Salve! una Heiji/Kazuha che mi è venuta in mente stamattina... a dire il vero avevo un'altra idea, ma mentre scrivevo è uscita fuori questa.. Non è granchè, ma fatemi sapere che ne pensate!
Eccoci
per
l’ennesima volto fuori il distretto di polizia.
I nostri pomeriggi
sono sempre uguali.
Appena
usciti da scuola mi ha chiesto se mi andava di prendere un gelato,
mentre
tornavamo a casa. Ho accettato, ma dovevo immaginare che sarebbe andata
a finire
così. Va sempre a finire così.
Mente ci
avviavamo verso la gelateria ha visto delle pattuglie della polizia che
correvano veloci verso una via secondaria. Ovviamente la sua
curiosità l’ha
portato a ficcare il naso, e ci siamo trovati di fronte a un caso di
omicidio.
Non ci ha messo molto a scovare il criminale, ma poi abbiamo dovuto
seguire
l’’ispettore in centrale per il resoconto, quindi
abbiamo perso l’intero
pomeriggio.
Che ci posso
fare? In fondo sono io che scelgo di stargli dietro. Potrei benissimo
decidere
di lasciarlo lì e aspettare che se la sbrighi da solo, ma la
realtà è che mi
piace vedere come si dà da fare quando ha un caso tra le
mani. Adoro quell’aria
assorta che assume quando riflette. Quindi lascio che mi coinvolga e
finisco
sempre per rinunciare ai miei programmi.
“Che
vuoi?”
“Qui ho
finito, possiamo andare”
“Oh, hai
già
finito? Bene allora vado a salutare l’ispettore,
così torniamo a casa.”
“Ok, ti
aspetto qui.”
Vado e
torno, e lui è ancora dove l’ho lasciato, le
braccia dietro la schiena,
appoggiato al muro accanto all’entrata. Ha l’aria
annoiata.
“Eccomi,
possiamo andare”
“Finalmente!
Ma quanto ci metti tu a salutare?”
“Scusa
tanto! Non è colpa mia se mio padre lavora qui dentro e
quindi tutti mi
conoscono!”
“Kazuha,
qui
dentro conoscono te quanto me, ma io non ci metto così
tanto” ma che cafone! Intanto
ci avviammo verso casa
“Si, ma
io
al contrario di te non sono scortese! Se qualcuno mi rivolge un saluto
non
rispondo con un cenno del capo. E poi non dovresti lamentarti tanto,
sai? In
fondo ho passato l’intero pomeriggio ad aspettare che la
finissi di giocare a
fare il detective!”
“Oh beh,
nessuno te l’ha chiesto, la prossima volta puoi anche
tornartene a casa!”
“Ma se
sei
stato tu ad invitarmi!” ed ecco un nuovo duetto, ormai
eravamo famosi per
questo. Ogni volta che ci capitava di stare insieme finivamo per
litigare. Partivamo
sempre da delle sciocchezze, ma i nostri bisticci si trasformavano
sempre in
sfuriate. Ed ogni volta smettevamo di rivolgerci la parola fino al
giorno
seguente, quando andando a scuola, facevamo finta di niente, e poi
all’improvviso
tornavamo a parlare come se non fosse accaduto nulla. Sapevo
già che sarebbe
andata così.
“Certo,
ma
solo perché sapevo che volevi vedere quella nuova
gelateria!”
“Ma come
al
solito non ci siamo neanche arrivati..”
“E non
credi
che ti abbia fatto bene?”
“Che
vuoi
dire?”
“Non lo
immagini?”
“Heiji!
Dimmelo!”
“Forse
è un
bene che tu non abbia mangiato quel gelato. Non vorrai ingrassare
ancora?”
“Stai
dicendo che sono grassa?”
“Perché
non
si vede?”
“Cafone!”
“Scema”
“Stupido!”
“Sciocca”
“Imbroglione!”
“Permalosa!”
“Impiccione!”
“Ti
amo” mi
bloccai, ferma in mezzo alla strada. Avevo sentito bene? Aveva proprio
detto
quelle due paroline? No, non era possibile. Che fare allora? Chiedergli
di
ripetere? Uff! Heiji sa sempre come prendermi di sorpresa.
