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Autore: gapples    30/05/2009    11 recensioni
Heiji e Kazuha dopo scuola, dovevano andare a prendere un gelato, ma come al solito Heiji si ferma a risolvere un caso. Una volta risolto il mistero..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! una Heiji/Kazuha che mi è venuta in mente stamattina... a dire il vero avevo un'altra idea, ma mentre scrivevo è uscita fuori questa.. Non è granchè, ma fatemi sapere che ne pensate!

Eccoci per l’ennesima volto fuori il distretto di polizia.
I nostri pomeriggi sono sempre uguali.
Appena usciti da scuola mi ha chiesto se mi andava di prendere un gelato, mentre tornavamo a casa. Ho accettato, ma dovevo immaginare che sarebbe andata a finire così. Va sempre a finire così.
Mente ci avviavamo verso la gelateria ha visto delle pattuglie della polizia che correvano veloci verso una via secondaria. Ovviamente la sua curiosità l’ha portato a ficcare il naso, e ci siamo trovati di fronte a un caso di omicidio. Non ci ha messo molto a scovare il criminale, ma poi abbiamo dovuto seguire l’’ispettore in centrale per il resoconto, quindi abbiamo perso l’intero pomeriggio.
Che ci posso fare? In fondo sono io che scelgo di stargli dietro. Potrei benissimo decidere di lasciarlo lì e aspettare che se la sbrighi da solo, ma la realtà è che mi piace vedere come si dà da fare quando ha un caso tra le mani. Adoro quell’aria assorta che assume quando riflette. Quindi lascio che mi coinvolga e finisco sempre per rinunciare ai miei programmi.

