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Autore: moonlightriver    02/06/2009    11 recensioni
"È tornato. La tua anima lo ha avvertito prima ancora che qualcuno ti avvisasse che è reale. Non sai spiegarti come fai ad esserne sicuro, lo sai e basta. Lo percepisci sottopelle, come il formicolio piacevole del sole che ti sveglia al mattino, come un richiamo invisibile che ti stringe il cuore." capire, amare, perdonare, scegliere...perchè a volte 12 ore sono una vita intera.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Trilogia del ritorno'
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Salveee! Lo so che teoricamente dovrei aggiornare l'altra fiction (di cui fra l'altro ho già il capitolo pronto) ma avevo quest'idea che mi ronzava in testa e non ho potuto fare a meno di buttarla giù ^^.  Consideratela un piccolo regalo per la festa della Repubblica ( Ma come sono patriottica XD!). Comunque ditemi cosa ne pensate magari grazie ai vostri commenti ci scappa un seguito! 

besos ^^!

12 Hours

Ore 00.00

Quando Sakura, affannata e ancora in pigiama, irrompe in casa tua, tu sei già sveglio e sai già cosa sta per dirti. È tornato.

La tua anima lo ha avvertito prima ancora che qualcuno ti avvisasse che è reale. Non sai spiegarti come fai ad esserne sicuro, lo sai e basta. Lo percepisci sottopelle, come il formicolio piacevole del sole che ti sveglia al mattino, come un richiamo invisibile che ti stringe il cuore.

“ Vogliono giustiziarlo!” piange disperata Sakura.

Solo allora ti accorgi che non hai prestato attenzione ad una sola parola del suo discorso. La sua voce è come uno sparo nel silenzio.

Lo uccideranno, ti verrà nuovamente portato via e tu non puoi permetterlo. Non ora che è così vicino. Non ora che è di nuovo qui con te.

“ Non lo permetterò!” ringhi uscendo furioso di casa.

Sopra di te infuria un temporale estivo frustando il mondo con gocce di acqua tiepida. Alle tue spalle la voce di Sakura ti urla di aspettarla; non lo fai. Non l’hai mai fatto quando si tratta di lui.

Per la prima volta, proprio mentre ti dirigi al palazzo dell’Hokage con questa angoscia furiosa in corpo, ti rendi conto che il tuo cuore non le è mai appartenuto.

Ore 1:00

È un’ora che discuti con Tsunade e ancora non hai cavato un ragno dal buco. Senti la rabbia  e l’angoscia farsi più pesante.

“ cerca di comprendere Naruto” sbotta la Godaime esasperata “ Non posso prevaricare il consiglio!”

C’è una parte di te che sa che Tsunade sta facendo il possibile per evitare la morte di un ragazzo di neppure 18 anni. Eppure non può esaudire la sua richiesta di comprendere. All’alba lo giustizieranno e sai che se dovesse morire, niente salverebbe il villaggio dalla tua furia.

“ Non permettere che lo uccidano ti prego” hai le lacrime agli occhi mentre lo dici ma non piangi. Non ci riesci.

Tsunade sospira scostandosi una ciocca di capelli dal volto.

“ Non posso prometterti nulla…”

Chiudi gli occhi e scuoti la testa. Un marasma di emozioni sommergono ormai ogni residuo di razionalità, come se tu ne avessi mai avuta. Sbotti le mani sulla scrivania di mogano.

“Non ne avete diritto!!” urli furioso.

Ti manca l’aria.

Devi uscire di lì.

 Devi vederlo.

Tsunade ti fissa a metà fra il dispiaciuto e lo scioccato.

“ è un mukenin Naruto. Non puoi cancellarlo” dice ferma.

Sai che è vero, ma il tuo cuore non lo accetta o forse non vuole farlo.

Stringi i pugni fino a farti sbiancare le nocche.

“ Fammelo vedere” supplichi.

Ore 2:00

Quando sei entrato nella sua cella, non ha neppure alzato gli occhi. Non ha mostrato alcun interesse rispetto al fatto che tu sei lì.

