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Autore: ___Page    07/02/2017    2 recensioni
Si rese conto di quanto era coraggiosa quando la vide sorridere nonostante la morte nel cuore. Si rese conto di quanto quel sorriso gli fosse mancato e di quanto meritasse di essere felice. Ma soprattutto si rese conto di quanto volesse essere lui uno dei motivi di quel sorriso.
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Raccolta di drabble in un unico capitolo. Secondo le regole della challenge ogni drabble è ispirata a una canzone della mia libreria musicale, ascoltate in riproduzione casuale. Sempre secondo le regole della challenge ogni drabble è stata scritta nel tempo di durata della canzone che l'ha ispirata. Buona lettura!
*Fanfiction partecipante alla challenge Drabble&Music, proposta dal forum FairyPiece - fanfiction&images*
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sting Eucliffe, Yukino Aguria
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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THE SMILE I WOULD DIE FOR







Payphone – Maroon 5 feat. Wiz Khalifa
 
Alzò la mano per bussare e la riabbassò subito, dondolando da un piede all’altro.
Da dentro la stanza fuoriuscivano risate e gridolini di gioia ed entusiasmo ma la sua risata non c’era.
Era stato uno shock per lui rendersi conto che la ricordava così bene, perché il disinteresse che aveva dimostrato quando Jiemma l’aveva cacciata non era stato affatto simulato. Era stato solo quando aveva perso Lector che si era reso conto di quanto gli mancasse.
Perché lei c’era sempre quando qualcosa lo faceva stare male. Sì, lei c’era sempre stata per lui e la sua risata, così rara, gli faceva più bene di quello che Sting aveva mai pienamente realizzato. E la conosceva a memoria.
Ora non sapeva perché Yukino sembrasse l’unica non eccitata e felice da quella serata di festa a palazzo ma, in cuor suo, sperava di avere indovinato il motivo.
E se lo aveva indovinato allora poteva porre rimedio a tutto. Al suo egoismo, al suo menefreghismo e ripagarla di ogni cosa.
Ma doveva aspettare.
Quella sera, non prima, le avrebbe chiesto di tornare.
Tornare da loro.
Tornare da lui.
 
 
 
The world spins madly on – The Wheepies
 
Tremò sotto il suo tocco, caldo, deciso eppure delicato.
Faticava a credere che quelle fossero le mani di un Dragon Slayer.
Mani allenate per uccidere persino un drago.
Faticava anche a credere che quelle fossero proprio le mani di Sting.
Il suo Master. L’uomo che amava. E stavano accarezzando proprio lei.
Mai si era sentita così amata come sotto il tocco di quei polpastrelli.
Non riusciva ancora a processare come si erano ritrovati in quella situazione.
Forse la paura di essersi persi, vissuta più di una volta durante quei lunghi giorni, o l’improvvisa consapevolezza della fragilità della vita, che ogni guerra porta con sé.
Ma non importava se era affrettato e folle.
«Sei sicura?»
Come una carezza la sua voce.
Come un bacio le sue mani.
«Non potrei essere più tua di così.»
 
 
 
Already Home – A Great Big World
 

Tirò un pugno al lampione. Era arrivato troppo tardi. E poteva avercela solo con se stesso per essere stato un simile coglione.
Okay, non si erano presi bene all’inizio, lui permaloso, lei altezzosa eppure… eppure si era innamorato di lei ma era stato troppo orgoglioso per accorgersene in tempo.
E ora lei era partita ed era troppo tardi.  
E gli sarebbe tanto piaciuto raccontarsi che sarebbe passata presto, che lui, il consumato playboy, non avrebbe fatto poi così fatica a dimenticarla ma sarebbe stata una bugia.
Si era presa tutto. E lui non glielo aveva detto e se ne sarebbe pentito per il resto dei suoi giorni.  
«Dannazione!»
«Sei diventato masochista?»
Si girò di scatto, la vista offuscata, il cuore in tumulto.
Lei era lì. A due passi da lui. Bella come la luna che la illuminava e con gli occhi lucidi.
«Cosa…»
«Hanno cancellato il volo. E io ti devo dire una cosa o me ne pentirò per il resto dei miei giorni.»
 
