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Autore: heather16    31/01/2017    0 recensioni
questo è un esempio perfetto di quanto la mente umana si possa illudere. un piccolo quadro di una notte vera, che ad una settimana di distanza ha portato ad un cuore spezzato, un'amicizia rovinata, un mare di lacrime sulle guance: di tutto questo però voi non leggerete, a dimostrazione di come un ricordo fuori dal tempo possa dimostrarsi pura illusione. buona lettura
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza si popola di fiato. Sono sedici in tutto, sedici corpi caldi e pieni di  basse aspettative. La bruna è una bomba: maglietta bianca, jeans a vita alta, un culo da paura. Sorride  e balla, si struscia contro il tipo che non le dispiace per niente. Scorre l’alcol, scorrono le parole, scorre il tempo. Escono a fumare. La rossa è sdraiata sul divano, in braccio a quello: brutto, un genio con un cuore così. parlano di vita, morte, alcol, musica, alcol, baci. Una ragazza piange sulle scale, il tipo non le scrive e lei si sente sola. la bruna esce con Lui, si accendono una sigaretta.
-Che casino…-
-Mamma mia, davvero.-
-Speriamo che quello non faccia casini.-
-Ma sì, è troppo preso a pomiciare per creare danni…-
Non trovano parole da dirsi, perché lei intanto si è appoggiata alla parete, lui le si avvicina. Sfiorano i nasi, sfiorano le fronti, sfiorano l’uno le parole dell’altra. Si baciano, con le luci spente, il freddo nel collo, le giacche allacciate. Un minuto, arriva qualcuno. Come se nulla fosse.
Tornano dentro, chiacchierano, fingono. In cucina, si baciano.
Dormono, o meglio, non dormono per due ore. Due ore si abbracciano, si baciano e si tengono la mano nel silenzio di una stanza che russa. In cucina quattro o cinque stanno cucinando un budino al pistacchio. Sono le tre di notte. Lui non la palpa, non le solleva la maglietta, non cerca di toglierle i pantaloni. Con la mano segue la linea del suo corpo, accarezzandole la vita, i fianchi, le gambe. Lei lo stringe, si avvinghia per assicurarsi che quel momento ci sia e che sia vero. Parlano, si baciano. Sono stanchi, sono pigri, sono deboli crisalidi che guardano la luna dal tremolante vetro della finestra antica del salotto. Arriva l’alba, una folata di vento li solleva. Qualcuno ha aperto la porta. Gli altri usciti, a prendere croissant, una pizza e una sfoglia. Con la nausea e i residui del budino fatto la notte in cucina, tutti fanno colazione, nel trionfo della vera amicizia, dell’adolescenza felice.
Si amano.
Il giorno più bello della mia vita.
  
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