Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: JeremyGender    22/01/2017    1 recensioni
Se state leggendo queste parole vuol dire che state per entrare a far parte di un progetto più grande di voi.
Dopo anni d’osservazione e vari approcci per tastare il terreno (Vedi la semi-biografia di Harry Potter) il Ministero della Magia Italiano ha deciso di provare a introdurre anche in Italia un progetto simile, perché si; la magia esiste, i maghi sono tra voi, gli animali fantastici sono, con molta fatica dei maghi, nascosti ai vostri occhi.
Questo è il primo passo di un grande progetto che vuole Maghi e Babbani uniti, come i vecchi tempi, senza barriere ne distinzioni e, per iniziare a farvi conoscere il nostro mondo, hanno affidato a me il compito di introdurvi nella mia vita per testarne le reazioni.
Eccovi quindi le pagine del mio diario e delle mie ultime, frenetiche, avventure.
Buona lettura amici Amalì.
Jeremiah
La vita è una combinazione di magia e pasta
Federico Fellini
Genere: Commedia, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Jeremiah'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima cosa che vedo quando riprendo conoscenza sono gli occhi cristallini di Rodon a pochi centimetri dai miei. In realtà Rodon mi sovrasta proprio, sento il peso del suo corpo sul mio. Ha gli occhi chiusi ed è intento a soffiare nella mia bocca. In un momento di lucidità avrei capito che stava predicando il vincilux, un antica magia marinida che trasferisce parte della linfa vitale di un tritone o una sirena, tramite un getto d’aria luccicante, a un umano in pericolo di vita, usata, soprattutto in tempi più antichi, per salvare i marinai dopo un naufragio. Ma in quel momento la lucidità non era proprio la mia prerogativa. Il cuore mi inizia a battere a mille e l’imbarazzo per quella situazione mi arrossa il viso.
Quando si accorge che sono sveglio il suo viso si illumina in un sorriso splendente, delicatamente, col la forza delle braccia, scende da sopra di me e dice rivolto a Zaafira ‘La respirazione è tornata regolare, dovrebbe riprendersi a breve’.
Zaafira, intenta a staccarsi un’alga che le era rimasta impigliata nei capelli, capendo che il tritone parlava con lei risponde ‘Senti Ariel, non so che hai detto perché quando parli sento solo blum, blumm, blum’ dice imitando il suono di una persona che annega ‘ma ti posso assicurare che Balazas dopo questa limonata magica che avete appena fatto, è più sveglio che mai.’.
Per paura che Zaafira potesse ulteriormente peggiorare la situazione, mi metto prima seduto e poi in piedi. Rodon salta giù dallo scoglio per entrare in acqua ‘Jeremiah come stai? Ci hai fatto preoccupare, o almeno, penso che anche la strega lo fosse’ dice guardando Zaafira che si districava i capelli con le dita.
Che carino, era preoccupato per me.
‘Che carino, era preoccupato per me’ mi canzona Zaafira.
Con lei farò i conti dopo.
‘Sto bene grazie, non so perché l’algabranchia abbia smesso di funzionare così all’improvviso, non era mai successo.’.
‘Forse però adesso è meglio che torni a casa, aspetta’ così dicendo si immerge in acqua e sparisce.
Approfittandone dell’assenza del tritone guardo in cagnesco la mia amica.
‘E da quando la tua legilimanzia funziona?’ chiedo imbronciato.
‘Tesoro mio, se fai pensieri sporchi la evochi tu stesso la mia legilimanzia; sai che nessun pensiero porco mi può sfuggire quindi la colpa è solo tua e di quello stallone di Rondo’ dice con tono malizioso.
Quando sto per replicare Rodon riemerge in superficie e, insieme a lui, due ippocampi.
‘Vi ho trovato un passaggio fino la riva, così non dovete affaticarvi nuotando’
Dopo averci accompagnato fino le scale di legno e essere stato ringraziato e salutato Rodon sparisce, insieme le due creature, nel profondo mare.
‘Mai più, mai più ti porterò a lavoro con me!’ dico ancora gocciolante avvicinandomi al capanno.
‘Tanto lo so che mi ami. E ora cortesemente potresti asciugarmi? Non posso rischiare di ammalarmi, io ho un lavoro vero.’
Zaafira lavorava in una banca babbana, i suoi avevano invece un ristorante.
Quando estraggo la bacchetta noto una bruciatura nel reggibacchetta; strano.
Incamminandoci verso Villa Flora, sulla nostra strada troviamo Merlino intento a parlare con Tivitti, uno dei nostri elfi domestici.
Tivitti era una elfa dolcissima appartenuta a Elga Deti, la sorella maggiore di mio nonno, con la quale aveva un rapporto di totale simbiosi. Era magra e minuta; aveva lisci capelli neri che le arrivavano alle spalle e un elegante vestito giallo con dei fiori blu. Nonostante ne possedesse parecchi quello, ormai logoro, era il suo preferito, perché cucito a mano dalla sua amata padrona. Essendo molto anziana passa la maggior parte del suo tempo a dormire o a raccontare storie passate su Villa Flora o sulla famiglia Deti. 
‘Era il 7 febbraio 1895 quando quel mago greco e altri maghi venuti da Grecia e Macedonia attaccarono la Sicilia e la Calabria. Portarono neve e bufere e la famiglia della Padroncina soffriva molto il freddo. La Padroncina aveva solo 5 anni ed era molto spaventata e, anche se la mamma della Padroncina che vedeva le cose sapeva già della guerra e le aveva nascoste per combattere, la Padroncina e la sorella della Padroncina non smettevano di piangere. Allora Tivitti trasforma un mucchio di polvere in un gattino per dare gioia alla Padroncina. La vecchia casa sulla scogliera dove viveva la Padroncina fu distrutta allora Padron Gregorio, finita la battaglia, fece costruire Villa Flora, chiamata come la madre della Padroncina e anche Tivitti ha aiutato il Padron Gregorio a costruire la villa’.
La storia della Battaglia di Gelo contro Chian il Freddo e la costruzione di Villa Flora, storie che avrò sentito almeno mille volte.
Per salvare Merlino dal racconto infinito di Tivitti materializzai una mela che le offrì.
Lei contenta mi mandò un bacio con la mano ‘Grazie Padron Jeremiah, siete buono come Padron Crio e Padron Marino prima di lui e Padron Oreste, e…’ continuando a elencare tutti i padroni che aveva servito durante la sua vita si diresse verso un albero dove, una volta seduta, si gustò la mela.
‘Buongiorno amico, come è andata la giornata’ mi chiede Merlino sorridente.
‘Lasciamo prendere Merlino, lasciamo perdere’ lo supero bramando una poltrona dove sprofondare, lui dal mio sguardo capì.
‘Zaafira cosa hai combinato?’
‘Assolutamente niente!’ risponde con una faccia non troppo convincente e a braccetto entrano dopo di me nella villa.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JeremyGender