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Autore: KikiKetamine    23/01/2017    0 recensioni
Prima di scrivere questa storia, mi sono chiesta: cosa è successo dopo la fine di Harry Potter?
Così nasce la nostra storia, dalla fine fine di Harry Potter e dalla Rinascita della Fenice.
"Come un canto libero si librò la fenice prendendo fuoco, come un canto libero rinacque dalle ceneri."
Ringrazio chiunque abbia voglia di lasciare qualche commento positivo e sono accettate anche le critiche, purchè, costruttive.
Spero possa piacervi.
La scrittrice.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Bondage, Incompiuta | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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Harry Potter.

"Vieni qui, forza" disse Lily con fare amorevole mentre il suo piccolo, ma ormai uomo, Harry restava sul ciglio della porta. Gli sorrise e si avvicinò. "Tesoro, sei molto forte e la tua mamma è fiera di te" un luccichio di orgoglio si fece spazio tra i suoi occhi. Harry rimaneva immobile, non riusciva a fare un solo passo. Si sforzò. "Cosa è successo.... mamma?" Harry sentiva lo stomaco ribaltarsi, sua madre era bellissima ed aveva una luce straordinaria attorno a se. Era talmente impegnato ad osservarla che per un attimo si dimenticò di tutte le domande che si era posto per sessantacinque anni. Una mano delicata si posò sulla spalla. "Posso spiegartelo io" sussurrò una voce calda che Harry conosceva molto bene. "Harry Potter... quanti anni sono passati" Harry si girò di scatto e si sentì mancare il respiro quando il suo padrino lo abbracciò. "Dov'è papà?" Riuscì a formulare. "Papà è di sotto in cucina, tra qualche minuto arriveranno anche Remus e Tonks" rispose Lily con una voce che fece sentire Harry sicuro. Harry si guardò attorno e capì immediatamente dove si trovava. Quella era la casa dei suoi genitori a Godric's Hollow solo che non era distrutta, come la ricordava lui, era completamente ristrutturata ed era addobbata per le feste natalizie. "Qui è dove sono nato io?" Lily sorrise. "Ti spiegheremo tutto tra poco, Remus e Tonks stanno arrivando per l'occasione. Vieni scendiamo da papà" Harry si girò e corse giù dalle scale senza aspettare nessuno, come se conoscesse a memoria quella casa, come se ci avesse sempre abitato. Girò a sinistra e vide suo padre che, ansioso, batteva il piede contro il pavimento. "Papà" sussurrò Harry. James si girò di scatto e quando incrociò lo sguardo di Harry si commosse. "Harry" sussurrò James. Si fissarono, come se si stessero studiando a memoria, come se entrambi non volessero perdere nemmeno un dettaglio dell'altro... come se fossero riflessi allo specchio. Il suono del campanello distolse lo sguardo di James che allargò un sorriso e finalmente riuscì ad alzarsi dalla sedia. Andò incontro ad Harry, passò un braccio attorno al suo collo e lo accompagnò verso la porta di casa con lo sguardo di chi ancora non si è reso conto della realtà. Remus e Tonks entrarono porgendo del Whisky Incendiario ed entrambi abbracciarono Harry. Lily rimase in disparte, accanto a Sirius ad osservare la scena tra le lacrime. Si sedettero tutti sui due divani, messi uno difronte all'altro per l'occasione. Lily, Harry e James ne occuparono uno mentre Remus, Tonks e Sirius ne occuparono un altro. "Sono morto vero?" Harry ruppe il silenzio. "Si, amore mio, la tua vita terrena è finita poco fa." Sussurrò James. Harry fece fatica a digerire quella notizia. Pensò a sua moglie Ginny... ai suoi figli. Lily, come se gli avesse letto nel pensiero, lo abbracciò. "Come..." Harry aveva la gola secca. "Com'è successo?" Cercò di ricordarsi. Ti sei addormentato e sei arrivato qui" sussurrò Sirius. In quel momento, il campanello suonò di nuovo. Harry ebbe paura che fosse arrivata anche sua moglie. Ma, pensò, lui non era entrato dalla porta principale. "Vai tu ad aprire Harry" sorrise Sirius. Harry corse verso la porta d'ingresso e quando la aprì la scena che si presentò davanti gli fece gelare il sangue. "Professor Piton..." uscì più silenzioso di un sussurro. "Possiamo parlare in privato?" Chiese il professore indicando la cucina vuota. 
Piton sorrise ad Harry come si sorride ad un vecchio amico. "Sono fiero di te Harry. Quando sono morto son venuto subito a Godric's Hollow per cercare tua madre, per cercare tuo padre" Harry rimase in silenzio "volevo raccontargli com'era uguale ad entrambi il loro unico figlio e... soprattutto, ho avuto modo di parlare con tuo padre in questi anni, eravamo dei ragazzini, ora siamo addirittura morti. Per questo abbiamo deciso di rimanere in buoni rapporti." Harry rimase stordito, ancora non si era reso conto di essere morto e quando svoltò l'angolo diretto al salotto rimase in piedi a fissare la sua famiglia seduta sui due divani come se fosse una fotografia. "C'è una festa qui?" Harry sobbalzò. Il professor Silente abbracciò caldamente "A me non serve suonare il campanello. Sarò anche morto ma rimango sempre Albus Silente" il professore allargò il sorriso ed Harry solo allora si rese conto che nessuno era invecchiato, tutti avevano l'età del giorno in cui erano morti. Harry sentì una stretta allo stomaco e corse a guardarsi allo specchio. Sperò di vedersi piccolo per essere coccolato dai suoi genitori... per poter ricominciare tutto dall'inizio. Ebbe paura di sembrare il più vecchio perché lui era morto a sessantacinque anni. Lo specchio riflettè la sua età, le sue rughe e la sua anzianità. Harry sentì le lacrime bagnare il viso e cadere a terra. Una mano accarezzò i suoi capelli. "Proprio uguali a quelli di tuo padre... per me rimarrai sempre il bambino di un anno che lasciai nella culla." Lily gli baciò la fronte ed Harry si fece guidare di nuovo in salotto. Notò che qualcuno aveva fatto apparire due poltrone su cui erano seduti il professor Piton e il professor Silente. Sirius fu il primo ad accorgersi della presenza di Harry. "E ora" si schiarì la voce. "Vorrei proporre un brindisi" agitò la bacchetta e apparvero otto calici d'oro a mezz'aria. "A Harry".
  
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