Guardava al futuro e ad esso vi sovrapponeva il passato. Guardava i volti delle donne di cui era attratto e vi scorgeva Anjia. Doveva smetterla. Ne era consapevole, eppure… gli era impossibile.
Chiuse gli occhi, si lasciò cadere sul divano e attese. Lasciò che il buio inghiottisse l’ultima mezz’ora di follia, alzò le palpebre, prese il telefono e digitò un numero.
“Beep, beep…”
“Che cosa vuoi?”
Silenzio.
“Dimenticare”.
Silenzio.
Silenzio.
“Arrivo”.