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Autore: Haxel_12    29/01/2017    0 recensioni
[Crossover]
Un personaggio fittizio che può essere ognuno di noi, si trova ad affrontare un viaggio tra gli hobby della sua vita andando ad conoscere meglio la sua stessa personalità e accettarsi per quello che è, una sorta di "viaggio dantesco". I vari personaggi realmente esistenti nei fumetti, manga videogiochi ecc..faranno le loro comparse facendo riflettere al protagonista la sua stessa vita. Il protagonista sarà inoltre accompagnato da un personaggio femminile di sua invenzione
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ci ritrovammo in uno stretto vicolo ed era buio, la caduta è stata dolorosa, ma almeno io ero intero; mi rialzai, vidi che il cavallo della ragazza non c'era, Mary ancora era a terra, e allora la aiutai a mettersi in piedi, ma lei spaventata volle discostarsi da me, alzandosi da sola e tirando fuori una spada
" dimmi che cosa sta succedendo" mi disse arrabbiata
" ne so quanto te, credimi" dissi spaventato alzando le mani
" quell'uomo ti conosceva!" poi si accorse che mancava il suo cavallo " dove è?”
" ti giuro che io non lo conosco, non so come faccia a sapere chi sono, ne so come mi sono trovato nel tuo mondo o qui" dissi
" almeno dimmi chi sei"
" mi chiamo Daniele e sono uno studente"
" come fai a sapere il mio nome?" disse quasi urlando
ero sul punto di dirgli la verità ma sarebbe stato molto traumatico, quindi optai dicendo che i nomi dei membri delle famiglie nobili di Elysium si conoscono facilmente, ma gli avevo detto di fatto che non sono del suo mondo
" mi vuoi dire chi sei? da dove vieni? cosa c'entra il tuo subconscio su di me?"
non potevo che dirgli la verità, o quantomeno una mezza verità
" vengo da un piano che è molto diverso dal tuo, ma sono un essere umano come te come puoi vedere, e non so cosa c'entri il mio subconscio con te"
" come sarebbe a dire -un piano molto diverso dal tuo-?" disse la ragazza che fece cadere la sua spada, mettendosi in mano i capelli " che cosa sta succedendo?" disse gridando
" non lo so, ti giuro che non lo so, vediamo piuttosto dove ci troviamo, e chiediamo informazioni" dissi spaventato, non sapevo davvero che cosa stava accadendo anche a me, quel vecchio mi ha parlato di un viaggio che devo svolgere, ma perché?
" non mi hai detto come fai a sapere il mio nome se vieni da un altro mondo" si ricordò Mary riprendendo la spada
" lo so e basta, te lo ripeto, ne so quanto te" mentivo
era spaventata a morte, ma sembrava ancora cosciente di se, si voltò e vide l'uscita del vicolo e corse verso di esso rifoderando la spada, una volta uscita, si guardò intorno, e la sua faccia assunse una forma di puro terrore.
La seguii e vidi quello che lei vedeva, alti palazzi, negozi chiusi, qualche macchina che sfrecciava, qualche passante, che guardava Mary in modo strano, e che avevano vestiti moderni.
