Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: Billina_Rocky    01/06/2009    4 recensioni
Questa one-shot, ha un finale mooooooolto a sorpresa... Fatemi sapere se vi piace, ok??
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ci tengo a precisare che i Green Day non mi appartengono e che qualsiasi cosa scritta qui sotto è di mia pura fantasia... con questo vi auguro buona lettura

Era un incontro importante di pallavolo, ed ero stressatissima… cercavo di rilassarmi ascoltando un po’ di musica punk… Sex Pistols, Ramones, The Cure, Blink 182… all’improvviso sentii le prime note di una canzone a me molto nota… una delle mie preferite di un altro gruppo come i precedenti… *Hitchin’ a Ride* dei Green Day... la cantai tranquillamente nello spogliatoio, tanto ero da sola… la cantai forte, forse anche troppo… ero già pronta, con addosso la divisa, le calze, le scarpe e le ginocchiere abbassate… bussò qualcuno alla porta, io corsi ad aprire… mi trovai davanti il gruppo che stavo ascoltando… ebbi un mancamento e caddi per terra svenuta… appena mi risvegliai vidi Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool intorno a me…

“E’ tutto ok??” mi chiese il cantante, mentre mi misi seduta strofinando un po’ la testa…

“Sì, grazie mille… Non mi sono fatta niente…”

“Ma se facciamo quest’effetto ci dobbiamo preoccupare…” mi disse scherzando Tré, io ero imbarazzatissima… le mani mi tremavano, infatti cercavo di tenerle spiaccicate per terra…

“Ehm… no… sono io che ho avuto una reazione un po’ spropositata… è solo che ritrovarmi davanti il mio gruppo preferito mi ha provocato un’emozione talmente grossa che… beh… non sono riuscita a reggerla…”

“Alla faccia!! Comunque… vuoi una mano ad alzarti??” -che gentile Mike!!-

“Ehm… no… grazie… altrimenti cado nuovamente per terra…”

Scoppiarono a ridere, io mi rialzai in un attimo… mi venne spontaneo chiedergli:

“Ma come mai siete qui?? Solo per la partita??”

“No… non solo… tra qualche giorno c’è un nostro concerto in città… non lo sapevi?!?!”

Con le parole di Billie mi venne in mente e divenni subito triste… con tono sconsolato dissi:

“Ah… sì… il concerto del 7 marzo qui a Milano… lo sapevo… ma non ho fatto in tempo a comprane un biglietto perché erano già tutti finiti…”

“Cazzo!! Chissà che nervi… se vuoi te lo procuriamo noi uno…” l’idea di Mike mi attraeva, ma chissà se avessero mantenuto la promessa…

“Sareste davvero gentili… ma poi?? Chissà se ci incontriamo ancora…”

“Dacci il tuo numero di telefono, e vedrai che lo avrai molto presto… parola di Tré Cool!!”

“Beh… davvero… grazie mille… sapeste quanto ci sono stata male… ci tenevo veramente tanto a vedervi dal vivo…”

“Sarebbe la seconda volta… no??” -come faceva Billie a sapere che non era la prima volta??-

“Sì, vi ho già visti a Londra qualche anno fa…”

“Allora la terza…” continuò sempre lui, così rimasi confusa…

“Non capisco…”

“Beh… a Londra, adesso e il 7 marzo… no??”

“Ah!! Giusto!! Hai ragione!! Questa giornata puoi giurarci che non la dimenticherò mai!! Come il mio primo concerto a Londra!!”

“Era il tuo primo concerto??” mi chiese stupito Tré…

“Eh già… ero anche davanti… in prima fila… ho avuto un mezzo mancamento anche lì…”

“Beh, cerca di restare viva al prossimo!! Altrimenti né io, né Tré o Billie ci saremo…”

“Ci proverò…”

“Ora dacci il tuo numero… così ti chiamiamo e ci diamo appuntamento…” -oddio!! Stavo per dare il mio numero a Billie Joe Armstrong!!!-

“3 2 1 4 5 6 8 7 0 9”

“Ok, grazie… adesso che stanno arrivando le tue compagne di squadra ti lasciamo con loro… buona fortuna e buon divertimento…”

“Grazie mille… buona visione!!”

