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Autore: YomiCrazy    01/02/2017    1 recensioni
Pubblicai questa storia due anni fa e finalmente mi sono decisa a revisionarla.
Ho cancellato quella vecchia per mettere questa nuova, corretta grammaticalmente e con meno idiozie all'interno.
E' scritta per quei barbari dei miei amici e di conseguenza non è nulla di che, la scrivo solo con lo scopo di divertirmi e far divertire loro.
La storia parla di un gruppetto di amici che ha deciso di fare una vacanza a Ravenna ma che dovrà lottare per la sopravvivenza contro l'intera città di non - morti.
Genere: Commedia, Horror, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ravenna 2.0

 
 
Come ogni racconto normale, dovrei descrivervi in modo completo chi sono i ragazzi della mia storia, come si sono conosciuti, come sono arrivati a Ravenna e via dicendo.
Potrei anche annoiarvi a morte con tutte queste descrizioni o potrei farvele piacere però…
Insomma, farò una piccola parentesi prima di continuare il racconto.
I ragazzi si sono incontrati giocando un videogame per pc… non sponsorizzerò il gioco, ma pensate a qualcosa di violento.
Dopo tanto tempo che giocavano, Yomi immaginò che una vacanza tutti assieme sarebbe stata una bella esperienza e così decise di esporla agli amici: due giorni al parco giochi e poi una settimana di vacanza al mare.
Per la vacanza scelsero un piccolo albergo a tre stelle.
La stanza era composta da un piccolo salotto, due camere da letto ed il bagno.
Il gruppetto una volta vista la camera, decise di dormire nel salotto, portandoci lenzuola e cuscini. Era molto ricco di oggetti utili: un televisore ed un minibar.
Le pareti erano abbellite da qualche cornice di qualche pittore ed i colori sobri come il bianco ed il nero rendevano il tutto molto tranquillo.
Le camere, invece, sembravano più personalizzate. Erano l’una l’opposta dell’altra.
La prima aveva colori sull’arancio e delle splendide tende piene di stelle. Ad un lato era presente un armadio a due ante vicino ad un tavolo su cui il gruppo vi aveva poggiato alcune delle valige.
La seconda, invece, aveva colori varianti sul blu e la tenda aveva del pizzo bianco alla fine. Anche in questa erano presenti armadio e tavolinetto.
Il bagno era piccolo ma simpatico, aveva il piatto doccia, il bidet, la tazza ed il lavandino. L’hotel aveva messo a disposizione anche una pochette con flaconcini di sapone.
Detto questo, torniamo alla storia.
Stavo dicendo del risveglio del gruppetto, ma vorrei raccontarvi di cos’hanno fatto per svegliarsi alle due del pomeriggio e del perché Yomi ricordava poco e nulla della serata precedente. 

 
Una volta presa la chiave della camera, Yomi si fece guida del gruppetto più Soul.
Entrati nella stanza, la ragazza si diresse nella camera colorata di blu, seguita da Frenny.
La mora trascinò la valigia fino a sotto al tavolino, buttandocela per poi sdraiarsi sul letto. Si lamentava sempre di quanto fosse pesante ma tutto il gruppo le aveva fatto notare che la valigia era dotata di rotelle che aiutavano il viaggiatore a portarla ovunque.
“Yomi, cosa facciamo ora?” domandò Frenny, sedendosi accanto a lei “Due stanze non bastano per tutti… Dove dormiamo?”
“Nel salotto” sbadigliò l’altra ragazza, sorridendo poi “A terra”.
“Stai scherzando spero” borbottò Desi, entrando nella camera.
Yomi lo guardò ridacchiando.
 
Sapete ragazzi, Desi è sempre stato il tipo di ragazzo che quando non piace qualcosa, tasta il terreno con un “stai scherzando, spero”.
Peccato che, però, non gli è mai andata bene.

