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Autore: Alahambra    05/02/2017    1 recensioni
I suoni del corteo si avvicinavano a un ritmo lento, ma al tempo stesso veloce; la luce inondava lentamente gli angoli bui ai lati delle strade: l’uomo prendeva il sopravvento sui mostri, la luce sull'oscurità.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New Orleans era in festa. Le strade del Quartiere Francese erano inondate di musica e colore. Tutti ballavano, suonavano, cantavano o semplicemente urlavano trascinati dall’euforia generale.
Tutti a parte lui, Klaus Mikaelson, l’Ibrido Originale … Lui se ne stava lì, appoggiato al balcone a rimuginare sulla sua vita,da solo, come sempre. Rebekah era da qualche parte a festeggiare, lei adorava le parate del Mardi Gras, tutti si dimenticavano la propria identità per lasciarsi trasportare dalla festa, non esistevano più vampiri, streghe, licantropi … Non più mostri ed umani, solo persone, balli, musica e colore. Elijah, invece, era sepolto da qualche parte nella sua biblioteca, a lui non piaceva il Carnevale: troppo rumore, troppa folla … lui preferiva la calma e la solida tranquillità di una pregiata prima edizione.
Klaus non se la sentiva di raggiungere né l’uno né l’altro: la parata era troppo allegra per il suo umore, che oggi virava decisamente al nero, mentre già si immaginava l’occhiataccia di Elijah quando “avrebbe fatto irruzione” nella pace procurata dalla lettura di testi tipo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde e “Il grande Gatsby” di Fitzgerald, in assoluto i suoi libri preferiti.
Era decisamente destinato a passare quella sera in solitudine con la sua mente. I suoni del corteo si avvicinavano a un ritmo lento, ma al tempo stesso veloce; la luce inondava lentamente gli angoli bui ai lati delle strade: l’uomo prendeva il sopravvento sui mostri, la luce sull’oscurità.
Per una sola notte all’anno gli uomini si liberavano del giogo delle creature soprannaturali. Per una notte le interminabili guerre per il potere si interrompevano in una mutua tregua, un po’ come accadeva nell’Antica Grecia per i Giochi Olimpici. Tutti si riversavano in strada, dimenavano i loro corpi fianco a fianco, mischiavano le loro voci in un coro di anime.
Proprio in quel mentre le ultime propaggini della parata passavano sotto il suo balcone, le ultime note si dissolvevano nell’aria e i mostri si riappropriavano della città.
La luna e le stelle risplendevano della loro luce mortale, mentre soccombevano ai primi raggi del sole nascente. La notte delle meraviglie si era quasi conclusa, la mattina incombeva come una ghigliottina sulla testa della pace che aveva accompagnato la magia del Mardi Gras.
Gli sembrava quasi che sule strade si stessero espandendo macchie di sangue innocente, così come il cielo, che ormai era diventato un tripudio di rosso e rosa.
Era, infine, giunta l’ora di abbandonare il suo favorevole punto di osservazione, Rebekah sarebbe rientrata tra poco ed Elijah, presumibilmente, lo stava cercando.
Lanciò un'ultima occhiata alla città che amava perché era come lui: oscura, affascinante, ostinatamente attaccata alle sue tradizioni e ai suoi riti, come lui era inesorabilmente legato alla sua famiglia. New Orleans era questo: una città dove il sangue non smette mai di scorrere e la festa non finisce mai.

Spazio Autrice

Abbiate pietà di me, non strappatemi il cuore …
A parte gli scherzi, volevo dire grazie a chiunque sia arrivato fino a qui.
Questa “storia” nasce dal delirio di una serata non proprio allegra, l’intenzione era offrire un tributo a Re Klaus e alla sua misteriosa e terribilmente affascinante città.
Non credo di avere altro da dire, per cui salve a tutti.
A.
   
 
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