Salutati tutti e tre se ne andarono, con una promessa che credevo una presa per il culo…

“Belli eh?? Peccato che tu non abbia il biglietto per vederli… quanto mi dispiace… non sarai con me in prima fila ad urlare le loro canzoni… come tanto desideravi…”

“Io, non solo li vedrò dalla prima fila cantando le loro canzoni il giorno del concerto, ma ci otterrò delle foto assieme ancora prima… e in più salirò sul palco a cantare al fianco di Billie Joe Armstrong…”

“Sì, nei tuoi sogni!!!”

“Credila come vuoi… intanto accadrà…”

Arrivò il nostro allenatore che ci disse di andare… stava per iniziare la partita… ed io ero nervosa… mi misi a cantare *Hitchin’ a ride* per rilassarmi e l’allenatore mi guardò storto… ma io non ci feci manco caso… lo faceva ogni volta… stavolta però decise di rompermi le scatole…

“Se canti ancora ti faccio fare il martello invece che il centrale…”

“Ma che palle!! Sei proprio stronzo!!”

“Non ti permettere mai più o non ti faccio manco entrare…”

“Benissimo… ora sono io che non voglio giocare… così perderemo…”

Mi dovette chiedere scusa cinque volte prima che dicessi che sarei entrata in campo a giocare… iniziai nuovamente a cantare, ma stavolta rimase zitto… io ero soddisfatta…

Salutammo l’altra squadra e poi la partita cominciò… noi eravamo ospiti. Iniziavamo noi. Palla mia… mando la palla dall’altra parte con una schiacciata… una battuta spettacolare… ne feci altre sette così, poi fecero punto gli avversari e la palla andò a loro… tre battute loro e ne facemmo altre otto… dopo che l’allenatore avversario chiese il tempo andò ancora meglio… fecero solo altri sette punti e noi vincemmo *25 - 10*…

Cambio campo: palla loro. Ricevette la mia opposta, la centrale dietro, che la passò alla palleggiatrice… alzata perfetta al centro, schiaccio e… PUNTO!!

Questo secondo set fu più difficile, ma vincemmo lo stesso con un risultato di *25 - 23*… il terzo e ultimo set fu assolutamente il più facile… l’allenatore avversario mise in campo quelle in panchina, nella speranza che giocassero meglio, ma non fu per niente così: infatti noi vincemmo *25 - 5*…

Soddisfatte salutammo le avversarie e le altre andarono nello spogliatoio… l’allenatore mi fermò e mi disse: “Brava, hai giocato bene… sei l’unica che ha giocato tutti e tre i set senza nemmeno riposarti insieme all’alzatrice… complimenti… sei davvero instancabile…”

“Grazie… e pensa che non volevi farmi giocare… spero ti ricorderai di oggi ogni volta che canticchierò…”

E così dicendo corsi nello spogliatoio… “L’allenatore ci ha provato un’altra volta con la biondina più figa della squadra??” mi disse la solita invidiosa… lei non aveva giocato nemmeno dieci minuti perché era la mia riserva.

“Sei semplicemente gelosa perché io ho giocato e tu no… chiediti perché e risponditi da sola!”

Disse canzonandomi: “Perché?? Ah, già: l’allenatore ci prova con la più figa della squadra!” e tutte si misero a ridere… nel frattempo io mi ero già cambiata e uscii sbattendo la porta ristabilendo il silenzio…

Fuori ad aspettarmi c’erano i Green Day… il primo che mi rivolse la parola fu Billie Joe…

“Ma che ti succede?? Sembri incazzata nera…”

“Lo sono…”

“Perché?? Hai giocato benissimo!!!”

“Lo so Billie… grazie… ma il problema che io sono il capitano, sono la più forte e nessuno mi rispetta… ho l’allenatore che ci prova con me ogni volta che può, aumentando le antipatie verso di me dalle mie compagne… in più mi sfottono perché al vostro concerto non ci sarò, cercando di farmi essere gelosa perché loro lo sono di me…”

“Ma tu al nostro concerto ci sarai… noi la parola la manterremo…”

“Grazie Billie… e chiedo scusa per il mio sfogo…”

“Figurati… ti capiamo benissimo… ma prima della partita ti abbiamo vista litigare con il tuo allenatore… è successo qualcosa??”

“Sì… praticamente ha deciso di rompermi i coglioni…”

“In che senso??”

