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Autore: Medeafire    21/01/2017    2 recensioni
Sakura vive ad Argo con i suoi genitori, il padre è richiamato per prendere parte ad una lotta ma la figliola decide di stravolgere un po' la situazione.. cosa c'entra Sasuke in questa storia? scopritelo!
sarà una storia avventurosa, frenetica, piccante ma anche sentimentale, giusto per equilibrare il tutto!
mi chiamo medeachan29 e questa è la mia prima storia, la mia prima long con rating arancio, in pratica la mia prima volta! alzerò il rating durante il corso della storia se lo riterrete opportuno
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Suigetsu | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 9.
-Sbrigati o di questo passo arriveremo a mezzogiorno!
Sto, o meglio stiamo cercando di camminare il più velocemente possibile per poter ritornare al campo ad un orario decente; diciamo che “un imprevisto” ha rallentato la marcia.
 
‘L’attesa del piacere è essa stessa il piacere’, quanto mi sembra sbagliata quest’affermazione in questo frangente, se non ci fosse stato quel bacio tra me e Sasuke credo che non mi sarei mai resa veramente conto di quanto lo desiderassi ardentemente e, a riprova di ciò era stato difficoltoso –almeno per me- interrompere quel momento.
 Se mi fosse stato chiesto di ripercorrere mentalmente le ultime ventiquattro ore, avrei incontrato serie difficoltà dal momento in cui Sasuke aveva fatto il suo ingresso; non riuscivo ancora a capacitarmi delle sue parole, del suo gesto, dell’evoluzione del nostro rapporto, era stato un turbinio di emozioni così intense e così vivide che qualsiasi parola mi sarebbe sembrata inadatta. ’
Adesso, con un principio di raffreddore, sto cercando di indurre il mio comandante ad accelerare il passo, ma lui niente, non si muove; sembra meditabondo –come biasimarlo- anche io sto pensando e ripensando a ciò che è successo, ma forse la vediamo con occhi diversi: dal mio canto non potrei essere più felice, è stato tutto così intenso, così..vero. Magari per lui non è lo stesso, forse si è pentito di essersi spinto così in là, o magari ha paura di essere scoperto, ha un grande peso sulle spalle e sopportarlo non è facile; oppure in realtà adesso sa della mia vera identità ha intenzione di sfruttarmi per il suo piacere!
Ma che vado a pensare?! Sasuke non è il tipo che perde tempo dietro queste sciocchezze..
Almeno per quello che ne so io.
No, mi rifiuto categoricamente di formulare questi pensieri su di lui, non sarebbe venuto a salvarmi.
Oppure aveva paura che io potessi spifferare tutto?
La consueta lotta tra il mio ego e il mio alter ego viene messa a tacere da Sasuke che, come risvegliatosi da un sogno, si ferma e si gira verso di me; faccio altrettanto e lo guardo in attesa di una sua possibile mossa, un po’ nervosa a dire il vero, non so cosa gli stia passando per la testa, sono conscia soltanto del suo sguardo su di me che mi ipnotizza e mi lascia senza fiato, come se stesse pesando ogni passo, si avvicina verso di me e inaspettatamente prende una ciocca dei miei capelli tra la sua mano,
-dovremmo trovare il modo di nasconderli – allude chiaramente ai miei capelli, effettivamente avevo scordato questo piccolo particolare. Comincio a pensare a come poterli nascondere visto che non dispongo più del mio cappello, ma ancora prima di pormi il problema Sasuke sta trafficando con i miei capelli riuscendo a nasconderli e camuffarli; poi senza aggiungere altro mi avvicina a sé e mi bacia velocemente ma dolcemente, è stato un gesto inaspettato il suo ed ha avuto il potere di far sciogliere tutti i miei dubbi.
Senza ulteriori distrazioni, con mio sommo stupore riusciamo ad arrivare all’accampamento abbastanza presto ed io ne approfitto per indossare la mia vecchia tenuta nascondendo così nuovamente i capelli,
-sushi! Ma dove eri finito?! – il mio volto si illumina non appena noto un Naruto ancora assonato ma sicuramente pieno di energie,
