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Autore: Beckill    31/05/2009    3 recensioni
Non si possono centrare le introduzioni e il tag br finale nons i può mettere. Ladynotorius assistente amministratrice.
"Sii forte, i ragazzi come te non piangono mai..."
[6° classificata al concorso "Rock Is My Ispiration" indetto da Happy_Pumpkin]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yondaime
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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,,,Boys Don’t Cry,,,

 

Luna d’argento brillava nel cielo indaco, trapuntato da centinaia di costellazioni, talmente tante che lo sguardo poteva spaziare e vagare…vagare…vagare, fino a perdersi, per secondi, o forse ore, giorni o mesi? Chi lo sa, il tempo sembrava svanire, davanti all’infinità dell’universo.
Un vento leggero soffiava, muovendo i capelli biondi del ragazzo, anzi uomo, sdraiato sulla Montagna Degli Hokage, esattamente sul proprio naso…tutto tranquillo…l’autunno stava per dipingere d’oro e arancione tutta la Terra Del Fuoco, era ottobre d’altronde…guardò in basso, giù verso il palazzo dell’Hokage, in una stanza c’erano lei, e lui: il suo tesoro più prezioso, sua moglie e suo figlio che dormivano sereni…e quella notte era così tranquilla...troppo tranquilla…

 Come un flash, una secchiata d’acqua, la sua mente si riscosse da quel dolce pensiero, i suoi occhi videro alte fiamme levarsi sulla sua Konoha, tinta di rosso […ma non dall’autunno che stava per cominciare…]  e scintillante [ma non per le stelle che brillavano in cielo…]
il sangue dei suoi compagni, e lo scintillio degli shuriken avevano sostituito gli elementi idilliaci dei suoi ricordi, la luna non più d’argento, ma d’acciaio, freddo contrasto contro quell’ombra, l’ombra mostruosa di nove code, l’ombra di quella calamità che ora si stagliava contro il cielo, il riverbero delle fiamme da lei generate illuminavano a tratti l’enormità di quella creatura.
Richiamò Gamabunta, sapeva benissimo, fin troppo bene quello che sarebbe successo, ormai lo sospettava da tempo [quella Volpe non era lì per caso]

Ora, eccolo il valoroso Eroe di Konoha, in piedi a testa alta davanti alla Creatura, la guardava in quegli occhi vuoti, ma allo stesso colmi di una grande rabbia e rancore, e Lei fissava Lui, capendo quale ora fosse il suo avversario.
L’Hokage abbassò lo sguardo, e strinse più forte il fagottino che teneva in braccio…
Il bimbo nonostante tutto, sembrava tranquillo e fissava il padre con quei suoi grandi specchi blu;
Minato sospirò, era giunto il momento, poggiò suo figlio ai suoi piedi, sul capo di Gamabunta:
“Sei sicuro Minato?”
“E’ l’unico modo amico mio…” l’uomo congiunse le mani in un sigillo “ma, voglio che tu mi prometta una cosa” il chakra cominciava a concentrarsi in grande quantità avvolgendo l’Hokage e suo figlio
“Certo, dimmi, farò tutto quanto in mio potere!” il Re dei Rospi ascoltò la richiesta del suo compagno
“Voglio che tu faccia promettere al vecchio Sandaime che Naruto sarà riconosciuto come un eroe, come il vero salvatore di Konoha. Lo farai, Bunta?”
“Lo farò, Minato”
Il biondo sorrise, guardò un ultima volta il bimbo, che cominciava ad agitarsi, non sentendo più il calore paterno.
“Addio Naruto”
E una luce bianca, accecante avvolse Konoha tutta, avvolse l’Hokage, Naruto, Bunta e la Volpe, sembrò avvolgere tutto quanto, come una forza purificatrice, per poi svanire.
E rimase un silenzio ovattato, la luna d’argento nel cielo, e l’infinità di stelle, tutto era sovrastato solo dal pianto innocente e spaventato di un bambino.

 I would break down at your feet
And beg forgiveness
Plead with you
But I know that
It's too late
And now there's nothing I can do

 Perchè piangi piccolo mio?
Non piangere ti prego, ogni tua lacrima e un macigno nel mio cuore
Perdonami figlio mio, ti scongiuro, la mia volontà era il tuo bene, tutto questo era nei piani
Vorrei consolarti, stringerti al mio petto, ma non posso fare nulla.
Non più, non posso muovermi
Non ci riesco.
Piccolo non piangere…


Now I would do most anything

To get you back by my side
But I just
Keep on laughing
Hiding the tears in my eyes
I try to laugh about it

 Anche se lo sapevo,
Anche se ero consapevole del fatto che tutto ciò era inevitabile
E che tutto ciò era l’unico modo
Ora vorrei tornare indietro, darei qualunque cosa
Che stupido…
E allora da stupido sorrido mentre ti guardo con la vista annebbiata, che via via si va spegnendo, e l’ultima cosa che sento è il tuo pianto e una voce familiare chiamarmi.

 'cause boys don't cry
Boys don't cry
Boys don't cry

Tu-tum
Un battito

Un bimbo seduto sul ciglio della strada

Tu-tum

Due battiti

Piange…
“Ehi…”
….
“Ehi, piccolo che hai?”
“…n-nulla…”
“Non piangere, i ragazzi belli e forti come te non piangono”
“S-si…”

 I ragazzi forti come te non piangono…
 

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Yuppiiiiiiiii, finita la schifeSSa! :D
Strana questa one-shot, non so come sia saltata fuori….so che non è niente di che ^^’’’

Vorrei sapere anche le vostre impressioni se lasciare un commento non è troppo una perdita di tempo ^^

Ora che la lagna è finita potete andare in pace a leggere le altre ficcyne (O.o)

 Kiz!!

   
 
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