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Autore: redeagle86    01/06/2009    9 recensioni
Durante una festa nel Regno Solare, Shade capirà perchè il suo legame con Fine è così forte. 1° classificata al contest indetto da xxxValexxx
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nickname: Redeagle86

 Fanfiction vincitrice del contest "Le cinque cose che amo di te" indetto da xxxValexxx

 

 

Le cinque cose che amo di te

 

Una musica vivace e un'atmosfera di gioia avvolgevano il Regno Solare, impegnato a festeggiare il sedicesimo compleanno delle sue scatenate principesse.

Le due ragazze, istruite a dovere da Camelot, avevano salutato tutti gli ospiti, ringraziandoli per la loro presenza, intrattenendosi di più con gli amici ma dando comunque prova d'essere maturate. Almeno in apparenza.

-I miei più sinceri auguri, principesse- disse Bright, facendo quasi svenire Rein per l'emozione.

-Grazie, Bright- rispose infatti Fine, vedendo la sorella completamente in tilt. Finiva regolarmente in quel modo quando vedeva il suo principe e la rossa si era ormai abituata a spingerla letteralmente tra le braccia di quel ragazzo fin troppo paziente. –Stanno iniziando le danze…io vi lascio- si eclissò, lanciando a Rein un'occhiata allusiva e dirigendosi al tavolo del buffet, dove si concesse un sospiro. Era tutto perfetto, la festa era stupenda, lei non aveva ancora fatto una delle sue solite figuracce…eppure non si sentiva felice.

E non doveva indagare a lungo per scoprire il motivo di quella tristezza. Shade non era lì, non si era presentato al party.

-Bhe, in fondo non era obbligato a venire- pensò, cercando di convincere più che altro sé stessa. –Noi…noi non siamo niente… Sono solo baci…non una storia…- continuò, torturandosi una ciocca di capelli con fare nervoso. Per la ragazza, il principe della Luna non era niente. Era tutto.

Ma evidentemente per lui non era lo stesso.

 

La principessa non immaginava quanto fosse lontana dalla verità. O quanto le fosse vicino Shade.

Silenzioso ed invisibile come un'ombra lungo il muro, il giovane rimaneva nascosto dietro una colonna a vegliare sulla sua innamorata come un tempo. In effetti, quella situazione pareva riavvolgere il nastro della vita e riportare il mondo ad alcuni anni prima, quando aveva avuto inizio tutto. Anche allora c'era stata una festa nel Regno Solare…anche allora aveva seguito gli avvenimenti lontano dagli occhi di tutti…

E poi Fine si era voltata, forse mossa da un presentimento…forse per uno scherzo del destino che, in quell'istante, li aveva legati l'uno all'altra.

Shade tornò al presente, accorgendosi che un ragazzo si era avvicinato alla fanciulla: dominando a stento la gelosia, lo osservò mentre le chiedeva di ballare, sorridendole con incredibile naturalezza. Ci stava provando in maniera a dir poco palese, ignaro dello sguardo omicida che incombeva su di lui e, soprattutto, dei mille modi in cui il principe della Luna intendeva ucciderlo.

Inconsapevolmente, fu proprio la persona al centro della contesa a salvare il suo indifeso e innocente corteggiatore, rifiutando con gentilezza il suo cortese invito e costringendolo a cercare un'altra dama. La furia di Shade si placò come il mare dopo una tempesta: ripose la frusta che, senza neppure rendersene conto, aveva estratto dalla tasca e riprese a fissare Fine.

Non era per crudeltà o per farle uno scherzo che aveva scelto di restare in disparte: si era deciso a compiere un passo importante, che avrebbe cambiato sicuramente il loro rapporto. Ma ancora non capiva come quella ragazza fosse riuscita a catturare il suo cuore senza lasciargli possibilità di scampo.

Cosa amava di lei?

Era la principessa meno principesca di Wonder, un vero disastro. Era pasticciona e ingorda, non aveva alcuna grazia, non sapeva ballare (e i suoi piedi calpestati più volte ne avevano avuto la prova) e si imbarazzava alla minima cosa.

Un osservatore esterno avrebbe trovato impossibile che un principe si innamorasse di lei. Invece Shade l'amava più della sua stessa vita.

Ma perché proprio Fine tra tante principesse?

