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Autore: Less220    26/01/2017    0 recensioni
Questa è la storia di Vivian, una ragazza di 19 anni che sta per iniziare l'ultimo anno di liceo. A causa della malattia di sua madre, l'anno prima, è costretta a perdere l'anno e quindi adesso eccola qui, pronta ad affrontare il suo ultimo anno.
Sarà proprio quest'anno che le cambierà la vita... Incrocerà la sua strada con quella di un uomo, un uomo presuntuoso e misterioso che lei sente di conoscere nel profondo.
Cosa accadrà? Leggete la storia e lo scoprirete.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Dopo aver pranzato mia madre e Isabelle vanno a fare un giro per la città e io ed Andrew rimaniamo soli in casa.
"Ti va una partita alla play?" gli chiedo sorridendo divertita.
"Hai ancora il coraggio di volermi sfidare.. Mi sembra di averti sempre stracciata" dice con un ghigno.
"Mi sono allenata. Adesso so giocare meglio di chiunque altro a Fifa" dico fiera.
"Bene, lo vedremo" dice accendendo la tv e la playstation.
"Allora, raccontami come vi siete conosciuti tu ed Isabelle" gli chiedo sistemandomi sul divano.
"Beh,è una storia lunga" dice sorridendomi.
"Bene" dico posando il joystick per terra "Ti ascolto".
Mi sorride e inizia:"Poche settimane dopo che arrivai a New York, con i miei colleghi, decidemmo di andare alla festa di Mark, un altro mio collega, che compiva 25 anni.
Entrammo nel locale affollatissimo e cominciammo a farci spazio tra la folla di invitati. Dopo qualche ora iniziai a sentire caldo e non riuscivo a respirare bene con tutta quella gente attorno.
Uscii fuori dal locale e mi scontrai con una persona, la quale mi cadde di sopra.
Stavo per urlare tutti gli insulti possibili,poiché mi ero fatto un male enorme cadendo, ma quando aprii i miei occhi pieni di rabbia rimasi stupito dalla profondità di due occhioni verdi.
-Ma non stai attento a dove metti i piedi? Idiota- mi disse.
Si alzò e aveva un tailleur nero, probabilmente tornava da lavoro perché aveva una valigetta in mano"
"Lavora? Ma quanti anni ha?"
"24, fa l'avvocato. Sembra piccina, ma è fantastica in quello che fa, le piace. Comunque, ritornando alla storia..
-Veramente è stata lei che mi è saltata addosso- le risposi ridendo.
Mi uccise con lo sguardo e continuò a camminare.
La seguii stando a pochi passi dietro di lei, fino a quando non si girò e mi disse che avrebbe chiamato la polizia se non avessi smesso di seguirla, ma io non potevo farne a meno... Ero attratto, dovevo conoscerla.
-Sta andando a casa?- le chiesi.
-No, sto andando ad un ballo in maschera-disse sarcastica- Senta, se non la smette di seguirmi chiamo davvero la polizia e la faccio arrestare. So essere molto persuasiva- mi disse assottigliando gli occhi.
Era molto stanca, si capiva. Non volevo darle fastidio, così me ne andai con la delusione che non l'avrei mai più rivista.
I giorni passavano e io non facevo che pensare a quella dolce fanciulla con quegli occhi che mi avevano incantato.
Dopo un mese non ricordavo più il suo viso, se non i suoi occhi, e decisi di scordarmela..Non potevo andare avanti così, io non sono il tipo che soffre per amore anche perchè quella ragazza non la conoscevo nemmeno.
Ma poi accadde qualcosa che non mi sarei mai immaginato. Un mio amico, Nick, una sera decise di uscire con una ragazza e mi chiese di andare con lui perché la ragazza con cui sarebbe uscito avrebbe portato un'amica che non usciva con qualcuno da molto.
Decisi di andare solo per fare un favore a Nick, ma quando arrivammo al locale rimasi sorpreso di scoprire che la famosa amica fosse proprio la meravigliosa ragazza dagli occhi verdi. Inizialmente pensai fosse un'allucinazione, ma poi realizzai che lei era proprio davanti i miei occhi.
Lei non mi riconobbe subito ,ma quando mi osservò bene strabuzzò gli occhi preoccupata.