-ho dovuto sbrigare una cosa – insieme a Sasuke abbiamo deciso di non raccontare la vicenda agli altri, dopo svariati tentativi ero infatti riuscita a strappargli di bocca che aveva saputo della mia scomparsa da Tarpea che mi aveva notato vicino il fiume quella sera.
-Diamine ragazzino certo che ne hai di bravura, sei riuscito a rimettere in sesto quel catorcio – come risposta Suigetsu riceve uno sbuffo spazientito da Sasuke che credo proprio pecchi giusto un po’ di orgoglio; a mente fredda non so neanche spiegarmi dove abbia trovato il coraggio e la cocciutaggine di fare ciò che ho fatto, ma direi che ne è valsa la pena.
Basta, ferma la fantasia Sakura, un bacio – due – non significano nulla, ricordati che ha baciato anche Tarpea, non appena mi viene in mente questo particolare sento montare dentro di me un sensazione acuta di fastidio; gli chiederò sicuramente di spiegarmi la situazione, no, aspetterò che sia lui a spiegarmela. Mentre sto scherzando con gli altri per la prima volta su Sasuke mi accorgo che ad un tratto il clima cambia, Naruto si ammutolisce e Sasuke ritorna ad assumere la sua solita espressione di indifferenza.
-buongiorno – è Tarpea, come immaginavo, nella sua voce percepisco un non so che di amarezza ed astio e non so proprio spiegarmi perché,
-buongiorno Tarpea – mi volto verso di lei e la fronteggio, non mi piace per niente lo sguardo che mi sta rivolgendo, è..risentita forse? Ma per cosa poi?
-direi che possiamo cominciare ad incamminarci – fortunatamente Sasuke interrompe questo limbo e tutti cominciamo a seguirlo.
Durante il tragitto lui non mi degna di particolari attenzioni se non quelle contingenti alla missione, inizialmente la mia metà donna si indispettisce per questa sua indifferenza, ma poi ritorno a pensare razionalmente e capisco che non può certo comportarsi in maniera diversa; così decido di ignorarlo a mia volta e per questo mi intrattengo a parlare con Juugo che davvero ha un animo gentile e soffre molto per il suo disturbo – continua a chiedermi ancora scusa per l’imprevisto del nostro primo incontro – spinta da curiosità gli chiedo ogni quanto queste crisi lo colpiscano, lui mi  aveva detto che non c’era un tempo prestabilito, semplicemente molto spesso si manifestavano durante momenti acuti di stress o stanchezza, per questo, mi aveva spiegato poi, Sasuke lo aveva richiamato a partecipare alla missione, in modo tale da farlo distrarre ed evitare inconvenienti.
Vabbè, forse non ero stata così altruista.
Quello che mi aveva spinto ad ascoltare la storia di Juugo era il fatto che questa fosse collegata in qualche modo a Sasuke, a quanto pareva tutti tendevano ad evitare Juugo per il suo problema, tutti tranne Sasuke che era riuscito a capire fin da subito il suo animo e cosa albergasse nella sua mente e si era offerto di aiutarlo a vivere una vita più serena. Felice di aver potuto ricostruire un tassello del passato del mio comandante, senza pensarci due volte rivolgo i miei occhi verso di lui, e, probabilmente per l’insistenza involontaria del mio sguardo, anche lui ruota leggermente il capo verso di me, sul suo viso non trasparisce come sempre alcuna emozione, ma l’intensità del suo sguardo mi lascia di sasso; il tutto è durato una frazione di secondo, io mi sono ricomposta e lui ha ripreso a camminare.
Non ho potuto fare a meno di notare che Tarpea mi ha fissata per tutto il giorno, a tratti era anche inquietante, non riesco proprio a capire il motivo del suo insistente sguardo.. e se anche lei sa che io in realtà sono una donna?! Questo pensiero mi colpisce con la forza di un macigno, non solo finirei nei guai io, ma anche Sasuke, e non voglio che lui paghi per i miei errori, devo parlargliene al più presto.
Arriviamo finalmente all’altro accampamento di riferimento, stasera il turno di guardia spetta a Naruto e Sui, da un lato la cosa mi fa piacere perché così potrò riposarmi come si deve: mi sembrano secoli che non faccio una dormita decente, dall’altro però avrei voluto avere l’occasione di parlare con lui. Dopo aver accompagnato Tarpea nella sua stanza vado dagli altri per chiedere se hanno bisogno di qualcosa,