 
 
Keep on Movin’ – Five
 

Non le piaceva quel genere di feste, mai piaciute.
Troppo casino, troppo alcool, troppi ragazzi che le palpavano il sedere.
Aveva accettato solo perché Cana aveva insistito ma se ne stava già pentendo.
Si fece strada tra i suoi compagni di università, galvanizzati dalla musica e dalla vodka, fino a raggiungere Kagura, per avvisarla che lei tornava in stanza e si sarebbero viste a lezione.
Era già quasi fuori dalla pista da ballo quando andò a sbattere contro un petto muscoloso.
«Ehi scusa!»
«No, scusa tu, io…»
«Balli?»
Yukino lo guardò, presa in contropiede.
«Veramente…»
«Giuro che non ti tocco il sedere!»
Sgranò gli occhi e fissò il suo bellissimo sorriso.
«Solo un ballo?»
Prima di rendersene conto, lo stava ricambiando.
«Beh… io… O-okay.»
 
 
 
Pompeii – Bastille
 
«Non sono più così sicura di volerlo fare, Sting!»
«Cosa?!» domandò, sconvolto dal suo improvviso rifiuto.
«Tu vai! Davvero! Io ti aspetto qui! Non fa per me, è troppo alto!»
Sting la osservò perplesso poi guardò oltre il parapetto del ponte e poi di nuovo lei.
«Non è così alto!» protestò, prima di sorriderle. «Dai Yuki! Il bunjee jumping è il massimo, devi credermi!»
«E io ci credo però…» balbettò Yukino, perdendo il filo del discorso.
Maledetto quel suo sorriso che la mandava sempre così in tilt! Quando sorrideva così avrebbe accettato di lanciarsi da un treno in corsa, altro che bunjee jumping!
«Lo sai…» continuò Sting, prendendole la mano. «Possiamo farci imbragare insieme.»
Le guance le presero fuoco e dopo un attimo di totale trance, Yukino tornò in sé e fece un passo indietro, allontanandosi bruscamente da lui.
«Non ci provare!»
«A fare che?!»
«A sedurmi per convincermi!»
«Perché?! Funziona?!»
Yukino si allontanò a passo di carica.
Okay lo amava e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui.
Ma il bunjee jumping era veramente troppo.
 
 
 
Down – Jay Sean feat Lil Wayne
 
La porta d’ingresso si spalancò con un tonfo micidiale.
Il primo pensiero che attraversò la mente di Rogue fu che era un miracolo che non l’avesse scardinata.
Il secondo pensiero fu che Yukino non era lì per lui.
«Sting.» chiamò.
«Che c’è?» chiese il biondo, uscendo dal bagno. Si immobilizzò non appena i suoi occhi si posarono sulla maga.
Si osservarono, lei con il respiro grosso, lui con il fiato sospeso, finché Yukino non riuscì a parlare di nuovo.
«Sei vivo…»
«Non dovrei?»
Erano completamente ipnotizzati l’uno dall’altra.
«Le voci dicevano… dicevano che…» balbettò Yukino, sull’orlo delle lacrime.
Poi, finalmente, Sting prese coraggio, attraversò il salotto a passo deciso, la prese tra le braccia e la baciò con disperazione.
«Era anche ora.»
«Anche Fro lo pensa!»
Yukino si aggrappò a Sting come se fosse la sola cosa che potesse tenerla in vita.
Il terzo pensiero fu che era meglio se andava a finire di medicarsi da un’altra parte.
 
 
 
Kiss – Gloster
 
Si era sempre tenuta ben lontana dai ragazzi più cool della scuola.
Erano i soggetti che peggio tollerava. Stupidi, casinisti, convinti di essere irresistibili.
Scoprire che avrebbe dovuto dare ripetizioni a Sting Eucliffe era stata una punizione divina per lei, almeno finché, dopo le prime tre lezioni, non avevano iniziato a incastrarsi in una perfetta routine.
Era così che aveva imparato che non sempre i ragazzi cool della scuola sono stupidi, casinisti e convinti di essere irresistibili. Aveva imparato che erano anche dolci, comprensivi, divertenti ma, soprattutto, che irresistibili lo erano per davvero.
E temeva di essersi presa una bella tranvata. Anzi era sicura di essersi presa una bella tranvata, dritta in testa.
Perché Sting Eucliffe si stava dichiarando a lei, proprio a lei, Yukino Aguria, davanti a tutti, nel corridoio zeppo di studenti, professori e inservienti.
E lei si sentiva la ragazza più felice del mondo.
 