Mary ritornò dentro il vicolo si mise le mani trai capelli e urlò
" che cosa sta succedendo????" e si mise a piangere
mi avvicinai, mi rattristiva vederla in quello stato
" penso che siamo nel mio mondo, non conosco bene dove ci troviamo esattamente, ma possiamo chiedere informazioni e....." dissi, ma Mary continuava a piangere, e decisi di interrompermi per farla calmare
dopo qualche tempo, non so nemmeno io quanto, smise, si asciugò le lacrime e si rialzò e mi guardò, aveva una facci disperata
" aiutami" disse con voce tremante
" ti aiuterò, non ti farò del male, sei al sicuro con me, te lo giuro" disse facendogli cenno di restare calma " andiamo a vedere dove ci troviamo"
" va bene" disse la ragazza sempre con voce tremante
uscimmo dal vicolo, mi guardai di nuovo intorno, non sapevo davvero dove ci trovavamo, e dopo qualche minuto fermai un passante che solitario passava vicino a noi
" chiedo scusa signore, non ho visto il cartello all'entrata della città, mi sa dire il nome di questo comune?" domandai
" ma questa è Gotham City, siete arrivati qui senza chiedere?" disse il passante
rimasi di sasso, ringraziai, poi vidi un cartello che confermava quanto detto dal passante e mi riavvicinai a Mary
" allora dove ci troviamo, lo conosci questo posto?" domandò la ragazza
" certo che lo conosco, ma non dovrebbe esistere" dissi
" che vuoi dire?" domandò preoccupata
" che questo posto esisterebbe solo nei fumetti, per farti capire, nei libri" risposi
eravamo in una montagna di guai

non avevamo davvero un posto dove andare, girovagavamo da soli in città
" non ho soldi maledizione" feci
Mary rimase zitta tutto il tempo, era ancora traumatizzata, e io non sapevo cosa fare,
poi finalmente parlò
" ho qualche moneta, pensi che potrebbero accettare?" tirò fuori delle monete della sua città dal suo sacchetto
" non direi" risposi, se le rimise nel sacchetto
" hai detto di conoscere questo posto, dove ci troviamo esattamente? Vedo lanterne illuminate da fuochi che non bruciano, carri che si muovono senza cavalli, che cosa è?" domandò la ragazza
" è un mondo fantasioso, in questa città  governa di fatto il crimine, e un eroe lo combatte"  risposi
" deve essere molto coraggioso" disse
" beh sicuramente lo è"
un uomo si avvicinò a lui
" sei Daniele? " domandò, io risposi di si
" sono uno dei sette" disse era un uomo anche esso anziano, con una barba folta e capelli corti " camminiamo insieme"
" chi è lei?" domandò la ragazza
" ah, questa è la fanciulla che avete scelto come accompagnatrice, bene, al momento dovete solo camminare con me, vi spiegherò strada facendo" poi aggiunse " ah ragazza non ti preoccupare, il tuo cavallo sta bene, è rimasto nel tuo mondo, che adesso è stato sospeso il tempo"
Mary non capì
" che cosa ci sta succedendo? Perché mi trovo proprio qui?" domandai
"dovrai fare un piccolo viaggio tra i tuoi hobby ragazzo, per poi pensare a quello che vorrai fare nella vita e capire se ti rendi soddisfatto di essa al momento"
" non capisco" feci
" hai voglia di fare una avventura, accompagnato da una figura femminile perché ti senti solo, ma al momento vivi nei sogni, bene, devi percorrere i tuoi sogni e affrontare e accettare la realtà. Inizierai tra il mondo dei fumetti, incontrerai alcuni tuoi beniamini, e poi andrai alla tappa successiva" disse il vecchio
" altre tappe? sono prigioniero della mia stessa fantasia?" domandai
" in un certo senso si, è così, ma tu stesso ci sei finito, hai paura, hai paura di chiuderti in te stesso, hai paura del tuo futuro, hai paura di rimanere solo. Hai tanta paura"
era vero, sono le mie principali paure, ma ancora non capivo perché dovevo comunque fare tutto questo
" perché devo fare questi percorsi?" domandai
" perché anche io sono coinvolta?" domandò questa volta Mary
" il ragazzo qua forse non te lo dirà mai, ma tu sei nata in parte grazie all'ispirazione di un amore che il ragazzo qua presente aveva nei confronti di una ragazza, fu un amore non corrisposto e lui ci rimase molto male e fu, nonostante è passato tanto tempo, un trauma che ancora tutt'ora persiste, sebbene in minima parte. Anche tu hai un ruolo importante in questa storia" disse il vecchio
" spiegami, mi stai dicendo che sono un frutto della sua immaginazione?" domandò la ragazza indicandomi
" hai il compito di dare fiducia a questo ragazzo, il tuo compito consiste solo nel fargli compagnia e di fargli acquisire più sicurezza, altri dettagli ti verranno rivelati più avanti. Per il resto si sei frutto della fantasia di costui "disse, Mary rimase di nuovo immobilizzata
" stai scherzando?" disse
" è così Mary" sapevo che non potevo più nascondere niente" io ho creato te e il mondo dove vivi"
" no, stai scherzando!" disse quasi piangendo, e corse via, io la inseguì dicendogli di fermarsi, lasciando il vecchio da solo, entrammo in un parco e li la fermai
" lasciami!" urlo
" resta calma Mary, lo so che sei spaventata, lo sono anche io" dissi
" mi dicono che sono un frutto della tua mente" disse ad alta voce " mi vuoi dire chi sei veramente?"
