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Autore: yanez03    24/01/2017    0 recensioni
Quello che pensò Andromeda quando vide il tabellone fu "Il vecchio è definitivamente rimbambito". "Ma cosa ha bevuto il preside per assegnare turni del genere? Una bottiglia di Whisky incendiario. No ma che dico una cassa di bottiglie!" fu invece il pensiero di Ted.
Ma forse Silente era molto più lucido e sobrio di quanto fosse stato in tutta la sua vita, e i due lo avrebbero scoperto molto presto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non era accaduto in fretta, non si erano innamorati in un attimo, c'era voluto del tempo. Anche se forse avevano impiegato più tempo ad accorgersene.

Fin dal primo anno non avevano fatto altro che prendersi in giro, litigare e a volte perfino duellare.

D'altra parte era normale che accadesse una cosa simile. Lei serpeverde, lui tassorosso;lei sarcastica e sprezzante, lui dolce e sensibile; lei snob, lui umile; lei che faceva parte del gruppo di serpeverde più crudeli della scoula, lui che non sopportava le ingiustizie;lei purosangue, lui nato babbano.

-Avete finito con questi giochetti-

-Nah, abbiamo appena cominciato-

-Non credo proprio-

-Uu davvero sto tremando di paura-

-Finiscila Black, cresci un po'-

-un bambino che mi dice di crescere é un po' strano non trovi anche tu?-

-Quando la smetterai con questi giochetti?-

-Mmh...fammi pensare...mai!-

Questo era il loro tipico dialogo che negli studenti provocava o grande divertimento o una grande paura. 

Inoltre erano entrambi molto bravi a scuola, un altro motivo di litigio. Era una gara continua, un continuo rincorrersi o sfidarsi

-Allora Tonks ci hai stupiti tutti anche stavolta-

-Solo gelosia Black-

-E perchè dovrei essere gelosa di uno come te?-

-Boh forse perchè sono piú intelligente di te-

Era sempre cosí, almeno fino al quinto anno. Erano di turno insieme per le ronde. Quello che pensó Andromeda quando vide io tabellone fu "Il vecchio é definitivamente rimbambito". "Ma cosa ha bevuto il preside per assegnare turni del genere? Una bottiglia di whisky incendiario. No ma che dico una cassa di bottiglie!" fu invece il pensiero di Ted.

Ma forse Silente era molto più lucido e sobrio di quanto fosse stato in tutta la sua vita, e i due lo avrebbero scoperto molto presto.

La prima sera fu come ci si poteva aspettare, un litigio continuo, e la seconda pure, come la terza, e la quarta e cosí via.

Fu solo dopo molte ronde che Ted disse:-Basta! Mi sono stufato di litigare sempre, non potremo parlare civilmente per una volta?-

-Cosa?-

-hai sentito benissimo!-

-Ma io non parlo con quelli come te!-

E se ne andó. Ma rifletté per tutta la notte e per il giorno siccessivo. Anche lei era stanca, ma non solo di litigare con Ted, lei era stanca della sua noiosa vita, della falsità di chi le stava intorno, del razzismo che la sua famiglia le aveva insegnato, di sua sorella che la scherniva perchè troppo indulgente con la "feccia". Insomma non ne poteva piú di nulla.

La sera successiva si presentó al ragazzo dicendo:-Accetto-

-Cosa?- Chiese lui con un sorriso, lei gli fece il broncio

-Ok, ok. Ma sei adorabile con quella faccia comunque-

Lei lo guardó male e lui scoppió a ridere

-Eddai! sorridi, sei bella quando sorridi-

-Ma questi complimenti li hai letti in un libro babbano di seconda mano?-

-E i commenti sarcastici ve li insegnano a scuola a voi purosangue?-

-Scuola?-

E cominciarono a parlare e a parlare, e cosí fecero tutte le ronde di quell'anno. Si conobbero meglio, divennero amici, quasi inseparabili. Ma tutto questo solo al buio, nella notte, o in qualche aula vuota, alla luce del sole era tutto come prima solo molto piú divertente per entrambi.

 

L'anno dopo Ted aveva paura, erano passati 3 mesi, 3 lunghi lunghissimi mesi, e se lei lo avesse dimenticato? E se fosse tornato tutto come prima?

Ma Silente sembrava saperne una piú del diavolo e anche quell'anno avevano la ronda insieme.

Andromeda non vedeva l'ora.

-Cos'é quella faccia biondino? Non ti sono mancata-

Lui rise – Avevo paura-

-Piccolo, non devi temere-

-Non prendermi in giro. E poi solo io posso chiamarti piccola, anche perchè é un po' strano detto da te, non credi?-

Risero entrambi e continuarono come se non fosse passato che un solo giorno.

 

Ma ben presto a nessuno dei due bastó piú una semplice amicizia. Andromeda lo aveva capito durante l'estate, quando aveva sentito la sua mancanza e aveva sofferto per quella lontananza. Aveva capito di essersi innamorata di lui di quell'odioso, insopportabile, ridicolo, divertente, dolce, simpatico, bellissimo ragazzo.

Ted lo capí piú avanti, durante l'anno quando si trovó a pensare a quanto avrebbe voluto abbracciarla e tenersela stretta, senza lasciarla andare mai piú. "Oh mio dio quanto sono sdolcinato!" Pensó inorridito.

In compenso fu molto piú veloce di lei nell'agire.

Una sera mentre parlavano lui improvvisamente si fermó nel mezzo del corridoio.

-Cosa c'é?-

-Tu cosa provi per me?

-Cosa?

-Cosa provi per me?-

-Io...-

-Lasciamo perdere-

-No aspetta, io ... io...-

-tu cosa?- E intanto si avvicinava

-io...-

-Tu?- Ormai la sciacciava al muro

-Io...-

Ma lui l'aveva già baciata.

-Perché vedi io ti amo-

-Ti amo anch'io-

Diciamo solo che da quel momento le ronde si fecero molto piú interessanti.

 

Passò un altro anno, un'altra estate e si arrivò all'ultimo anno e al problema: come si sarebbero rivisti fuori do Hogwarts?

-Non voglio tornare in quella casa! È inutile parlare con loro, non mi capiscono, non li sopporto più!-

-Allora scappa con me-

-Cosa?-

-Ma lo devi dire sempre quando faccio una proposta?-

-Si-

-Scappa con me-

-ma ci troveranno!-

-Io ho un asso nella manica-

-E sentiamo...quale-

-Silente-

 

Grazie all'aiuto fornito dal vecchio-pazzo-rimbambito-ubriaco-o-tutti-e-tre-insieme i due riuscirono a scappare, e vissero felici e contenti, o almeno ci provarono in barba alla guerra e ad una particolare calamità ,che il destino o Dio o (piú probabilmente) la sorte avversa e carogna gli aveva procurato e che portava il nome di Bellatrix Black, la quale persino ad Azkaban meditava vendetta.

La ottenne mai? Beh, questa é un'altra storia.

   
 
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