 
 
Demons – Imagine Dragons  
 
Entrò nella caverna, camminando cauta.
Lector al suo fianco tremava anche se cercava di non darlo a vedere, disperato di ritrovarlo almeno quanto lei.
Anche Yukino aveva paura ma non di lui. Aveva paura di ciò che avrebbe trovato, di essere arrivata troppo tardi, di non poterlo più portare indietro.
Ma se qualcuno poteva, quella era lei e doveva provarci.
Seguirono la parete che si piegava a formare una curva e finalmente raggiunsero il fondo della caverna.
Sting si schiacciò contro la parete, il corpo già coperto di scaglie, l’istinto già animalesco.
Ma i suoi occhi erano ancora umani e a Yukino bastò uno sguardo in quegli occhi per comprendere.
Che Sting era più spaventato di loro, che non avrebbe mai fatto loro del male.
Che non era arrivata troppo tardi.
Che, in qualche modo, lo avrebbe riportato indietro.
 
 
 
Everyone is gay – A Great Big World
 
«Per la milionesima volta, io e Rogue non stiamo insieme!»
«Eddai Sting! Guarda che non c’è niente di male!»
Esasperato, Sting mandò gli occhi al cielo. «Cosa devo fare per dimostrarvelo?» urlò quasi, roteando gli occhi, che si posarono per caso su Yukino, intenta a chiacchierare con Minerva.
Un pensiero attraversò la mente del Master. Un improvviso sorriso sul volto, il cuore che batteva a mille, un calore al basso ventre.
Sapeva come dimostrarlo.
Lo sapeva eccome e non avrebbe perso un minuto di più, decise, alzandosi in piedi. 
 
 
 
Perfect strangers – Jonas Blue feat. JP Cooper
 

Non sapeva dire cosa gli fosse preso. Non era da lui mettersi a correre a quel modo per il centro, all’inseguimento di una perfetta sconosciuta.
Scartò tra un ragazzo che portava a spasso il cane e due amiche cariche di sacchetti che passeggiavano tranquille, saltò via una panchina e poi giù lungo la strada ciottolata, dentro e fuori dai portici per evitare la folla.
Doveva ritrovarla, doveva recuperarla.
Doveva dirle che non aveva mai visto un sorriso più bello del suo.
Si bloccò nel mezzo della piazza e si guardò intorno, disperato, finché un lampo color perla non attirò la sua attenzione.
Riprese a correre, ignorando Rogue che lo inseguiva e chiamava il suo nome, per niente felice a giudicare dal tono.
Pregò che stessero andando dove pensava e infilò una scorciatoia sconosciuta ai più. Quando uscì dall’altra parte, lei era lì a pochi passi.
Con un ultimo slancio la raggiunse.
«Ehi!» gli si parò di fronte e lei e la sua bionda amica sobbalzarono. «Ehi…» ripeté, sul punto di sputare un polmone.
Doveva essere completamente impazzito.
La ragazza fece un passo verso di lui. «Tutto bene?» chiese, preoccupata.
Sting la guardò.
Lei sorrise. 
«Ora sì.»
 
 
 
Emergency – Icona Pop
 

Fu quando la stanza prese a girare intorno a lei che le venne il sospetto che forse, ma solo forse, aveva bevuto un po’ troppo. Eppure Cana le aveva assicurato che quel drink era leggero. Forse avrebbe dovuto dare retta a Kagura e fare a metà con qualcuno.
Eppure non è che stesse male. Okay le luci erano tutte fuse insieme, le pareti ondeggiavano ma lei non si era mai sentita così leggera e libera mentre ballava senza filtri.
Almeno finché le gambe non iniziarono a tremare fino a cedere.
Stava per andare a terra ma si ritrovò con la schiena addossata al torace di qualcuno.
«Ehi Yuki? Tutto bene?» domandò una voce.
La voce era tutto quello che era in grado di distinguere nello stato alterato in cui versava ma, per fortuna, quella era una voce che avrebbe riconosciuto in mezzo a mille.
«Stiiiing!!! Ciao bel maschione!!!» esclamò, la lingua impastata.
Sting la guardò tra l’incredulo e il divertito.
«O… kay! Meglio portarti fuori.» decise, prendendola in braccio, stile principessa.
E, mentre rimbalzava tra le sue braccia, Yukino considerò che forse Kagura aveva ragione e il giorno dopo avrebbe avuto un post-sbornia con i fiocchi.
Ma per stare così stretta a Sting ne valeva assolutamente la pena.
 