" quel signore ha ragione, io ho creato il mondo la quale vivi, e quindi ho creato anche te" risposi
" ma io ho vissuto una vita" disse lei
" si, ma l'ho creata sempre io, non che per te sia tutto falso, assolutamente, ma l'ho inventata io"
si mise in ginocchio e pianse
" mi dispiace che ti stia succedendo questo, non so come farmi perdonare e capisco che tu sia molto arrabbiata con me" mi misi in ginocchio " aiutami, anche io mi sono perso e mi trovo in un posto dove non voglio stare non ho ancora capito perché devo fare questo viaggio, ma ho bisogno di te, sei l'unica che mi può aiutare adesso"
lei smise mi guardò con gli occhi pieni di lacrime
" sono in compagnia con un uomo che non so se odiare" disse
a un certo punto apparvero degli uomini
" ma che bella coppietta, ma come fai a far piangere così una ragazza? " disse uno di loro " devi essere molto cattivo" disse un'altro
" sappiamo noi come far divertire una donna" e si avvicinarono a Mary, che li guardò spaventata
" lasciatela stare" riuscì a dire con il cuore in gola dalla paura, ma uno di loro mi diede un pugno facendomi cadere a terra, Mary tirò fuori la spada
" interessante" e tirarono fuori le pistole.
si sentì un rumore, un lampione si spense improvvisamente
" che cosa è stato?" domandò uno dei criminali, ad un certo punto uno finì a terra emettendo un gemito, poi toccò a un'altro, poi un'altro e un'altro ancora; si vide solo un'ambra che si muoveva, e i criminali che sparavano versa di essa, presi dal panico corsero via, verso il buio più totale, altri invece vennero per colpirci, ma una figura si parò davanti a noi era mascherata e vestita di viola che con alcuni colpi butto a terra storditi i criminali, nel buio si sentì solo urla di terrore, infine apparve un uomo mascherato, era proprio lui
" state bene?" disse con voce gutturale
" si grazie" dissi a stento dall'emozione
“ ok andiamo il nostro compito è finito” disse la figura mascherata, era una bambina e la riconobbi
" bene" disse l’uomo mascherato e se ne andò
" ch...chi era quello?" disse Mary scossa
" è uno dei miei supereroi preferiti, il guardiano di questa città, Batman, l’altra è Hit Girl, ma non dovrebbe essere qui" riuscì a dire, poi vidi qualcosa per terra, un pezzo di carta arrotolato da un elastico, coperto da questa carta vi erano un centinaio di dollari; sulla carta c'era scritto " vai a New York, il vecchio di prima"
" che cosa stai facendo?" domandò Mary che rifonderò la spada
" abbiamo una nuova tappa, cominciamo a muoverci" dissi

prendemmo un treno e raggiungemmo la città che non dorme mai, non senza aver preso qualcosa da mangiare, comprai dei panini.
la città di New York era davvero bella, come viene mostrata nei film e nei fumetti, ma sapevo che quella non è la New York del mio mondo
" quel vecchio ha detto che il tempo nel mio mondo è stato sospeso, che vuol dire?" domandò Mary
" immagino che volesse intendere proprio letteralmente, è come se ogni cosa si immobilizza, nulla si muove, pertanto nessuna saprà che non ti trovi più lì" risposi
" è terribile" fece sconsolata
" prima risolviamo questo problema e prima torneremo a casa" dissi
" ma che siamo venuti a fare esattamente qui?" domandò ancora la ragazza
" ci troviamo ancora nel mondo dei fumetti, qui dovrei incontrare altri personaggi, ma ancora non ho capito cosa devo fare" risposi
ecco che a un certo punto vidi che c'era un grande movimento, e apparvero gli eroi dei fumetti, ovvero Spiderman, che andava in palazzo e palazzo, Wolwerine che correva, Capitan America, Thor, Hulk, e andavano tutti da qualche parte, uno di loro stava puntando verso di me, era Iron Man
" sembra che hai creato qualche scompiglio ragazzo" mi disse
" che cosa?" domandai
" vieni con me" prese me e Mary che si agitò e urlò e poi volò via, verso la sua torre, ed entrammo, ci lasciò dentro un salone.
