Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: Nateishaa    01/02/2017    0 recensioni
Kathrine una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola a causa dei genitori assenti, si trova ad affrontare un' altra sfida : andare a vivere da sola al dormitorio del liceo Dolce Amoris. Ma lei non ha paura di nulla e avendo fiducia in se stessa accetta questa situazione. Farà nuove conoscenze, tra cui una molto particolare : Castiel. Riuscirà finalmente ad aprirsi a qualcuno o resterà chiusa in se stessa?
In oltre Kathrine custodice un segreto per lei importantissimo, chissà se resterà tale.
Al liceo Dolce Amoris e alla nostra dolcetta non mancheranno quindi amori, amicizie, sotterfugi e tanto altro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Apro lentamente gli occhi, la luce forte che penetra dall’immagine sfocata che vedo mi costringe a chiuderli e strofinarli più volte, sento le braccia debolissime e questo minimo movimento che compio mi affatica parecchio, la testa martella aumentando il mio smarrimento. Dopo qualche tentativo vano, finalmente la mia vista si fa più nitida. Mi sento spaesata, ma riesco a capire di essere in un luogo a me sconosciuto: una stanza con un ampia finestra, fonte di luce, un armadio e il mio letto. Guardo ancora stranita intorno cercando di capire dove sono, perché e da quanto tempo. Poi i miei occhi si dirigono verso il braccio destro con un ago in vena ed una flebo che lentamente scende e si fa strada nelle mie vene. Istintivamente cerco di mettermi a sedere con tutte le forze quando, un dolore proveniente dal fianco destro si fa spazio dentro di me, ricordandomi esattamente tutto ciò che era accaduto. Istantaneamente il suo nome rimbomba nella mia testa facendo chiarezza : Castiel. Ricostruisco i momenti e mi rendo conto di respirare di nuovo, le lacrime rigano il mio viso e lo stesso si riflette in quella finestra dalla quale entrano raggi di sole sereni, raggi che illuminano la stanza vuota che nonostante ciò vedo in bianco e nero..lasciando spazio alla mia sofferenza, come è potuto accadere tutto questo a me? Una cosa così orribile, disumana. Nonostante io ricordi, non so cosa sia successo dopo quello sparo, non so come stia Castiel, non so come sia finita, non so.. anche se in fondo una cosa la so.. che lui non c’è più. * Kathrine, esci il lupo che è in te, quel lupo che ti ha fatto sopravvivere a tante cose e anche se questa è una cosa troppo dolorosa, la più dolorosa di tutte non morire dentro, non sopprimere la tua anima, perché non è giusto.. non è giusto che dopo aver sconfitto i tuoi scheletri tutto ciò venga buttato via così, non importa quanto difficile, drammatica sia la tua vita.. tu ne uscirai sempre viva, a volte sopravvivrai ma alla fine della tua lunga scalata vedrai quel paesaggio meraviglioso che la vita ti sta riservando, perché queste cose non le può affrontare chiunque, le puoi affrontare solo tu * penso, iniziandomi ad asciugare le lacrime. Non sopprimerò le mie emozioni sta volta ma, devo vendicarmi è l’unica cosa che devo fare per poter andare avanti, distruggere quell’uomo che ha distrutto me, non sapendo però che lui è “ qualcuno” solo per le persone che lo circondano, io sono “ qualcuno” perché l’ho deciso io.