-allora buonanotte –
-Satsushi – la sua voce ha titubato all’inizio, credo gli venga difficile adesso pronunciare questo nome – hai saltato un turno di guardia la scorsa notte quindi questa notte resterai tu a sorvegliare l’accampamento –
-certo che sei proprio uno stronzo! Lui ti salva il culo e lo tratti così? Va a dormire ragazzino, stasera abbiamo un appuntamento romantico io e il biondino –
-l’ho già ringraziato per ciò che ha fatto, ma questo non deve distrarlo dai suoi incarichi – Sasuke è così diverso, no, non è diverso, è lo stesso di sempre; comincio a pensare di essermi soltanto immaginata ciò che è successo un paio di ore fa. Assisto intontita alla discussione a cui adesso si è aggiunto anche Naruto che è intervenuto in mia difesa e ha cominciato ad affibbiare a Sasuke qualsiasi tipo di epiteto offensivo,
-ma poi deve stare da solo?! Non ti facevo così bastardo! – Juugo invece se ne sta un po’ più in disparte e mi guarda con un sorriso che sembra quasi comprensivo; ho proprio l’impressione di sembrare una donzella indifesa che ha bisogno di essere salvata quindi prendo in mano la situazione:
-a me va benissimo, mi piace stare all’aperto e poi ho bisogno di abituarmi, voi andate a dormire invece, avete fatto così tanti turni di guardia –
La discussione va andata avanti per altri dieci minuti buoni, poi finalmente sia Naruto che Sui cedono, non prima di aver minacciato svariate volte Sasuke.
-sta’ attento stanotte perché quella ferita te la riapro io. – dinanzi il solito siparietto comico di Naruto mi scappa una risata, lui di rimando mi fa un occhiolino e se ne va.
Restiamo solo io e Sasuke, io non lo guardo in faccia, ripenso a ciò che ha detto prima, è giusto che debba comportarsi ugualmente, ma a me sembra che da quando siamo ritornati si stia comportando in modo molto più freddo, e questo non fa altro che fomentare i miei dubbi; mogia mogia ma senza darlo a vedere, mi allontano da lui che non fa altro che fissarmi,
Sembra la giornata degli sguardi!
Dopo aver notato un imponente albero mi arrampico su di esso per avere una visuale migliore, sono così stanca e confusa, molto confusa, tra l’altro non ho neanche la più pallida idea di cosa stiano facendo i miei genitori, chissà se hanno avvertito i miei fratelli di quello che è successo. Spero capiscano che venirmi a cercare sia una delle scelte più sbagliate perché sarebbe un grosso rischio sia per me che per loro soprattutto, non so neanche quanto tempo dovrò restare qui, finita la missione potrò tornare a casa o dovrò rimanere qui? Perché l’idea che tra poco possa finire tutto mi rattrista? Una risposta a questa domanda l’avrei ma non voglio dirla a voce alta, il modo in cui lui si è comportato oggi ha fatto vacillare tutte le mie “certezze” sul suo conto, e se fosse davvero sposato? E se davvero quei baci erano una strategia per approfittarsi e sbarazzarsi di me in un secondo momento? D’altronde aveva fatto lo stesso con Tarpea, cosa cambiava tra me e lei?
Le mie elucubrazioni mentali si interrompono non appena sento il fruscio dei rami sottostanti,
E adesso chi è?
-certo che ti sei nascosta bene. – mi gelo sul posto non appena sento la sua voce,
-dovresti essere a dormire – il tono che assumo è di difesa, è tutto il giorno che mi evita – so che la parte da donna in pre ciclo ha preso il sopravvento
-ho sopportato gli insulti di quei due idioti e mi sai dire solo questo? – adesso è lui a sembrare risentito, ma sentilo!
-non hanno fatto male ad insultarti –
-credi davvero che abbia voluto punirti? – mi guarda negli occhi e dentro leggo qualcosa di diverso,
-non lo so – dico sinceramente – è tutto il giorno che mi eviti come la peste, so che devi mantenere un certo comportamento con gli altri ma a me sembri molto più severo di prima – maledetta la mia lingua lunga.
-e come avrei dovuto comportarmi? Per me è molto più difficile ora. –