delle macchine gli sfilarono tutta l'armatura, Tony Stark aveva una semplice maglietta bianca e jeans, e in petto aveva la classica piastra magnetica che gli permetteva di vivere, dalla parete uscì fuori un mini bar
" sarete stanchi e affamati, prendetevi qualcosa da bere" disse
" che cosa succede stavolta?" domandò Mary scossa
" succede che questo tizio" fece Tony  indicandomi " ha qualcosa che deve risolvere, perché  ha creato dei tunnel di collegamento tra le varie dimensioni e adesso molti mondi sono collegati tra di loro, ora gli altri sono andati a controllare se è tutto a posto io al momento mi occuperò di voi "
" come fai a sapere della mia situazione?" domandai
" un tizio mi ha dato la tua descrizione, dicendomi che il collegamento di universi che sta succedendo adesso è per opera tua, noi dobbiamo fare in modo di mandarti via da qui, ma per farlo, mi disse, che devi affrontare i tuoi problemi, non ha specificato quali però, tuttavia il collegamento con Gotham City non accadeva da tempo, e vorrei capire il perché, chi sei e da dove vieni"
" mi chiamo Alessio, vengo da un mondo parallelo al vostro, con la differenza che non ci sono supereroi"
" un mondo senza di me? deve essere un mondo triste" fece Tony
" c'è un attore che ti assomiglia moltissimo in realtà" feci notare
" interpreta me? ma nessuno è come me" disse
" ad ogni modo devo essere qui per dimostrare qualcosa, ma non so che cosa"
" quello strano tizio che dice di conoscerti ha detto che hai una bassa autostima, magari è questo"
" cioè dovrei avere più fiducia in me stesso e nelle mie capacità?"
" non lo so" disse Tony
" questo quindi sarebbe un tuo viaggio psicologico? E io che c'entro?" domandò Mary
" forse è attraverso te, che devo maturare, o meglio, per incoraggiarmi" risposi
" ma io nemmeno ti conosco, sono con te perché sono costretta"
" io però conosco te" dissi
" si perché mi hai ispirata grazie a una persona che non ti ama e chi ti dice che io posso provare qualcosa per te"
" ne sono consapevole, oramai ci sono anche abituato, in più so di trovarmi in una brutta situazione con te" dissi
Tony fece un fischio
" piccioncini, mi dispiace interrompervi, ma ho anche io delle cose da fare qui, so soltanto che voi non potete rimanere qui"
" noi non vogliamo rimanere qui, io voglio tornare a casa" disse Mary
si aprì una porta, entrò Wolwerine
" ah Logan che notizie mi porti?" domandò Tony
" Gotham non è più collegato al nostro mondo, ma sembra ci sia un'altra interferenza" disse, poi si voltò verso di noi " così loro sarebbero gli intrusi" non era una domanda
" si esatto" disse Iron Man
" vi porterò via da qui, un tizio che dice di conoscervi vi sta aspettando" disse Logan rivolgendosi a noi
" ci riporterà a casa?" domandò speranzosa Mary
" non posso saperlo"

andammo in un parco vicino, ci stava aspettando il vecchio tizio di prima, che dava da mangiare a dei piccioni
" è lui" indicò Logan
" oh salve ragazzi" disse il tizio
" mi vuole dire chi è lei?" domandai
" sono uno dei sette, sono qui per aiutarti, come già ti dissi allora" disse guardandomi
" ho capito che devo risolvere i miei problemi, ma come?" domandai
" è per questo che sei qui, per capire come risolverli. Ora, un tuo primo problema è la bassa autostima, in genere so che nella tua vita hai sempre creduto di potercela fare, ma più passa il tempo, più hai paura di non fare la vita che vorresti, di avere una vita che si soddisfa, di metterti alla prova, questo viaggio servirà a questo"
" e come?"
" beh per iniziare, in questo modo" e venni catapultato via

mi ritrovai dentro a quello che credevo fosse una cabina di una nave, c'era solo un letto, era tutto legno intorno a me, ma stava filtrando in modo pericolo dell'acqua.
Uscì fuori e vidi che mi trovavo in un corridoio stretto, sentì un urlo era Mary che uscì fuori da una stanza
" che cosa succede adesso?" domandò urlando
" vieni con me, cerchiamo di uscire fuori da qui"
" ma dove ci troviamo?"