“Ehi, ci sei?” qualcuno sta muovendo la sua mano davanti al mio viso, Heiji, il solito!
“Che vuoi?”
“Qui ho finito, possiamo andare”
“Oh, hai già finito? Bene allora vado a salutare l’ispettore, così torniamo a casa.”
“Ok, ti aspetto qui.”
Vado e torno, e lui è ancora dove l’ho lasciato, le braccia dietro la schiena, appoggiato al muro accanto all’entrata. Ha l’aria annoiata.
“Eccomi, possiamo andare”
“Finalmente! Ma quanto ci metti tu a salutare?”
“Scusa tanto! Non è colpa mia se mio padre lavora qui dentro e quindi tutti mi conoscono!”
“Kazuha, qui dentro conoscono te quanto me, ma io non ci metto così tanto” ma che cafone! Intanto ci avviammo verso casa
“Si, ma io al contrario di te non sono scortese! Se qualcuno mi rivolge un saluto non rispondo con un cenno del capo. E poi non dovresti lamentarti tanto, sai? In fondo ho passato l’intero pomeriggio ad aspettare che la finissi di giocare a fare il detective!”
“Oh beh, nessuno te l’ha chiesto, la prossima volta puoi anche tornartene a casa!”
“Ma se sei stato tu ad invitarmi!” ed ecco un nuovo duetto, ormai eravamo famosi per questo. Ogni volta che ci capitava di stare insieme finivamo per litigare. Partivamo sempre da delle sciocchezze, ma i nostri bisticci si trasformavano sempre in sfuriate. Ed ogni volta smettevamo di rivolgerci la parola fino al giorno seguente, quando andando a scuola, facevamo finta di niente, e poi all’improvviso tornavamo a parlare come se non fosse accaduto nulla. Sapevo già che sarebbe andata così.
“Certo, ma solo perché sapevo che volevi vedere quella nuova gelateria!”
“Ma come al solito non ci siamo neanche arrivati..”
“E non credi che ti abbia fatto bene?”
“Che vuoi dire?”
“Non lo immagini?”
“Heiji! Dimmelo!”
“Forse è un bene che tu non abbia mangiato quel gelato. Non vorrai ingrassare ancora?”
“Stai dicendo che sono grassa?”
“Perché non si vede?”
“Cafone!”
“Scema”
“Stupido!”
“Sciocca”
“Imbroglione!”
“Permalosa!”
“Impiccione!”
“Ti amo” mi bloccai, ferma in mezzo alla strada. Avevo sentito bene? Aveva proprio detto quelle due paroline? No, non era possibile. Che fare allora? Chiedergli di ripetere? Uff! Heiji sa sempre come prendermi di sorpresa.
“Co.. cosa?” lui, che si era allontanato di qualche passo prima di accorgermi che ero ferma, torna indietro, mi pende per mano e senza guardarmi negli occhi dice
“Hai capito..” deve essere molto imbarazzato, non è da lui tenermi per mano, e poi continua a tenere lo sguardo fisso a terra. Che imbarazzo! Non ce la faccio più, stringo più forte la mano e lo chiamo
“Heiji!” lui si ferma, ha capito che ora dovremmo parlare, spero che abbia intenzione di farlo
“Che.. che c’è?” non riesce a guardarmi negli occhi, e  effettivamente anche io mi sento in imbarazzo per quella situazione. E dire che sono anni che spero che accada una cosa simile!
“e.. ecco io.. che significa?”
“Cosa?”
“Quello che mi hai detto”
“Secondo te?” è tornato a guardarmi negli occhi, è strano ma preferivo quando non lo faceva. Potrei perdermi nell’azzurro dei suoi occhi eppure in questo momento preferirei che non mi guardasse
“Beh, ma tu stavi scherzando, no? Lo hai detto solo per scherzare..” si è arrabbiato? È proprio delusione quella che vedo ora sul suo volto?
“Se la pensi così..” mi lascia il braccio e torna a camminare. Dove ho sbagliato? Non poteva essere vero! Non esiste! Solo in un altro universo uno come Heiji si sarebbe innamorato di una come me!
“A.. aspetta!” lo raggiungo e riesco anche a fermarlo, tirandogli la felpa
“Heiji non fare così”
“Come dovrei fare, Kazuha?”
“Non lo so, ma non così!”
“Andiamo” torna a camminare, io lo seguo, sono praticamente incollata alla sua maglia, ma lui non sembra farci caso. Mentre camminiamo mi tornano in mente quelle parole, come sarebbe stato bello se me lo avesse detto sul serio!
“Senti.. dimmelo, ti prego, ma tu stavi scherzando?” si è fermato di nuovo, ora lentamente si volta verso di me, mi guarda e abbassa il suo volto fino a sfiorare le mie labbra con le sue.
Dentro di me sento come un’esplosione, possibile che sia successo davvero? Non ci credo, Heiji mi ha baciata!
Non so dire se dopo un attimo o un’eternità, ma si allontana dal mio viso, e torna a guardare dritto davanti a se
“Scusami” intanto io ho iniziato a piangere, lentamente delle calde lacrime mi scivolano sul viso, ma io non me ne sono neanche accorta. Non riesco a credere che dopo avermi reso la ragazza più felice del mondo, si scusa! Prima che me ne accorga i miei singhiozzi si fanno più forti, ora sto proprio piangendo, e non riesco a controllarmi. Heiji si gira
“Ehi, non piangere! Su Kazuha ti prego! Facciamo finta che non sia accaduto niente, ok?”
Io scuoto forte la testa,  sembro una bambina, ma non riesco a parlare.
“No.. no, è che.. io..” non riesco neanche a parlare. Heiji si avvicina ancora e mi abbraccia forte. Restiamo così per qualche minuto, fino a quando io mi calmo e riesco a parlare
“Scusa Heiji, davvero. Non so che mi è preso” cerco di staccarmi da quell’abbraccio, ma lui continua a stringermi, come se non volesse lasciarmi andare
“E’ tutto ok. Non ti preoccupare. A dire la verità non so perché te l’ho detto.  Non voglio rovinare la nostra amicizia, quindi per favore dimentica tutto” ora mi sorprendo anche ad urlare
“No!.. no, cioè, voglio dire.. anch’io..”
“Kazuha non ho capito”
“Heiji, io.. ecco.. anche io sono innamorata di te” le ultime parole le ho dette con un filo do voce, che se non le avessi pensate, neanche io avrei capito nulla.
“Eh?”
Non ce la faccio a ripetere, così mi alzo in punta di piedi e faccio quello che ha fatto lui qualche minuto prima. Un bacio.
Solo che stavolta, quando sto per allontanarmi, lui mi stringe a se e approfondisce il bacio. Allora stringo le mie braccia intorno al suo collo e mentre ci baciamo una cosa mi salta alla mente: per una volta aveva ragione, non è stato poi un male non andare a prendere quel gelato!

  
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