Videogiochi > Mario Bros
Segui la storia  |       
Autore: Starlow632    26/01/2017    1 recensioni
IMPORTANTISSIMO: Questa storia NON è una mia creazione originale ma la traduzione di una fanfiction americana ad opera dell'artista Dordtchild su DA.
Profilo DA dell'artista: http://dordtchild.deviantart.com/
Link del primo capitolo sul profilo di "MissBlueBee"(DA): http://missbluebee.deviantart.com/art/FWTBT-Ch-1-138230015
SINTESI DELLA TRAMA: Si pensava tutto fosse tornato alla normalità: Blumière e Farfalà erano insieme in un paradiso dove sarebbero vissuti per sempre felici, gli ex-scagnozzi del Conte vivevano in pace a Svoltadilà, Dimensio era ormai morto e nessuna minaccia era in agguato...
Sarà proprio così?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Conte Cenere/Blumière, Dimensio, Luigi, Mario, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6: La fine della razza umana

“Ok, questa voce non mi farà più dormire la notte!” disse Mimì avvicinandosi a Blumière.
“Non ho mai sentito una cosa più terrificante prima d’ora!” Intervenne Marlin.
“Chella voc pot spacca’ i pietr!” “Ma che roba era?” A Mario venne naturale chiedere.
Luigi fu messo a letto con un asciugamano bagnato sulla fronte. Continuava a tremare perfino mentre dormiva ed era freddo al tatto. Nessuno sembrava sapere cosa avessero appena visto.
Volix intanto fissava Blumière. Il suo sguardo agghiacciante gli fece così senso che si mise il cappello sugli occhi per autodifesa.
“Ghastium…tu conosci bene…Gilgamesh…Rispondi alla domanda…dell’umano…”
Tutti si girarono verso Blumière. In un certo senso avrebbe voluto non sentirsi dire quella cosa da Volix. Quest’ultimo non smetteva di fissare il conte.
“Ti prego, Blumière, dicci che cos’era quel mostro nello specchio, è importante…” Chiese nuovamente Mario, molto preoccupato.
“...Va bene, ve lo dirò ma per favore, non giudicatemi per questo. Queste conoscenze le ho ereditate da mio padre e dai suoi seguaci. Prendetela alla leggera.”
‘Quando esistevano ancora le quattordici tribù, vigeva la pace. Ogni tribù coesisteva nell’armonia e non c’era alcun tipo di malvagità. Se non che, col tempo si diffusero, come un incendio, il male, la guerra, le carestie…Ci fu un tempo (e non fu nemmeno troppo tempo fa) che l’oscurità diventò così potente da attirare un demone. Il suo nome era Gilgamesh.’
"Gilgamesh si servì di due servi per aiutarlo a distruggere tutti i mondi. Il servo minore era una bestia che aveva l’aspetto di un’ombra. Era conosciuto con il nome di Caos, il demone della distruzione; mentre il serbo maggiore era una bestia che indossava un’armatura da cavaliere conosciuta come Koix, demone della corruzione di massa. I due servi erano abbastanza potenti da distruggere tutto, e con il proprio creatore dalla loro parte, niente e nessuno poteva fermarlo.”
Blumière prese il cappello e lo usò per coprirsi la faccia per la vergogna. Era molto umiliante per lui raccontare questa storia. Si vergognava persino di conoscere quella storia. Tolse la mano dal viso e fece un respiro profondo.
“Da quello che mi raccontò mio padre, due stelle potenti giunsero per salvare le tribù. Un guardiano era di pura luce, l’altro di pura potenza. Queste due stelle vennero da un universo lontano per lottare contro Gilgamesh e i due servi per salvare il pianeta. Temendo il potere delle due stelle, i due servi abbandonarono Gilgamesh e si nascosero per tutta la durata della battaglia. Miracolosamente, invece di uccidere Gilgamesh, le due stelle custodi lo rinchiusero in un cuore d’oro. Chi ha il cuore d’oro oggi? Mio padre non riuscì a dirmelo. Mi disse solo che era in un bambino umano per non destare sospetti.”
Il gruppo era meravigliato. Tutti, bene o male, gli avrebbero fatto qualche domandina.
