Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: ChiaraBJ    25/01/2017    3 recensioni
Semir e Ben sono tornati ad essere colleghi, dopo l’ultima disavventura che li ha visti ‘uno contro l’altro’. Ben sembra aver anche trovato il vero amore, ma qualcosa di drammatico ed inaspettato sconvolgerà nuovamente le vite dei nostri due protagonisti. E ancora una volta Semir sarà chiamato a salvare il suo giovane socio da un pericoloso individuo che tenterà in ogni modo di eliminarlo.
Questa storia fa parte della serie ‘Legami speciali ed indissolubili’.
Consigliata, ma non indispensabile, la lettura delle storie precedenti.
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Jager, Nuovo personaggio, Semir Gerkan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami speciali ed indissolubili'
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Nozze con l’assassino

“Ma è proprio necessario che metta questa ‘corda’ attorno al collo? Vado a sposarmi, mica al patibolo” sbuffò Ben sistemandosi per l’ennesima volta la cravatta davanti agli occhi adoranti di Livyana.
“Sei bellissimo” disse lei guardandolo con aria sognante “Elise quando ti vedrà…” ma fu interrotta da Ben.
“Dirà che sembro un pinguino uscito dal film ‘Madagascar’” sbottò lui continuando ad armeggiare con la cravatta.
“Non credo proprio, insomma non vorrai mica vestirti in jeans e maglietta vero? Conoscendoti saresti capace d’indossare pure la fondina con la pistola” rimbeccò lei “E poi vedessi come è bella Elise, sembra una principessa, lo sai che ha voluto che andassi con lei a scegliere l’abito?”
“Sì lo so, comunque anche tu vestita da damigella sei molto bella, penso che anche Aida e Lily lo saranno, Elise avrà le damigelle più belle che si possano desiderare”

Era un giorno speciale quello appena iniziato a villa Jager, nei pressi di Düsseldorf.
Quel giorno Ben Jager ed Elise Kladden sarebbero convolati a nozze.
Nell’immenso parco antistante la villa fervevano gli ultimi preparativi, e gli ospiti cominciavano ad arrivare alla spicciolata; Konrad Jager e la governante Helga li accoglievano sorridenti, facendo gli onori di casa.
Arrivò anche l’intera famiglia Gerkhan e mentre Andrea e le piccole si intrattenevano con alcuni ospiti, Semir letteralmente si catapultò nella stanza dove Ben stava finendo di prepararsi.
“Ciao socio” esordì Semir vedendolo “Ma come siamo eleganti, sei pettinato, sbarbato” poi avvicinandosi all’amico e facendo finta di annusarlo “Anche il dopobarba ti sei messo, cosa non si fa per amore, non sembri nemmeno tu. Direi che assomigli a quei fotomodelli di quelle patinate riviste di moda…”
“Ma come siamo spiritosi” replicò Ben “Tu sì che sai come smorzare la tensione”
“Sì decisamente, ma non capita tutti i giorni di vederti abbigliato così…sembri davvero…” ma fu interrotto dal giovane collega.
“Sembro un pinguino, poi le scarpe, ho già male i piedi prima ancora di calzarle…” rimbeccò lui.
“Ciao zio Semir…” salutò Livyana rientrando nella stanza e cogliendo parte del discorso lasciato in sospeso da Ben “Diglielo tu che non ci si può vestire in modo diverso…”
“Sono sicura che Elise lo sposerebbe anche se si presentasse in boxer e canottiera, ma non mi sembra il caso…” ridacchiò il piccolo ispettore “Comunque è meglio che ti sbrighi stanno arrivando gli ospiti, tuo padre non conosce tutti i tuoi colleghi e amici, sarà meglio che glieli presenti tu”
“Sì metto le scarpe e arrivo” poi prima di avviarsi verso l’uscita Ben prese per un braccio Semir “Grazie per essere il mio testimone, ci tenevo molto…” avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma lasciò perdere sentendo che si stava visibilmente emozionando.
“Tranquillo Ben, per me è un onore” e nella stanza risuonò il loro classico sonoro ‘cinque’.