Il ragazzo spostò l'attenzione sulla sala e sulle invitate: erano tutte belle e aggraziate, però pareva mancare loro qualcosa, quasi fossero solo bei manichini appena usciti da un negozio d'abiti. Impeccabili nei loro vestiti sfarzosi, attente a non sfigurare, preoccupate solo dell'acconciatura o del trucco. Una splendida facciata e nient'altro.

Fine, al contrario, era sempre sé stessa e lui amava quella spontanea vivacità che la caratterizzava, che la rendeva viva e sincera in mezzo alle stampelle addobbate di lustrini e apparenze. Era capace di ridere anche dopo aver fatto una caduta plateale, o di gettarsi a capofitto in un'avventura senza pensare a pericoli o difficoltà.

Scosse la testa ricordando le innumerevoli occasioni in cui si era cacciata nei guai: aveva un'abilità particolare in questo, glielo aveva detto anche nelle vesti di Eclipse.

Eclipse, già…il paladino che aveva seguito e difeso le gemelle. E l'unico rivale in amore di Shade.

La rossa si era lasciata affascinare da quel tenebroso personaggio avvolto dai segreti, malgrado tutto fosse contro di lui e lo dipingesse come il cattivo della storia.

Ma Fine aveva un buon cuore, quello che il principe adorava, un cuore libero dai pregiudizi, che voleva cercare le sue risposte senza affidarsi alle opinioni degli altri. Che l'aveva portata a fidarsi di Eclipse, a capire che non era malvagio e infine a svelarne l'identità.

 

-Ciao, Fine- la salutò una voce allegra e gioviale. –Tanti auguri.

-Ciao, Tio e grazie.

Il principino di Mera-Mera si guardò attorno, come a cercare qualcuno che ancora non aveva visto.

-Non c'è Shade?

-No, o almeno non è ancora arrivato.

-Quindi posso invitarti a ballare senza rischiare di uscirne con qualche osso rotto…

-Certo, ma potevi farlo comunque- ribatté l'amica. –Sono libera di scegliere il mio cavaliere.

-Sì, e lui è libero di ucciderlo.

-Se fosse così geloso, sarebbe qui- replicò Fine con una nota di delusione.

-Sono sicuro che non è lontano- le assicurò, accompagnandola verso la pista. –Non si perderebbe questa festa per nulla al mondo.

 

Stranamente Shade non provò il solito istinto omicida osservando la sua ragazza volteggiare tra le braccia di Tio: tutti volevano bene a quel ragazzino…anche lui, nonostante sembrasse sopportarlo a malapena.

Ciò che lo sconvolgeva era il calore divampato nel suo cuore nel vedere il sorriso di Fine: non c'era nient'altro capace di fargli lo stesso effetto. Era come vedere l'alba, un sole radioso che le illuminava il viso e stregava chi le stava intorno.

Ricordava la prima volta che quel sorriso gli era stato rivolto: aveva provato un'emozione talmente forte dal ritrarsene immediatamente, per evitare di diventarne preda. Ma era già troppo tardi, era già sua vittima e schiavo.

Forse era ciò che amava di più in lei, ciò che lo aveva conquistato, che inizialmente gli aveva reso insopportabile quella principessa. In realtà non sopportava il fatto che fosse diventata il suo pensiero fisso, che non riuscisse a levarsela dalla mente.

E poi aveva dovuto arrendersi all'evidenza, accettare l'idea che non si potesse sfuggire al disegno del fato che aveva annodato le loro esistenza. Il principe della Luna, il più schivo e introverso tra i principi di Wonder, si era innamorato di colei che gli era l'esatto opposto, era capitolato davanti a quegli occhi cremisi che brillavano come le stelle dell'aurora. Era finito prigioniero di un semplice gioco di sguardi, di un'occhiata di sfuggita nel cambio delle lezioni, di un paio d'iridi che adorava, sia quando lei era felice, che quando gli teneva il broncio per una battuta fuori luogo o uno scherzo.

 

Il ballo con Tio, intanto, era terminato e Fine uscì sul balcone: c'era la luna piena quella sera, una luna che la faceva pensare a lui.

-Perché non la smetti di tormentarti e non ti diverti?- si ripeteva, distruggendo quello che restava della sua acconciatura. –Tanto non verrà, rassegnati.