-perché sai che sono una don..-
-perché adesso è tutto diverso. – il modo in cui pronuncia questa frase ha l’effetto di infiammare ogni singola parte del mio viso, non so davvero cosa dire, lui continua:
-l’unico modo che avevo di ritagliarmi un momento con te era questo, dentro l’accampamento sarebbe stato più rischioso –
-come stai? – cambio totalmente discorso, imbarazzata
-bene, a volte la ferita tira ma è tutto a posto –
-fammi vedere – senza pensare a ciò che sto facendo gli alzo lievemente la maglietta, lui mi guarda stupito, forse non se l’aspettava.
-non sto facendo niente di male! – mi giustifico dopo aver notato il suo strano sorrisetto compiaciuto, gli sfioro l’addome per vedere se la ferita si sta rimarginando correttamente e nel momento in cui lo sfioro, lui inspira profondamente. A pensarci questa situazione mette a disagio anche me; lui ha aspettato con grande controllo che facessi tutti i miei accertamenti e dopo aver finito mi ritrovo non con una bensì con due mani all’interno della sua maglia, il suo odore mi inebria e mi stordisce e per questo ancorando le mani ai suoi fianchi mi sporgo avanti per baciarlo; benché io e lui non abbiamo avuto occasione di scambiarci poi così tanti baci e io non abbia molte esperienze a riguardo, sento che questo bacio è diverso: è più desiderato, più consapevole, razionale e irrazionale al tempo stesso, forse anche un po’ più spinto, nella foga infatti mi sono appoggiata totalmente su di lui, lui invece ha posto la sua mano dietro la mia nuca per approfondire il contatto e con l’altro braccio mi ha spinto di più verso di lui. Non sono mai stata una romanticona ma questa volta ho voluto chiudere gli occhi per godere a pieno di tutte le sensazioni che le sue labbra e il suo corpo mi trasmettevano, da brava cinica ammetto anche di aver aperto ogni tanto un occhio per controllarlo e sono rimasta stupidamente soddisfatta quando ho notato che anche le sue palpebre erano chiuse; non so per quanto tempo abbiamo continuato, ma so soltanto che ne avevo un gran bisogno, il groppo che avevo in gola completamente disciolto. Dopo eravamo ancora lì a baciarci, sempre più appiccicati, e questa volta avevo chiaramente sentito una terza presenza che fino a quel momento avevo cercato di ignorare, lui in modo più saggio e controllato di me si era staccato e avevo subito colto la palla al balzo per dirle delle strane occhiate di Tarpea e della mia paura di essere stata scoperta da lei,
-si le ho notate anche io, ma dubito che sia per questo, non so, forse si è sentita esclusa quella sera –
-quale sera? –
-quella in cui mi hai medicato, lei mi ha detto che “sei stato presuntuoso”, la cosa non può che farmi piacere però –
-non ne sono poi così sicura sai? – mi giro con un finto sguardo di sfida verso di lui e lui mi guarda assente per un secondo, poi sembra ricordare.
-ti riferisci per caso a quella volta che mi hai spiato? – colpita e affondata.
-non ti stavo spiando! Eravate lì sotto e vi ho visti! Non cambiare argomento, cosa c’è tra di voi? –
-cosa c’era – mi corregge – in ogni caso nulla di importante, è inerente sempre a quella discussione che abbiamo fatto agli inizi –
-quindi lo stesso vale per me – gli dico amara ma decisa, lui ride piano e mi scompiglia i capelli intrappolandomi tra le sue braccia, poi mi dà un bacio sulla testa,
-ti avevo immaginata più perspicace – e senza darmi il tempo di poter rispondere mi bacia.
Avevamo passato così quasi tutta la notte, gli avevo anche raccontato della mia famiglia e lui della sua, a quanto pareva aveva un fratello e i due erano in adorazione l’uno dell’altro; mi aveva raccontato di come avesse conosciuto Naruto e Suigetsu e di come i vari dolori affrontati insieme in battaglia fossero serviti ad unirli ancora di più; piano piano mi ero poi addormentata sulla sua spalla, la mattina invece mi ero ritrovata sulle sue gambe; eravamo scesi in fretta dall’albero e dopo un ultimo bacio – l’ennesimo – ci eravamo separati.
 