Finalmente arrivò il momento tanto atteso.
Tutti gli invitati si sedettero nelle sedie appositamente preparate nel grande parco antistante alla villa addobbato per l’occasione. La giornata era stupenda, il cielo era sgombro da ogni nuvola, la temperatura era gradevole e Ben pensò che quella giornata era semplicemente perfetta.
Quello per lui e sicuramente per i suoi affetti più cari sarebbe stato un giorno indimenticabile.
Ben con accanto Semir stava in piedi vicino al prete che avrebbe celebrato il matrimonio, l’attesa lo stava a dir poco innervosendo.
“Socio le hai le fedi?” chiese picchiettando un piede.
“Ben, è la duecentesima volta che me lo chiedi, la risposta è sempre la solita: sì” rispose il piccolo ispettore alzando gli occhi al cielo.
“E’ in ritardo” sussurrò Ben all’amico “Non è che ci ha ripensato vero?”
“Mantieni la calma Ben, il ritardo fa parte della cerimonia, abbi pazienza vedrai fra un po’ arriverà, rilassati” lo rassicurò.
“Rilassarmi??? La fai facile tu”
“Ci sono passato tranquillo” poi notando che continuava a toccarsi la cravatta e spostare il peso da un piede all’altro “Respira…smettila di sistemarti il nodo, così lo sciupi. Dai ti ricordi il dottor Markwart? Dai insieme…fluuuuommm…” sghignazzò sotto i baffi Semir.
“Sì quella cretinata…” ma Ben faceva fatica a rilassarsi era troppo emozionato.
“Conta gli invitati” suggerì allora Semir.
“Questa è ancora peggio!” ribatté il ragazzo, decidendo ugualmente di ascoltare parte del consiglio dell’amico.
Si mise quindi a osservare tutti gli invitati che avevano preso posto nelle sedie sistemate davanti a lui.
Tutti erano raggianti ed elegantissimi.
In prima fila c’era suo padre Konrad, la sorella Julia con accanto il marito, Andrea ed Helga.
Dietro i colleghi di una vita, e coloro che gliela avevano salvata di recente: Isaac Heineken e Flammy Hamilton con il marito e i gemelli.
Quanto avrebbe voluto che tra i presenti ci fosse stata anche sua madre Elisabeth. Sicuramente lo avrebbe accompagnato all’altare, bellissima e sorridente come sempre, sarebbe stata orgogliosa di lui, come sarebbe stata felice di conoscere Elise. Ma in cuor suo Ben era certo che, anche se non proprio fisicamente lei c’era comunque.
Era così assorto nei suoi pensieri quando le prime note della marcia nunziale risuonarono nel grande parco riportandolo alla realtà.
Il momento tanto atteso era finalmente arrivato.

Livyana, Aida e Lily avanzarono lungo il piccolo corridoio creato tra le fila delle sedie, in mano cestini con petali di rose che disseminarono lungo il cammino. Qualche passo indietro la sposa.
Elise Kladden fece il suo ingresso accompagnata dal padre e Ben appena la vide restò letteralmente senza fiato.
“E’ bellissima” sussurrò Semir al ragazzo, ma Ben era troppo estasiato per rispondergli.
La ragazza procedeva piano, l’abito color avorio le stava d’incanto catturando gli sguardi degli invitati, ma quello della ragazza era rivolto solo a Ben, l’uomo che grazie a Livyana aveva conosciuto e che mai si sarebbe aspettata che un giorno diventasse suo marito.
Il padre della sposa porse la mano della figlia a Ben “L’affido a te” sussurrò emozionato.
“La proteggerò per sempre, anche a costo della mia stessa vita”
La cerimonia fu perfetta nella sua semplicità, malgrado Konrad Jager volesse ben altro per il figlio.
Sotto enormi gazebo appositamente preparati per l’occasione si svolse il pranzo, con gli sposi che ogni tanto invitati dagli ospiti, si alzavano dalle loro sedie per baciarsi appassionatamente dando vita a scroscianti applausi.
Semir e Andrea seduti allo stesso tavolo degli sposi assistevano estasiati.
“Finalmente anche il nostro ragazzo ha trovato la sua anima gemella” disse Andrea all’orecchio del marito.
“Già sono proprio una bella coppia e sai che mi ha detto Ben? Che stasera diranno a Livyana che ora che sono sposati lei a tutti gli effetti diventerà la loro figlia”
“Beh effettivamente Livyana è stata fondamentale, se non ci fosse stata lei loro non si sarebbero mai conosciuti” sentenziò Andrea.
La giornata proseguì con gli invitati che si scatenarono al ritmo della musica della band di Ben. Il ragazzo ogni tanto si univa a loro per dedicare alla moglie una canzone.
“Doveva invitare Tom Beck e la sua band, visto che lo conosce, anche se bisogna ammettere che il suo gruppo è davvero forte” confidò Aida a Livyana sulla pista da ballo.
“Magari quando faranno il decimo anniversario” sghignazzò Livyana.
“Speriamo prima…” poi entrambe si misero a ridere, incrociando lo sguardo tenero e affettuoso degli sposi.
Arrivò anche il momento del taglio della torta, poi la band intonò una musica decisamente dolce.
Ben prese per mano Elise portandola al centro della pista.
“Mi concede questo ballo, signora Jager?” chiese, inchinandosi davanti a lei sfoderando uno dei suoi magnifici sorrisi.
“Con piacere” e abbracciandolo i due cominciarono a ballare sotto gli sguardi commossi e attenti degli invitati.
Il fotografo non perse l’occasione di fotografare i due ragazzi, ma il suo teleobiettivo non era l’unico a immortalare gli sposi. 
Sulla collinetta vicino alla villa, un uomo aveva Ben ed Elise nel mirino, purtroppo il suo era di un fucile di precisione.

