Fumetti/Cartoni americani > South Park
Segui la storia  |       
Autore: Wings_of_Mercurio    02/02/2017    2 recensioni
La loro storia era passata così, tra gesti confusi, pomeriggi con altri amici e le occasionali scenate di gelosia di Tweek, quando Craig decideva di uscire un giorno solo con Clyde, o con Kyle.
Craig iniziava ad essere stanco, di questa cosa a metà tra l'amicizia e l'amore. Loro due volevano mantenere le distanze, ma non volevano lasciarsi, perché erano cresciuti insieme, perché avevano bisogno l'uno dell'altro, ma non erano pronti agli approcci fisici.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Craig, Tweek
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sei tutto ciò che io abbia mai voluto, ma... dovevo lasciare che tu sentissi tutta quell'urgenza. 

Ciò che fece quel pomeriggio, fu invitare Lola ad uscire. Doveva parlarle, e non poteva di certo farlo per telefono. Sarebbe stato meschino.

Inoltre, quella mattina, all’uscita di scuola, l’aveva liquidato solo con un bacio prima di correre dalle sue amiche. Craig non aveva fatto neanche in tempo a cercare di opporvisi.

Si incontrarono al bar, ma lei gli aveva vomitato addosso un mare di parole, perché a quanto pare era arrabbiata, quel giorno. Quindi aveva rimandato, nonostante questo gli creasse un grande sconforto.

Dove sei?, aveva scritto a Tweek.

Dopo l’uscita inconcludente con Lola, aveva provato a cercarlo a casa sua, ma nessuno rispondeva.

Craig aveva bisogno di vederlo per ritrovare la determinazione.

Al negozio., rispose.

Così Craig lo raggiunse, anche se gli ci volle un po’.

Quando entrò, Tweek era dietro al bancone, con i gomiti appoggiati su di esso, e la schiena tesa in avanti, ad osservare annoiato i clienti.

Il suono della porta che si apriva gli fece girare la testa verso di lui.

Appena lo vide, un sorriso gli nacque sulle labbra, spontaneo, anche se cercò di contenerlo.

Craig andò a sedersi sullo sgabello di fronte a lui. Tweek si raddrizzò.

<< Ehi >> lo salutò << Che facevi in giro? >>

Craig scrollò le spalle. << Ti cercavo >> gli disse.

<< Ero con Lola >> ammise poi. Non voleva che venisse a sapere da qualcun altro che si fossero visti, e poi non voleva nascondergli nulla.

<< Glielo hai detto? >> chiese con aspettativa.

Craig si mosse per un attimo a disagio sullo sgabello.

<< No >> gli rispose, mentre iniziava a sentirsi le guance in fiamme << Era sconcertata >>

<< Sconcertata? >>

<< Sì, per una cazzata. Tipo un brutto voto a scuola, roba così >>

<< Ah. >> Tweek abbassò la testa, deluso.

Craig allungò la mano per catturare quella di lui che stava scivolando via dal bancone, e fece intrecciare le loro dita.

<< La lascio domani, promesso >> disse guardandolo negli occhi. Tweek cercò sicurezza nei suoi.

Poi si accorse che, più in là, la signora Tweak li stava osservando, quindi si fece ancora più rosso, e tirò via la mano.

<< Non so, continui a rimandare >> gli fece notare l’altro.

<< La lascerò sicuramente, puoi starne certo >>

<< E come? >> lo sfidò Tweek.

Craig sorrise << Se non la lascio non posso baciarti, no? >> gli ricordò.

Un sorriso divertito e ampio comparve sulle labbra di Tweek,  e lo rese bellissimo agli occhi di Craig, perché i suoi occhi avevano preso a ridere con lui, e chissà da quanto tempo non accadeva a quel ragazzo. 

Il biondo annuì divertito. 

Restarono per un po’ a sorridersi, prima che il signor Tweak interrompesse quel momento.

<< Tweek! Vieni qui! >> l’aveva chiamato dal retrobottega.

Tweek aveva rivolto uno sguardo verso la porta in fondo al locale, poi aveva ripreso a guardare il ragazzo di fronte a lui.

<< Devo andare ad aiutare >> disse.

Craig annuì, comprensivo. Il biondo cercò di nuovo la sua mano per fare intrecciare le loro dita. Gliela strinse, cercando di instillargli la consapevolezza di tutta la fede che stava riponendo in lui, poi gli sorrise debolmente, prima di lasciarlo e raggiungere il signor Tweak.

 

Quando il giorno dopo vide Tweek fare gruppo con gli altri davanti all'entrata della scuola, non si avvicinò.

Non voleva deluderlo ancora; quindi, la prima cosa che aveva fatto era stata andare a cercare Lola.

L’aveva trovata sulle panchine della mensa a far colazione con Heidi, e le aveva chiesto di seguirlo.

Le aveva spiegato tutto, senza nascondersi. Lei era rimasta ad ascoltarlo con lo sguardo basso, ed aveva annuito, farfugliando qualcosa sul fatto che le fosse sembrato tutto troppo bello per essere vero. Già da piccola aveva avuto una cotta per lui, che poi si era messo con Tweek spiazzando tutti.