" non lo so"
seguimmo il corridoio e ci trovammo in una sala comandi, un tizio si muoveva in modo agitato, ma aveva una faccia sorridente
" è finita è finita" disse urlando
" lei" fece Mary " dove ci troviamo?"
" oh ci sono altre persone qui, come avete fatto?"
" ho detto dove ci troviamo, che succede?" domandò sempre Mary
"  siete dentro un sottomarino, una nuova costruzione, e stiamo lentamente sprofondando, con un problema, l'acqua sta entrando " disse lo strano tizio
" vuol dire che stiamo affondando?" domandai
" si" rispose sempre con una faccia sorridente, Mary si mise le mani tra i capelli
" ma questo incubo avrà mai fine?" domandò la ragazza
" chi sei?" domandai
" mi chiamo Wanze" disse e incominciò ad agitarsi, ma sempre sorridendo
- il Matto Wanze, non ci credo- pensai
" possibile che non c'è un modo per uscire da qui?" domandai
si fermò, mi guardò con la sua faccia da ebete, e poi agitò le braccia
" ma certo che sì è vero"  ed entrò dentro una porta
" c'è una scialuppa di salvataggio, ma ho solo questa" disse il Matto Wanze
" no, apra la prego" urlò Mary bussando forte la porta
" è troppo tardi" fece, e poi si sentì un rumore, come qualcosa che sguscia via, Mary fece per aprire la porta, ma non ci riuscì, Wanze intanto raggiunse in un attimo la superficie
" ho creduto di morire" disse scosso, ma con la faccia sorridente
" è inutile, non si apre, in più così potrebbe entrare ancora più acqua" dissi
" no, non è possibile" e si mise a cercare un modo per uscire, lo feci anche io, ma non c'era davvero niente, solo una porta, che dall'oblò capì che oltre a essa c'era solo acqua. Poi guardai in basso e vidi due bombolini, una capii che si trattava di un ARA con la presenza di un octupus, mancava però un jaket, l'altro invece doveva essere un ARO per via del tubo corrugato che si collegava con l'apparecchio
" possiamo uscire da qui" dissi
" come? " fece lei oramai disperata
" con queste possiamo respirare fino in superficie, se non siamo troppo fondi, possiamo salvarci"
" come è possibile?" domandò
" mettiamoli e basta, poi io aprirò quella porta e usciremo da qui" dissi indicando l'unica porta presente nel posto
Mary era tuttavia terrorizzata
" ehi guardami negli occhi" feci" possiamo farcela, ti aiuterò io, so come usare questi apparecchi"
" sul serio?"
" si, fidati di me, andrà tutto bene, metteremo le cose a posto, te lo prometto"
 sistemai Mary, e aprì il bombolino, poi mi sistemai a mia volta, il rischio di lasciarci le penne era alto, anche nel caso riuscissimo davvero a uscire da lì, ma non c'era scelta
"mettiti questo in bocca e respira, adesso apro questa porta" dissi indicando la porta di isolamento " sii coraggiosa" mi guardò era pronta
svuotai il sacco, soffiai, e misi l'aria nel sacco, respiravo, anche Mary respirava. andai ad aprire la porta e venimmo investiti da litri d'acqua, non avevo maschere, allora aprì gli occhi, vidi Mary che si agitava, fortuna che c'era luce ancora li. La presi e uscimmo da lì, la superficie non doveva essere lontana, in pochi minuti la raggiungemmo
" stai bene?" domandai, una volta chiuso la valvola, Mary mise via il boccaio
" si" disse, anche io ringraziando il cielo stavo bene, mi guardai intorno, vidi una piccola isola, feci cenno di raggiungerla. Dopo un po' finalmente toccammo terra, e ci liberammo dei pesi, poi ci sdraiammo a terra esausti
"ce l'abbiamo fatta" dissi sorridente, ma Mary ancora era un po' scossa, ma si voltò verso di me e fece finalmente un cenno di sorriso
" visto che sei capace di fare le cose?" disse una voce, ci voltammo verso di essa, era un uomo con una certa corporatura che stava su una barca
“ tu sei Ringo di Orfani!” dissi
“ alzati su Daniele e anche tu ragazzina” disse il soldato che ci aiutò ad alzare, e notammo che sulla spiaggia c’era anche l’uomo anziano di prima
" è tempo di andare" disse e venimmo catapultati ancora una volta

  
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