 
 
Without you – David Guetta feat. Usher
 

«Secondo voi dobbiamo preoccuparci?» domandò Lector.
Rogue e Rufus lanciarono un’occhiata nella stessa direzione dell’Exceed, verso il tavolo a cui il Master sedeva, solitario.
Il capo appoggiato sul legno, le braccia abbandonate lì accanto, l’espressione depressa, sembrava che gli fosse morto il gatto.
«Io comincio a essere preoccupato.» ribadì l’Exceed.
Sting sospirò di nuovo e sollevò il capo solo per posare l’altra guancia sul tavolo.
«Non fosse altro che perché Ojou non è proprio la persona più paziente del mondo. Se non si riprende  potrebbe ucciderlo accidentalmente in un tentativo di riscuoterlo.»
Rogue e Rufus si guardarono e tornarono ai loro scacchi.
«Tranquillo Lector. Yukino torna stasera.»
 
 
 
Better when I’m dancing – Meghan Trainor
 
Quando Sting le aveva chiesto di insegnargli a cucinare i Float Cookies si era aspettato una metodica lezione di cucina. Ben lungi dal trovarla noiosa, non avrebbe mai detto che Yukino fosse il tipo da cucinare con la musica di sottofondo, e ballando per giunta, tra una pesata di farina e una di zucchero.
Aveva sempre pensato che la parte più divertente dei Float Cookies fosse mangiarli ma si stava ricredendo.
Non si era mai divertito tanto in vita sua.
Ridendo le allungò la mano e Yukino la afferrò subito, girò sotto il suo braccio e all’arrivo gli diede un leggero colpo con l’anca.
Da lì in poi non sapeva cosa fosse successo.
Non sapeva come fossero finiti a tirarsi la farina a manciate.  
Non sapeva come fossero finiti per terra, lui sopra di lei.
Ma mentre le ripuliva la guancia da un po’ di zucchero a velo, mentre spostava poi il dito a ridisegnare il suo labbro inferiore, mentre seguiva con gli occhi il movimento della propria mano, lasciandosi guidare dai suoi occhi alle sue labbra, Sting sapeva esattamente cosa sarebbe successo subito dopo. 
 
 
 
Ti sembra normale – Max Gazzè
 
Altezzosa. Yukino era altezzosa ed era giusto che lo fosse, perché una donna non altezzosa non sarebbe stata degna di fare parte di Sabertooth, di questo Sting era fermamente convinto.

Arrogante. Sting era arrogante ma era uno dei più forti della gilda e Yukino rispettava la sua forza, quindi aveva tutto il diritto di essere arrogante.

Fragile. Yukino si era dimostrata debole e Sting si rifiutava di dispiacersi per una compagna che aveva infangato il nome della sua gilda. Per questo preferì non dare un nome al sentimento che balenò nel suo petto quando Yukino lasciò la sala all’apice dell’umiliazione.

Insensibile. Non le aveva rivolto neppure uno sguardo quando Jiemma l’aveva cacciata e questo faceva più male di tutte le umiliazioni che aveva dovuto subire.  

Coraggiosa. Si rese conto di quanto era coraggiosa quando la vide sorridere nonostante la morte nel cuore.  Si rese conto di quanto quel sorriso gli fosse mancato e di quanto meritasse di essere felice. Ma soprattutto si rese conto di quanto volesse essere lui uno dei motivi di quel sorriso.

Mortificato. Gli avevano portato via Lector. Il suo migliore amico lo aveva ucciso in una linea temporale alternativa. E ora Sting si stava preparando ad affrontare la sua perdita.  Ma c’era solo una cosa che Yukino desiderava più che tornare a Sabertooth. Ed era cancellare quell’espressione sofferente dal volto di Sting e vederlo sorridere di nuovo.  

Dolce. Le sarebbe bastato un sorriso per cancellare l’amaro che anche la peggiore delle sconfitte gli poteva lasciare in bocca.

Rassicurante. Gli bastava uno sguardo per farle sentire che sarebbe andato tutto bene.

Felice. Yukino scoprì cosa significava essere felice quando Sting le disse quelle due parole.

Felice. Sting pensò che il cuore gli sarebbe esploso di felicità quando Yukino rispose con un bacio.
 
 









Angolo autrice: 
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