“Beh… io canticchiavo e lui mi voleva far smettere, ben sapendo che è l’unico modo per rilassarmi… mi ha detto che se non smettevo mi faceva fare il martello, io l’ho chiamato stronzo… lui mi ha detto che se l’avessi mai ripetuto non mi avrebbe nemmeno fatta giocare, così io gli ho detto che non sarei entrata in campo…”

“Però alla fine sei entrata!!”

“Sì, ma solo dopo… dopo le sue scuse…”

“Beh, ci vuole poco per farti tornare sui tuoi passi…”

“Mi ha chiesto scusa cinque volte, prima che le accettassi… voleva anche inginocchiarsi…”

“Ok… allora ritiro quello che ho detto… vieni con noi che ti portiamo dal tuo biglietto…”

“Grazie mille… è vero che posso anche farmi una foto con voi??”

“Certo, anche più di una…”

“E… me li fareste gli autografi??”

“Sì… dove??”

“Aspetta… passate un attimo da casa mia che vi faccio firmare tutti i cd??”

“E’ lontana??”

“No… è proprio qui sopra…”

Li feci accomodare a casa mia, offrii loro del caffè e ci sedemmo a chiacchierare… poi li portai nella mia stanza dedicata alla musica, dove avevo giradischi, lettore di cd e impianto stereo con quattro casse alte fino alle mie ginocchia e larghe tanto quanto un mio avambraccio… quattro *librerie* diverse, uno per ogni genere che ascoltavo, con diverse mensole: ognuna era per un artista… al muro avevo attaccate foto di diversi artisti: Sex Pistols, Ramones, Blink 182, Green Day, Tokio Hotel, Rolling Stones, Beatles e Iggy Pop; e dove non c’erano foto era pieno di graffiti stile punk…

Al centro della stanza un tavolo quadrato con intorno quattro poltrone, una per ogni lato…

“Eccovi nella mia stanza preferita…”

“Beh… complimenti… l’hai fatta tu??”

“Sì Mike… l’ho fatta io… è di vostro gradimento??”

“Sì… lo è…”

Andai verso la *libreria* del punk, indicata dal graffito sopra, e indicai il *loro* ripiano…

“1. 1,039/Smoothed Out Slappy Hours

2. Kerplunk

3. Dookie

4. Insomniac

5. Bowling Bowling Parking Parking

6. Nimrod

7. Foot in Mouth

8. Warning:

9. International Superhits!

10. Shenanigans

11. American Idiot

12. Bullet In a Bible (CD + DVD)... Li hai proprio tutti!! Grazie!!”

“Non mi diresti così se ti ricordassi che sono tutti da autografare… né Tré??”

“Cazzo!! E’ vero!!”

“Eccovi tre penne… divertitevi…”

“Ok… grazie… se hai una mia foto o un ritaglio di giornale dove ci sono io poi ti ci faccio una dedica…”

“Davvero lo faresti Billie??”

“Non te l’avrei proposto, non credi??”

“Giusto… grazie mille!! Io ho immagini di tutti e tre, ma sono sparse in qualche cassetto… le vado a cercare…”

“Ok, così te le firmiamo tutte… vero Mike??”

“Sì Trè… basta che non siano novecento…”

“No, ragazzi… tranquilli… ve ne porto una a testa, più una del gruppo…”

In un attimo trovai le foto, e nel frattempo loro autografarono i miei cd… poi avremmo fatto delle foto insieme e li avrei pure rivisti dal vivo!! Finalmente potevo zittire quell’oca della mia riserva… all’improvviso Billie annunciò:

“Finito!! Ora andiamo dal tuo biglietto…”

“Grazie mille ragazzi, siete degli angeli…”

Uscimmo di casa e andammo in limousine dall’altra parte della città, nella sala di registrazione… salimmo… ci aprì la porta un loro manager, che ci fece entrare… Mentre Tré e Mike si fermarono a parlare con questo, Billie mi portò in una stanza enorme…

“Dove l’avrà messo quel pirla del manager??” Si mise a cercare in tutta la stanza, in ogni possibile angolo… alla fine trovò un biglietto e mi disse: “Eccotelo qui… trovato…”

“Grazie mille Billie… ci tenevo veramente tanto a vedervi!!”

“E adesso ci vedrai… ti aspetto in prima fila, ok??”

“Sì, ci proverò…”

“Ah!! Le foto!! Scusami, mi stavo dimenticando… aspetta che chiamo gli altri due…”

Ero parecchio imbarazzata, infatti mi limitai a dire: “Ok… grazie mille ancora…”

“Tré?? Mike?? Venite un attimo??”

Loro risposero in coro: “Arriviamo!!” E in un attimo furono insieme a noi… Tré chiese:

“Che c’è??”

“Le foto… chiama il fotografo…”

Scoppiarono tutti e tre a ridere… si misero ad urlare un po’ e arrivò il loro manager… gli spiegarono la situazione e lui ci fece diverse foto: una dove mi tenevano in braccio, una dove ero in mezzo a loro e una abbracciata ad ogni componente del gruppo…

Finite le foto li ringraziai e andai verso la porta, quando mi raggiunse Mike che mi disse:

“Vorrai mica tornare a casa da sola a piedi??”

“E come sennò??”

“Andiamo insieme io e te… in limousine…”

“Grazie Mike, ma poi al ritorno sei da solo… mi dispiace…”

“Ma figurati… tranquilla…”

Stavo per rispondere quando Tré si mise in mezzo dicendo:

“L’accompagno io… ti vuole Billie di là…”

“Ok… allora vado… ci vedremo…”

“Ok… ciao!! Grazie mille!!”

“Ciao!! Figurati…”

“Salutami Billie, già che ci vai…”

“Ok… lo farò…”

Mike se ne andò e Tré mi prese per mano… uscimmo fuori e lasciai la sua mano… mi chiese:

“Sei fidanzata, vero??”

“No… perché me lo chiedi??”

“Perché una bella ragazza come te è difficile che non lo sia…”

“E invece è più facile di quanto credi!!”

“Beh… se vuoi rimediare, io sono qui…”

Mi misi a ridere… ma a ridere di gusto… poi mi calmai e gli risposi:

“Grazie, ma veramente sto cercando di farmi notare da un altro…”

“E io invece ci sto letteralmente provando con te… dai… sali che continuiamo dentro…”

Salimmo in macchina e mi ritrovai appiccicata a lui… Tré disse all’autista dove andare e poi tirò il vetro di modo che davanti si vedesse solo nero…

“No, non te lo dirò mai… che tu lo conosca o no non mi interessa… non lo saprai mai!!”

“Uffa!! Cattiva!!” E finito di parlare mi baciò sul collo…

“No… Tré… per favore… te l’ho già detto…”

“Io però te l’avevo detto che non mi sarei arreso…” e così dicendo mi sdraiò delicatamente lungo i sedili e mi si piazzò sopra a gattoni… io mi lasciai baciare, fino a quando non si diresse troppo in basso… mi alzai di colpo, gli tirai uno schiaffo e dissi: “Adesso basta… basta davvero… hai esagerato…”

“Hai ragione, scusami… non volevo… Siamo arrivati, comunque… vuoi che ti accompagni fino su??”

“La strada la so, grazie mille… ancora mi entri in casa e continui… ciao…”

“Dai, ti ho chiesto scusa!! Ciao… a presto…”

“Spero non troppo…”

Scesi dall’auto e scappai in casa… appena entrai chiusi la porta con quattro giri di chiave…

----

Dopo un po’ mi arrivò un messaggio: “Scusami ancora… non volevo importunarti, ma mi intrighi davvero tanto…”

“Vabbé, ti perdono… basta che non ci sarà una prossima volta…”

“Promesso… non ci sarà… che stai facendo??”

“Niente, ascolto un po’ di musica… in questo momento c’è il cd di Bullet in a Bible… e risuona Hitchin’ a ride per tutta la stanza… tu invece che stai facendo??”

“Io?? Mi nascondo da Mike perché rischio le botte… ;-)

“Che hai fatto??”

“Beh… veramente Billie non mi aveva detto niente… io ho mandato via Mike per stare solo con te… e l’ha scoperto… cazzo!! Mi ha trovato!!”

“In bocca al lupo… ciao!! A presto… salutami Billie e Mike…”

“Crepi!!! Ok, sempre se Mike mi lascia vivo… a presto!!”

Ero in una marea di risate… già mi immaginavo Mike che rincorreva per la sala discografica con un cuscino in mano Tré… *Hitchin’ a ride* finì, e io cambiai cd… avevo voglia di sentire tutto *American Idiot*… era il mio cd preferito!! Mi misi a cantare l’omonima canzone a squarcia gola, e a metà sentii il campanello suonare… Mi alzai e andai alla porta…

“Chi è??”

“Sono Andy, il tuo allenatore…”

Aprii la porta e gli chiesi: “Che c’è??”

“Posso entrare??”

“Sì… certo… Accomodati in sala, io vado a spegnere la musica…”

“Ok, grazie…”

Lo lasciai entrare e corsi nella mia stanza preferita per spegnere la musica, poi corsi in sala dove c’era il mio allenatore seduto sul divano ad aspettarmi…

“Perché sei venuto??”

“Per chiederti se è successo qualcosa oggi nello spogliatoio… ti ho vista uscire sbattendo la porta, incazzata nera…”

“Sì, ma non è niente di importante…”

“E invece lo è… perché se non c’è armonia non sarete mai una squadra unita!”

“Siamo abbastanza mature da lasciare fuori dal campo le antipatie… infatti si vede…” ero incazzata al quanto… lo sapevo che non era da me per questo, volevo sapere la verità…

“Ok… comunque non credo ci sia bisogno di incazzarti…”

“Non sei venuto qui per la squadra… dimmi la verità…”

“E’ la verità…”

“No… non lo è… lo sanno tutti che mi muori dietro… di chi sei geloso??”

Lui arrossì leggermente, poi disse:

“Non sei la mia ragazza, quindi non ho ragione di esserlo di nessuno…”

“Però lo sei… mi piacerebbe sapere di chi, almeno…”

In quel momento mi arrivò un sms… lo lessi, involontariamente, ad alta voce… “Ciao, sono Mike Dirnt, sei a casa che ti veniamo a salutare?? Ah… ci siamo resi conto che non sappiamo nemmeno il tuo nome… Sorry…!!!!” Subito sorrisi, ma poi guardai Andy e mi accorsi che la risposta alla mia curiosità gliela si poteva leggere sul viso… mi sentivo in colpa… “Scusami, non volevo… è solo che…” mi interruppe dicendo: “Tranquilla… in casa tua non ti devi giustificare… sono io che sono di troppo…” e poi si alzò dal divano si diresse verso la porta per andare via… gli urlai:

“No, aspetta Andy…” lo rincorsi e lo afferrai per un polso, poi continuai: “…non sei di troppo… e io non volevo leggere quel messaggio ad alta voce, solo che ho questa brutta abitudine…”

“Ti ripeto che non devi giustificarti in casa tua… e comunque devo veramente andare… ciao Aly…”

“Ciao Andy…”

Uscì di casa, e io risposi al messaggio… “Sì, sono in casa… passate pure quando volete… tanto non ho intenzione di muovermi… Il mio nome?? Alice, ma chiamatemi Punky… le amiche mi chiamano così…”

“Ok, grazie mille… chiamiamo la limousine e arriviamo… a tra poco…”

Tornai nella mia stanzetta preferita e rimisi dall’inizio il cd che era ancora nello stereo… alla fine della terza canzone, Holiday, suonarono alla porta di casa… corsi in entrata ed aprii la porta…

“Ciao ragazzi!! Grazie mille, mi fate compagnia!!”

“Figurati! Grazie a te che ci hai lasciati venire… siamo stati un po’ cafoni… scusaci…”

“E di che?? Mi fa solo che piacere, accomodatevi!”

Li feci entrare, e Billie mi chiese:

“Boulevard of broken dreams?? Ci stavi ascoltando eh??”

“Eh già… questa è la mia canzone preferita… è semplicemente spettacolare…”

“Grazie mille…”

“Grazie a voi che l’avete fatta… vi mostro la casa, che prima non l’ho fatto…”

“Ok, grazie…”

Mostrai loro le stanze del mio appartamento, poi chiacchierammo seduti sul divano fino alle sette e mezza… “Volete fermarvi a mangiare qui??”

“Ma figurati!! Tranquilla… non vogliamo disturbare…” -Billie Joe timido?? Bah...-

“Sia chiaro il fatto che voi non disturbate mai… quindi lo prendo come un sì, perfetto! Che vi preparo??”