 
“Non scherzo Desi” cominciò a rispondere la ragazza, mettendosi seduta sul letto “Prendete lenzuola e cuscini e mettiamoci tutti a terra a dormire.”
Il ragazzo non ne fu molto felice ed uscì di corsa dalla camera, per tornare con i rinforzi qualche secondo dopo.
Ognuno aveva da borbottare qualcosa sull’idea avuta da Yomi.
Io non dormo in mezzo ai maschi – Io ho bisogno del mio spazio – Se qualcuno mi disturba lo ammazzo – dormire per terra non è salutare.
Yomi ridacchiò ancora, fin quando non prese parola Lampo, tutto rosso in viso.
“Io vicino a Soul non ci dormo!”
“Ah, tranquillo” mormorò la ragazza, alzandosi ed accarezzandogli la testa “Vicino a Soul ci dormo io, così posso prenderlo a calci tutta la notte.”
“Grazie” rispose il cinese, aggrottando la fronte “Tu sì che sei un’amica.”
Yomi sorrise e poi stiracchiò le braccia.
“Tralasciando il gusto decisamente strambo delle camere, questa sera ci daremo alla pazza gioia, quindi il pavimento sarà più che comodo se non ci vomitate sopra.”
Mentre Yomi usciva dalla camera dell’albergo, intuì una serie di sguardi omicidi fissarla… Si era guadagnata la morte certa.
Quella sera, dopo essersi sistemati, scesero nel bar dell’Hotel.
I proprietari avevano dato una bella festa estiva e subito i ragazzi cominciarono a bere.
L’open Bar era previsto fino alla mezzanotte, dopo di ché avrebbero dovuto pagare… Ma Ghian era sicuro che sarebbe partito per la terra degli ubriachi molto prima della mezzanotte.
Yomi lo sfidò ad una gara di short e dopo neanche dieci minuti, entrambi cominciarono a barcollare ma non mollarono la sfida. Il tutto andò a vanti fino a quando la ragazza non inciampò e finì sul povero Panda che stava tranquillamente bevendo qualcosa come Cola o Rum e Cola.
Frenny aveva preso un po’ di succo di frutta e probabilmente più in là prese anche qualcosa di alcolico.
Accadde tutto molto in fretta poi. Oltre alla festa dell’Hotel, i ragazzi si spostarono in altre festicciole nei locali, in uno dei quali KuroChan diede il meglio di sé.
Dopo aver conosciuto tre belle ragazze, cominciò a spogliarsi della maglia ed a farla girare sulla testa come un cowboy, per poi saltare sui tavoli e ballare.
La sicurezza del locale lo prese e lo buttò fuori in pochi secondi ma i ragazzi non si fermarono, anzi… Ci risero sopra per poi tornare in Hotel, decidendo di finire la serata lì.
In conclusione di tutto, Yomi aveva anche rigurgitato l’alcol sui poveri vestiti di Panda che, oltretutto, l’aveva dovuta accompagnare in bagno per tenerle i capelli.
La forte musica era riuscita a far scatenare anche Soul e Lampo che si misero a ballare in pista con Frenny e Desi.
Ghian e KuroChan erano ancorati ad uno dei tavoli con tanto alcol sopra e Shugar faceva l’asociale con un buon Campari in mano.
Panda e Yomi andarono a sedersi accanto a lui.
“Beh, non balli?” domandò la ragazza.
“Tu hai finito di vomitare?” rispose l’altro, ridacchiando.
Yomi sbuffò ed agguantò un altro bicchiere, ma Panda ci si buttò a capofitto sopra.
“No, basta, che poi tocca fare tutto a me.”
“Eddaiiiii…” lo pregò lei, facendo gli occhietti da cerbiatta.
“No, cazzo ho detto no, piantala.”
Il gruppetto ancora sano di mente tornò al tavolo e chiacchierarono un po’.
La serata si concluse con KuroChan che si sfilò anche le mutande e con Panda che aveva chiesto la sveglia per le dieci.
I ragazzi si spostarono successivamente in camera, facendo a turno per il bagno.
C’è chi si addormiva sui tavoli, chi a terra, chi nella camera, chi sul pavimento del bagno e poi buonanotte a tutti nel salone.
 
La sveglia, come sapete, però, non arrivò mai e creò tutto il macello che vi ho già raccontato.
Le spiegazioni finiscono qui, il racconto può cominciare e con lui, la strage che accadde quel Luglio di Ravenna.
  
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