Mario si girò di nuovo verso Luigi. Non aveva mai detto a suo fratello che conoscesse queste cose ‘oscure’, giustamente…
“Blumiere, Volix, come ha fatto Luigi a vedere Gilgamesh? Lo specchio non ha fatto vedere come o dove ha visto quel demone.”
“Gilgamesh fu sigillato in quel cuore circa trentacinque anni fa. Ora, non so quanti anni avete, ma è impossibile che siate a conoscenza di Gilgamesh e i suoi servi.”
“…Lo…specchio…mostra…gli eventi…della vita…di una…persona…E’ impossibile…che Luigi…possa aver mai visto…Gilgamesh…”
Volix prese di nuovo fiato, “Forse…tuo fratello…è legato al…demone…in qualche…modo…”
“Allora, Luigi e io non siamo mai stati separati. Quindi, non so come faccia Luigi ad avere legami con un mostro, anzi, un demone.”
Mario riguardò lo specchio e notò il guanto ustionato del fratello. Gentilmente, lo mise sul petto di quest’ultimo.” Vabbè, alla fine non so cosa faccia lui mentre io vado in giro per un avventura- “
Improvvisamente, la terrà tremò. Nessuno del gruppo aveva idea di cosa stesse accadendo.
Lasciando Volix e Luigi, l’idraulico rosso e gli ex-sgherri si precipitarono all’ingresso del locale per vedere le strade e videro molte persone che correvano e urlavano. Il cielo, intanto, era diventato di un colore misto tra viola e nero e la terra si era staccata per il terremoto. Vicino il centro di Manhattan si ergeva un castello nero, su nel cielo.
“Oh, no,” disse Blumière, “Ci siamo dimenticati di Dimensio!”
“Oddio, sembra un deja-vu,” disse sconvolto l’eroe, “Proprio come quando apparve il vuoto.”
Darla restò all’entrata del ristorante con Marlin. Quest’ultimo sembrava preoccupato di tutti questi cambiamenti improvvisi.
“Marlin, tutto bene?”
“Beh, niente che non abbia già visto. Ho soltanto qualche dubbio.”
“Qualche dubbio? Marlin, non credi ancora alla storia di Mario su Dimensio, vero?”
“In effetti, non che non abbia già distrutto il mondo tanto tempo fa-“
“Non dirlo nemmeno, Marlin!” Darla gli diede un pugno sul braccio, “Sai benissimo che fu il Conte Ashtros a manipolarlo per distruggere casa nostra!”
“Non posso fare a meno di pensarci! Forse quel libro l’ha fatto andare fuori di testa come successe al nostro precedente re, Yami Kraft.”
“Non m’interessa di cosa quel libro sia capace di fare! Voglio le prove che Dimensio sia davvero impazzito. Non saranno certo le parole di qualche tizio da Svoltadilà a farmi cambiare idea su di lui!”
Mario, insieme a Blumière, intravide il castello in distanza. Non era molto lontano dal ristorante. Mario prese la rincorsa per poi essere acciuffato da Blumière per la tuta.
“Dove credi di andare?”
“Sto andando da Dimensio, tutto qui.”
“Non ti faccio andare senza di me.”
“O me!” gridò Mimì. 
"Mimì, proprio tu devi restare al posto tuo.” La rimproverò Blumière.
“Ma Conte, perchè dovrei stare qui?” Fece gli occhioni dolci, “Voglio prendere Dimensio a calci in culo e sbatterlo a terra!”
“Non te lo permetto. Dimensio era già forte senza l’aiuto della magia nera. Ora può addirittura modificare la realtà a suo piacimento. Non si può prevedere il prossimo movimento di quel mentecatto ora che è pure aiutato da quella ragazza.”
Darla sentì le parole ‘quella ragazza…con Dimensio’ e si girò di colpo verso il Conte. Ora sarebbe stata attenta ad ogni altra parola che avrebbe detto.
“Tu ora resterai qui con Pugnazzo e Nastasia. E’un ordine, Mimì.”
La ragazza sbruffò ed entrò nuovamente nel ristorante.
Blumière si girò verso Mario.
“Dobbiamo sbrigarci prima che quello psicopatico faccia altro.” Mario annuì e cominciarono ad incamminarsi verso il castello.
Intanto Darla decise di seguirli.
“Darla, aspetta,” gridò Marlin, “Dove stai andando?”