“Co..
cosa?”
lui, che si era allontanato di qualche passo prima di accorgermi che
ero ferma,
torna indietro, mi pende per mano e senza guardarmi negli occhi dice
“Hai
capito..” deve essere molto imbarazzato, non è da
lui tenermi per mano, e poi
continua a tenere lo sguardo fisso a terra. Che imbarazzo! Non ce la
faccio
più, stringo più forte la mano e lo chiamo
“Heiji!”
lui
si ferma, ha capito che ora dovremmo parlare, spero che abbia
intenzione di
farlo
“Che..
che c’è?”
non riesce a guardarmi negli occhi, e effettivamente anche io
mi sento in imbarazzo
per quella situazione. E dire che sono anni che spero che accada una
cosa
simile!
“e..
ecco io..
che significa?”
“Cosa?”
“Quello
che
mi hai detto”
“Secondo
te?”
è tornato a guardarmi negli occhi, è strano ma
preferivo quando non lo faceva. Potrei
perdermi nell’azzurro dei suoi occhi eppure in questo momento
preferirei che
non mi guardasse
“Beh, ma
tu stavi
scherzando, no? Lo hai detto solo per scherzare..” si
è arrabbiato? È proprio delusione
quella che vedo ora sul suo volto?
“Se la
pensi
così..” mi lascia il braccio e torna a camminare.
Dove ho sbagliato? Non poteva
essere vero! Non esiste! Solo in un altro universo uno come Heiji si
sarebbe
innamorato di una come me!
“A..
aspetta!” lo raggiungo e riesco anche a fermarlo, tirandogli
la felpa
“Heiji
non
fare così”
“Come
dovrei
fare, Kazuha?”
“Non lo
so,
ma non così!”
“Andiamo”
torna a camminare, io lo seguo, sono praticamente incollata alla sua
maglia, ma
lui non sembra farci caso. Mentre camminiamo mi tornano in mente quelle
parole,
come sarebbe stato bello se me lo avesse detto sul serio!
“Senti..
dimmelo, ti prego, ma tu stavi scherzando?” si è
fermato di nuovo, ora
lentamente si volta verso di me, mi guarda e abbassa il suo volto fino
a
sfiorare le mie labbra con le sue.
Dentro di me
sento come un’esplosione, possibile che sia successo davvero?
Non ci credo, Heiji
mi ha baciata!
Non so dire
se dopo un attimo o un’eternità, ma si allontana
dal mio viso, e torna a guardare
dritto davanti a se
“Scusami”
intanto io ho iniziato a piangere, lentamente delle calde lacrime mi
scivolano
sul viso, ma io non me ne sono neanche accorta. Non riesco a credere
che dopo
avermi reso la ragazza più felice del mondo, si scusa! Prima
che me ne accorga
i miei singhiozzi si fanno più forti, ora sto proprio
piangendo, e non riesco a
controllarmi. Heiji si gira
“Ehi,
non
piangere! Su Kazuha ti prego! Facciamo finta che non sia accaduto
niente, ok?”
Io scuoto
forte la testa, sembro una bambina, ma
non riesco a parlare.
“No..
no, è
che.. io..” non riesco neanche a parlare. Heiji si avvicina
ancora e mi
abbraccia forte. Restiamo così per qualche minuto, fino a
quando io mi calmo e
riesco a parlare
“Scusa
Heiji, davvero. Non so che mi è preso” cerco di
staccarmi da quell’abbraccio,
ma lui continua a stringermi, come se non volesse lasciarmi andare
“E’
tutto
ok. Non ti preoccupare. A dire la verità non so
perché te l’ho detto. Non voglio
rovinare la nostra amicizia,
quindi per favore dimentica tutto” ora mi sorprendo anche ad
urlare
“No!..
no,
cioè, voglio dire.. anch’io..”
“Kazuha
non
ho capito”
“Heiji,
io..
ecco.. anche io sono innamorata di te” le ultime parole le ho
dette con un filo
do voce, che se non le avessi pensate, neanche io avrei capito nulla.
“Eh?”
Non ce la
faccio a ripetere, così mi alzo in punta di piedi e faccio
quello che ha fatto
lui qualche minuto prima. Un bacio.
Solo che
stavolta, quando sto per allontanarmi, lui mi stringe a se e
approfondisce il
bacio. Allora stringo le mie braccia intorno al suo collo e mentre ci
baciamo
una cosa mi salta alla mente: