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Autore: nana101    20/01/2017    0 recensioni
Gli Stark sono di ferro ma anche il ferro può spezzarsi
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Sam Wilson/Falcon, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I’M NOT AN IRON MAN

Tony non riusciva a vedere nulla tranne l’oscurità intorno a sé, non sentiva niente, era come se attorno a lui il mondo si fosse bloccato, annullato. Un attimo prima stava discutendo con il perfetto Captain America, stava cercando inutilmente di fargli capire inutilmente che tutto ciò che aveva fatto dal momento in cui Ross aveva parlato per la prima volta di Accordi era una farsa, una farsa per stanare i membri che l’HYDRA aveva nel governo, tutta una stupida farsa.
Una farsa per cui aveva pagato, aveva pagato nel momento in cui Ross aveva capito tutto,una farsa per cui aveva dovuto combattere contro quello che credeva essere il suo migliore amico, una farsa che era costata la vita alla donna che amava, Emma, mai avrebbe pensato che dopo Pepper sarebbe riuscito a trovare qualcuno disposto ad amarlo, e invece era arrivata lei, arano a casa insieme quando Ross si era presento. Ross, l’aveva uccisa davanti ai suoi occhi per fargli capire cosa significasse averlo come nemico, per fargli capire che anche lei era un altro peso sulla sua coscienza, che il suo sangue sul pavimento era colpa sua. Non volevo farti questo, ma non mi hai lasciato altra scelta, queste parole e poi uno sparo, ha urlato il suo nome mentre gli si avvicinava  e pensava ad un modo creativo per ucciderlo, faceva domande:
Perché l’hai fatto? Dove sono gli Avengers? Dove si nasconde Rogers? Per chi lavori?
Solo domande, domande a cui non avrebbe risposto, non li importava la clemenza dell’uomo, non aveva senso prenderla in esame, perché continuare a vivere ora che aveva perso l’unica cosa per cui ne vakesse la pena? Perché? Per poter sentire i continui commenti da parte di eroi che non potranno mai considerare l’opzione in cui Tony Stark ha provato a far andar bene le cose? Ha provato davvero ad interpretare un ruolo che a quanto pare non potrà mai ricoprire, no, lui è il “mercante di morte”, il miliardario che gioca a fare l’eroe, lui è la persona da contattare nel caso in cui ci sia bisogno di un’arma innovativa, se qualcuno ha bisogno di sfogarsi lui sta zitto ed incassa.
Lui è Tony Stark, lui è Iron Man, è buffo…Iron Man…suo padre lo ripeteva sempre: gli Stark sono fatti di ferro, anche il ferro però può spezzarsi, ma lui no, lui non può permetterselo ed è per questo che è fermo, in silenzio mentre il grande Steve Rogers parla. Chiede il perchè, perché ha detto al generale Ross dove si trovavano, perché li ha traditi.
Lo chiama codardo Barton. Non sa che nel momento in cui Ross ha scoperto tutto la sua famiglia è stata messa sotto protezione.
Lo chiama egoista e vendicativo Sam. Senza sapere che ha lavorato per settimane per trovare una cura per Barnes perché dopo la rabbia iniziale ha capito che lui era solo una vittima, come sua madre, come vorrebbe averla lì accanto a lui.
Mai fidarsi di uno Stark ripete Scott Lang. Non ha potuto ancora dirgli che sua figlia è al piano di sopra e lo sta aspettando sveglia perché appena arriverà mi racconterà una delle sue avventure.
Poi c’è lei, Natasha , lo guarda in silenzio, è come se parlasse, vi legge la rabbia in quello sguardo, il disprezzo, lei che per prima lo ha tradito, ovviamente non era in collera con lei per averli lasciati andare, non voleva vederli in gabbia, non era nei piani, né nei suoi, né in quelli dello SHIELD.
Lo chiama assassino, lo accusa della morte dei suoi genitori, della morte di Pietro, Scarlet. L’ha confinata nella sua stanza, forse avrebbe dovuto dirle che qualcuno aveva messo una taglia sulla sua testa e nonostante fosse forte, lo doveva ammettere, i sicari lo sono di più, i sicari sono furbi.
Non parla, non spiega, non vuole la loro pietà, guarda Rogers, il suo eroe d’infanzia ma allo stesso tempo la causa delle sue sofferenze, per un padre assente, per un padre sempre ubriaco. Non ha mai parlato male di Howard davanti a lui, non voleva ferirlo,non voleva che sapesse che razza di mostro fosse diventato per la sua ossessione, non voleva dire di come trattava tutti, di come trattava Peggy…la zia Peggy. Si era ritrovato da solo a piangere sulla sua tomba, a dire addio all’unica luce della sua infanzia dopo sua madre,l’aveva salvato dopo la morte dei suoi genitori e allo stesso modo lo aveva fatto dopo il tradimento di Stane, le voleva bene come ora vuole bene a Rogers, le aveva promesso che l’avrebbe protetto, che l’avrebbe aiutatoin questo nuovo mondo dove era stato catapultato, lei lo aveva guardato negli occhi e aveva detto che sarebbero stati ottimi amici e nonostante tutti i problemi lo erano diventati, ma tutto ha una fine, e per l’ennesima volta non è riuscito a mantenere le sue promesse.
Vorrebbe urlare, ma non lo fa, non può, non ne trova più il senso, è per questo che senza dire una parola guarda Rogers negli occhi e gli sorride,si gira e va nel suo workshop, ordina a F.R.Y.D.A.Y di non far entrare nessuno, beve un bicchiere di whisky, si siede a terra, guarda l’arma, un colpo e il dlore finirà, un colpo e potrà raggiungere la sua Emma, un colpo e finirà tutto.
Un colpo e di Anthony Edward Stark rimane solo un biglietto con sette parole:

IO NON SONO UN UOMO DI FERRO

 
  
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