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Autore: __hanashi    04/02/2017    0 recensioni
"Se nella notte di luna piena, da una ragazza una lacrima sincera verrà versata e un diamante delle acque verrà creato la Figlia della Luna verrà chiamata. Serena quella ragazza sei tu. Quella che ti ho recitato prima è una specie di profezia, ma tutti hanno sempre creduto che quella della Figlia della Luna fosse solo una favola."
Questa storia l'ho scritta molto tempo fa ed è rimasta nella cartella dei documenti per molto tempo. Ho deciso che era arrivato il momento di provare a pubblicarla. Spero vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno seguente Serena, dopo essersi vestita e aver fatto colazione, decise di andare un po' in giardino per fare una passeggiata, ma durante il tragitto s'incrociò con re Caspian.

“Buongiorno Serena!” disse Caspian vedendola venire verso di lui. “Dormito bene?”

“Oh, Buongiorno!” lo salutò. “Ho dormito molto bene, grazie!” sorrise.

“Dove andavi di bello?” le chiese.

“Andavo a fare una passeggiata in giardino.” gli rispose lei. “Tu invece?”

“Ti cercavo in realtà. Volevo portarti dai bambini.”

“I bambini? Hai dei figli? Non sapevo fossi padre.” gli chiese lei confusa.

“No, non ho dei figli. Il giardino è enorme così ho dato il permesso a tutti i bambini di venire qui a giocare tutti insieme quando vogliono, e se non ho qualche noioso impegno da re vado in giardino a giocare con loro. Ti va di venire con me?” le chiese sorridendole e porgendole il braccio.

“Certo. Molto volentieri!” rispose lei prendendo il braccio che lui le porgeva e facendosi guidare in giardino.

I bambini giocavano intorno ad un enorme quercia e appena videro il re gli corsero incontro e lui prese una delle bambine in braccio.

“Re Caspian chi è lei?” chiese una bambina dai lunghi capelli biondi.

“Lei? E' una principessa! Ed è venuta qui per giocare con voi. Si chiama Serena!” disse Caspian mettendo la bambina a terra.

“Io mi chiama Stella!” disse la bambina avvicinandosi a lei.

“Ciao Stella! Ma lo sai che sei davvero una bella bambina?” disse Serena accarezzandole i capelli.

“Io invece sono Eddy!” disse un bambino dai capelli ricci e neri. “Tu sei carina, vuoi essere la mia fidanzata?” Disse il bambino a cui le guanciotte erano diventate tutte rosse.

“Ma certo! Ne sarei davvero onorata!” disse Serena sorridendo e prendendo il bambino in braccio.

“Prima però devi sfidarmi a duello per il cuore della fanciulla!” Disse Caspian prendendo una delle spade di legno dei bambini e mettendosi in guardia. Il bambino scese dalle braccia della ragazza andando a prendere la sua spada di legno.

“Mentre i maschietti si sfidano a duello che ne dite se trasformo tutte voi in principesse?” a quelle parole le bambine iniziarono a saltare di gioia. “Altezza dà il permesso a queste bambine di cogliere dei fiori del giardino?”

“Ma certo!” rispose lui iniziando poi a duellare per gioco con i maschietti mentre lei diceva alle bambine di portarle i fiori più belli che sarebbero riuscite a trovare mentre lei andava a sedersi sotto la quercia.

Dopo poco le bambine iniziarono a portarle i fiori e lei una per volta gli acconciava i capelli e con i fiori intrecciava piccole corone che poi poggiava sulle loro teste. Sua madre le aveva insegnato ad intrecciare corone di fiori, da bambina la divertiva molto farlo e con il passare degli anni era diventata sempre più brava e ora era capace di intrecciare tra loro qualsiasi genere di pianta. Giocarono con i bambini per tutto il giorno, fino a che non arrivò il momento in cui i piccoli dovettero tornare a casa. Serena e Caspian rimasero a chiacchierare sotto la quercia fino a quando, il re si ricordò che aveva un impegno e scusandosi si alzò raggiungendo velocemente l'entrata del palazzo. La ragazza decise di fare la passeggiata che aveva in programma di fare quella mattina. Camminava assorta sei suoi pensieri: pensava a sua madre e a quello che le sarebbe potuto succedere, si chiedeva se sarebbe stata capace di mantenere il segreto il nascondiglio del diamante, quasi sempre però nella sua mente appariva il viso del re di Narnia. Si sentiva così strana quando stava con lui. I suoi pensieri però vennero interrotti da un fortissimo dolore alla testa che le fece perdere i sensi.

 

“Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere lei e proteggere Narnia. I Calormeniani sono un popolo che non si ferma davanti a nulla...” Caspian stava spiegando quello che bisognava fare ai suoi ufficiali quando improvvisamente uno dei servi arrivò correndo nella sala.

“Altezza l'hanno rapita. Qualcuno ha rapito la principessa. Erano armati fino al collo e per non mettere in pericolo la vita della principessa non ho potuto fare nulla se non correre da lei ad avvertirla.” disse l'uomo ancora affannato per la corsa.

“Chi l'ha rapita?” chiese il sovrano preoccupato.

“Non lo so. Ma erano vestiti in modo strano. Non erano abitanti di Narnia e nemmeno di Telmar.”

“Caspian pensi anche tu la stessa cosa?” chiese Trumpkin, il nano.

“Sono stati i soldati di Calormen.”





Angolo autrice
Eccomi con un nuovo, ma breve, capitolo. 
Ringrazio chi ha letto i primi capitoli, e spero che nonostante i lenti aggiornamenti continuiate a seguire questa storia.
Se vi va lasciate una recensione.
Al prossimo capitolo
__hanashi

   
 
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