Stava per raggiungerla ma Volix lo fermò.
“Lasciala…andare…falle capire….che mostro è diventato…Dimensio.”
Mario prese la rincorsa, mentre Blumière si sollevò a circa dieci piedi sopra di lui e insieme si diressero verso quel castello ben disegnato (vicino al quale, nel frattempo, si erano radunate molte persone).
Non sapevano da dove fosse uscito. Mario e Blumière superarono la folla e giunsero a circa trenta piedi dall’entrata del castello. Se non che, Blumière andò a sbattere contro un muro invisibile, facendo cadere a terra sia Mario che il Conte. Al contatto, la barriera emise delle vibrazioni.
“Mamma mia…che cacchio era?” Mario raccolse il suo cappello.
“E’ una barriera energetica,” Blumiere ci mise la mano sopra, “E’ dello stesso tipo di quella che ottenni grazie al Cuore Oscuro. Come cavolo ha fatto quella demente a sapere questi dettagli? Non era manco lì al tempo!”
“A dir la verità, caro Cenere, so più di quanto possa pensare del tuo stupido mondo visto che sono una giocatrice incallita!”
Mario e Blumière volsero i loro sguardi verso il cielo per vedere, seduta su un tronetto volante aldilà della barriera, Ren-Ren. Questa fece una risatina inquietante.
“Vedo che avete avuto una bella chiacchierata con la barriera del castello. Vi piace il mio lavoro?”
“Fa schifo,” disse il Conte disgustato.
“Beh, allora non sai cos’è il talento, Cenerino. La tua forma umana deve averti rovinato il cervello. Mi ci sono volute tre ore per disegnare questi corridoi proprio come li voleva Dimensio. Oh mamma, il ragazzo sa essere proprio esigente.”
“Ma tu sei malata a voler lavorare per lui. Barriera o no, ti giuro che verrò lì dentro a trascinare te e Dimensio nel Mondodigiù.” Disse Mario schioccandosi le nocche.
“Che parole forti, mado. Pensi di battere Dimensio così? Ha, non farmi ridere. Noi abbiamo un libricino che altera la realtà, e voi? Avete un tipo della tribù dell’Oscurità e Luigi, che ha paura persino della sua ombra…a proposito, dov’è Luigi?”
“Ma che te ne frega?”
“Sapete, mi piaciucchia un po’ il ragazzo. Dopo Dimensio, Luigi è il ragazzo più carino che abbia mai visto.”
“Allora perchè stai aiutando Dimensio a distruggere tutto? Se ti piace così tanto, perché vuoi ammazzare lui e con lui tutti gli abitanti di questa povera città?” Urlò Mario.
“Perdere Luigi è il piccolo prezzo da pagare per rendere felice Dimensio. Non ho mai visto un uomo così affascinante e così depresso. Sapete…riesco a percepire il dolore dietro i suoi sorrisi. Sembra felice, ma è morto dentro. Io lo voglio aiutare ad ottenere la sua meritatissima felicità.”
“E quindi?” Mario sembrava parecchio confuso, “Ma ti rendi conto che lo stai aiutando a distruggere il tuo pianeta? Perché cazzo vuoi aiutare un malato di mente a distruggere casa tua?”
“Hey calmino, in ogni caso…sarebbe buono anche per me. Permetto a Dimensio di cambiare Manhattan secondo il suo volere per cambiare anche la MIA vita. Per anni tutti mi dicevano che ero malata perché parlavo con degli amici immaginari visto che non ne avevo nessuno vero. Ora che sono con Dimensio, i miei sogni diventeranno realtà, e mi libererò per sempre di questa realtà di merda in cui sono stata costretta a vivere in tutto questo tempo.”
“Bene, lei è più malata di lui,” Sussurrò Blumière nell’orecchio di Mario.
“Guarda che ti ho sentito! Mi piace quello che sto facendo per lui!” La ragazza, a questo punto, si alzò in piedi sul tronetto, “E a lui piace aiutare me, in cambio!”
“Ma lui ti aiuta soltanto per ottenere ciò che vuole!” Gridò Blumière, “Lo so bene, vista la mia esperienza…”
“Guarda che lui ti ha tradito solo perchè l’hai preso in giro! Stavi per distruggere tutti i mondi solo perché hai perso la tua stupida ragazza!”