Improvvisamente, un paio di braccia la afferrarono da dietro, cingendola in vita e una voce le sussurrò:

-Auguri, Fine.

-Shade…- lo riconobbe, mentre un brivido le percorreva il corpo e le lacrime le pungevano ai bordi degli occhi in attesa d'essere liberate. Posò le mani sulle sue, appoggiandosi con la schiena al suo petto, ricacciando nelle profondità dell'anima ogni traccia di tristezza. –Credevo…

-…che non sarei venuto?- completò per lei. –Bhe, ti sei sbagliata: ci sono troppi cascamorti in giro.

-Ho ballato solo con il tuo discepolo, anche se ho ricevuto un invito dal principe Yural…

-Quello dopo fa i conti con me- si appuntò mentalmente il ragazzo. La strinse di più a sé, avvertendo il suo calore, il suo profumo…e l'amore che nutriva nei suoi confronti.

E Shade trovò finalmente la risposta che aveva cercato per tutta la sera.

Di Fine amava le emozioni che le sentiva provare quando le stava accanto, il sapere senza alcuna ombra di dubbio che era parte di lei. Così come Fine era parte di lui. La sua parte migliore.

-Cosa vorresti ricevere per il tuo compleanno?

-Posso chiedere qualsiasi cosa?

-Naturalmente. Anche se potrei darti un suggerimento…- mormorò, stampandole un bacio sul collo.

-Shade! Possibile che non pensi ad altro?- esclamò, arrossendo.

-Mi dispiace contraddirti, ma stavolta non pensavo a quello- replicò, liberandola dal suo abbraccio e permettendole di voltarsi.

-Ma…che ci fai con i vestiti di Eclipse?

-Forse voglio rapirti e fuggire indisturbato- ipotizzò, portandole una mano sotto il mento e alzandole il viso, avvicinandosi alle sue labbra. –I cunicoli del Palazzo della Luna sono tanti…

-Sì, ma il rapimento non è nel tuo stile.

-Dipende…- ribatté, allontanandosi di un passo e cercando qualcosa in una tasca.

-Dipende da cosa?
-Da te- disse, porgendole una scatolina. –Coraggio, aprila: non esplode.

Fine ubbidì, tremando per l'emozione: non voleva credere che fosse ciò che pensava…era troppo romantico per uno come Shade. Eppure era proprio un anello con uno splendido rubino.

-Shade…io non…- balbettò, non sapendo davvero cosa dire. O, più che altro, non sapendo come interpretare quel regalo.

-Ti piace?

-È stupendo…

-Ed è solo metà del tuo dono- annunciò, avvicinandosi di nuovo per infilarle l'anello al dito. Trattenne la mano stretta nella sua e la giovane sentì chiaramente il cuore fermarsi, attendendo una sua parola che spezzasse quel silenzio: persino la musica sembrava lontana chilometri, assorbita dalla magia creatasi tra loro due.

-Fine…- esordì, dopo quelle che parvero ore, quasi avesse misurato ogni sillaba prima di pronunciarla. –Vuoi sposarmi?

La rossa sgranò gli occhi, il battito assente mentre affondava nel blu dello sguardo del suo principe.

Sposarlo…

Trascorrere la vita con lui…

Lei, che considerava già incredibile il solo fatto di ricevere la sua attenzione.

-Sì.- Una semplice parola che sgorgò dalla sua gola senza che la ragazza potesse impedirlo.

La risposta del suo cuore. La più sincera che potesse dargli.

Shade le sorrise, attirandola a sé per un lunghissimo bacio, dimentichi entrambi del mondo che li circondava: solo il loro amore contava, ciò che li aveva uniti fin dal primo istante.

-Ma tu sei davvero sicuro di volermi sposare?- gli domandò Fine quando si separarono.

-Se non lo fossi non ti avrei fatto questa proposta. Ti voglio al mio fianco…come regina del Regno della Luna.

-Non correre: devi ancora parlare con mio padre, e non lo convincerai così facilmente.

-Ho mille risorse, non sottovalutarmi… Potrei rispolverare l'idea del rapimento…

-Ed io sarei felice di essere il tuo ostaggio- sussurrò, passandogli le braccia attorno al collo e abbracciandolo.

Quello era in assoluto il compleanno più bello della sua vita. E di certo non l'avrebbe mai dimenticato.

 

FINE

  
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