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Autore: Blade the KnightRevenant    30/01/2017    9 recensioni
Ci sono momenti nei sogni di un bambino, che crei un amico immaginario per starti accanto nel momento del bisogno. Ma quando sei uno scrittore, succede che devi crearli per poter mandare avanti i tuoi progetti.
Però nei momenti di buio, in quegli attimi che forse, non sai dove sbattere la testa, loro ci sono, per poterti aiutare a rialzarti e a reagire.. e certe volte, anche a capire cosa devi fare veramente.
In questo caso, io so già cosa devo fare. Grazie a Lui.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Robe su Sonic'
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L'altro late dello specchio

Si sveglia, come ogni mattina. Alla sinistra della camera la tapparella è semi alzata e le prime luci dell'alba oltrepassano il vetro chiuso della finestra, obbligando il ragazzo a rendersi conto che è ora di alzarsi. Si rannicchia a feto dentro le coperte come ogni mattina, cercando di assorbire tutto il calore che nella notte precedente lo aveva accompagnato in quel sonno così profondo e lungo. Poi con un calcio del tutto disteso, fa volare via le coperte, ed era la parte peggiore: sentire così tutto il freddo della stanza sulla sua pelle. Rimane qualche attimo ancora rannicchiato come.. un riccio in difensiva, poi, come se stesse facendo un salto, se ne esce da quel comodissimo letto matrimoniale, si mette ai piedi le pantofole e prende subito la sua vestaglia, come solito stesa dall'altra parte del letto. Quella piccolissima azione per lui è diventata talmente abituale che in quegli attimi non sente quasi più ne gli effetti del risveglio né i dolori al petto che ogni giorno doveva sopportare per vivere. Dopo aver fatto qualche piccolo esercizio di stretching, a passo pesante se ne va in bagno, per fare tre cose: sciacquarsi la faccia, prepararsi lo spazzolino.. e pisciare.


In quegli istanti ogni attimo è fastidioso, perché quando ti svegli la prima cosa che vuoi fare è rimetterti a dormire, ma così non è per lui purtroppo. -Non sono di certo un parassita.- continua a ripetersi, ogni volta quando pensa di ributtarsi a letto. Dopo essersi pulito da cima a fondo i denti e sciacquato la bocca sputando saliva e sangue, se ne ritorna in camera a passo da zombie.

 

Si siede sulla sua vecchia, ma ancora comoda sedia d’ufficio e pur guardando nel vuoto, con la mano destra apre lo schermo del suo portatile e lo accende, mentre pensa al da farsi.

 

Può entrare e vedersi senza sosta video su YouTube, andare giocare a League of Legends come solito per ottenere il Gold, tanto i nerdaccioni ansiosi di giocare ci sono sempre su quel gioco, o anche a riprendere mano a Dark Souls, la sua serie di videogiochi preferita: non fa nessuna di queste cose. Non appena distoglie un attimo lo sguardo dallo schermo del portatile per pensare, ecco che sente qualcosa, una presenza. Si lancia avanti un attimo a vedere la porta della camera, ma era chiusa come era entrato e dal silenzio che può sentire da lì, i suoi genitori non si sono ancora svegliati. Ma proprio quando ci stava passando su, ecco che una voce si fa sentire, richiamando il suo dubbio.

 

 -Allora? Che intenzioni hai oggi?-

 

Il ragazzo non capisce subito da dove proviene la voce. Si guarda e destra e a sinistra, sopra e sotto la scrivania, ma niente.

 

-Guarda che sono qui idiota!- urlò forte la voce, sbalzando dal posto il giovane. Ma ecco che gli basta girare il capo di novanta gradi per capire chi è la presenza che lo sta chiamando.. e non è  ne umana e ne sconosciuta, almeno per lui. E cosa può essere, se non un porcospino? Esattamente. Tra tutte le persone che poteva incontrare a quell’ora, si ritrova di fronte un riccio che gli parla da dentro il desktop del suo PC. Un riccio purtroppo per lui, fin troppo familiare.

 

Un porcospino antropomorfo dalla pelliccia colorata da un forte castano, fatta eccezione del petto, protetto da una lieve peluria di un color bronzo chiaro. Alle mani porta dei guanti, una è in maglia senza dita, mentre l’altro è un guantone di cuoio placcato in piastre di metallo. Sul fianco invece tiene la sua fidata spada corta, sempre riposta nel suo luccicante fodero. I suoi capelli, o per meglio dire gli aculei, sono ben ordinati, tenuti all’indietro grazie a del gel, rendendoglieli abbastanza luccicanti e tenendo saldo il taglio. Ma ciò che è più evidente in quel momento, è il suo sguardo. Due enormi occhi marroni fissano lo scrittore, sottolineando ancor più forte quello sguardo, impassibile e serio, come se Blade in quel momento vorrebbe ucciderlo a mani nude. Per tutto il tempo, il riccio lo fissa senza battere ciglio con i pugni sui fianchi, a guardare con quello sguardo torvo il suo Creatore, ancora incredulo nel vederlo. -Davvero il mio creatore è così idiota?- si domanda quasi disperato Blade, mettendo una mano sulla fronte in segno di quasi rassegnazione.

