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Autore: ValeriaLupin    19/01/2017    4 recensioni
Nessuno sapeva, solo il Remus bambino e il suo demone più nero. Bastarono poche parole per portare a galla il ricordo.
Dal testo:
"Davanti il lavabo bianco del bagno, a luci spente, si specchiò spogliata delle sue corazze, nuda nella sua fragilità e, col respiro bloccato in gola, la vide.
La malattia che si faceva largo nel suo viso smagrito, nello sguardo sottratto d'ogni vitalità, nei capelli grigi e sfibrati e nelle occhiaie violacee che contornavano le palpebre pesanti, stanche."
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Demone nero

"È una missione importante" si era giustificato Remus di essere fuggito ancora da lei. Dora lo aveva lasciato andare certa che sarebbe ricomparso con gli occhi brucianti vergogna, come sempre. Dunque lo aveva aspettato, Tonks, a lungo e senza remore, ma lui non era mai tornato.

Davanti il lavabo bianco del bagno, a luci spente, si specchiò spogliata delle sue corazze, nuda nella sua fragilità e, col respiro bloccato in gola, la vide.
La malattia che si faceva largo nel suo viso smagrito, nello sguardo sottratto d'ogni vitalità, nei capelli grigi e sfibrati e nelle occhiaie violacee che contornavano le palpebre pesanti, stanche. Occhi negli occhi con il suo futuro, fissava il volto di una sconosciuta che non aveva nulla di lei; non la sua giocosità fanciullesca né la sua determinazione ingenua e ottimista.
Era un volto vecchio e consumato, uno scheletro che indossava una fragile maschera vitrea, squarciabile con semplicità da quegli zigomi affilati.  Non era nessuno, quel riflesso, ed era tutti. Tutti i volti che Remus aveva infettato con le urla e il tremore, con lo sguardo perso e privo d'umanità, con la paura della solitudine e, a un tempo, la volontà d'essere abbandonato.
Stava perdendo anche sè stessa.
«Le esatte parole, Remus» disse, avvertendo il peso della sua presenza-assenza, riconoscendo il lezzo di una morte già compiuta che permeava ogni suo gesto. «Dimmi le esatte parole» lo pregò, sopraffatta dal ricordo di Remus privo di coscienza, piegato su sé stesso, immerso nell'acqua gelida della vasca in quella stessa stanza. Il liquido limpido che si tingeva a ogni goccia, assumendo un'accecante sfumatura scarlatta.
Remus carezzò il bordo del lavandino dinnanzi a lei con due dita tremanti e lo sguardo che repelleva la vista di Dora, di ciò in cui l'aveva cambiata.
Le sussurrò le parole con un filo di voce mentre veniva scosso da sussulti aritmici, martoriato dal ricordo che gli avevano evocato. Quelle parole la colpirono con la violenza di un pugno in gola, infliggendole quella sensazione soffocante che si diffondeva come un veleno grumoso, facendola sentire sporca come mai si era sentita in vita sua.
Su di un Remus bambino a mordere, a lacerare, a soddisfarsi, smembrando la sua esistenza, c'era il suo demone più nero: c'era Greyback, famelico e inumano.
Una belva che si sazia d'innocenza.
La scena era di fronte a lei, chiara come se l'avesse realmente vista con i suoi occhi, invece che solo nei suoi incubi più frequenti. Quelli in cui correva e correva, e cercava correndo nel male più sporco, nel marciume che il Remus bambino si era sempre portato addosso, il candido di un bacio felice, di un dolce sorriso, di una risata. Ma non c'era più niente di questo per loro.
«Mi dispiace» aggiunse lui e, quando Tonks si voltò a guardarlo, notò che piangeva.
Stringeva la bacchetta nella morsa del pugno destro, Tonks, decisa a fuggire lontano da quel dolore nei suoi occhi.
«Oblivion» soffiò, impercettibile. Le si sciolse in volto l'ultimo briciolo di coraggio, lavandole via l'apatia, privandola della sua prima maschera e lasciandola sola, indifesa, in balia della consapevolezza.

 

Note autrice:

Grazie per aver letto questa flash, spero vi sia piaciuta. Probabilmente avrete intuito qual è il segreto del Remus bambino, ma non ho voluto essere troppo esplicita. Se volete, lasciate una recensione :)

Bacioni 

   
 
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