Aveva capito, anche se era un po' amareggiata. Non l’aveva accusato di niente, ma era tornata da Heidi quasi in lacrime.

Quando si avvicinò ai ragazzi, loro stavano ancora spiegando a Tweek cosa si era perso durante la sua assenza.

Senza tanti preamboli, lo aveva abbracciato da dietro sorprendendolo, appoggiando il mento sulla sua spalla.

Agli sguardi interrogativi degli altri, Craig mostrò il dito medio.

<< Cosa ci siamo persi? >> chiese Clyde.

Craig non rispose, ma glielo mostrò schioccando un bacio sulla guancia di Tweek, provocandogli un tic per l'imbarazzo.

<< Ma tu non stavi con quella gnocca di Lola? >> domandò Cartman, al che si beccò uno schiaffo dietro la testa da Kyle.

<< Ehi! Guarda che ti spacco il culo, ebreo! >>

<< Provaci, grassone >>

Gli altri scoppiarono a ridere, poi si diressero verso la scuola al suono della campanella.

Tweek si liberò dall'abbraccio di Craig, e mentre si avviavano, gli domandò: << Cosa le hai detto? >>

Doveva aver capito che avesse parlato con Lola.

<< Che sei gay >>

<< Eh? >> chiese piccato.

<< E che hai bisogno di qualcuno che faccia il gay con te >> 

Un sorriso genuino comparve sulle labbra di Tweek. Poco prima di mettersi insieme, quando Tweek glielo aveva proposto, Craig aveva risposto “ Non posso essere quello che non sono, dovrai fare il gay con qualcun altro”.

Era decisamente un modo migliore per ricominciare.

 

Quel pomeriggio, di ritorno da scuola, Tweek aveva seguito Craig a casa sua.

I signori Tucker erano rimasti sorpresi, ma lo avevano salutato con affetto.

Dopodiché, Craig si era precipitato con impazienza verso le scale del piano superiore, spalancando la porta della sua stanza. Si era fiondato subito vicino alla gabbia del suo ormai vecchio porcellino d'india, grasso come Tweek se lo ricordava.

L'aveva tirato fuori dalla gabbia e lo aveva abbracciato come un bambino, accarezzandogli la testa.

Poi si era voltato verso Tweek e aveva sollevato la bestiola verso di lui.

<< Stripe, saluta la mamma! >>

Tweek si era lasciato uscire uno sbuffo di risa, poi si era avvicinato per accarezzarlo.

<< Non avevamo stabilito che io fossi il papà? E tu la mamma? >>

<< Non me la ricordo questa cosa >> finse Craig << Non lo confondere, per piacere >>

<< Ma lui deve sapere, che tu sei il passivo >>

Craig lo guardò scandalizzato << Non credo proprio! >> poi gli strappò Stripe dalle mani, e fece finta di coprirgli le orecchie << E lui è troppo piccolo per questi discorsi! >>

Tweek rise. Si avvicinò a loro spostando la mano con cui Craig stava cercando di proteggere Stripe, e prese ad accarezzare l'animaletto, che fece un verso di approvazione.

Tweek si sporse verso Craig e lo baciò leggermente sulla bocca << E va bene, papà >> gli disse mellifluo, lanciandogli uno sguardo carico di sottintesi.

Craig quasi fece volare Stripe sul letto -certo, sempre assicurandosi di non ucciderlo e di non spaventarlo, perché non sia mai- e si fiondò su Tweek per baciarlo, per poi portare anche lui sul letto.

Restarono a coccolarsi per un bel po', poi Craig si sporse per prendere il portatile dal comodino.

<< Cosa facciamo? >> gli chiese Tweek << Guardiamo un film? >>

<< Hm, hm >> assentì Craig, tutto assorto.

<< Che film? >>

<< Cerco dei porno >> rispose serio.

<< Che? >> domandò scioccato.

<< Da qualche parte dovremo pure cominciare, no? >>














 

<< Stripe sarà confuso, con tutte le mamme che gli hai presentato >>

Craig lo guardò offeso << Sei l'unica mamma che io gli abbia mai presentato >>.






Ghetto dell'autrice: Eccola finita! Ovviamente c'è Stripe, perché sono stata minacciata doveva esserci. I titoli dei capitoli sono stati ripresi e -liberamente- interpretati da una canzone dei Sick Puppies, 'I hate you', che mi ha accompagnata nella stesura. Quello di questo capitolo in particolare, è stato mooolto liberamente interpretato, infatti è un collage di due frasi che si ritrovano in momenti differenti della canzone. Che altro? Ah! Avrei voluto dirlo nel capitolo 7 (?), ma lo dico adesso: Tweek ha la meglio nello scontro che hanno avuto perché sono fermamente convinta che a Craig spaccherebbe il c***. Insomma, penso che Craig abbia più la fama del bulletto che altro, e sia più bravo ad offendere a parole e con i gesti che a cavarsela in un reale scontro fisico. Tweek invece lo vedo più istintivo. E niente, spero vi sia piaciuta <3 Bye!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > South Park / Vai alla pagina dell'autore: Wings_of_Mercurio