**

-Sasuke –
-mh? –
-dovrei parlarti –
-Tarpea non ho tempo, ne riparliamo stasera. –
-in realtà oggi ho chiesto di poterci fermare prima –
-e perché io non ne ero al corrente di grazia? –
-non è nulla di importante.. –
 
**
 
Anche se ho riposato poco mi sento carica come non mai, anche Sui e Naruto si sono stupiti della mia energia:
-tranquillo che gliela facciamo pagare in un modo o nell’altro al bastardo –
Come l’altro giorno anche oggi Sasuke non mi ha donato particolari attenzioni se non qualche sguardo fugace, Tarpea ha smesso di guardarmi male in compenso, anzi sembra molto felice e spensierata, comincio a credere che quella mia sia stata soltanto una paranoia, il sacerdote – becchino – che si porta dietro non frigna più dopo l’accaduto della scorsa volta, l’unico che mi sembra un po’ più turbato è Juugo, che gli stia per venire un’altra crisi?
-tutto bene Juugo? –
-si, credo di si –
Il resto del tragitto prosegue senza problemi, solo che inaspettatamente ci fermiamo in un accampamento non di riferimento, tutti siamo rimasti stupiti, tutti tranne Sasuke che invece sembra essere molto irrequieto e insofferente, Tarpea va via e Sasuke la segue a ruota, stiamo per fare lo stesso ma veniamo bloccati con un gesto stizzito della mano del sacerdote,
-aspettate qui, non ci vorrà molto –
Che cosa sta succedendo?
Meno male che era una cosa breve, stiamo aspettando da più di mezz’ora, siamo tutti confusi, abbiamo cercato di capire quale potesse essere il problema, magari un attacco ad Elfiate, o magari lei si sentiva poco bene, ma in ogni caso non trovavamo giusto essere esclusi in quel modo. Finalmente la “riunione” termina, solo che quello che mi si para davanti non mi piace per nulla, il becchino mi guarda con superiorità e sufficienza mentre Tarpea guarda Sasuke come in attesa, il soggetto in questione invece sembra un leone in gabbia, stringe convulsamente la mascella e gli occhi, sono movimenti impercettibili ma non sfuggono ai miei occhi preoccupati. Attimi che sembrano un’eternità passano così, in silenzio, un silenzio carico di nervosismo e tensione,
-Satsushi deve abbandonare questa fazione – dinanzi l’affermazione di Sasuke resto interdetta, ho sentito bene?
Tutti lo guardiamo ma nessuno sembra capire, comincio a pensare al peggio, forse mi hanno scoperta.
-che cosa? –
-hai sentito, non sei più gradito in questa fazione. – non era dal becchino però che volevo una risposta.
-e perché? – voglio assolutamente capire che diavolo sta succedendo.
-non credo che i dettagli ti riguardino, è stato deciso così e basta- questa volta è Tarpea a prendere parola, gli occhi accesi di una luce sinistra
-da chi è stato deciso? Pretendo saperlo. – quello che mi lascia ancora più amaro in bocca è Sasuke che continua a stare fermo sul suo posto e non apre bocca.
-da me. – dopo aver sentito la risposta di Tarpea decido di non voler più proseguire quella discussione, mi ritroverei costretta a strangolarla, così me ne vado seguita a ruota da tutti, comandante compreso.
Adesso sono io che non riesco a guardarlo in faccia, troppo delusa, nessuno parla, ognuno è rintanato nel proprio mutismo.
-non ho potuto fare niente – finalmente rompe il silenzio ma non riconosco la sua voce, è dimessa, bassa, vacillante.
-non credo ti abbiano messo davanti a fatti compiuti –
-e invece sì – restiamo tutti sbalorditi, finalmente lui si degna di guardarmi negli occhi e questo basta a farmi capire tutto, ha lo sguardo affranto, triste, non l’avevo mai visto così prima d’ora.
-abbiamo perso così tanto tempo perché ho impiegato tutte le conoscenze in mio possesso per invertire il mandato, ma a quanto pare è stato ordinato da Elfiate in persona e non ho potuto fare nulla –
-e quindi adesso lui dove va a finire? – sono troppo scossa per poter parlare, lo sguardo di Sasuke e questa situazione mi hanno fatto cadere in angoscia ma Juugo pone la domanda al posto mio,
-Sarà trasferito in un altro campo, è piccolo e non è molto difficile la vita lì, ho fatto in modo che avessi meno problemi possibili – continua rivolto a me, continua a guardarmi afflitto e io non posso fare altro che ricambiare quello sguardo.
-che situazione.. è stata quella serpe vero? Odio quando si gioca con le persone. Io faccio due passi tanto la principessa può aspettare. – in preda ad una crisi isterica Suigetsu seguito da Naruto e Juugo si allontana e restiamo solo io e Sasuke.
-mi dispiace – lui dà voce ai suoi pensieri ed io, colta da pura tristezza, mi avvicino a lui e lo abbraccio affondando il viso nel suo petto per trovare un po’ di tranquillità, lui invece mi accarezza la testa; restiamo così per un po’ poi ci stacchiamo per paura di essere scoperti,
-ascoltami, io non potrò accompagnarti ma promettimi che starai attenta, trova un modo per informarmi di qualsiasi cosa accada. – e mi bacia, mi bacia forte e io vorrei tanto lasciarmi andare ad un sano pianto liberatorio ma non posso, non la darò vinta a quella serpe.
 