L’uomo prese con cura la mira, premendo il grilletto nel medesimo istante in cui i ragazzi decisero di effettuare un mezzo giro.
Elise lanciò un urlo e Ben ebbe come la sensazione che la moglie perdesse i sensi.
“Elise…” farfugliò il ragazzo.
L’accompagnò delicatamente a terra, solo allora si accorse di avere la mano insanguinata.
Appena gli invitati videro la scena attorno si creò il panico, innescando un generale fuggi fuggi.
Kim Kruger si attivò subito, chiamando i soccorsi, mentre con occhio professionale si guardava attorno per vedere da dove fosse partito il colpo.
Semir dopo aver dato istruzioni alla moglie di mettersi al sicuro con le bambine, corse subito da Ben.
I neo sposi erano troppo esposti, chi aveva sparato poteva rifarlo, quindi veloce come un fulmine prese un tavolo lo rovesciò creando un riparo per i ragazzi.
“Elise, resisti…stanno arrivando i soccorsi” Ben teneva la moglie tra le braccia cercando di tamponare la ferita che aveva alla schiena.
“Ti amo Ben…non lo dimenticare…abbi cura di te, di Livyana” disse Elise, sapendo che quelli erano gli ultimi istanti della sua giovane vita.
“Anche io ti amo, ma ti prego…non lasciarmi…non adesso…non sono pronto…”
Elise cercò di stendere una mano per accarezzare la guancia del marito, mentre Semir giunto alle loro spalle assisteva impotente alla scena. Accorsero sul posto anche Isaac Heineken e Flammy Hamilton, purtroppo sia il medico che l’infermiera videro subito che le speranze di sopravvivenza della ragazza erano pressoché nulle.
Per Elise non c’era più nulla da fare.
La ragazza si accasciò completamente tra le braccia di Ben, il suo cuore aveva smesso di battere.
Come fosse un automa Ben le chiuse pietosamente gli occhi, poi un urlo di dolore riecheggiò nel grande parco della villa.
Elise se ne era andata, per sempre.
In lontananza, al riparo da tutti e da tutto, Livyana assisteva in lacrime alla scena.
Il suo sogno di avere di nuovo una famiglia si era appena infranto.

Angolino musicale, backstage e note della (perfidissima) autrice.
Innanzitutto chiedo scusa a Claddaghring8 per aver ‘accoppato’ il personaggio a lei ispirato…
Un giorno chiacchierando con Maty lei mi disse che prima o poi, proseguendo con la serie, avrei potuto ‘sposare’ Ben, cosa per me inconcepibile.
Tanto per citare i famosi ‘BJ’ James Bond rimane vedovo subito dopo essersi sposato, a Jason Bourne uccidono la fidanzata…insomma gli eroi (nella mia mente bacata) sono o vedovi o single.
Concludo dicendo che Maty giustamente ha sottolineato che se lei mi sfida la colpa alla fine è mia e soltanto mia che scrivo, e di questo ha pienamente ragione, quindi se c’è qualcuno da odiare quella sono io…o di Grimilde se proprio volete un nome…
Roxette ‘It Must Have Been Love’ (Deve essere stato Amore)
Per ascoltarla https://www.youtube.com/watch?v=k2C5TjS2sh4

Mi alzo da solo, c'è aria di silenzio, nella camera e ovunque…chiudo gli occhi e inizio a sognare Dev'essere stato amore Ma è finito ora Dev'essere stato buono Ma l'ho perso in qualche modo Immaginando noi due da soli e che io sono protetto dal tuo cuore ma dentro e fuori mi trasformo in acqua come una lacrima nel tuo palmo Ed è un duro giorno di inverno quello in cui inizio a sognare Dev'essere stato amore Ma è finito ora era tutto ciò che volevo ora vivo senza dev'essere stato amore ma è finito ora è dove scorre l'acqua è dove soffia il vento…




 
  
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