La sveglia suona e io non ho per nulla voglia di cominciare questa giornata.

Mi alzo da mio comodo lettino e mi guardo allo specchio.

Schifo!

I corti capelli neri a caschetto incorniciano un viso paffuto e cadaverico. Il mio pigiama di pile con le caprette rosa e il pantalone ascellare mi rendono ancora più tozza.

Forse per questo non ho ancora avuto un fidanzato a 23 anni.

Dopo essermi fatta una doccia calda indosso una gonna beige lunga fino ai polpacci e una camicia bianca a righe blu. Delle paperine gialle e sono apposto così.

Vivo con mia mamma e le mie due sorelle: Nami e Bonney.

" Dai Strawberry ma come ti vesti? " Mi guarda schifata Bonney. Lei ha i capelli tinti di rosa e un piercing alla guancia. Indossa constantemente dei jeans corti strappati ed è la più ribelle delle tre.

" Bonney lasciala stare. La mamma è già andata a lavoro e io vado a scuola. La colazione è sul tavolo che ha gentilmente preparato il mio Sanji. " Nami invece è più buona di Bonney. Ha i capelli aranciati cosa presa dalla mamma, alta e femminile.

" Va bene. " Diciamo insieme io e la ribelle.

Corro come una matta tra il traffico.

Suono a destra e a sinistra gridando fuori dal finestrino.

" Ti muovi o vado prima in menopausa? " Con tanto di clacson.

A volte dimentiico l'educazione e faccio un bel gestaccio al conducente dietro che mia sfortuna scende dall'auto arrabbiatissimo. Metto in moto e scappo.

Faccio i gradini come una pazza ma per colpa del peso mi viene il fiatone.

Arrivo all'ascensore perché le scale non le faccio manco se alla fine mi regalano una pizza.

Entrata dentro, mentre le porte si stanno per chiudere automaticamente una mano la ferma. Entra dentro un ragazzo moro, alto, con una camicia bianca sbottonata e un paio di pantaloni neri aderenti. Gli guardo il lato b e non è niente male!

Il suo viso è bellissimo con una spruzzata di lentiggini che fanno da contrasto con un fisico possente.

" Hai finito di guardarmi? " Mi domanda freddo.

" I-  io non ti st-stavo guardando. " Mento.

" Invece si e mi da fastidio essere guardato una una bruttona come te. " Mi guarda schifato e si allontana da me.

Sento le lacrime ma le trattengo. Abbasso gli occhi ed esco anch'io.

Percorro il corridoio dell'inferno. 

Ogni volta che passo mi prendono in giro chiamandomi Gollum. 

Abbasso gli occhi e percorro velocemente quel tragitto ormai tristemente noto.

Mi accomodo alla mia scrivania e scriv le ultime tendenze in fatto di modo.

Ironico.

" Ehi, Gollum. Nico Robin ha chiesto un colloquio immediato. Alza quella pelle flaccida. " Ma che carina la mia collega Kalifa.

" Sono contenta che siate tutti qui, oggi ho bisogno di voi per rilanciare una nuova rubrica: " Pensieri e parole. " Si occuperà della posta da parte dei nostri fans e voi dovete rispondere alle loro pene d'amore. " Robin è una donna molto alta, dagli occhi azzurri e capelli corvini che le arrivano a metà spalla. Indosa sempre in modo impeccabile con tacco e trucco.

" Scusa mamma per il ritardo. " Il ragazzo moro di prima. 

Al ricordo delle sue parole mi si stringe il cuore.

Lui si siede vicino a lei dopo averle dato un bacio sulla guancia.

" Bene colleghi, questo è il mio primogenito Ace. Lui siederà sulla cattedra dopo di me e voi dovete rispettarlo. Chiaro?. " Mentre la madre parla di lui, Ace, fa un sorriso furbetto. 

Purtroppo è molto bello ma non dimentico la sua maleducazione.

Poi il capo, si avvicina al figlio e gli sussurra qualcosa e mi guardano.

Ace fa una faccia schifata verso di me.

Cosa vogliono?


Buon giorno gente, sono tornata con una nuova fanfiction su One Piece.
Spero che vi piaccia e che la seguirete.
Un bacio.