**
 
Mi sono messa in viaggio da poco, devo andare in un accampamento vicino Argo, è una piccola fazione di cui non ricordo nemmeno il nome. Salutare gli altri è stato difficile, pensavo di aver trovato il mio posto con loro, tutto per colpa di quell’arpia, vorrei tanto sapere cosa l’abbia spinta a cacciarmi via come una mosca fastidiosa; avevo deciso di non salutarla ma alla fine avevo escogitato un modo per farle comprendere in modo celato tutto il mio disprezzo verso di lei, l’avevo salutata in maniera garbata ringraziandola di avermi permesso di stare al suo fianco anche se per un periodo limitato di tempo ma avevo fatto in modo di comunicarle attraverso gli occhi quanto meschina fosse stata nei miei confronti.
In fin dei conti però sono sempre io quella che c’è rimasta fregata, sono in un posto sperduto, non ho idea di che persone troverò lì, sono ancora più lontana da casa e non so quando e se rivedrò gli altri, e questa è la cosa che mi preoccupa e mi rattrista maggiormente, non so soprattutto se rivedrò Sasuke.. non posso perdermi d’animo, quel che è fatto è fatto e sono sicura che se tutto andrà per il verso giusto avremo modo di rivederci.
 
**
-So che non ti piacciono gli imprevisti ma devo comunicarti una cosa urgente –
-va bene ma cerca di fare in fretta perché dobbiamo arrivare a destinazione e non abbiamo molto tempo. –
-comandante! Si mostri più rispettoso nei confronti della fanciulla Tarpea altrimenti sarò costretto a farle rapporto. –
-è un dato di fatto quello che ho detto e in ogni caso lo faccio per la sua incolumità –
[..]
-sarò breve, ci sono stati dei comportamenti che non mi sono piaciuti –
-non credo che qualcuno ti abbia mancato di rispetto –
-invece si, ti stupirai di ciò che sto per dirti: ti avevo già accennato del comportamento di uno dei tuoi subordinati, Satsushi mi pare si chiami, ebbene lui è stato molto scortese nei miei confronti, più di una volta. –
-portami qualche esempio –
-i dettagli non la riguardano comandante, Tarpea ha chiaramente espresso un disagio e lei deve provvedere. –
-allora provvederò a richiamar.. –
-abbiamo già provveduto noi. –
-come scusi? –
-da questo momento in poi Satsushi sarà escluso dalla missione e verrà mandato al fronte. –
-cosa?! Non avete il diritto di fare una cosa del genere! –
-e invece si, è stato Elfiate stesso a darci l’ordine, vuole solo le persone migliori accanto a sua nipote. Mi dispiace, non c’è nulla che lei possa fare. –
[..]
-almeno non mandatelo al macello, è un mio subordinato e in quanto suo comandante non vi permetterò di mandarlo al fronte, se non accetta queste condizioni dovrò prendere la decisione di non accompagnare Tarpea fino a destinazione. –
-non può permettersi di abbandonare la missione! –
-non mi metta alla prova, non sarebbe contento dell’esito –
[..]
-in seguito alla sua richiesta abbiamo deciso di mandare il suo subordinato in una fazione vicino Argo, ci siamo informati ed è abbastanza tranquilla, soddisfatto adesso? –
-affato. Ma meglio di niente. –
 
