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Autore: ecate_moon    05/02/2017    3 recensioni
Luca è semplicemente un ragazzo come tanti, come troppi.
Luca è stanco della sua vita, non è soddisfatto né di sé, né di quello che ha attorno.
Luca ha vissuto fin troppo tempo nel buio.
"Si era alzato da quella panchina, deciso più che mai.
Il suo solitario viaggio stava per iniziare.
Destinazione luna."
(La storia è stata revisionata e in minima parte modificata dall'autrice, il 25.02.18)
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luca aveva voglia di fumare, quella notte.
Era seduto su quella panchina da ore, ormai.
Una bellissima luna piena brillava, protagonista del cielo nero.
Lui aveva bevuto già quattro birre, restando lì immobile, tanto che il contatto con la realtà iniziava a scemare.
La testa iniziava finalmente ad alleggerirsi, i pensieri piano piano stavano diventando più gestibili, ma non gli bastava.
L’ansia era ancora padrona del suo corpo.
La mente era comunque fin troppo razionale.
Era stufo di tutto ciò che aveva attorno.
Non ne poteva più della situazione in casa, della scuola, delle persone che lo circondavano.
Era stanco della sua esistenza perennemente in errore.
Si chiedeva se valesse sul serio la pena di continuare.
Si domandava se avesse avuto senso proseguire, cadendo ripetutamente negli sbagli.
Era arrivato al limite, non sapeva più cosa fare.
Nulla per lui aveva più importanza, non gliene fregava niente.
Peccato che l’ansia non era d'accordo con lui e sosteneva proprio il contrario. Luca ci teneva, ci teneva eccome, forse fin troppo, e proprio per questo ci stava così male.
Perché vivere così? Se lo domandava spesso, eppure continuava, attendendo la svolta, che non arrivava mai.
Proprio per questo quella sera era uscito.
Voleva essere lui a trovare la svolta.
Cosa pretendesse di scovare restando su quella panchina, neanche lui lo sapeva, eppure era convinto che quella fosse la scelta giusta.
La luna sopra di lui continuava ad illuminare il buio in cui Luca cercava di nascondersi.
Si era pentito di non aver comprato più birre o qualcosa con una gradazione alcoolica più elevata.
Aveva bisogno di qualcosa di forte per riuscire a perdere la testa nel modo giusto.
Ormai era quasi tornato del tutto lucido, l'ultima birra l'aveva bevuta già da qualche ora.
Si mise a ricordare di quella sera in cui con dei suoi amici si era ubriacato così tanto da scordarsi persino il suo nome.
Eppure "Luca" non è mica difficile.
Gli tornò anche alla mente il giorno il suo migliore amico lo fece fumare per la prima volta, proprio in quello stesso parchetto, sulla stessa panchina su cui si trovava.
Oppure ancora, di quella volta in cui tutti assieme in macchina cantavano a squarciagola percorrendo le vie buie della città, forse violando tutte le leggi del codice della strada.
Sul suo volto era comparso un sorriso, mentre con la mente ripercorreva il suo passato.
Ne aveva passate veramente tante...
Però la sua felicità terminò non appena si rese conto che niente di tutto ciò esisteva più.
Era solo, ormai.
Solo.
O meglio, solo con la luna.
Luca e e quel bellissimo satellite, che cercava di far capire al ragazzo che il buio non era poi così brutto, se con la giusta luce che lo illuminava.
Luca però non aveva più le forze per reagire.
Aveva smarrito la via, niente aveva più senso.
I suoi ideali erano scemati, e ritrovarsi solo di notte in un parco sicuramente non aiutava.
Aveva bisogno di qualcosa che gli facesse strada, illuminando la giusta strada.
Doveva evitare i pensieri sbagliati, per dare retta solo a quelli corretti.
L’ansia doveva essere zittita in un qualche modo, ma era certo che la luce potesse fare anche quello, senza troppe difficoltà.
Voleva scappare, andarsene via, lontano da tutto e tutti.
Il suo desiderio era raggiungere un posto dove il buio non sarebbe stato la forza maggiore.
Sperava che così facendo potesse essere tutto più semplice.
Credeva che in questo modo, finalmente, sarebbe stato accettato.
Credeva che in questo modo, finalmente, si sarebbe accettato.
Non sarebbe più stato quello sbagliato, quello diverso.
Era dell’idea che valesse sul serio la pena provarci.
Partire per raggiungere la luce.
E Luca lo fece, proprio quella notte.
Era giunto il momento di reagire, con i fatti e non con le parole.
Si era reso conto di quale fosse il solo modo che aveva per essere sul serio felice.
Sapeva che doveva trovare l’unico posto in cui buio e luce coesistono sempre.
La destinazione doveva essere un luogo dove ci fosse un perfetto equilibrio, in modo che anche lui potesse finalmente trovare il proprio.
Dopo tanto tempo, avrebbe finalmente raggiunto la pace interiore.
Fece un respiro profondo.
Si alzò da quella panchina, deciso più che mai.

Il suo solitario viaggio stava per iniziare.
Destinazione luna.
   
 
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