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Autore: soffio di nebbia    01/02/2017    3 recensioni
[Final Fantasy XV (XIII Versus)]Ignis si era ripromesso di andare avanti, come se nulla fosse successo. Così, quando all'ora di cena l'uomo insistette per cucinare, nessuno ebbe la forza di opporsi.
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Prompto Argentum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When a blind man cries


Nonostante la cecità che era giunta così violenta e improvvisa, Ignis si era ripromesso di andare avanti, come se nulla fosse successo. Così, quando all'ora di cena l'uomo insistette per cucinare, nessuno ebbe la forza di opporsi.
«Di cosa hai bisogno, Iggy?» domandò Gladio vedendo l'amico allungare la mano verso una cesta di verdure e cercare alla rinfusa, lo sguardo fisso nel vuoto.
«Un pomodoro» rispose Ignis.
Appoggiato al piano della cucina del camper, Gladio porse al compagno l'ortaggio richiesto.
Ignis ne saggiò la forma tra le dita, ne annusò la buccia.
«Questo è troppo acerbo» disse «Me ne serve uno più maturo»
Senza replicare nulla, Gladio cercò un altro pomodoro e glielo porse.
«Fai attenzione col coltello» disse poi, vedendo che l'amico stava preparando tagliere e coltelli.
«Lascia fare a me» intervenne Prompto, arrivando dall'altro lato «Può essere pericoloso»
«Lasciare fare a te? Quello sì che sarebbe pericoloso» rispose Ignis con la sua caratteristica ironia pungente, causando a Gladio una risata divertita.
Lentamente, troppo lentamente, Ignis prese a tagliare il pomodoro.
«E ora delle patate»
Quando ebbe terminato, Ignis si preparò a mettere tutto sul fuoco. Con un movimento furtivo, senza che l'amico se ne accorgesse, Gladio spostò il tegame in modo che fosse alla sua portata e potesse centrarlo. Ignis riversò le verdure in padella, dove già stavano sfrigolando dei filetti di carne, e concluse tutto con una manciata di erbe.
Un odore invintante cominciò a diffondersi all'interno del camper.
«Non c'è che dire, Iggy, ti sei superato anche stavolta» disse Gladio.
«Non vedo l'ora di assaggiarlo, sembra squisito!» esclamò Prompto con enfasi, un po' troppa enfasi per un piatto così semplice.
Ignis sospirò. Per tutto il tempo aveva trattenuto il respiro come in apnea e ora accolse i complimenti di circostanza con un mezzo sorriso. Non era la prima volta che tentava di rimettersi ai fornelli. Ci aveva già provato in alcuni rari momenti di solitudine, ma questa era la prima volta che era riuscito nel suo intento senza causare alcun danno. Tuttavia aveva impiegato più di un'ora per preparare una ricetta che di solito richiedeva a malapena venti minuti.
«Perdonate l'attesa» disse Ignis «Confido che con il tempo riuscirò a velocizzarmi»
L'uomo allungò un braccio verso il ripiano della cucina alla ricerca di uno straccio. Gladio glielo avvicinò di nascosto e, quando finalmente lo trovò, Ignis si ripulì le mani con la solita compostezza di sempre.
«Bene» disse infine, avviandosi verso l'esterno «Ora scusatemi, ho bisogno del bagno»
«Ehi, Iggy» lo fermò Prompto.
Ignis si voltò in direzione della voce. Anche se non poteva vederlo, riuscì a figurarsi abbastanza bene l'espressione lievemente imbarazzata che si dipinse sul volto del più giovane.
«Hai... Hai bisogno di aiuto?» domandò Prompto, esitando.
In tutta risposta, Ignis sollevò un sopracciglio.
«Molto volentieri, grazie: inizia ad apparecchiare che tra dieci minuti è pronto»
Uscito dal camper si avviò verso la parte opposta dell'area di sosta. Il suono della risata cristallina di Prompto e della voce profonda di Gladio lo raggiungeva da lontano, svanendo poco a poco sotto il rumore dei suoi passi lenti e del bastone che sfregava sull'asfalto.
Una volta raggiunti i bagni, Ignis appoggiò il bastone contro il muro.
Con movimenti misurati, aprì il rubinetto di un lavandino. L'acqua fredda cominciò a scorrere tra le sue dita, così fredda da pungere sulla pelle.
Le mani di Ignis si strinsero sotto il getto dell'acqua.
Lontano dai compagni, ora che nessuno poteva vederlo, Ignis si abbandonò alla propria vulnerabilità e pianse.



Note: Quando ormai ci è tanto appassionati ad una storia, ogni pretesto è buono per iniziare a viaggiare con la mente, pure il titolo di una canzone dei Deep Purple. All'inizio doveva essere una drabble da inserire nella mia raccolta, invece mi sono lasciata prendere mano, non sarebbe la prima volta...
Però mentre la scrivevo, mi è venuta in mente una seconda versione ambientata un po' prima. Odio quando succede, ma visto che non voglio buttare via nulla credo che la userò per la suddetta drabble ^^
  
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