La porta della stanza si apre lentamente, capisco subito si tratti dell’infermiera avendo scorto la sua divisa dalla porta, appena la donna entra noto lo stupore sul suo viso << Finalmente! >> esclama sorridendo in modo sincero, non riesco a capire e non faccio nemmeno in tempo che si precipita a controllare la pressione e vari accertamenti generali << Dopo due settimane si è svegliata, dobbiamo chiamare subito Castiel, ha passato tutti i giorni qui e tutte le notti, è andato via una due ore fa per fare una doccia, ma tornando a lei come si sente ? >> chiede continuando ad armeggiare con gli strumenti. Due settimane? Ma com’è possibile? La mia testa non elabora bene le informazioni, << Bene >> rispondo alla sua domanda ancora un po’ stranita. << Va bene, per adesso continui a riposarsi, ha perso molto peso e non deve assolutamente fare il minimo sforzo >> . Non proliferando parola, la lascio andare via ma la porta non fa in tempo a chiudersi che il rosso, senza nemmeno farsi dire le novità sul mio stato entra in stanza notando con grande gioia che i miei occhi sono aperti, lì a guardarlo, inizia a piangere di gioia e io mi lascio trascinare, il solo vederlo lì davanti a me mi da sollievo, sollievo che nessuno gli abbia fatto del male, perché non potrei mai sopportare di perdere la ragione per cui io mi sento viva, non potrei sopportare di perdere la persona che amo e che più merita di vivere una vita diversa, una vita giusta e adeguata a lui. In un secondo le sue braccia mi avvolgono facendomi dimenticare tutta la confusione, la tristezza, l’angoscia che provavo dal momento in cui avevo aperto gli occhi, non sento il dolore proprio come quando ho deciso di mettere la sua vita prima della mia, mi sento completa, le pulsazioni del suo cuore compensano al mio, il suo calore riscalda il mio freddo corpo fuori luogo, la sua presenza il suo profumo, si fanno spazio nella mia mente e nel mio cuore ridando vita a tutto ciò che per un momento si stava spegnendo, come la benzina fredda buttata sull’asfalto prende fuoco passo dopo passo, ma in modo così veloce da non lasciar più spazio a nulla, non mi lascia nemmeno per un secondo ed io mi lascio coccolare da quell’abbraccio così bello e profondo da non voler mai che finisse, come ho sempre pensato questo è il posto dove devo stare, il posto in cui mi sento a casa, le sue grandi braccia che mi accolgono come una mamma di lupi accoglie i suoi piccoli. Lui per me non è solo il mio fidanzato, lui è la mia famiglia, la persona che ha compensato a tutto e a tutti non facendomi sentire più freddo.  Le sue braccia allentano la presa guardandomi negli occhi profondamente << Sei pazza e priva di senno, ma ti amo e lo farò sempre perché tu Kathrine Weller mi hai salvato la vita e per questo sei diventata tu stessa la mia vita, la mia essenza >>  vorrei dargli un bacio ma prende fiato per ricominciare a parlare << E sempre tu, devi sapere che sapevo già che sei la donna della mia vita, ma devi esserlo sul serio e avevo promesso che la prima cosa che avrei fatto appena ti fossi svegliata era questa >> lo vedo inginocchiarsi ai piedi del letto e tirare fuori dalla tasca la scatolina che tutte le donne sognano, ma alla quale io non avevo mai pensato.. a dire il vero, con Castiel dopo aver saputo del bambino sì, c’è stato un momento in cui ho immaginato tutto quello che io non ho mai avuto e in tutto ciò c’eravamo io e lui come una vera famiglia e forse per la debolezza, o forse perché devo ammetterlo mi fa battere il cuore troppo forte per il mio corpo ancora privo di forze.. << Kathrine, mi vuoi sposare ? Andremo via da qui, via dal liceo che non fa per noi, via da questa città, noi saremo felici te lo prometto >> dice guardandomi negli occhi con immensa gioia e serietà, con quel fascino e sicurezza che solo lui riesce a tenere con così tanta classe, ed io? Io gli credo, come ho sempre fatto, mi sento una principessa e non lo sono affatto quindi bisogna essere davvero innamorati per sentirsi anche ciò che non si potrebbe mai essere, insomma sentirsi onnipotenti, lui mi fa sentire così.. ed io l’ho sempre saputo. << Sì >> dico tutto d’un fiato uscendo dal letto fregandomene di tutto e gettandomi su di lui senza sentire alcun dolore. Ma all’improvviso un pensiero smorza la felicità e la domanda mi sorge quasi spontanea << Castiel.. tuo padre ? >> mi volto spalle cercando di sotterrare quei sensi di colpa per la domanda a sproposito. << E’ scomparso, lui insieme a tutta la cosca, ma li sto cercando, avrò vendetta >>, inizio a fare dei passi cercando di riflettere su ciò che devo fare << Li dobbiamo trovare, creiamo un’ organizzazione.. devo uscire da qui ! >> il tono rabbioso si ripercuote nell’aria felice che si era creata poco prima annullandola del tutto. << Tu non fai niente Kathrine, questo è lavoro mio >> il mio sguardo si indirizza subito verso il suo, so che sta per iniziare una discussione con una fine poco lieta << Lavoro tuo? No! Se vogliamo farlo insieme benissimo ma lavoro tuo un cazzo Castiel >> sento già che mi sto riprendendo e che anche Castiel inizia a riprendere tono << Senti, ho messo da parte il mio carattere per troppo tempo, in parte menomale in parte no perché la mia crudeltà è andata a farsi fottere stando con te, quindi adesso devo rifarla viva, per proteggerti! >> ciò da il via ad una serie di botta e risposta in cui ad iniziare sono io non lasciandomi passare le parole del rosso << Beh, anche io ho messo da parte molti lati del mio carattere per te e quindi? So proteggermi da sola, come se non lo sapessi! >> L’aria si fa pesante << Certo che ti sai difendere sola, ma ero diventato troppo preso non accorgendomi dei reali pericoli d’ora in poi non esisterà più una cosa del genere e lamentati pure quanto ti pare ma nessuno tocca mia moglie perché a difenderla ci sono io >> con ciò esce dalla stanza lasciandomi all’interno come una stupida. Un attimo prima mi chiede di sposarlo e l’attimo dopo fa il presuntuoso? Menomale che il liceo non gli appartiene più.. effettivamente però c’è da dire che entrambi forse abbiamo omesso lati del nostro carattere troppo importanti per la nostra sopravvivenza, se ripenso al Castiel dei primi tempi con quello degli ultimi molte sue freddezze suoi lati duri sono completamente scomparsi, forse anche lui come me si è reso conto che lo rendo debole non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri.. nonostante ciò io ho imparato a conviverci, dosando alcuni lati magari quelli più istintivi, aggressivi e passivi che mi possono sempre servire come dimostratosi. Lo stesso dovrebbe fare lui anche se forse dopo l’accaduto preferisce non utilizzare solo minime parti del suo carattere ma invece farle sfociare tutte per proteggermi, senza tener conto però che io sono una persona fin troppo forte che non sta con le mani in mano. Mi chiedo se, visto che per entrambi questo è un problema le cose possano andar bene. Se i nostri lati cupi ma necessari oscureranno le parti buone e dolci, anche se prima ha fatto quel grande gesto l’attimo dopo non ha avuto nessun ripensamento a comportarsi in quella maniera, forse perché vuole solo proteggermi e non farmi rischiare con suo padre e quella mala gente. Ma intanto.. in questo momento, nella mia mente viaggia una sola parola : VENDETTA.

   
 
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