**
 
Non vedo l’ora che questa tortura finisca, da quel giorno la mia tolleranza è sotto lo zero, e si che io sono una persona abbastanza tollerante. Avevo dovuto raccontare l’intera discussione a tutti, la stessa sera infatti mi erano piombati letteralmente addosso e mi avevano chiesto spiegazioni, avrei voluto evitare perché conoscendoli sapevo che il loro comportamento sarebbe cambiato, e così è stato infatti: credo anche che una notte Naruto abbia giocato con la sanità mentale di quel sacerdote, non che mi dispiacesse. Ero ancora arrabbiato per quello che era successo ma lo ero ancora di più per non essere stato in grado di fare qualcosa per lei; non potevo permettere che fosse mandata al fronte, diamine non aveva fatto niente, Tarpea si era dimostrata per ciò che era: una ragazzetta viziata, ma non l’avrei fatta passare liscia a nessuno. Prima di tutto Sat..Sakura era un mio subordinato e nessuno doveva permettersi di agire senza che io ne fossi informato, la prima cosa che avrei fatto una volta finita questa seccatura sarebbe stato richiamare Sakura nella mia fazione, non avrei sopportato che le succedesse qualcosa, a prescindere da tutto.
 
**
-siamo arrivati. –
-prego entrate –
Ho dovuto minacciare Naruto e Suigetsu perché entrassero, volevano restare fuori i due balordi.
Tarpea viene condotta direttamente nella sua stanza mentre noi ci dirigiamo verso Elfiate,
-comandante, devo farle i miei più sentiti complimenti, è riuscito a far arrivare mia nipote anche prima del tempo accordato, a parte un insignificante incidente di percorso – so che si riferisce a Sakura e devo fare appello a tutto il mio buon senso per non urlargli contro – tutto è andato per il meglio. Per questo vorrei parlare di un’importante faccenda con lei. –
-mi dica –
-da solo – precisa.
-non ci sono segreti tra me e i miei subordinati quindi ciò che deve dire a me lo può dire anche a loro. –
-credo si possa fare, d’altronde non ci sono problemi. Ho insistito perché lei accompagnasse mia nipote perché avevo un progetto in mente e spero vivamente che lei lo condivida. –
-di che progetto si tratta? –
-io voglio che lei sposi Tarpea. –
 
 
 
Angolo autrice
Inutile chiedervi perdono, so che le mie scuse non possono valere molto. Però guardate il lato positivo: sono tornata! All’inizio avevo tanti progetti per questa storia ma un po’ per agenti esterni, un po’ per colpa mia, mi porto appresso questa storia da troppo tempo e ormai sono stanca; non mi sembrava corretto però lasciarla incompleta perché io mi dispaccio molto quando una storia che seguo si interrompe quindi armandomi di pazienza ho aggiornato. L’ultima parte è dal punto di vista di Sasuke, non potevo fare altrimenti, ho anche inserito la discussione tra lui, Tarpea e il sacerdote, una sorta di extra.  Devo dire comunque che dopo la prima parte ho preso gusto a scrivere e me ne sono rincuorata, dopo questo ci sarà solo un altro capitolo, o al massimo due ma non credo, ho già abbozzato tutto solo che non so quando comincerò ad estenderlo, spero il più presto possibile comunque perché ho in pentola un’altra storia, totalmente diversa. Il motivo della mia assenza infatti è stato dettato anche da questo, l’ispirazione mi ha colpito in uno dei momenti più improbabili e la sera stessa ero davanti al pc a scrivere la bozza dei capitoli: attualmente sono alla stesura del terzo capitolo, la mia intenzione infatti è quella di aggiornare settimanalmente e l’unico modo che ho per rispettare i tempi prestabiliti è scrivere tutti i capitoli prima, i capitoli non sono molti, credo di essere tagliata per storie relativamente brevi da un punto numerico. Quando avrò tempo rivedrò anche questi capitoli, mi sono accorta dell’esistenza di errori, anche di battitura, a me oscuri! Bando alle ciance spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapre cosa ne pensate! Sapete che per me le vostre recensioni sono ossigeno, baci!
Medeafire.
   
 
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