“TIENI FUORI FARFALA’ DA QUESTA STORIA!”
“Blumière, adesso calmati!” Mario prese Blumière per il mantello, “Non vedi che ti sta provocando?”
Ren-Ren rise in faccia ai due.
“He, he, he, he, he, oh, bella questa. Due tizi che si cagano sotto per una frecciatina. Troppo divertente. Certo che voi due non sareste mai riusciti a sopravvivere nella mia scuola superiore. Per la cronaca, non mi interessa affatto la vita altrui. La mia vita adesso è modificare la realtà. Grazie alla mia immaginazione, non solo posso modificare le cose intorno a me…ma…”
“…Ma…posso anche modificare la mia struttura,” La ragazza comparve e scomparve dal nulla. “Non avrei mai immaginato che un libro in apparenza così innocuo potesse essere capace di queste meraviglie!”
Riapparve davanti a loro, cinque piedi sopra il terreno. Volteggiava nell’aria e rideva. Mario era senza parole.
“Mamma mia, ha i poteri di Dimensio adesso!”
“Sì, ed è perfetto.”
“Non potrei mai ringraziarlo abbastanza per avermi insegnato ad usare quel libricino! E’ proprio un amore!” Fece diversi volteggi nell’aria, “Il mio maghetto è così dolce nei miei confronti! Ora capisco come mai la verdona si è incazzata così tanto per essermi vestita come lui!”
Mario e Blumière andarono in allarme.
“Quale verdona?”
“Quella tizia che gestisce il ristorante ‘Sua Altezza’ all’incrocio tra la quinta e la terza strada, quella scema non la smetteva di rompere sul fatto che io fingessi di essere una persona che non ero e bla bla bla. Una volta volevo proprio passare alle mani, ma ora non me ne frega più niente. Ormai è una persona che appartiene al passato, così come è del passato tutta questa città.”
Si levò in alto per poi fermarsi di nuovo. Con una risatina inquietante, si avvicinò a Mario e a Blumière fino ad essere a soli due pollici dalla barriera.
“Oh, e per la cronaca…vi consiglio di scappare a gambe levate. In tipo cinque minuti io e Dimensio manderemo un’onda magica che trasformerà tutto ciò che toccherà in Senza Faccia o architetture tipiche del regno dei Senza Faccia. Quindi, a meno che odiate il vostro aspetto, fareste bene a scappare. Senza ulteriori indugi, vi congedo…CIAO.”
Rise in faccia al povero Mario. Con un flip, sparì dal nulla raggiungendo la cima di quel castello inquietante.
Lentamente, Blumière si girò verso Mario. L’idraulico non sapeva cosa dirgli.
“Ok, o stava delirando…o stiamo proprio nella merda adesso.”
“Direi la seconda”, disse Blumière mentre Mario fissava iperterrito la cima del castello, “Qualcosa mi dice che dovremmo cominciare a correre.”


ANGOLO DELLA TRADUTTRICE
Da quanto tempo, signore e signori. Che periodo stressante quello di Gennaio, mado...
Detto questo...
Ecco a voi un bel "story-time-mentre-là-fuori-c'è-l'apocalisse". Quella di Blumière è un'antica leggenda diffusa tra la Tribù dell'Oscurità e il Regno dei Senza Faccia e si dice che lo spirito delle due stelle custodi si sia reincarnato nelle essenze di Mario e Luigi, come potete vedere qui.
(link: 
http://www.deviantart.com/art/The-Superstars-503768943
)
Che altro...ah, ecco!
Ren qui mostra tutta la sua follia (in fondo psicopatico e psicopatica fanno una bella accoppiata non credete?). Si è detto che non ha mai avuto amici e che fosse vittima di bullismo (implicito)...povera, ma non è giustificata. 
Probabilmente è gelosa di Darla, forse ha capito qualcosa.
A proposito di Darla: lei continua a difendere l'amore suo nonostante tutti i discorsi da parte dei nostri eroi. Peggio di San Tommaso, santa miseria...ma non preoccupatevi, anche lei avrà una bruttissima sorpresa...
Che altro?
Beh basta...vi congedo, CIAO!!
Starlow632
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mario Bros / Vai alla pagina dell'autore: Starlow632