-Selene, credo di non sentirmi tanto bene. Vado un attimo in bagno, arrivo subito- disse prima di sparire dietro la porta del bagno delle donne.
Ci sedemmo al tavolo e l'aspettai pensando a ciò che avrei potuto dirle.
Appena tornò al tavolo mi accorsi che indossava  un tubino rosso molto aderente che le valorizzava tutto il corpo.. Mi accorsi pure che gli occhi erano più grandi visti alla luce, che era alta, che aveva una piccola cicatrice sotto il labbro inferiore e che aveva delle labbra stupende.
Era bellissima.
Passammo la cena in silenzio, ascoltando le risate e i discorsi di Nick e Selene.  Finita la cena decidemmo di fare una passeggiata.
Nick e Selene camminavano pochi passi più avanti ed io e la meravigliosa ragazza dagli occhi verdi eravamo dietro.
Sbuffava in continuazione e al terzo sbuffo decisi di parlare.
-Ti stai annoiando?-
-Non è una delle serate più belle della mia vita. Avrei preferito restarmene a casa- mi disse seccata.
-Wow, tu si che sei una ragazza attiva-
-Adesso mi dai del tu?- dice guardandomi seria.
-Non mi sembri tanto grande da darti del lei, e poi perché sei venuta se non ti andava?- le chiesi.
-Dovevo un favore a Selene-
-Capisco, io sono Andrew- dissi porgendole la mano.
Mi guardò in cagnesco e per un attimo pensai di aver detto qualcosa di sbagliato.
-Non mi interessa- disse.
Cominciai ad infastidirmi davvero, era presuntuosa e si comportava come una bambina.
-Adesso capisco perché non ti piglia nessuno, sei tanto bella quanto stronza-le dissi con un tono infastidito.
Lei abbassò lo sguardo e non disse nulla. Mi pentii di quello che dissi, io non la conoscevo nemmeno quella ragazza... Magari aveva i suoi motivi per essere così.  Dopo un tempo che mi sembrò un'eternità, Nick ruppe il silenzio dicendo che stava andando ad accompagnare Selene e che ci saremmo visti a lavoro.
Rimasi solo con lei e decisi di rompere il silenzio.
-Senti, mi dispiace. Non ti conosco nemmeno, non ho il diritto di giudicarti-
-No, hai ragione- disse con un tono triste-Sono un disastro con le persone, sono brava solo ad attaccarle. Forse è per questo che Mike mi ha tradita..Forse è per questo che sono tanto brava nel mio lavoro- rispose tristemente.
Mi fece tenerezza, avrei voluto abbracciarla e stringerla forte, ma non la conoscevo.
-Non sei così male forse dovresti ascoltare e attaccare meno- dissi sorridendole dolcemente.
Lei mi guardò e fece un leggero sorriso.
-Non ti conosco nemmeno e ti ho raccontato una parte di me, non so che mi prende stasera- disse
-Che lavoro fai?- le chiesi.
-L'avvocato-
-Ah adesso capisco- dissi con un tono sarcastico.
-Ehi, non siamo così tanto male- disse ridendo
-Ok, forse un pochetto- continuò
Continuammo a camminare in silenzio fino alla fine della strada.
-Forse questo Mike non ti ha apprezzata per come avrebbe dovuto fare- le dissi
-Forse o forse io lo stressavo troppo. A volte arrivo a pensare che me lo sono meritata-
rispose tristemente.
-No, non pensarlo. Non darti la colpa di tutto. Non so come sia andata la storia, ma il tradimento in sé non è una cosa bella, quindi non fartene una colpa- le dissi serio.
Mi guardò negli occhi e fece un mezzo sorriso.
-Non trovi strano che ci siamo ritrovati qui stasera?- le chiesi.
-Forse, sono una che crede nel destino- disse piano.
-Davvero? Non si direbbe- dissi sarcastico.
Lei rise ancora contagiando anche me.
Arrivammo davanti una porta, che pensai fosse casa sua, e capii che la serata era finita.
-Tutto sommato non è andata così male questa serata- le dissi sorridendo.
Mi sorrise anche lei e si diresse verso la porta di casa.
Dovevo fare qualcosa, non l'avrei lasciata andare stavolta.
