LEGAME

Allora è questo quello che si prova?

Nessuna luce bianca alla fine del tunnel, solo un ghigno su una faccia deturpata dall’odio, uno sguardo in cui si riflette la mia immagine.

Light Yagami... Come ti dovrei chiamare ora che tutte le carte tra noi sono state scoperte? Light? Kira?

Poco importa adesso. Non avrò mai più il tempo di rivelare la tua identità agli altri. Non ho mai avuto le prove per dimostrarlo, solo una certezza nel profondo del mio inconscio. Dal momento in cui ti ho incontrato ho capito chi fossi, la tua aria da ragazzo per bene non mi ha mai tratto in inganno. E come avrei potuto non capirlo?

La realtà è sempre stata una: ho capito chi tu fossi perché ti ho rivisto in me, o perché forse sono stato io a rivedermi in te.

Ti ho odiato. Ti ho odiato perché eri un mio avversario, anzi, IL mio avversario e gli avversari devono odiarsi. Ma è del tutto vero? Ti ho mai odiato realmente? Chi voglio prendere in giro? No, io non ti ho mai odiato, mi hai infastidito, certo, ma la verità è che io ti ho sempre ammirato. Sei stato quello che io non sono stato in grado di essere, con o senza quel maledetto diario.

Light. Ti voglio chiamare così, amico mio, perché non ti darò mai la soddisfazione di uccidere, con me, il ricordo del tempo passato assieme. Sei stato il mio primo e unico amico, eppure ora stai godendo della mia morte. Posso provare a illudermi che a sorridere sia Kira, solo Kira, e che tu, in un angolo del tuo cuore nero, stia soffrendo per quello che mi hai fatto, ma sappiamo entrambi che Light non esiste senza Kira e che non proverai mai neanche un po’ di dolore per quello che hai compiuto, che sia stata opera tua o dello Shinigami.

Avevo ragione… Bella consolazione per me che ho fatto della vittoria contro Kira un assillo, senza capire che il mio sbaglio più grande è stato pensare di battere il mio avversario con il mio solo intelletto. Sono stato arrogante, lo sono sempre stato e ne ho sempre fatto un vanto, ma è stata la mia arroganza a mettermi in scacco.

Sapevo già da un po’ che questo sarebbe stato il mio destino. Mi sono accorto troppo tardi che volermi fidare esclusivamente della mia astuzia e del mio intuito mi avrebbe distrutto, ma a questo c’è un rimedio.

Io non ho vinto, non verrò mai ricordato come colui che ha fermato Kira, ma indirettamente avrò trionfato.

Near, Mello… Due ragazzini prodigio provenienti dalla Wammy’s House, proprio come me, ma che nessuno ancora conosce. Non sarà facile per loro come non lo è stato per me, ma loro saranno insieme, si potranno dare forza a vicenda.

Near, introverso, riflessivo e restio all’azione; Mello, tutto l’opposto, rabbioso, enigmatico e impulsivo in ogni sua attività.

Venitevi incontro, almeno voi due, e sappiate fare tesoro di quello che ho scoperto, ma anche di tutti i miei errori.

Il vostro legame sarà la vostra forza, anche se ancora non lo sapete.