 

-I miei occhi.. hanno avuto un infarto o sono davvero impazzito?- prende parola il ragazzo, chiedendosi ancora se stesse sognando oppure è la mancanza di caffeina a fargli questo brutto scherzo.

 

-Diciamo che la tua parte decente del cervello ti sta svegliando un po'.- gli risponde Blade, scherzandoci su.

 

-Ah, ho capito: praticamente la mia immaginazione si è decisa a fottermi definitivamente il cervello.- commenta divertito.

 

Prende un attimo del tempo -Dunque.. che cosa vuoi Blade?- gli chiede di nuovo.

 

-Di sbrigarti. Torna al lavoro e datti da fare Knight!- gli ordina aspro Blade, guardando il suo autore con ancor più serietà.

 

-We we, stai calmino puntaspilli. Non è perché adesso sei nella mia testa hai il diritto di darmi degli ordini.- fa contrariato Knight.

 

-Sono te idiota, se io mi lamento, significa che ti lamenti anche tu.- fa ancora Blade, stavolta più pacato nel rispondere, fatta eccezione dell’”idiota”.

 

-E sei qui, perché ti vuoi lamentare? E di cosa sentiamo?- gli domanda Knight, ancora incredulo di vedere la sua creazione davanti a lui, anche se sa che in verità sta parlando da solo in quel momento. -Di te.- gli risponde subito.

 

-Ti devo forse ricordare la promessa che ti eri fatto due anni fa?- continua il riccio, facendo tentare di capire a Knight il motivo della sua apparizione.

 

-No? Ma tanto te la ripeto adesso: prometto di fare la mia parte su EFP e di sostenere il più possibile i miei colleghi.- dice e gesticola, con fare da oratore, come se volesse in quel momento ricreare quel giorno.. quel giorno non troppo lontano di due anni  quando Knight CuttingBlade entrò in quel momento e si fece quella solenne promessa.

 

-Sono.. mesi, che non ti decidi a fare recensioni, ne tantomeno a continuare i tuoi lavori: si può sapere che cavolo ti prende!?-

 

-Mi sto stufando!.. OK!?- urla quasi frustrato al computer. Quell’urlo fece sbalordire un po’ il riccio, cercando però di non renderlo troppo evidente. -Mi sto stufando.- ripete, stavolta più calmo e chinando il capo, tenuto non troppo in basso da due dita sulla fronte.

 

 

 

-Sai perché sono entrato su EFP solo due anni fa?- prende parola Knight, volendo motivare il suo piccolo sfogo.

 

Con quella domanda Blade gli fece cenno di continuare

-Sinceramente? Non l’ho mai capito. So solo che volevi entrare molto prima, ma allora eri solo un ragazzino.- fa il riccio, facendo sbucare dal computer un poltrona e sedendosi, per stare più comodo e parlare a quattr’occhi con lo scrittore.

 

-Vero. Tempo fa, vedevo EFP era come un altro mondo, dove potevo leggere storie fantastiche e dove alcune mie speranze potevano finalmente sbocciare.-

-Come sapere che alcuni facessero fanfiction sul manga di Pokemon?- lo interrompe un attimo. -Eh già.- lo conferma, stampandosi in leggero sorriso che dura due o tre secondi.

-Poi, mi innamorai di EFP Sonic, sicuro che se un giorno ci sarei entrato, sarebbe stato il mio fandom primario. Posso dire che allora, ero un tipo che cadeva nell’amore, una fan girl impazzita fissata con le storie romantiche.- dice e si ferma un attimo, stavolta più contento di prima.

 

-Ma poi tutto finì.- volle continuare il riccio, interessato a come il suo scrittore si stava aprendo in quel momento.

-Fortunatamente si. Dopo che mi ero appassionato a quasi tutti i generi, mi misi in testa che il vero tesoro lì non erano le storie che componevano ogni fandom.

 

-E cos’è esattamente?- gli chiede subito, curioso nella sua prossimo risposta.

 

-Gli scrittori che ne fanno parte.-

 

Blade con quella frase, non riesce quasi a credere.

