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Autore: Kimly    02/06/2009    0 recensioni
PARTECIPANTE AL CONCORSO "CHOOSE A SENTENCE AND START TO WRITE JUST WHAT YOU DREAM!" Sakura fece una scelta anni fa, adesso deve pagarne le conseguenze...
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una scelta può condizionarti per sempre…

Capitolo 1

 

Sakura affondò il colpo, eliminando gli ostacoli davanti a lei. Sbuffò, alquanto seccata, anche stavolta era stato facile, grazie ai suoi insegnamenti stava diventando sempre più forte.

Si spostò i capelli dal volto, asciugando qualche goccia di sudore dalla fronte, cercando di calmare quel senso di nausea che si impadroniva di lei ogni volta dopo aver ucciso qualcuno, e aspettando il segnale.

Quando sentì un’esplosione, si mise a correre, in preda all’ansia.

Scavalcò gli alberi, sradicati da terra per il colpo, e, facendo attenzione a non cadere nel fangoso terriccio, si fece largo in quel cumulo di legno e foglie.

-Ah, eccoti qui. Perché non hai aspettato il segnale?-la voce di Sasuke era seccata, seppur affannosa.

-Mi dispiace, pensavo fossi rimasto vittima di quell’esplosione.-si giustificò la ragazza, spostando lo sguardo a destra e a sinistra.

-E Deidara? Dov’è?-chiese lei, all’improvviso.

-Quell’idiota si è fatto esplodere da solo, convinto di poter colpire anche me.-ghignò divertito il moro, voltandosi verso la ragazza.

-E a te? Com’è andata?-riprese lui, fingendosi disinteressato.

-Bene, come sempre. I tuoi allenamenti funzionano.-disse lei, rivolgendogli un sorriso che non ricambiò.

Succedeva sempre così, da tre anni oramai. Eppure lei aveva sperato, aveva desiderato che le cose sarebbero cambiate se fosse partita con lui, tradendo il villaggio.

Quando lui l’aveva accettata nel suo gruppo, pensava che le cose sarebbero andate diversamente e anche molto.

Invece eccola lì, a farsi schiavizzare da lui e perché cosa in cambio? Neanche un “grazie”, neanche una parola di conforto.

Sapeva che Sasuke aveva in testa solo la vendetta in quel momento, ma lei aveva lasciato tutto per seguirlo, e lui sembrava non accorgersene.

Non riusciva, però, a stargli lontano, era più forte di lei.

Ogni volta che non c’era, era terrorizzata all’idea di quello che gli poteva succedere, aveva paura di vederlo morto, un giorno.

Per questo gli stava sempre accanto, e lui, stranamente, non l’aveva mai scacciata, anzi, quando la situazione lo richiedeva, l’aveva sempre protetta.

Certo lei, da tre anni, si era macchiata dei più atroci delitti, anche di persone innocenti, pur di vivere con lui; ma era andata avanti, cercando di dimenticare, di essere più simile a Sasuke: fredda, cinica e calcolatrice.

Era, tutto sommato, contenta di essergli vicina, perché lui la considerava il suo secondo ed erano una coppia fissa, tanto da far ingelosire quella dannata Karin, che, Sakura l’aveva notato, aveva puntato gli occhi sul suo Sasuke.

Scivolarono via nell’ombra, insieme.

Correvano silenziosi nella foresta, saltando fra gli alberi, come scie velocissime sparivano e riapparivano da un’altra parte, difficili da scorgere da un occhio non allenato.

-Allora, qual è la prossima mossa?-chiese Sakura, correndogli vicino.

-Trovare Itachi e ucciderlo.-rispose secco lui, come a voler chiudere il discorso.

Sakura sospirò, avvilita, e Sasuke se ne accorse.

-Cosa c’è che non va?-chiese lui, guardandola.

-Uh?Niente…niente.-sorrise lei, iniziando a gesticolare, come quando era nervosa, e questo Sasuke lo sapeva.

Il ragazzo rallentò, e Sakura lo imitò, prendendo parola.