-Anche io credo nel destino- le dissi serio.
Si fermò di colpo e si girò guardandomi.
-Isabelle, mi chiamo Isabelle. E adesso Andrew, caro sconosciuto, sai pure dove abito- disse sorridendo divertita.
Non fu facile conquistarla, è una ragazza molto testarda, ma poi riuscii a sciogliere il suo cuore e fare in modo che mi amasse.
Una sera uscimmo per la quinta volta ed ero deciso a baciarla, non ce la facevo più. La portai a ballare e ci divertimmo molto.
Appena arrivammo davanti la porta di casa, al ritorno, un ragazzo ubriaco si diresse verso di noi.  La sentii irrigidirsi e si aggrappò al mio braccio.
disse avvicinandosi a lei.
Mi piazzai fra loro due pronto a difenderla.
disse ancora lui.
disse lei mettendosi accanto a me.
dissi prima di sferrargli un pugno dritto alla mascella.
disse lei con un tono fra il preoccupato e l'infuriato.
Mentre lei mi parlava non mi accorsi che l'idiota si stava rialzando e pochi secondi dopo mi ritrovai con il suo pugno sullo zigomo. Lui scappò e Isabelle mi portò a casa sua per mettere una benda sulla mano e cercare di disinfettare la mia guancia.
Entrammo e mi sedetti sul divano seccato. Aveva rovinato tutto quello stronzo, la vita di Isabelle e la mia serata con Isabelle...
Si mise in ginocchio davanti a me e iniziò a fasciarmi la mano.  La guardai attentamente e lei arrossì.
-Sei un idiota- mi disse finendo di fasciare la mano e passando alla guancia.
I nostri visi erano talmente vicini che riuscivo a vedere le piccole lentiggini che aveva sul naso.
-Ha iniziato lui, che stronzo.. Se non mi fossi distratto l'avrei..-
-Cosa, l'avresti colpito ancora? Andrew non è necessario che ti impicci nei fatti miei- mi disse seria continuando a tamponare il mio zigomo ormai gonfio.
-Impicciare?? Io volevo soltanto dare una lezione a quel deficiente- dissi serio.
-Non era necessario, me la cavo benissimo senza di te- disse.
Mi alzai bruscamente facendole quasi perdere l'equilibrio.
Presi la mia giacca e mi avviai verso la porta.
-Dove vai?- mi chiese con un tono preoccupato.
-Me ne vado, te la cavi benissimo senza di me- dico aprendo la porta.
-Aspetta!- mi urlò arrabbiata.
-Aspetta- sussurrò guardandomi negli occhi. 
Ci guardammo intensamente per alcuni secondi. Poi mi precipitai verso di lei e la baciai. A mia sorpresa ricambiò il bacio e quello fu l'inizio della nostra storia.
Fu quella sera che mi innamorai di lei. Mi innamorai della sua risata, dei suoi occhi, delle sue labbra, della sua piccola cicatrice,della sua voce, del suo caratteraccio, della sua dolcezza... Tutto, mi innamorai come mai mi era successo prima.
 E adesso...Adesso non posso credere che lei abbia scelto me, non posso credere che sposerò la donna più bella che abbia mai visto in vita mia"dice  guardandomi con gli occhi che gli brillano.
Mi viene quasi da piangere. Lui la ama follemente,parla di lei come se fosse la cosa più preziosa al mondo e anche lei ama lui, ne sono certa!
Lo abbraccio forte e lui ricambia il mio abbraccio.
"Ti meriti tutta la felicità del mondo, sono davvero contenta che tu abbia trovato l'amore della tua vita" e sono sincera.
"Viv, per ognuno di noi esiste un'anima gemella, anche tu avrai la tua favola e sarà bella tanto quanto la mia" dice passandomi il pollice sotto gli occhi e asciugandomi una lacrima.
"Sei una ragazza speciale, troverai qualcuno che capirà davvero quanto vali" dice infine baciandomi il naso.
Lo abbraccio e decido di non staccarmi mai più.
*********
Ciao a tutti!
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, si è scritto da solo. Amo Andrew ed Isabelle e spero che anche voi abbiate amato loro e la loro storia.
Nel prossimo capitolo si entrerà nel vivo della storia. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Bacii. :)
   
 
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