Il tuo cuore invece sta impazzendo. Sasuke è di fronte a te, con i suoi occhi scuri come la notte, la sua pelle chiara e luminosa e quei capelli setosi che sanno di liquirizia.

Vorresti gettarti fra le sue braccia e pestarlo a sangue, soffocarlo di baci, dirgli che inferno è stata la tua vita senza di lui ma non ci riesci. Resti immobile al tuo posto, incapace di muoverti.

“Sasuke” sussurri e lui alza lo sguardo.

Sembra stanco e provato. Il kimono che indossa e sporco di sangue rappreso.

Dunque ha concluso la sua vendetta?

Perché è tornato?

Perché si è lasciato catturare?

La verità è che non ti importa, non ora che puoi perderti nei suoi occhi.

Ore 3:00

Siete stati in silenzio per un po’. Ti sei accucciato in un angolo della cella e hai continuato a fissarlo, senza mai averne abbastanza. Hai bisogno di accertarti che è davvero lì con te.

Per assurdo il primo a parlare è proprio Sasuke.

“ Non ti ricordavo così silenzioso” la sua voce è più profonda di come la ricordavi.

“ Il tempo cambia cose e persone” rispondi scimmiottando il tono fatalistico di Neji.

“ Sei cambiato” risponde lui.

Non è una domanda ma un’affermazione. Sai anche tu che è vero. Il giorno in cui se ne è andato, Sasuke ha ucciso il vecchio Naruto.

“ Mi hai cambiato tu”

Ore 4:00

“ Perché sei tornato?” chiedi.

Sasuke evita di guardarti “ Ho ucciso Itachi” risponde.

Una nuova ondata di rabbia ti monta in corpo. Perché ha dovuto mandare tutto a puttane?

Perché si è gettato volontariamente in quel baratro?

“ Ora sei soddisfatto? Ora sei felice?” non ti preoccupi di celare il risentimento nella tua voce.

“ No” risponde atono fissandoti.

Dunque tutto è stato inutile. Il dolore la rabbia, la frustrazione non sono serviti a nulla??

Ti alzi furioso e tiri un pugno al muro. La mano sanguina ma non ci fai caso, Kyuubi la curerà.

“ allora perché??! Che senso ha avuto tutto questo Sasuke?” urli “ che senso ha avuto ferire tutti quelli che ti hanno amato, spezzare il cuore a Sakura, diventare un assassino e un traditore??!”

“ Io…”

“ Tu cosa?!” continui ad urlare “ Tu sei un dannato bastardo egoista!!”

Le lacrime ti offuscano la vista. Scivoli piano lungo il muro freddo e ti ritrovi nuovamente sul pavimento.

“ Perché non mi hai ucciso quel giorno?” singhiozzi “ perché sei tornato?”

“ Non ho potuto” mormora.

Ti volti di scatto per osservarlo meglio. Sasuke nasconde il volto sotto i capelli che disordinati spiovono sulla fronte. Non ti è mai sembrato tanto fragile e sperduto e meraviglioso come in questo momento. Strisci verso di lui e ti accucci sulla sua spalla spigolosa.

Ore 5:00

Il sole sta sorgendo e tu non puoi fermarlo. In questa cella stretta con un’unica finestrella a mostrarti il cielo, per la prima volta in vita tua detesti l’alba.

“Ti uccideranno” mormori a Sasuke che è sdraiato con la testa sul tuo grembo.

Non sai quando avete assunto questa posizione, sai solo che non vuoi muoverti. Se solo provassi a spostarti anche di un solo millimetro, senti che tutto andrebbe in frantumi.

“ è così che deve essere” ti risponde.

Nella sua voce senti quasi il desiderio per quella condanna che tu rigetti con tutta la forza che hai.

“ No!” ringhi “ non glielo permetterò, dovessi ucciderli uno per uno!”

Il tuo corpo vibra per il terrore e per l’impotenza; dovresti essere davanti al consiglio a difenderlo con le unghie e con in denti, invece sei qui ad aspettare. La cosa assurda è che non vorresti essere in nessun altro posto se non qui col suo capo sul grembo.

