prima ragazza che avrebbe affrontato la prova.

"Ehy! Credo che sia la Campionessa di Ilvermony!" Commentò alla fine la Sauer, strizzando gli occhi il più possibile e riuscendo finalmente a vederla chiaramente.
Al suo fianco, Reyna tirò un sospiro di sollievo. "Beh, almeno non sarà Kathleen la prima ad affrontare l'ignoto. Era un po' preoccupata. Anche se, alla fine dei conti, non so se sia meglio o peggio per lei non affrontare questa cosa subito." Considerò.
"Se il Calice l'ha scelta immagino che le capacità per affrontare la prova le abbia, no?" Commentò Helene distrattamente, con gli occhi praticamente incollati a tutto ciò che stava accadendo in quel momento nell'arena.

Un Torneo Tre Maghi non era esattamente un evento che accadeva tutti gli anni. E ancora più raro era che avvenisse esattamente nella propria scuola.
Non voleva perdersene neanche un secondo.


"Sì, certo..." Rispose l'altra "Ma questo non toglie che le prove non siano pericolose."
"A proposito... per chi tiferai alla fine? Per la tua scuola o per tua cugina?" Le ridomandò la tedesca, sperando che questa volta Reyna fosse abbastanza distratta dal fornirle una risposta.

Cosa che però non avvenne. "Io tifo per chi vince."

Poi non ci fu più spazio per le parole.
Una cassa di legno venne posta esattamente al centro dell'arena.

E un'enorme lupo mannaro bianco ne uscì.

 

- *  - * -

“Tryst”

“Trystifer”

“Trystifer Dayne vuoi degnarmi di una qualunque risposta?” Era da quando che si erano perse le tracce di Levi che i discorsi tra i due ragazzi si erano fatti più pieni di silenzi, sospiri e sogni ad occhi aperti.
“Che c’è Chris…” Rispose l’amico voltandosi finalmente verso il Kelpie ma con ancora lo sguardo perso chissà dove.
“E’ dura ma dobbiamo andare avanti, pure per lui. E se… andassimo dai ragazzi di Ilvermorny? In fondo mi sembrano bravi ragazzi” Propose a mezza voce Chris guardando con attenzione Camille che sorrideva e rideva per ogni minima battuta di Patton e degli altri americani.
Non lo so Chris, non so se sia il caso...” Era difficile pensare di fare qualcosa senza essere un terzetto.

"Il magico trio si è tramutato di colpo in un duo?” Le parole del Grimm erano ancora vive nella mente dell’Alastyn che molte volte, nel corso dei giorni successivi all’incontro con il preside, continuava a pensare a quella frase sarcastica, ma tagliente.

“Se non ti alzi da quel posto farai la muffa! Anzi, mi sembra che stiano già spuntando le prime ragnatele” Non ci voleva molto a far perdere la pazienza a Christopher, soprattutto se si doveva fare qualcosa per i propri amici. “Andiamo e non replicare.” Senza pensarci su due volte il kelpie si mise in piedi tirando su l’amico che lo assecondò di malavoglia.

Gli studenti americani si trovavano sullo stesso piano del duo ed era impossibile non sapere dove fossero con tutto il baccano che facevano. Sembrava di avere a che fare con centinaia di ragazzi quando, in realtà, erano giusto una manciata.
“Ciao ragazzi” Appena arrivati dietro agli studenti di Ilvermorny più vicini, Chris attirò la loro attenzione salutando.
“Oh salve, con chi ho il piacere di parlare? Io sono Tyler William Jones” Il caposcuola americano non fece attendere la propria risposta presentandosi al duo appena arrivato.
“Io sono Christopher Flangan  e lui è Trystifer Dayne” Indicando il proprio amico, Chris rispose alla domanda del Magicospino sperando che con un po’ di compagnia Tryst si sarebbe sollevato un po’.

"Troveremo Levi così come tutti gli altri studenti scomparsi. Che vada agli inferi il Grimm, è impossibile che si siano persi nel castello… ci deve essere qualcos’altro sotto." La mente del kelpie era piena di pensieri ma, in ogni caso, cercava di nasconderli comportandosi nel modo più naturale e felice possibile.

- *  - * -

“Non voglio guardare!” Elizabeth si nascose il volto tra le mani, mentre il nachmarhen - con una zampata - cercava di afferrare Livvy, che lo evitò per un soffio facendo un balzo all'indietro.
"Puoi guardare, non si è fatta nulla!" La rassicurò Clementine "Anzi, sembra che si stia divertendo!"
"Chi è che si sta divertendo, lei o il lupo?" Domandò la bunyip, arrischiandosi a lanciare un'occhiata tra le dita della mano mentre la Serpente Arcobaleno ridacchiava.
Notò così che effettivamente la Campionessa di Ilvermony non sembrava affatto in difficoltà.

Liv era arretrata fino ad uno spiazzo sabbioso e aveva evocato attorno a lei delle fiamme, che tenevano ben lontano il lupo. E sembrava concentrata, probabilmente intenta ad elaborare una strategia.

"Geniale!" Commentò in quel momento Clementine. "E' un lupo dei ghiacci, è chiaro che il fuoco gli da fastidio!"
"Povero lupo però!" Ribattè Elizabeth, che si era finalmente convinta a guardare.
"Ma insomma Lizzie!" Borbottò la Flecther "Ti vuoi decidere? Prima povera campionessa, poi povero lupo! Capisco che il tuo animo bunyip ti porti a vedere sempre il lato migliore di ognuno, ma qua stai un po' esagerando!" Esclamò usando però un tono di voce divertito.

Alla fine lo sapeva bene che Elizabeth era fatta così.

"
E' che... non posso fare a meno di pensare che, alla fine dei conti, è una persona come noi... anche se una volta al mese si trasforma." Cercò di spiegarsi la Miller. E io lo capisco meglio di quanto tu possa credere. Aggiunse, anche se solo mentalmente. Potrei esserci io al suo posto.

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* per chi ha letto la mia precedente storia "Grimm | Jager der Dunkelheit" questa scena ha un suo significato, ma per chi non l'ha letta ci tengo a precisare due o tre cose:
- Villa Black - Grimm: Eleonore e Hansel Grimm sono fratelli, figli di Brian Grimm e Talisia Black. Hansel vive nella casa che è stata dei genitori (quindi non c'è nessun collegamento con Reyna)
- la frase sarcastica di Eleonore "Grimm in azione e studenti scomparsi nel nulla" si riferisce ovviamente agli eventi accaduti all'interno della storia precedente (ma non è necessario leggerla)
- anche la storia del mantello di Cappuccetto Rosso si trova nella mia storia precedente, anche se è solo accennata  
- prima di iniziare questa storia, sono andata a rileggermi il Calice di Fuoco e a cercare tutte le notizie possibili su Durmstrang ed effettivamente le divise della scuola nordica sono rosse (al contrario di Hogwarts, dove sono nere)


Sì, ho diviso il capitolo in due e vi ho lasciato fuori la parte succulenta, così come credo di non aver dato lo stesso spazio a tutti i personaggi, ma nel prossimo voglio focalizzarmi sulle prove (quindi molto sulle Campionesse e poco sugli altri studenti).

La seconda parte è già in parte scritta, quindi potrebbe arrivare anche prima delle due settimane canoniche... stay tuned! ;) (se le avessi messe insieme sarebbe stato un capitolo infinito... non potevo farcela!)

Ciaoo!

  
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