LEZIONI DI PILATES

Minto l'aveva praticamente obbligata a seguire quei corsi di pilates.
"Sono stressata, devi accompagnarmi."
Ed ora si ritrovava a fare lunghe respirazioni zen tra la posizione della foglia e quella del cane.
Dopo diverse settimane dovette ammettere che quelle due ore settimanali la rilassavano e non poco.
I litigi al locale erano diminuiti e quel fastidioso dolore alla schiena, dovuto ai lavori chini su se stessa, era magicamente sparito.
Quel giorno però la sua irritabilità non voleva saperne di andare via.
«È tutta colpa di Shirogane! Oggi dovevo vedermi con Masaya e non ha voluto farmi uscire prima.»
«Su, Ichigo, calmati. Aoyama capirà.» Cercava di rincuorarla Retasu mentre si abbottonava il cappottino beige.
«Lui potrà anche capire, ma io non sopporto più i modi di Shirogane. Che senso ha farmi fare gli straordinari anche quando sono in orario?»
Retasu le sorrise timidamente incapace di dirle altro e lasciò il locale.
Ichigo si abbandonò svogliatamente su una delle sedie della sala che stava pulendo.
Mentre si massaggiava le tempie con le dita ebbe un’illuminazione. Controllò accuratamente di essere sola e si alzò in piedi.
Si piegò in avanti: mani con i palmi ben saldi a terra, testa tra le braccia rivolta verso il grembo e talloni che non si alzavano dal pavimento. A formare una "V" rovesciata. Mentalmente continuava a ripetersi strani mantra per rilassarsi. Proprio in quel momento, Ryo Shirogane stava scendendo le scale e non poté fare a meno di ridere.
«Ichigo, cosa stai facendo?» La ragazza, catapultata alla realtà, si alzò di scatto rossa in volto e con la testa che le girava.
«Io... Io stavo solo cercando di rilassarmi.»
«Le lezioni di pilates ti stanno dando alla testa, eh?»
«Non è colpa mia se mi ritrovo ad avere un capo che non mi lascia un attimo di respiro!» Sbottò incrociando le braccia al petto. Ryo sfoderò un sorriso sghembo e carico di malizia.
Poi le diede le spalle dirigendosi in cucina. Ichigo lo guardò attonita.
Con una mano poggiata su una delle due porte che portavano nella sala, Ryo proseguì «Sai, anche io conosco certe posizioni che aiutano a rilassarsi e allontanare lo stress.»
Le fece un occhiolino ed entrò nella stanza lasciando un’Ichigo paonazza in viso e incapace di rispondere.

Bene, bene bene.
Eccomi qua, premetto una cosa: non farò più promesse.
Avevo detto che sarei tornata con altre storie e invece sono sparita per altri anni.
Vi chiedo umilmente perdono.
Senza dilungarmi in troppe chiacchere ho buttato giù un episodio che mi sembrava molto divertente, o almeno nella mia immaginazione lo era. Eheh.
Spero di non sparire come al solito, ma non assicuro nulla.
Alla prossima!
E grazie a tutte le persone che leggono e recensiscono le mie storie.
Un abbraccio.

-nniga-