Sasuke alza il busto fino a trovarsi faccia a faccia con te.

“ Perché?” soffia.

“ Perché la mia vita non avrebbe senso senza di te” non c’è incertezza nella tua voce.

Sasuke sa che parli sul serio, riesci a vederlo dalla ruga d’espressione che attraversa la sua fronte liscia.

“ è stupido, tu vuoi diventare Hokage, tu hai uno scopo nella vita…” sospira stanco.

“ Sei tu il mio scopo” esclami agitato “ Non me ne frega un cazzo di niente senza te!”

Ancora una volta le lacrime ti salgono agli occhi e pensi che probabilmente, dopo stanotte, non piangerai mai più o che in alternativa da un momento all’altro ti cadranno i bulbi oculari.

“ Perché non lo capisci? Sei l’unica famiglia che abbia mai avuto! Sei tutto ciò che mi resta”.

Abbassi il capo quasi vergognandoti per ciò che hai detto. Razionalmente sai che fuori da quella cella ci sono persone disposte a dare la vita per te; c’è Sakura, la cara Sakura che per te è quanto di più vicino ad una sorella. C’è Tsunade, che è l’unica madre che tu abbia mai conosciuto, e poi Iruka che senti tuo come solo un figlio può sentire suo un padre. Ci sono Kakashi, Jiraya e Kiba, Hinata, Shikamaru e gli altri, ognuno di loro è un piccolo tassello di quel grande puzzle che chiami famiglia.

Eppure senza Sasuke quel puzzle è incompleto, tu sei incompleto.

Sprofondi il volto nella piega del suo collo “ Non lasciarmi ancora solo” mormori.

“ Sei il solito dobe”.

Ore 6:00

Sakura è entrata nella stanza 10 minuti fa. Vi ha trovati aggrappati l’uno all’altro per terra. Non ha detto nulla. Il suo sguardo ferito parlava per lei. Ti ritrovi a pensare che dovrebbe odiarvi, siete così egoisti da ignorare il suo amore, da renderla invisibile. Eppure anche se in silenzio, anche se con lo sguardo ferito, continua a riversarvi addosso amore.

In ogni piccolo gesto, dalla carezza accennata sul tuo capo al sorriso che rivolge a Sasuke, c’è scritta la frase vi amo. Per questo forse è così importante per te…

Vi annuncia che l’Hokage sta ancora discutendo con il consiglio e che l’esecuzione è rimandata, poi si rivolge a te e dice che dovresti andare a riposare. Il tono è preoccupato, devi avere un aspetto pessimo, del resto non hai chiuso occhio.

“ ce la faremo Sasuke-kun!” sorride prima di uscire. Sasuke la fissa intensamente poi sussurra un “mi dispiace”.

Lei non risponde ed esce senza voltarsi. Sai già che piangerà per tutto il percorso fino al palazzo della Godaime.

Ore 7:00

Hai fame. Lo stomaco non riesce a fare a meno di brontolare e tu non riesci a pensare ad una situazione meno appropriata.

“ Dannati, neanche la colazione portano” borbotti raggomitolandoti

Sasuke ghigna “ se non te ne fossi accorto sei in una cella dobe, non al Grand hotel” ribatte sarcastico. Ti è mancato da morire il suo sarcasmo, non lo ammetterai mai ovviamente ma è così.

“beh cos’è? Gli assassini non mangiano?” sbotti e subito ti penti di ciò che hai detto. Il dolore nelle iridi di Sasuke è ancora troppo evidente per scherzarci sopra.

Ti lancia uno sguardo omicida prima di rilassarsi leggermente.

“ Sai Naruto, mi è mancata…” dice

“cosa?”

“ La tua idiozia”

Ore 8:00

Passa un’altra ora e tu ti senti sempre più sicuro. Ce la farete. Sasuke non morirà, verrà riammesso a Konoha e tutto tornerà come quando avevate 12 anni. Sorridi al pensiero di voi due bambini impacciati alle prese con la vostra strana relazione. Più che amici, più che fratelli, legati allo stesso filo rosso.