 

-Mi ero.. innamorato dei loro lavori, volevo scrivere come loro, imparare ad essere alla loro altezza. Ancora oggi riesco a ricordarmi buona parte di quei nomi, anche di quelli che forse non hanno neanche un grande contributo, ma che ognuno di loro mi aveva inconsapevolmente accompagnato nella mia infanzia.-

 

 

-Mi ero invaghito delle storie di sonic.exe di Jr24h, ammiravo i lavori di Panthom13 e di GreenBlood, ero ossessionato dai lavori di Xelfilia, sbavavo nell’amore grazie a Chanel98, mi elettrizzavo grazie ai capolavori di Lucia98, di Kiara_Wolf, di ElaJ, di Shinici e ran amore..-

-E.. Visored?-

 

-No va be: mi mancano le sue critiche.- a quel punto entrambi scoppiarono a ridere, entrambi sapeva a cosa di preciso si riferivano.

 

 

 

 

-Li nomino con rammarico Blade. L’unica cosa che mi pento oggi, è che forse potevo conoscerli non solo come scrittori. Loro.. erano la forza.- si ferma ancora, espirando profondamente, mentre accantona via il buon umore che aveva qualche secondo fa.

 

 

Blade vede bene l’infelicità del suo pari, e purtroppo, riesce a comprende perfettamente il suo malumore.

Beh, con qualcuno di loro comunque hai avuto quella opportunità. Potevi non conoscere nessuno di loro, ma certi te li sei fatti pure amici.. e altri hai avuto la possibilità di parlare.- continua ancora il mobiano, cercando di far riprendere il suo amico.

 

Prese un attimo di tempo prima di rispondergli. -Si, hai ragione: sono stato molto fortunato.-

 

 

-Ma adesso tu puoi fare la tua parte Fede, tu puoi farlo. Hai tutti i mezzi per esserne all’altezza e dare un tuo contributo. Devi soltanto avere la volontà di farlo.. e il tempo, visto che ovviamente devi passare dei domiciliari in una scuola che non sopporti. Io so, che per te non è ancora finita e anche se cadi e non sai dove sbattere la testa, tu vuoi comunque continuare perché ti piace dare il meglio di te.-

 

 

Con quelle parole, Knight alzò gli sguardo verso il riccio, capendo che non era venuto, come credeva, per insultarlo per i suo ritardi, ma perché vuole aiutarlo a rimettersi in pista.

-Ascoltami. Tu non hai mai sopportato una cosa: scrivere un capolavoro senza finirlo. Hai visto molti lavori incompiuti e molti scrittori che se ne sono andati, tu un giorno te ne andrai, ma solo quando non avrai niente che ti sei lasciato alle spalle.-

-Promettimelo.-

 

 

-PROMETTIMELO Fede, per favore.- rifà a richiesta, speranzoso che lui gli dia finalmente una risposta, che sia positiva o no.

 

È un attimo titubante, continua a coprirsi la bocca con la mano, ma sa cosa deve rispondere.

-Lo giuro: farò ciò che posso per finire tutto quello che ho iniziato.- conferma finalmente, mentre i loro sguardi sono fermi a fissarsi. Stesso sguardo. Stesso colore degli occhi. Stessa voglia di andare avanti.

 

 

Si guardano per una decina di secondi, fino a che è proprio Knight a rompere il momento. Si rimette comodo sulla sua sedia, tenendo la testa abbassata e giocherellando con i pollici per qualche attimo. Lo fa per un po’, fino a quando si accorge che Blade se ne era andato. Il PC è acceso, ma lui non c’è, solo il desktop vuoto dai programmi.

 

 

In quel momento Knight si riprende dal momento. Prende mano alla tastiera e porta il computer più vicino a lui e inizia a cliccare i vari tasti.

-Documenti. Cartella. Progetto T.D.I.H.E.- dice tra se e se a voce pacata. E dopo aver ridotto un attimo a icona il file, apre Chrome ed entra il quel fantomatico sito: EFP Fanfiction.

-Ok, me ne mancano ancora 128, non deve essere difficile.. salvo imprevisti.-

 

 

Si smuove un attimo il collo a sinistra e a destra, prende una fidata lattina di Pepsi (sempre tenute celate agli occhi di tutti) e allunga ambe le mani, le unisce tra dito a dito e iniziare a scrocchiarle. Infine, rimette mano alla tastiera.

 

-Ok, mettiamoci al lavoro.- finisce lui, adesso preso a pigiare ininterrottamente i tasti di quella tastiera.

 

 

 

 

 

 -------------

Niente di sensato, solo un misto di rammarico e autocritica.. e perché volevo aprirmi.

 

Knight CuttingBlade non se ne andrà tanto presto: ve lo posso assicurare.

 

p.s: Adesso però bisogna solo capire se questo è positivo o meno. –Cit. Knight CuttingBlade ^^

 

  
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