-Hai sentito qualcosa?-sussurrò lei, convinta ci fosse un pericolo.

-Cos’hai, Sakura? E’ da mesi oramai che ti vedo così.- disse lui, eloquente.

-N…Non capisco.-incespicò la ragazza, provando a fingersi confusa.

-L’hanno capito tutti, perfino Karin che ti detesta ha imparato a conoscerti. -

Il silenzio s’impadronì di entrambi, si sentivano solo i suoni della foresta.

Sakura si sentì alle strette, non riusciva a fingere con gli altri, figurarsi con lui che era diventato la sua ancora, in quegli anni.

-Qual è il problema?-domandò nuovamente il ragazzo, pretendendo una risposta.

-Io…io…-iniziò a mormorare lei, non riuscendo a continuare e, senza sapere come, incominciò a piangere.

Calde lacrime le solcavano il viso, era da quella notte che non piangeva, da quando aveva preso quella decisione.

-Scusa, n-non so cosa mi sia preso. Io…non volevo…piangere…-disse imbarazzata, provando ad asciugarsi il viso con le mani.

Sasuke le prese i polsi, fermandola.

- Scegliere è facile, vivere con le proprie scelte è difficile. - le sussurrò all’orecchio, facendole spalancare gli occhi.

-C-cosa intendi dire?-mormorò lei, con la gola secca.

-Torna da lui, Sakura. E’ quello che vuoi, giusto?-chiese lui, retorico.

Sakura lo scansò, liberandosi dalla sua stretta.

-Come puoi pensare una cosa del genere? Non è Naruto che mi manca. Mi manca la mia famiglia, il mio villaggio.

Mi mancano i miei sogni, i miei amici. Ma soprattutto, Sasuke, mi manca essere libera! E so che manca anche a te.-terminò lei, singhiozzando ancora.

Sasuke non si scompose e disse.

-Lo so che preferiresti avere una vita normale, un ragazzo più presente e una casa stabile. Ma quando hai scelto me, sapevi a cosa andavi incontro, e sai che fino a quando non avrò ucciso Itachi non potrò darti le attenzioni che desideri.-.

-Non voglio le tue attenzioni, Sasuke. Io non ce la faccio più, dimentica il passato, uccidendo tuo fratello i tuoi genitori non torneranno indietro. -

-Zitta!-tuonò lui, stringendo i pugni.

-Ti prego, torna con me.-lo supplicò lei, non ascoltandolo e avvicinandosi.

Lo baciò sulle labbra, e lui ricambiò, mentre lo stomaco della ragazza fece una capriola, come tutte le volte che lui la sfiorava.

-Ti prego.-

Silenzio.

-Addio, Sakura. Sei stata un elemento utile nella mia squadra, ma in questo stato sei solo una palla al piede per me.-Sasuke ripresa il suo tono di sempre, le accarezzò i capelli e sparì.

La ragazza rimase sola, di nuovo.

Un altro senso di nausea, un conato di vomito.

Si ripulì la bocca e s’incamminò, la strada per Konoha era lunga.

Avrebbe dovuto incominciare da capo, partire da zero, ma ce l’avrebbe fatta.

All’inizio avrebbero diffidato di lei, era una traditrice, ma sapeva che c’era qualcuno che la stava aspettando.

 Spazio Kimly:

Ha partecipato al concorso "  Choose a sentence and start to write just what you dream!  " su EFP forum, arrivando quarta! Questo è il primo capitolo, il prossimo è l'ultimo.

Non mi ci è voluto molto per scriverla, soprattutto perchè quella frase mi aveva veramente colpita.

Spero vi sia piaciuta, a presto...BAX^^

4° classificato:


 


 


Nick
autore:


Una scelta può condizionarti per sempre...


 



Titolo:

 Kimly-Eden


 



Grammatica: 2.5


 



Stile: 2.5


 



Originalità: 2.5


 



+1 per attinenza alla frase


 



Totale: 8.5


 



 

 

 

 

   
 
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