“perché ridi dobe?”

“ ripenso a quando avevamo 12 anni” rispondi “e tu eri il mio migliore amico”

Ti guarda serio “ non sei più il mio migliore amico” replica.

Per una volta sei d’accordo con lui. Non avete più dodici anni e non siete più amici. Ti chiedi se lo siete mai stati.

“ Non me lo hai ancora detto” dici.

“ Cosa?”

“ Perché sei tornato”

Sasuke guarda un punto imprecisato della cella e si morde leggermente le labbra. Sicuramente sta valutando se rispondere o meno e tu preghi affinchè per una volta, una sola, ti apra il suo cuore.

“ Per te” dice con un filo di voce “ quel giorno, quando non ti ho ucciso, ho giurato che finito tutto sarei tornato da te”

“Perché?”  hai il cuore in gola “ per te non sono mai stato indispensabile”

“Ho mentito”

 

Ore 9:00

Era inevitabile.

 Alla fine sarebbe successo.

Le labbra di Sasuke sono screpolate sotto le tue. La prima volta che vi siete baciati sapevano di menta ora invece non hanno un sapore preciso. La sua mano fredda vaga sul tuo torace dandoti i brividi. E sai che questo è tutto ciò che hai voluto da sempre.

Le sue labbra e la sua mano fredda all’altezza del cuore.

Chiudi gli occhi e ti lasci andare.  

    Ore 11:00

Non sai quanto hai dormito stretto nel suo abbraccio. Vorresti svegliarti così ogni mattina, con i suoi capelli che ti solleticano la guancia e le sue braccia a circondarti la vita. Apri prima un occhio e poi l’altro. Sasuke è già sveglio. Ti guarda con la solita espressione seria  mentre gli sorridi.

“ Ciao” mormori.

Non ti risponde.

Ti chiedi se si sia già pentito o cosa. Non chiedi, non vuoi sapere. Vuoi solo crogiolarti nel suo abbraccio un altro po’.

Tra poco potrebbe morire, Tsunade potrebbe aver fallito. Vuoi solo imprimere nella tua testa questo istante, per poterlo portare con te ovunque andrai. Qualunque cosa succeda.

“ sarebbe così orribile?” ti chiede all’improvviso.

Non comprendi la sua domanda. Cosa dovrebbe essere terribile? Stare insieme? Tornare a Konoha? Morire? Cosa dannazione? Eviti di interromperlo cercando di trattenere la tua impulsività.

“ sarebbe così terribile se un traditore come me, se l’assassino di suo fratello, desiderasse non morire?” sussurra.

Qualcosa di caldo serpeggia dentro di te, attraversa tutte le vene del tuo corpo ed esplode come un fuoco d’artificio nel tuo petto.

“ No” scuoti la testa “ non sarebbe orribile.” Sorridi e non riesci a dire altro.

Ore 12:00

Tsunade vi ha trovato ancora abbracciati. Ha alzato gli occhi al cielo e ha sbuffato qualcosa sui mocciosi con troppi ormoni in corpo prima di tornare seria.

“ Il consiglio ha deciso di riammetterti al villaggio Sasuke Uchiha, tuttavia sei interdetto dagli uffici di ninja fino a prova certa della tua fedeltà a Konoha.”

Ci metti un po’ a metabolizzare la notizia. Sasuke non morirà…

Quasi non riesci a respirare per la gioia.  Abbracci di slancio la Godaime ringraziandola a raffica.

“ Grazie ‘ba-chan! Grazie!”

“ se se, ringraziami domani moccioso quando ti presenterò la tua nuova missione!” borbotta staccandoti e avviandosi verso l’uscita.

Sasuke fa un inchino composto, il suo modo di ringraziarla.

Non appena Tsunade esce corri fra le sue braccia. Ancora non riesci a credere che vedrai la sua faccia, sentirai la sua voce ogni giorno della tua vita. Sai già che niente sarà facile, non lo è mai per voi due, ma non importa. Non ora.

“ Sono a casa dobe”

“ Bentornato teme!”

 

Fine.

  
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