-Ecco Isamu, quella è Minami Iwo Jima. È dove sorge Mahoutokoro-
L'uomo che cavalcava l'uccello della tempesta affianco al suo si chiamava Ichiro Tagewu.
Gli enormi petrelli avevano il piumaggio bruno, bianco sul petto.
Gli studenti della scuola di magia li usavano per arrivare all'istituto.
-Tagewu-san, non ci saranno problemi per quello che mi è successo in Inghilterra?- chiese il ragazzino.
-Oh, tranquillo, non hai mai infranto il codice d'onore di Mahoutokoro, quindi non ci saranno problemi. Cerca solo di stare attento qui- lo rassicurò.
Atterrarono in un enorme padiglione dal pavimento di pietra.
Era circolare e sorgeva su un'altura.
Era un rilievo di roccia viva.
Tagewu prese a scendere una rampa di scale che correvano intorno all'altura.
Attraversarono un prato e presto si ritrovarono davanti a un cancello in stile giapponese. Era enorme e maestoso, fatto d'oro e legno.
Una scritta in kanji lo sormontava.
"魔法所", Mahoutokoro.
L'uomo lo aprì. Non era chiuso a chiave.
-Ci sono incantesimi per respingere i babbani?- chiese Isamu.
-Prego?-
-Scusi, i maguru-
-Oh. Sì, naturalmente. Anche nella tua vecchia scuola c'erano?-
-Oh sì, molti sostengono che non ci sia posto più sicuro di Hogwarts-
-Perdona la domanda, ma Colui Che Non Deve Essere Nominato non si era infiltrato più di una volta?-
-Già, se è per questo c'è anche una foresta piena di creature pericolose-
Il ragazzino avrebbe continuato a parlare, ma quello che vide lo lasciò senza fiato.
Alzando lo sguardo vide un enorme cortile pieno di ciliegi in fiore.
-Ma... i ciliegi...- fece Isamu confuso. Era appena febbraio.
-Restano in fiore tutto l'anno- rispose tranquillamente Tagewu.
Al centro del cortile c'era un lago, e al centrò di questo sorgeva un castello.
Era enorme. Nel classico stile dei castelli giapponesi. Molto complicato. Poggiava su una base di pietra irregolare molto alta.
Era bianco, con il tetto di tegole verde acqua.
Il debole sole di tarda mattina batteva sulla sua superfice, facendolo sembrare quasi dorato.
Al castello si giungeva con un lungo ponte arcuato dall'aspetto esile che sormontava il lago.
Nel cortile c'erano molti ragazzi intenti a chiacchierare.
Isamu notò che indossavano uniformi di colore diverso.
Avevano tutte la forma di una divisa classica. Camicia bianca, pantalone nero e giacca a collo alto per i maschi, mentre le femmine avevano un fiocco rosso al collo.
Ciò che cambiava era però che ognuno aveva un haori, il classico soprabito giapponese, di vari colori e chiuso con una nappa bianca.
Andava dal rosa, il più numeroso, il rosso, il blu, il viola e infine l'oro, di cui se ne vedevano solo poche decine.
-Il colore della divisa di uno studente indica il grado di bravura- spiegò Tagewu -chi è appena arrivato ha una divisa rosa pallido, diventa poi rossa quando aquisiscono determinate conoscenze, poi blu, viola, e infine d'oro, i migliori studenti della scuola. Ce ne sono solo trentaquattro-
-Ok, ma io ho già conoscenze magiche, sono già stato a scuola, devo partire con il rosa?- chiese Isamu.
-Quelli che hanna già imparato a usare la magia fanno un piccolo test, per vedere che colore indosseranno. Hai già una bacchetta?-
Il ragazzino fece sì con la testa, cupo.
L'aveva, ma aveva rischiato di perderla.
Suo padre aveva dovuto muovere tutte le sue forze contro il primo ministro Granger, ma alla fine era riuscito a tenere la bacchetta.