“Pure questo ci chiedi?? Quello che vuoi, è ovvio!!”

“Pasta con le vongole??”

“Va benissimo!!”

Preparai cena e mangiammo. Appena finimmo, andammo nella solita camera con l’intenzione di mettere del punk che non fosse loro e, dopo qualche dubbio, scegliemmo *Never Mind The Bollocks* dei Sex Pistols…

“Volete vodka ragazzi??”

“Ne hai?? Volentieri!!”

“Billie sei un ubriacone!! E te lo dice uno che beve…”

“Appunto Tré, quindi stai zitto!!”

Io e Mike scoppiammo a ridere, erano troppo forti quando litigavano… mi alzai, andai in cucina e presi vodka e quattro bicchieri, poi tornai dagli altri e Billie mi disse:

“Sei grandiosa!! Adesso servi, grazie…”

Arrossii un pochino e poi risposi: “Perché, tu sei impedito??” Mike e Tré scoppiarono a ridere, Billie Joe si offese un po’… posai il tutto sul tavolo e mi sedetti sull’unica sedia libera… Riempii i quattro bicchieri, ma Billie non lo toccò… mi venne spontaneo chiedere: “Che succede Billie??” Non mi rispose… mi sentivo in colpa, nonostante stessi scherzando… assunsi subito un’espressione triste… mi riavvicinò Trè e mi disse: “Dai, non sentirti in colpa, stavi scherzando!! Lui è un po’ troppo permaloso… lascialo perdere…”

A quel punto Billie si voltò di scatto verso di noi incazzato nero, ci tirò un’occhiataccia e continuò ad essere offeso… a quel punto corsi in bagno e mi ci chiusi a chiave, poi cominciai a piangere… era una reazione spropositata la sua e, di conseguenza, anche la mia… a quel punto sentii urlare Mike contro Billie: “Stronzo, sei veramente uno stronzo!! Ma non lo vedi che ci sta male?? Sei a casa sua e ti permetti anche questo?? Guarda che sei una persona come un’altra, non è che sei superiore a nessuno!!”

“Lo sai che la parola impedito mi da’ un fastidio tremendo e mi suscita una serie di ricordi terribili…”

“Io lo so, ma lei no!! Lei non può saperlo!! Cretino, pensaci!!”

Sentii parlare ma, dato che non urlavano più, non distinguevo le parole… mi asciugai le lacrime, mi sistemai e tornai da loro cercando di far finta che non fosse successo niente… Billie subito mi disse:

“Scusami… in effetti ho esagerato un po’… non volevo… perdonami…”

“Un po’?? Solamente un po’?? Era una battuta!! Io ti chiedo scusa per i rico…” mi interruppe dicendo: “Tranquilla… non potevi saperlo… e le mie scuse le accetti??”

“Sì, le accetto. Però adesso bevi!!”

“Ok, va bene!! Grazie…”

“Figurati…”

Finita una bottiglia ne presi altre otto, che finimmo. Eravamo ubriachi marci, ma era divertente perché ci prendevamo in giro e ridevamo per ogni parola. Ad un certo punto Trè si alzò, alzò me mi abbracciò e mi baciò. Come risposta io gli tirai un ceffone secco e gli risposi: “Lo sai che è no…” non ci reggevamo in piedi e parlavamo come dei deficienti.

“Di là c’è la stanza degli ospiti, dove ci sono due letti… in camera mia ce ne sono altri due… volete fermarvi?? Anche perché non riuscireste nemmeno a scendere le scale…”

“Ma dai… figurati… ci manca solo questo… ti lasciamo dormire tranquilla…”

“Per me non ci sono problemi Billie, altrimenti non vi inviterei…”

“Vabbé, dai… torniamo a casa… grazie mille per l’invito… scusami ancora… prima di andare via dovrei dirti solo una cosa, posso??”

“Certo…”

“Dobbiamo essere da soli…”

Lo portai in cucina e gli dissi: “Ora lo siamo… dimmi tutto…”

“Io ti…”

....................

....................

*I walk a lonely road, the only one that I have ever know…*

“Uffa!!! ‘Sta cazzo di sveglia!! Stavo facendo un bel sogno”

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Billina_Rocky