-Bene, dovrai farla vedere al preside, il professor Ishikawa, ora ti porterò da lui-
Così dicendo puntò la bacchetta verso il ragazzino.
Si sentì leggero, senza peso, tutto si fece sfocato.
Il cortile lasciò il posto a una stanza, e tutto tornò normale.
La stanza aveva un'aspetto tradizionale, in legno e carta di riso, con quadri appesi al muro.
Si muovevano, come a Hogwarts, e ritraevano anziani uomini che dovevano essere stati presidi di Mahoutokoro.
Al centro c'era un tavolo basso con alcuni cuscini a terra, mentre verso la parete c'era una scrivania alta, con libri, pergamene, piume d'oca e altri oggetti da ufficio.
Non c'era anima viva.
Isamu notò improvvisamente che al muro dietro la scrivania c'era una katana. Era completamente nera, senza elsa, fregi o altre decorazioni. A prima vista sembrava solo un bastone.
Tuttavia la lama usciva appena dal fodero, ed emanava un grande potere.
-Vedo che anche tu sei rimasto colpito dalla Subarashī Natsu- disse una voce.
Il ragazzino si girò di scatto. Era un vecchietto.
Era molto basso, non sarà stato più di 150 cm.
Indossava un semplice kimono grigio, di quelli portati normalmente un tempo.
Aveva pochi capelli bianchi e radi, ed era completamente sbarbato.
-Lei è il professor Ishikawa?- chiese Isamu.
Il vecchietto sorrise.
-Tu devi essere Isamu Doragetsu- disse. Isamu annuì.
-So che sei stato espulso da Hogwarts-
Il ragazzino abbassò la testa. Era stato solo un incidente.
-Sembra tu abbia ferito gravemente uno studente. Un certo Scorpius Hyperion Malfoy-
-Non volevo ferirlo!- scattò Isamu, ma si ricompose e si inchinò -mi scusi-
-Un folgoratore, un incantesimo molto difficile per un undicenne. Dove l'hai imparato? Tuo padre?-
-Da solo-
Ishikawa si grattò il mento.
-Bene- fece -cominciamo pure il test. Ma prima, mi daresti la bacchetta per favore?-
Il ragazzino glie la porse.
-Mmmh, legno di ciliegio, molto bella, antica, vediamo... oh, squama di kirin? Che nucleo raro, davvero molto raro. E piuttosto lunga come bacchetta, trentacinque centimetri e cinquantasei. Molto flessibile, ma resistente. Non l'hai comprata, dico bene?-
Isamu scosse la testa -appartiene ai Doragetsu da non so quante generazioni. Mio padre me l'ha data quando sono andato a scuola-
-Capisco- concluse Ishikawa, poi porse la bacchetta al ragazzino, che la strinse.
-Ora, ti dispiace ripetere quel folgoratore-
Isamu sgranò gli occhi.
-Non riesco a controllarlo- fece.
-Non corriamo rischi, sono ormai più di cento anni che faccio il mago. Scagliami pure l'incantesimo contro-
Quel vecchio lo stava facendo innervosire. E va bene, se è quello che voleva.
Puntò la bacchetta verso Ishikawa.
-Fulgurator!- urlò. Dalla punta sottile uscì una scarica di fulmini azzurri. Si scagliò contrò il petto del vecchietto.
Tuttavia, un'attimo prima che l'incantesimo lo colpisse, il professor Ishikawa alzò la mano destra, fermando la potente scarica e estinguendo tutti i fulmini.
-Impressionante- commentò -un'attacco potente. Molto potente per un ragazzo della tua età. Hai dodici anni adesso vero?-
Isamu annuì.
-Se hai davvero appreso un folgoratore così potente da autodidatta hai davvero ottime capacità. Credo che potrai partire dall'uniforme blu. Le tue abilità sono invidiabili-
-Grazie professor Ishikawa- disse Isamu inchinandosi.
-Ora, meglio se vai nella tua stanza. I bagagli sono là, e al tuo arrivo anche la divisa sarà pronta. Troverai Tagewu ad aspettarti-